Crisi di panico?

Vi spiego nel miglior modo possibile ciò che è successo.
I giorni 8, 9 e 10 gennaio avrei dovuto tenere gli scritti di un concorso importante a Roma. Nel luglio del 2007 ho fatto le preselezioni con 20.000 partecipanti e le avevo superate.
Sono partito il 7 mattina e nel pomeriggio ero in albergo.
Mi sistemo le cose e cerco di riposare. Mi accorgo che la mia stanza si trovava vicino a delle caldaie e nonostante i vetri e le finestre chiuse il rumore si sentiva e mi dava un pò fastidio. Tra l'altro soffro di acufene lieve. Poi scendo giù vicino la strada e verso le 19 salgo in camera.
Comincio a sentirmi solo, un pò giù di morale, avrei voluto ripetere qualcosa ma non ne avevo voglia. Sentivo una specie di pallina alla gola. Sono arrivato al punto che ho telefonato a mia madre e ho cominciato a piangere, dicendole che non ce l'ha facevo a stare lì da solo. Era come se non volevo restare lontano da casa, non so nemmeno io cosa volevo. Dopo una mezzora di telefonata decisi di tornare a casa. Il fatto di sapere che il domani dovevo ritornare mi fece calmare
Il risultato è che non ho partecipato al concorso, pur avendo studiato bene, ma la cosa più brutta e che quando sono ritornato a casa sebbene fossi tranquillo, pensavo che se forse fossi restato sarebbe stato meglio, ancora oggi ci penso e non riesco a darmi pace. Ho perso una grande opportunità per qualcosa che è scattato nella mia testa, non so nemmeno che sia.
Potreste spiegarmi cosa è successo?
Devo fare un consulto psichiatrico?
Come medicinali assumo 4 compresse di pentasa al giorno per malattia di crohn

Grazie