Dubbi su psicoterapia
Gentili dottori, sono un ragazzo di venti anni e sto seguendo una psicoterapia, ma inizio a nutrire dei dubbi, ecco perché mi rivolgo a voi nella speranza che possiate darmi dei pareri. In particolare, ecco la mia storia (cercherò di riassumerla il più possibile): sono nato ed ho abitato all'estero fino all'età di dodici anni, periodo in cui ero solo e isolato, ma non per questo infelice, anzi, per me la mia vita andava nel modo più normale. Dopodiché i miei genitori hanno deciso che dovevamo trasferirci qua in italia. La nuova cittadina mi piaceva, poiché vi avevo trascorso le vacanze ogni anno, ma quando iniziai a frequentare la seconda media, la mia visione degli altri iniziò a mutare, così come il mio umore. In effetti, fui vittima costante di bullismo per 4 anni. Piano piano iniziavo a sentirmi sempre meno felice e sempre meno fiducioso verso le persone, e a rinchiudermi nella mia perenne solitudine. Un anno dopo, cioè quando ormai il peggio era passato e la mia vita sembrava scorrere tranquilla, iniziarono anche i veri problemi. In effetti, in quel periodo mi sentivo ancora più stanco e malinconico degli anni di bullismo, ma il peggio arrivò quando lessi un libro sulla depressione e mi riconobbi nei sintomi, scatenando una forte depressione. Adesso (a un anno di distanza da quell'episodio) sto un po meglio, ma mi sento sempre stanco di vivere e depresso (da notare che il malessere diminuisce la sera) e passo le mie giornate nella noia e nell'ansia. Ho voluto quindi intraprendere una psicoterapia (da circa un mese) da uno psicoterapeuta che conoscevo già da un paio di anni, e nel quale nutro fiducia e stima. Ma ecco il punto: finora mi ha solo detto di parlare di ciò che volevo, e io ho fatto proprio così, sentendomi meglio alla fine di ogni seduta, senza però affrontare davvero il problema. Insomma, gli ho parlato del mio periodo all'estero (e di quanto mi sentivo solo) e poi del periodo del bullismo e quello attuale, ma lui si concentrava sul periodo pre-bullismo (il più felice) e su quello attuale, facendomi capire che il mio è una specie di "malessere esistenziale" (infatti quando gli parlavo del presente sembrava che gli parlassi in una lingua sconosciuta). In effetti mi sento proprio così adesso, ma credo che lui abbia dimenticato la cosa più importante, cioè come si è arrivati a questo punto.
Insomma, forse non ha mai avuto pazienti che hanno subito atti di bullismo (almeno secondo me). Le mie domande quindi sono:
1) questo "mal di vivere" che provo è il risultato degli atti di bullismo e della solitudine ?
2) lo psicoterapeuta sta svolgendo la terapia nel modo giusto ? facendomi parlare di ciò che voglio è il modo giusto di fare questa terapia ? come fareste voi ?
3) come dovrei comportarmi con lo psicoterapeuta per quanto riguarda i miei dubbi ?
Vi ringrazio per il vostro aiuto, e mi scuso se ho scritto troppo. Cordiali saluti.
Insomma, forse non ha mai avuto pazienti che hanno subito atti di bullismo (almeno secondo me). Le mie domande quindi sono:
1) questo "mal di vivere" che provo è il risultato degli atti di bullismo e della solitudine ?
2) lo psicoterapeuta sta svolgendo la terapia nel modo giusto ? facendomi parlare di ciò che voglio è il modo giusto di fare questa terapia ? come fareste voi ?
3) come dovrei comportarmi con lo psicoterapeuta per quanto riguarda i miei dubbi ?
Vi ringrazio per il vostro aiuto, e mi scuso se ho scritto troppo. Cordiali saluti.
[#1]
Gentile ragazzo,
non per tutti gli orientamenti teorici un mese di psicoterapia significa aver già intrapreso una psicoterapia.
Per me sì, in quanto già dal primo colloquio può emergere come trattamento elettivo il bisogno di una psicoterapia. In tal caso io non faccio mai parlare il paziente di tutto ciò che vuole, ma le domande devono essere quelle giuste e che sono guidate da una logica per portare il paziente dove è utile portarlo.
Però non so che tipo di modello teorico stia seguendo il tuo terapeuta.
Secondo la terapia cognitivo-comportamentale è indispensabile intercettare gli schemi cognitivi e comportamentali che generano e mantengono il problema (in questo caso la depressione), ovvero capire quanto sia legato agli episodi di bullismo o alla tua struttura di personalità che, alla tua età, è delineata.
Per quanto riguarda i dubbi devi parlarne molto apertamente con lo psicoterapeuta, domandando quali sono gli obiettivi fissati e che tipo di percorso psicoterapico è.
Se vuoi ti incollo di seguito un articolo sulla depressione.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Spero di esserti stata utile.
non per tutti gli orientamenti teorici un mese di psicoterapia significa aver già intrapreso una psicoterapia.
Per me sì, in quanto già dal primo colloquio può emergere come trattamento elettivo il bisogno di una psicoterapia. In tal caso io non faccio mai parlare il paziente di tutto ciò che vuole, ma le domande devono essere quelle giuste e che sono guidate da una logica per portare il paziente dove è utile portarlo.
Però non so che tipo di modello teorico stia seguendo il tuo terapeuta.
Secondo la terapia cognitivo-comportamentale è indispensabile intercettare gli schemi cognitivi e comportamentali che generano e mantengono il problema (in questo caso la depressione), ovvero capire quanto sia legato agli episodi di bullismo o alla tua struttura di personalità che, alla tua età, è delineata.
Per quanto riguarda i dubbi devi parlarne molto apertamente con lo psicoterapeuta, domandando quali sono gli obiettivi fissati e che tipo di percorso psicoterapico è.
Se vuoi ti incollo di seguito un articolo sulla depressione.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Spero di esserti stata utile.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
carissimo,
probabilmente la psicoterapeuta sta seguendo le sue linee guida ..
Ci sono tante scuole di psicoterapia che seguono diversi orientamenti: la psicoloanalisi, la terapia transazionale, la terapia cognitivo - comporamentale, la terapia familiare.
Ogni psicoterapia è riconosciuta nelle sue modalità e nei suoi obiettivi.
Se hai dei dubbi devi esprimerlo affinchè il tuo legame "terapeutico" sia più trasparente possibile.
Saluti.
probabilmente la psicoterapeuta sta seguendo le sue linee guida ..
Ci sono tante scuole di psicoterapia che seguono diversi orientamenti: la psicoloanalisi, la terapia transazionale, la terapia cognitivo - comporamentale, la terapia familiare.
Ogni psicoterapia è riconosciuta nelle sue modalità e nei suoi obiettivi.
Se hai dei dubbi devi esprimerlo affinchè il tuo legame "terapeutico" sia più trasparente possibile.
Saluti.
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo
[#3]
gentile ragazzo, ogni dubbio sullo svolgimento della psicoterapia deve essere necessariamente riportato al terapeuta, quest'ultimo deve essere messo nelle condizioni di correggere il tiro ed intraprendere la giusta strada.
questo articolo potrebbe trovarlo interessante.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
questo articolo potrebbe trovarlo interessante.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Le psicoterapie possono essere più o meno attive, ossia il terapeuta può incoraggiare/prescrivere al paziente di compiere degli atti concreti, oltre che parlare del proprio problema. Sembra pertanto che la sua sia una terapia non particolarmente attiva, ma ciò non significa che sia giusta o sbagliata. Oltretutto persone diverse si trovano a proprio agio con terapie di tipo diverso. Le terapie attive sono ad esempio quelle strategiche e comportamentali, come può leggere nell'articolo suggeritole dal collega. Legga anche questo per capire di massima cosa si fa in terapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 24/12/2011.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).