Non accetto il mio corpo
Gentili signori medici,
sono una ragazza di 26 anni e vi scrivo perché non mi accetto così come sono. Sebbene da quando sono nata mi sia sentita ripetere da TUTTI (parenti, conoscenti, insegnanti, amici, datori di lavoro, fidanzati, vicini di casa e chi più ne ha più ne metta) che sono di una bellezza più unica che rara, abbia vinto un concorso di bellezza regionale 2 anni fa e sia stata due volte prefinalista a Miss Italia rispettivamente 3 anni fa e 2 anni fa...mi sento brutta, tanto brutta.
So che sembra incredibile e che è un problema sciocco, da persona superficiale e immatura e mi sento TANTO in colpa per questo, ma io non mi piaccio per niente. Detesto i miei capelli castano scuro (talmente lunghi e folti che tutti credono abbia le extension) troppo lisci e "insipidi", vorrei essere più alta (sono alta 1.65m e non l'ho mai accettato, non posso fare a meno di pensare che se fossi stata 10 cm più alta avrei potuto fare la modella...ho lavorato come ragazza immagine, hostess e fotomodella a lungo, e ogni volta mi sentivo dire"peccato che tu sia così bassa, altrimenti sfileresti a Milano!"), vorrei essere più magra (per colpa di una cura di antidepressivi sono ingrassata di 4 kg abbondanti che su di me, così bassa appunto, sembrano 10!) e sto male ogni volta che non riesco ad entratre nella taglia più piccola presente in un punto vendita...porto la 38, ma 52 kg per me che ne pesavo 48 sì e no sono TROPPI e non riesco a dimagrire!
L'altra nota dolente è il mio seno INESISTENTE: ho una seconda (circonferenza torace 87) e mi sento insignificante...mia madre ha una sesta e ce l'ha sempre avuta, mia sorella una quinta, la più piatta delle mie cugine una quarta....perché solo io devo essere un'asse da stiro?????
So che è un problema stupido e non ne parlo con nessuno, sono fortunata perché il mio ragazzo mi adora e l'unica volta in cui gli ho detto che vorrei rifarmi il seno mi ha detto:"Ma sei impazzita?Non pensarci nemmeno!Il tuo seno è stupendo così com'è!" e mi sento dire da tutti "ma che bella ragazza!"...ciononostante mi sento brutta e non sopporto il fatto di essere grassa, bassa, piatta e di avere una tenda al posto dei capelli. Lo so, sono una stupida immatura, ma ci soffro e tanto. Entrare in un negozio d'abbigliamento è diventato un incubo per me, non riesco a rimanere in biancheria intima davanti al mio ragazzo e nemmeno davanti a me stessa, evito accuratamente gli specchi, mi peso 3-4 volte al giorno e prendo 3 diversi tipi di compresse per perdere peso acquistate in farmacia, sogno di lavorare tanto per mettermi da parte i soldi necessari per una mastoplastica additiva...lo so, sono una stupida, so io stessa molto bene che i VERI problemi sono altri perché ne ho vissuti e ne vivo sulla mia pelle, ma per me questo è un triste disagio che diventa sempre più pesante...grazie mille.
sono una ragazza di 26 anni e vi scrivo perché non mi accetto così come sono. Sebbene da quando sono nata mi sia sentita ripetere da TUTTI (parenti, conoscenti, insegnanti, amici, datori di lavoro, fidanzati, vicini di casa e chi più ne ha più ne metta) che sono di una bellezza più unica che rara, abbia vinto un concorso di bellezza regionale 2 anni fa e sia stata due volte prefinalista a Miss Italia rispettivamente 3 anni fa e 2 anni fa...mi sento brutta, tanto brutta.
So che sembra incredibile e che è un problema sciocco, da persona superficiale e immatura e mi sento TANTO in colpa per questo, ma io non mi piaccio per niente. Detesto i miei capelli castano scuro (talmente lunghi e folti che tutti credono abbia le extension) troppo lisci e "insipidi", vorrei essere più alta (sono alta 1.65m e non l'ho mai accettato, non posso fare a meno di pensare che se fossi stata 10 cm più alta avrei potuto fare la modella...ho lavorato come ragazza immagine, hostess e fotomodella a lungo, e ogni volta mi sentivo dire"peccato che tu sia così bassa, altrimenti sfileresti a Milano!"), vorrei essere più magra (per colpa di una cura di antidepressivi sono ingrassata di 4 kg abbondanti che su di me, così bassa appunto, sembrano 10!) e sto male ogni volta che non riesco ad entratre nella taglia più piccola presente in un punto vendita...porto la 38, ma 52 kg per me che ne pesavo 48 sì e no sono TROPPI e non riesco a dimagrire!
L'altra nota dolente è il mio seno INESISTENTE: ho una seconda (circonferenza torace 87) e mi sento insignificante...mia madre ha una sesta e ce l'ha sempre avuta, mia sorella una quinta, la più piatta delle mie cugine una quarta....perché solo io devo essere un'asse da stiro?????
So che è un problema stupido e non ne parlo con nessuno, sono fortunata perché il mio ragazzo mi adora e l'unica volta in cui gli ho detto che vorrei rifarmi il seno mi ha detto:"Ma sei impazzita?Non pensarci nemmeno!Il tuo seno è stupendo così com'è!" e mi sento dire da tutti "ma che bella ragazza!"...ciononostante mi sento brutta e non sopporto il fatto di essere grassa, bassa, piatta e di avere una tenda al posto dei capelli. Lo so, sono una stupida immatura, ma ci soffro e tanto. Entrare in un negozio d'abbigliamento è diventato un incubo per me, non riesco a rimanere in biancheria intima davanti al mio ragazzo e nemmeno davanti a me stessa, evito accuratamente gli specchi, mi peso 3-4 volte al giorno e prendo 3 diversi tipi di compresse per perdere peso acquistate in farmacia, sogno di lavorare tanto per mettermi da parte i soldi necessari per una mastoplastica additiva...lo so, sono una stupida, so io stessa molto bene che i VERI problemi sono altri perché ne ho vissuti e ne vivo sulla mia pelle, ma per me questo è un triste disagio che diventa sempre più pesante...grazie mille.
[#1]
Cara ragazza,
come mai stai facendo una cura a base di antidepressivi?
Sei seguita da uno psichiatra o dal medico di base?
come mai stai facendo una cura a base di antidepressivi?
Sei seguita da uno psichiatra o dal medico di base?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie dottoressa per avermi risposto. Cercherò di essere breve.
Ho iniziato ad andare da una trapeuta veramente bravissima al consultorio della mia città a marzo 2009 (23 anni e mezzo) perché non riuscivo ad avere rapporti con il mio ragazzo dell'epoca e ne soffrivo moltissimo...dopo un po' di sedute sono emersi una serie di traumi infantili e adolescenziali che avevo completamente rimosso e che hanno fatto luce sul perché dopo 2 anni di felice fidanzamento fossi ancora vergine.
Risolto questo primo problema ne è subentrato un altro: dovevo assolutamente riuscire a laurearmi entro marzo del 2010 per non pagare un altro anno di tasse e pertanto dovevo riuscire a sostenere 4 esami e a preparare la tesi in poco più di tre mesi.
Mi ero infatti "arenata" negli studi perché esattamente a metà percorso mi ero accorta di aver sbagliato tutto: ero iscritta alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì con il massimo dei voti in tutti gli esami perché adoravo (e adoro) le lingue straniere e ne so 3 a livello quasi da madrelingua, ma non mi importava e non mi importa assolutamente nulla di diventare né un'interprete né tantomeno una traduttrice.
Ho continuato solo per non deludere i miei genitori e perché non è nella mia indole lasciare le cose a metà. Sono riuscita a dare tutti e 4 gli esami con 30 e lode e la tesi, laureandomi a marzo 2010 con 110 e lode e dignità di stampa per la tesi, che è infatti stata pubblicata su una rivista di settore. E' stato in questo periodo che ho iniziato ad assumere l'Ansiolin, prescrittomi dal mio medico di base perché in preda all'ansia del periodo non dormivo, tremavo, vomitavo...insomma ero distrutta.
Ho quindi trovato lavoro due settimane prima di laurearmi a poche centinaia di metri da casa, non è un lavoro particolarmente gratificante e non c'entra assolutamente nulla con i miei studi, ma con i tempi che corrono...e qui tutto è gradualmente crollato: il rapporto con il mio ormai ex-ragazzo andava deteriorandosi a vista d'occhio, era nata tra noi una serie di reciproci rancori (io volevo andare a convivere e lui no, io volevo uscire di più e lui no ed ero arrabbiata con lui perché pur avendo un'auto sua e sapendo guidare non la usava perché noi uscissimo insieme, ci sentivamo reciprocamente trascurati e non amati l'uno dall'altra), il mio lavoro, che inizialmente mi entusiasmava (marzo-agosto 2010) era diventato una prigione.
La mia vita era diventata: mi alzo, vado a lavoro (dove non ho colleghi, purtroppo e per fortuna), torno a casa, pranzo, faccio qualche lavoro di casa, torno a lavoro, torno a casa, ceno, mi faccio la doccia, guardo un po' di tv, vado a dormire alle 21.30-22 (agosto-marzo 2011). E così sono crollata (aprile 2011), fino ad arrivare al punto in cui, durante una furiosa litigata, ho picchiato il mio ex-ragazzo con tutte le forze che avevo...io, che non ho mai fatto del male ad una mosca! L'ho riempito di calci, pugni e schiaffi fino a fargli uscire il sangue dal naso e lasciandogli parecchi graffi e lividi. Ero completamente fuori di me dalla rabbia.
Ovviamente ci siamo lasciati, ma sono stata talmente male che ho tentato il suicidio 2 volte cercando di farmi investire da delle auto...tutto quel che mi resta di questi brutti episodi è una cicatrice di 3 cm al ginocchio sinistro e una di 1 cm alla mano destra. Nel corso dei miei ricoveri ospedalieri sono quindi stata visitata da vari psichiatri, finché me n'è stata assegnata una della mutua che mi ha subito prescritto il TERRIBILE Remeron, che mi ha fatta ingrassare di 6 kg in un mese e mezzo (aprile-maggio 2011)!
Ho quindi detto alla mia psichiatra che non ci tenevo a diventare la donna cannone e che avrei immediatamente interrotto la terapia. A maggio mi è stato quindi prescritto il Citalopram, che assumo tutt'ora. Sono dimagrita subito di 2kg cambiando farmaco, ma gli altri 4 sembrano aver deciso di non lasciarmi più...Ed ecco che proprio a maggio la terapeuta che mi seguiva da ormai 2 anni ha dovuto abbandonarmi perché per motivi di famiglia non riusciva più a fare la volontaria al consultorio. Il mio medico di famiglia ha quindi insistito perché andassi da una terapeuta a pagamento...da cui sono andata da maggio a settembre e da cui ho smesso di andare perché non potevo permettermi 70 euro a seduta una volta a settimana!
Il 31 luglio conosco Pietro, 33 anni, il mio attuale ragazzo...una persona tanto sofferta (è orfano di padre e di madre e ha perso anche la sorella maggiore) quanto affettuosa, dolce, comprensiva e sensibile....mi ama talmente tanto da progettare SERIAMENTE il nostro futuro insieme, ovvero di andare presto a convivere e poi di sposarci! Da quando sto con lui sono tanto felice, se non per alcuni piccoli nei:
1)i miei non sanno che stiamo insieme e non credo accetterebbero la nostra storia...lui ha 7 anni e mezzo in più di me e non è laureato...in più esteticamente non è il massimo...tutto questo agli occhi dei miei genitori è INACCETTABILE;
2)ho una paura FOLLE di perdere il lavoro;
3)ho un'unica amica e mi sento molto sola;
4)anche se sono vecchia vorrei ricominciare a studiare per rimediare agli errori del passato...ma non voglio sbagliare di nuovo e quindi ho paura;
5)mi vedo brutta come non mi sono mai vista e quando guardo le foto di com'ero fino a poco più di un anno fa mi viene da piangere...
Mi perdoni se mi sono dilungata, ma senza dire tutte queste cose non avrebbe avuto senso scriverle. Attualmente sono "seguita" solo dalla psichiatra della mutua che dice che devo assolutamente continuare a prendere il Citalopram.
Grazie mille di cuore, M.
Ho iniziato ad andare da una trapeuta veramente bravissima al consultorio della mia città a marzo 2009 (23 anni e mezzo) perché non riuscivo ad avere rapporti con il mio ragazzo dell'epoca e ne soffrivo moltissimo...dopo un po' di sedute sono emersi una serie di traumi infantili e adolescenziali che avevo completamente rimosso e che hanno fatto luce sul perché dopo 2 anni di felice fidanzamento fossi ancora vergine.
Risolto questo primo problema ne è subentrato un altro: dovevo assolutamente riuscire a laurearmi entro marzo del 2010 per non pagare un altro anno di tasse e pertanto dovevo riuscire a sostenere 4 esami e a preparare la tesi in poco più di tre mesi.
Mi ero infatti "arenata" negli studi perché esattamente a metà percorso mi ero accorta di aver sbagliato tutto: ero iscritta alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì con il massimo dei voti in tutti gli esami perché adoravo (e adoro) le lingue straniere e ne so 3 a livello quasi da madrelingua, ma non mi importava e non mi importa assolutamente nulla di diventare né un'interprete né tantomeno una traduttrice.
Ho continuato solo per non deludere i miei genitori e perché non è nella mia indole lasciare le cose a metà. Sono riuscita a dare tutti e 4 gli esami con 30 e lode e la tesi, laureandomi a marzo 2010 con 110 e lode e dignità di stampa per la tesi, che è infatti stata pubblicata su una rivista di settore. E' stato in questo periodo che ho iniziato ad assumere l'Ansiolin, prescrittomi dal mio medico di base perché in preda all'ansia del periodo non dormivo, tremavo, vomitavo...insomma ero distrutta.
Ho quindi trovato lavoro due settimane prima di laurearmi a poche centinaia di metri da casa, non è un lavoro particolarmente gratificante e non c'entra assolutamente nulla con i miei studi, ma con i tempi che corrono...e qui tutto è gradualmente crollato: il rapporto con il mio ormai ex-ragazzo andava deteriorandosi a vista d'occhio, era nata tra noi una serie di reciproci rancori (io volevo andare a convivere e lui no, io volevo uscire di più e lui no ed ero arrabbiata con lui perché pur avendo un'auto sua e sapendo guidare non la usava perché noi uscissimo insieme, ci sentivamo reciprocamente trascurati e non amati l'uno dall'altra), il mio lavoro, che inizialmente mi entusiasmava (marzo-agosto 2010) era diventato una prigione.
La mia vita era diventata: mi alzo, vado a lavoro (dove non ho colleghi, purtroppo e per fortuna), torno a casa, pranzo, faccio qualche lavoro di casa, torno a lavoro, torno a casa, ceno, mi faccio la doccia, guardo un po' di tv, vado a dormire alle 21.30-22 (agosto-marzo 2011). E così sono crollata (aprile 2011), fino ad arrivare al punto in cui, durante una furiosa litigata, ho picchiato il mio ex-ragazzo con tutte le forze che avevo...io, che non ho mai fatto del male ad una mosca! L'ho riempito di calci, pugni e schiaffi fino a fargli uscire il sangue dal naso e lasciandogli parecchi graffi e lividi. Ero completamente fuori di me dalla rabbia.
Ovviamente ci siamo lasciati, ma sono stata talmente male che ho tentato il suicidio 2 volte cercando di farmi investire da delle auto...tutto quel che mi resta di questi brutti episodi è una cicatrice di 3 cm al ginocchio sinistro e una di 1 cm alla mano destra. Nel corso dei miei ricoveri ospedalieri sono quindi stata visitata da vari psichiatri, finché me n'è stata assegnata una della mutua che mi ha subito prescritto il TERRIBILE Remeron, che mi ha fatta ingrassare di 6 kg in un mese e mezzo (aprile-maggio 2011)!
Ho quindi detto alla mia psichiatra che non ci tenevo a diventare la donna cannone e che avrei immediatamente interrotto la terapia. A maggio mi è stato quindi prescritto il Citalopram, che assumo tutt'ora. Sono dimagrita subito di 2kg cambiando farmaco, ma gli altri 4 sembrano aver deciso di non lasciarmi più...Ed ecco che proprio a maggio la terapeuta che mi seguiva da ormai 2 anni ha dovuto abbandonarmi perché per motivi di famiglia non riusciva più a fare la volontaria al consultorio. Il mio medico di famiglia ha quindi insistito perché andassi da una terapeuta a pagamento...da cui sono andata da maggio a settembre e da cui ho smesso di andare perché non potevo permettermi 70 euro a seduta una volta a settimana!
Il 31 luglio conosco Pietro, 33 anni, il mio attuale ragazzo...una persona tanto sofferta (è orfano di padre e di madre e ha perso anche la sorella maggiore) quanto affettuosa, dolce, comprensiva e sensibile....mi ama talmente tanto da progettare SERIAMENTE il nostro futuro insieme, ovvero di andare presto a convivere e poi di sposarci! Da quando sto con lui sono tanto felice, se non per alcuni piccoli nei:
1)i miei non sanno che stiamo insieme e non credo accetterebbero la nostra storia...lui ha 7 anni e mezzo in più di me e non è laureato...in più esteticamente non è il massimo...tutto questo agli occhi dei miei genitori è INACCETTABILE;
2)ho una paura FOLLE di perdere il lavoro;
3)ho un'unica amica e mi sento molto sola;
4)anche se sono vecchia vorrei ricominciare a studiare per rimediare agli errori del passato...ma non voglio sbagliare di nuovo e quindi ho paura;
5)mi vedo brutta come non mi sono mai vista e quando guardo le foto di com'ero fino a poco più di un anno fa mi viene da piangere...
Mi perdoni se mi sono dilungata, ma senza dire tutte queste cose non avrebbe avuto senso scriverle. Attualmente sono "seguita" solo dalla psichiatra della mutua che dice che devo assolutamente continuare a prendere il Citalopram.
Grazie mille di cuore, M.
[#4]
Gentile utente, provi a rivolgersi ai centri di psicologia e psicoterapie pubblici della sua zona, certamente trovera' dei terapeuti che possano aiutrla a comprendersi meglio. Non mi sembra che il soLo uso del farmaco possa bastare, potra' cooperare alla sua terapia, ma credo che un contesto di analisi anche di gruppo le sia necessario.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#7]
Gentile Ragazza,
Il conflittuale rapporto con il suo corpo, le compromette la qualita' di vita, la serenita' e la vita relazionale. Credo che in un consultorio della sua citta' trovera' degli psicologi, psicoterapeuti, che potranno aiutarla a riappacificarsi con il suo corpo.
Saluti
Il conflittuale rapporto con il suo corpo, le compromette la qualita' di vita, la serenita' e la vita relazionale. Credo che in un consultorio della sua citta' trovera' degli psicologi, psicoterapeuti, che potranno aiutarla a riappacificarsi con il suo corpo.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#11]
Utente
Salve gentili signori medici,
sono stata dalla psicologa del consultorio una volta e le ho raccontato la mia storia nel modo in cui ho fatto con voi.
Alla fine della seduta mi ha detto: "qui c'è una bella matassa da sgrovigliare, intanto prova a pensare a che cosa di arreca il maggior disturbo e ne parliamo la prossima volta."
Fosse facile...che cosa le dico, che mi sento un rospo e inizio da questo?
O è meglio cominciare dal fatto che sono ormai oltre 6 mesi che racconto balle ai miei per vedere il mio ragazzo, con il quale progettiamo di andare a convivere entro la fine dell'estate?
O dal fatto che sono insoddisfatta degli studi che ho fatto e quindi vorrei tornare a studiare, ma non so neanch'io che cosa e che ho troppa paura di rifare l'errore di buttare via 1200 euro di tasse per una laurea specialistica presso la quale non ho sostenuto nemmeno un esame in 2 anni e che quindi ho completamente abbandonato?
Spero in qualche prezioso consiglio e vi ringrazio anticipatamente.
sono stata dalla psicologa del consultorio una volta e le ho raccontato la mia storia nel modo in cui ho fatto con voi.
Alla fine della seduta mi ha detto: "qui c'è una bella matassa da sgrovigliare, intanto prova a pensare a che cosa di arreca il maggior disturbo e ne parliamo la prossima volta."
Fosse facile...che cosa le dico, che mi sento un rospo e inizio da questo?
O è meglio cominciare dal fatto che sono ormai oltre 6 mesi che racconto balle ai miei per vedere il mio ragazzo, con il quale progettiamo di andare a convivere entro la fine dell'estate?
O dal fatto che sono insoddisfatta degli studi che ho fatto e quindi vorrei tornare a studiare, ma non so neanch'io che cosa e che ho troppa paura di rifare l'errore di buttare via 1200 euro di tasse per una laurea specialistica presso la quale non ho sostenuto nemmeno un esame in 2 anni e che quindi ho completamente abbandonato?
Spero in qualche prezioso consiglio e vi ringrazio anticipatamente.
[#13]
Gent.le ragazza,
in psicoterapia è importante che Lei si senta libera di scegliere a quali aspetti del suo vissuto dare la priorità, un po' alla volta emergeranno collegamenti tra un argomento e l'altro e gradualmente potrà elaborarli insieme alla Psicologa.
in psicoterapia è importante che Lei si senta libera di scegliere a quali aspetti del suo vissuto dare la priorità, un po' alla volta emergeranno collegamenti tra un argomento e l'altro e gradualmente potrà elaborarli insieme alla Psicologa.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 17k visite dal 19/12/2011.
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