Confusione sentimentale
Buonasera,
scrivo per provare a fare un po'di chiarezza.Quest'estate ho conosciuto un ragazzo di 5/6 anni più grande che dopo2volte che ci siamo visti in gruppo senza praticamente rivolgerci la parola mi ha chiesto di uscire.Ho accettato di uscirci nonostante non mi piacesse molto fisicamente,perchè considero l'aspetto caratteriale e interiore importante.A questo primo appuntamento lui mi aveva dato un'idea di sicurezza personale.Poco dopo lui è partito per le vacanze e al ritorno mi ha richiesto di vederci e mi ha pure portato un regalo dal viaggio,cosa che mi ha lasciata stupita.Il 3 appuntamento si è svolto al mare e lì inizia già a cambiare un po' la storia:inizio a intuire che in realtà lui è parecchio insicuro(cosa che in un uomo mi ha sempre fatto tenere le distanze essendo io insicura di base) e non facendo lui il primo passo,provo io ad avvicinarmi a lui,solo per stare sdraiati a prendere il sole vicini.Accenno un abbraccio e lui non si sposta e dopo poco mi dice la frase 'anche se magari ti farà strano o non sembra io non ho mai avuto una ragazza' e dopo poco era già lì che mi faceva capire che avrebbe voluto una storia seria con me senza nemmeno conoscerci bene.Lì io mi sono tipo pietrificata e ho iniziato a farmi mille domande a ruota libera.Avevo voglia di scappare anche se al contempo mi faceva anche tenerezza.Fatto sta che ho continuato la frequentazione e una sera ho preso di nuovo io l'iniziativa e l'ho baciato,senza sapere bene il perchè.Abbiamo continuato a vederci e lui ha iniziato ad affezionarsi sempre di più e io ho capito che si era innamorato.Ci sono stati alti e bassi,ma quello che mi dà da pensare è che io finora non ho ancora capito se mi piace o no,gli voglio bene ma non sono innamorata e gliel'ho detto.Ci sono qualità che lui possiede che sono quelle che ho sempre cercato e voluto e che gli ex precedenti non mi avevano dato,qualità come la presenza,l'affidabilità,il non giudicarmi,la voglia di costruire qualcosa di solido,ecc. però è anche parecchio insicuro ed inesperto e queste cose mi pesano.E' strano perchè ho sempre voluto uno con le sue belle caratteristiche e ora che ce l'ho sembra quasi che non lo voglia..sembra il classico futuro marito perfetto, però mi manca quella carica passionale che magari ho avuto con altri, molto più 'stronzi' (scusate il termine) di lui e spesso quando lo guardo non mi piace molto esteticamente.A volte penso che se solo fosse più sicuro di sè potrebbe essere l'uomo perfetto.Però spesso trovo qualsiasi pretesto per convincermi che non fa per me:ad esempio se penso che vive ancora con i suoi e non è indipendente mi viene su male, se penso che nn ha mai avuto1ragazza mi viene su male e mi chiedo se non abbia qualche problema.Io non capisco se tutti questi pensieri mi vengono perchè non è lui la persona che in realtà voglio o se è perchè dopo tante delusioni (sono sempre stata lasciata) ora ho troppa paura di poter stare ancora male per amore e quindi mi precludo possibilità...
scrivo per provare a fare un po'di chiarezza.Quest'estate ho conosciuto un ragazzo di 5/6 anni più grande che dopo2volte che ci siamo visti in gruppo senza praticamente rivolgerci la parola mi ha chiesto di uscire.Ho accettato di uscirci nonostante non mi piacesse molto fisicamente,perchè considero l'aspetto caratteriale e interiore importante.A questo primo appuntamento lui mi aveva dato un'idea di sicurezza personale.Poco dopo lui è partito per le vacanze e al ritorno mi ha richiesto di vederci e mi ha pure portato un regalo dal viaggio,cosa che mi ha lasciata stupita.Il 3 appuntamento si è svolto al mare e lì inizia già a cambiare un po' la storia:inizio a intuire che in realtà lui è parecchio insicuro(cosa che in un uomo mi ha sempre fatto tenere le distanze essendo io insicura di base) e non facendo lui il primo passo,provo io ad avvicinarmi a lui,solo per stare sdraiati a prendere il sole vicini.Accenno un abbraccio e lui non si sposta e dopo poco mi dice la frase 'anche se magari ti farà strano o non sembra io non ho mai avuto una ragazza' e dopo poco era già lì che mi faceva capire che avrebbe voluto una storia seria con me senza nemmeno conoscerci bene.Lì io mi sono tipo pietrificata e ho iniziato a farmi mille domande a ruota libera.Avevo voglia di scappare anche se al contempo mi faceva anche tenerezza.Fatto sta che ho continuato la frequentazione e una sera ho preso di nuovo io l'iniziativa e l'ho baciato,senza sapere bene il perchè.Abbiamo continuato a vederci e lui ha iniziato ad affezionarsi sempre di più e io ho capito che si era innamorato.Ci sono stati alti e bassi,ma quello che mi dà da pensare è che io finora non ho ancora capito se mi piace o no,gli voglio bene ma non sono innamorata e gliel'ho detto.Ci sono qualità che lui possiede che sono quelle che ho sempre cercato e voluto e che gli ex precedenti non mi avevano dato,qualità come la presenza,l'affidabilità,il non giudicarmi,la voglia di costruire qualcosa di solido,ecc. però è anche parecchio insicuro ed inesperto e queste cose mi pesano.E' strano perchè ho sempre voluto uno con le sue belle caratteristiche e ora che ce l'ho sembra quasi che non lo voglia..sembra il classico futuro marito perfetto, però mi manca quella carica passionale che magari ho avuto con altri, molto più 'stronzi' (scusate il termine) di lui e spesso quando lo guardo non mi piace molto esteticamente.A volte penso che se solo fosse più sicuro di sè potrebbe essere l'uomo perfetto.Però spesso trovo qualsiasi pretesto per convincermi che non fa per me:ad esempio se penso che vive ancora con i suoi e non è indipendente mi viene su male, se penso che nn ha mai avuto1ragazza mi viene su male e mi chiedo se non abbia qualche problema.Io non capisco se tutti questi pensieri mi vengono perchè non è lui la persona che in realtà voglio o se è perchè dopo tante delusioni (sono sempre stata lasciata) ora ho troppa paura di poter stare ancora male per amore e quindi mi precludo possibilità...
[#1]
>>> E' strano perchè ho sempre voluto uno con le sue belle caratteristiche e ora che ce l'ho sembra quasi che non lo voglia
>>>
Quest'affermazione, e soprattutto quelle contenute in un suo precedente consulto, "Controllo maniacale della mente", fanno pensare a una tendenza di tipo ossessivo (mania di controllo) che le stanno a quanto pare mettendo i bastoni fra le ruote anche nelle relazioni. Le avevamo già suggerito di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta esperto in questo tipo di problemi, è poi riuscita a farlo?
Cordiali saluti
>>>
Quest'affermazione, e soprattutto quelle contenute in un suo precedente consulto, "Controllo maniacale della mente", fanno pensare a una tendenza di tipo ossessivo (mania di controllo) che le stanno a quanto pare mettendo i bastoni fra le ruote anche nelle relazioni. Le avevamo già suggerito di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta esperto in questo tipo di problemi, è poi riuscita a farlo?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Sì, sto andando da una psicoterapeuta cognitivo comportamentale. Mi ha fatto scrivere una lista delle caratteristiche (una decina) che ricerco in un uomo e il ragazzo con cui sto uscendo ne ha alcune ma ovviamente non tutte...è da un po' che parlo di lui con la psicoterapeuta ma i dubbi sembrano aumentare invece che diminuire. Più passa il tempo più ho paura di addentrarmi in una relazione che forse in realtà non voglio o che semplicemente mi spaventa e ho paura di fare soffrire questo ragazzo che con me è sempre stato anche fin troppo attento e premuroso...non so che parte di me ascoltare, quella che mi dice di smettere di trovargli difetti e di apprezzarlo per tutte le qualità positive che vedo in lui o quella che mi dice di chiudere tutto finchè sono in tempo...
[#3]
>>> è da un po' che parlo di lui con la psicoterapeuta ma i dubbi sembrano aumentare invece che diminuire
>>>
In questo caso il lavoro che state facendo con la terapeuta è proprio con lei va discusso. Se una cosa non funziona, è inutile continuarla.
>>> non so che parte di me ascoltare
>>>
Infatti il problema dell'ossessivo è proprio questo: è indeciso, insicuro, non sa a quale delle vocine dentro di lui dare retta. Qualunque cosa faccia ha sempre paura di sbagliare. Ritengo che ciò che sta sentendo in questa relazione sia solo l'espressione di una modalità di pensiero che probabilmente la accompagna anche in altre situazioni, ed è per questo che dovrebbe ricondurre il tutto entro la terapia. Deve riportare questi feedback alla terapeuta, per farle capire bene qual è il suo problema e di conseguenza metterla in condizioni di poterla aiutare.
Da quanto tempo dura questa terapia?
Cordiali saluti
>>>
In questo caso il lavoro che state facendo con la terapeuta è proprio con lei va discusso. Se una cosa non funziona, è inutile continuarla.
>>> non so che parte di me ascoltare
>>>
Infatti il problema dell'ossessivo è proprio questo: è indeciso, insicuro, non sa a quale delle vocine dentro di lui dare retta. Qualunque cosa faccia ha sempre paura di sbagliare. Ritengo che ciò che sta sentendo in questa relazione sia solo l'espressione di una modalità di pensiero che probabilmente la accompagna anche in altre situazioni, ed è per questo che dovrebbe ricondurre il tutto entro la terapia. Deve riportare questi feedback alla terapeuta, per farle capire bene qual è il suo problema e di conseguenza metterla in condizioni di poterla aiutare.
Da quanto tempo dura questa terapia?
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Sì credo abbia ragione, ma quando è che si capisce se una persona è adatta davvero a noi oppure no?
cioè io credo che anche una persona 'normale', senza tratti ossessivi/ansiosi, si faccia domande in questo campo...come fanno le persone 'normali' a gestire questi dubbi nel campo sentimentale?
Grazie per le risposte avute finora.
cioè io credo che anche una persona 'normale', senza tratti ossessivi/ansiosi, si faccia domande in questo campo...come fanno le persone 'normali' a gestire questi dubbi nel campo sentimentale?
Grazie per le risposte avute finora.
[#5]
Sì, anche le persone non ossessive si fanno domande, valutano pro e contro, stanno attente, ma poi alla fine riescono a prendere la decisione.
Ma il suo problema non è che le mancano la sensibilità o le risorse per decidere, è l'atto stesso di prendere una decisione, qualunque essa sia, che la mette in difficoltà, perché la paura di sbagliare è più forte del bisogno di decidere. Perciò alla sua domanda non si può dare una risposta senza cadere insieme a lei nel problema. Supponiamo che lei chieda a qualcuno di cui si fida, ad esempio un'amica "Tu che faresti?" Qualunque cosa la sua amica le dicesse, non ne resterebbe comunque soddisfatta, perché poi sarebbe sempre lei che deve prendere la decisione!
Il problema non è "cosa fare", ma l'atto stesso del dover decidere.
Quindi la sua domanda non ha una risposta se prima non si esce dalla percezione problematica, ovvero se prima non riesce a ridurre l'ansia.
Cordiali saluti
Ma il suo problema non è che le mancano la sensibilità o le risorse per decidere, è l'atto stesso di prendere una decisione, qualunque essa sia, che la mette in difficoltà, perché la paura di sbagliare è più forte del bisogno di decidere. Perciò alla sua domanda non si può dare una risposta senza cadere insieme a lei nel problema. Supponiamo che lei chieda a qualcuno di cui si fida, ad esempio un'amica "Tu che faresti?" Qualunque cosa la sua amica le dicesse, non ne resterebbe comunque soddisfatta, perché poi sarebbe sempre lei che deve prendere la decisione!
Il problema non è "cosa fare", ma l'atto stesso del dover decidere.
Quindi la sua domanda non ha una risposta se prima non si esce dalla percezione problematica, ovvero se prima non riesce a ridurre l'ansia.
Cordiali saluti
[#6]
Carissima,
io penso che ha elencato molti dubbi su questa persona e il rischio è quello di appagarsi per le qualità di una persona che dà sicurezza ma di cui non sa se fa per Lei.
Più che la terapia cognitivo - comportamentale potrebbe riferirsi ad una terapeuta sistemico - relazionale .
Spero esserLe stata d'aiuto,
cordiali saluti.
Giuseppina Ribaudo
io penso che ha elencato molti dubbi su questa persona e il rischio è quello di appagarsi per le qualità di una persona che dà sicurezza ma di cui non sa se fa per Lei.
Più che la terapia cognitivo - comportamentale potrebbe riferirsi ad una terapeuta sistemico - relazionale .
Spero esserLe stata d'aiuto,
cordiali saluti.
Giuseppina Ribaudo
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo
[#7]
Ex utente
Per il dottor Santocito:
quando lei dice "non è che le mancano la sensibilità o le risorse per decidere, è l'atto stesso di prendere una decisione, qualunque essa sia, che la mette in difficoltà, perché la paura di sbagliare è più forte del bisogno di decidere" Lei pensa che io sappia già internamente cosa voglio ma non riesca a rendermene davvero conto?
Per la dottoressa Ribaudo:
è che a volte penso che uno come lui sia difficile da trovare in giro, proprio per la somma delle sue belle qualità...però poi vado un po' in crisi perchè metto in dubbio tutto e non riesco proprio a capire se lo faccio per paura di entrare in una nuova storia, avendo sofferto per la chiusura (non per mia scelta) di ben altre 4 relazioni, oppure se è perchè magari inconsciamente io non voglia ammettere a me stessa che non mi piace poi così tanto oppure perchè esteticamente non ne sono molto attratta come magari da altre persone...da quello che ho scritto secondo Lei propendo più da una di queste parti?
Una volta ero più istintiva e mi affidavo di più a quello che sentivo, ora tendo a razionalizzare tutto e a valutare già in anticipo quello che una persona potrebbe darmi sul lungo periodo...e lui potrebbe davvero essere un ottimo compagno di vita...che caos
quando lei dice "non è che le mancano la sensibilità o le risorse per decidere, è l'atto stesso di prendere una decisione, qualunque essa sia, che la mette in difficoltà, perché la paura di sbagliare è più forte del bisogno di decidere" Lei pensa che io sappia già internamente cosa voglio ma non riesca a rendermene davvero conto?
Per la dottoressa Ribaudo:
è che a volte penso che uno come lui sia difficile da trovare in giro, proprio per la somma delle sue belle qualità...però poi vado un po' in crisi perchè metto in dubbio tutto e non riesco proprio a capire se lo faccio per paura di entrare in una nuova storia, avendo sofferto per la chiusura (non per mia scelta) di ben altre 4 relazioni, oppure se è perchè magari inconsciamente io non voglia ammettere a me stessa che non mi piace poi così tanto oppure perchè esteticamente non ne sono molto attratta come magari da altre persone...da quello che ho scritto secondo Lei propendo più da una di queste parti?
Una volta ero più istintiva e mi affidavo di più a quello che sentivo, ora tendo a razionalizzare tutto e a valutare già in anticipo quello che una persona potrebbe darmi sul lungo periodo...e lui potrebbe davvero essere un ottimo compagno di vita...che caos
[#8]
>>> Lei pensa che io sappia già internamente cosa voglio ma non riesca a rendermene davvero conto?
>>>
Non è questo il punto. Anche se lo sapesse, sarebbe secondario, perché comunque non riuscirebbe a farlo. Perché? Perché ha paura di decidere. Ripeto: il suo problema non è il risultato della decisione, ma l'atto di decidere. Finché non avrà eliminato questa paura, non importa che cosa vuole.
Viceversa, quando avrà eliminato la paura, riuscirà a capire più facilmente cos'è che vuole.
>>> Una volta ero più istintiva e mi affidavo di più a quello che sentivo, ora tendo a razionalizzare tutto e a valutare già in anticipo
>>>
Esatto, è ciò che le sto dicendo. Occorre invertire di nuovo questa tendenza.
Cordiali saluti
>>>
Non è questo il punto. Anche se lo sapesse, sarebbe secondario, perché comunque non riuscirebbe a farlo. Perché? Perché ha paura di decidere. Ripeto: il suo problema non è il risultato della decisione, ma l'atto di decidere. Finché non avrà eliminato questa paura, non importa che cosa vuole.
Viceversa, quando avrà eliminato la paura, riuscirà a capire più facilmente cos'è che vuole.
>>> Una volta ero più istintiva e mi affidavo di più a quello che sentivo, ora tendo a razionalizzare tutto e a valutare già in anticipo
>>>
Esatto, è ciò che le sto dicendo. Occorre invertire di nuovo questa tendenza.
Cordiali saluti
[#9]
Gentile Utente, non entro nel merito della conversazione già intavolata col Collega Santonocito, quanto per segnalarLe un articolo sulla psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html
invitandoLa a discutere con il terapeuta i passaggi critici del Suo percorso.
Un cordiale saluto,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html
invitandoLa a discutere con il terapeuta i passaggi critici del Suo percorso.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#10]
Carissima,
a me ha molto colpito la frase: "Ci sono qualità che lui possiede che sono quelle che ho sempre cercato e voluto e che gli ex precedenti non mi avevano dato,qualità come la presenza,l'affidabilità,il non giudicarmi,la voglia di costruire qualcosa di solido,ecc. però è anche parecchio insicuro ed inesperto e queste cose mi pesano.".
E' chiaro che il Suo ragazzo da un lato l'appaghi dall'altro no e proprio perchè "avendo sofferto per la chiusura (non per mia scelta) di ben altre 4 relazioni, oppure se è perchè magari inconsciamente io non voglia ammettere a me stessa che non mi piace poi così tanto oppure perchè esteticamente non ne sono molto attratta come magari da altre persone.." a Lei sopraggiunge tale confusione .
La stessa può essere nata da un'insicurezza relazionale che probabilmente ha radici più profonde, intendo, l'avrà imparate da qualcuno .
Penso che dovrebbe sciogliere questo nodo esistenziale.
Una terapeuta della famiglia Le potrebbe offrire uno spazio di ascolto completo sulle relazioni.
Mi/ci faccia sapere!
Saluti.
G. Ribaudo
a me ha molto colpito la frase: "Ci sono qualità che lui possiede che sono quelle che ho sempre cercato e voluto e che gli ex precedenti non mi avevano dato,qualità come la presenza,l'affidabilità,il non giudicarmi,la voglia di costruire qualcosa di solido,ecc. però è anche parecchio insicuro ed inesperto e queste cose mi pesano.".
E' chiaro che il Suo ragazzo da un lato l'appaghi dall'altro no e proprio perchè "avendo sofferto per la chiusura (non per mia scelta) di ben altre 4 relazioni, oppure se è perchè magari inconsciamente io non voglia ammettere a me stessa che non mi piace poi così tanto oppure perchè esteticamente non ne sono molto attratta come magari da altre persone.." a Lei sopraggiunge tale confusione .
La stessa può essere nata da un'insicurezza relazionale che probabilmente ha radici più profonde, intendo, l'avrà imparate da qualcuno .
Penso che dovrebbe sciogliere questo nodo esistenziale.
Una terapeuta della famiglia Le potrebbe offrire uno spazio di ascolto completo sulle relazioni.
Mi/ci faccia sapere!
Saluti.
G. Ribaudo
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 8.7k visite dal 15/12/2011.
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