Insonnia occasionale
Gent.ma Dott.ssa, Egr. Dott.,
ho 31 e ho un buon ritmo sonno - veglia, tranne nel caso che qui sotto vi descriverò.
Ultimamente sta accadendo che io debba in giornata percorrere la tratta aerea Roma - Bergamo per alcune riunioni, e purtroppo sono costretta ad alzarmi alle tre di notte.
Normalmente però sono solita prendere sonno intorno a mezzanotte, e dormire tre ore, per me, è una cosa impossibile: mi è successo ancora di essere in condizioni tali da non poter relazionare quasi nulla nelle riunioni alle quali partecipo e di stare malissimo.
Per questo tipo di problema il mio medico mi ha prescritto il Lexotan, ma mi pare un poco troppo: in fondo il problema è solo occasionale: non esistono sonniferi che facciano al caso mio?
Grazie e Distinti Saluti.
ho 31 e ho un buon ritmo sonno - veglia, tranne nel caso che qui sotto vi descriverò.
Ultimamente sta accadendo che io debba in giornata percorrere la tratta aerea Roma - Bergamo per alcune riunioni, e purtroppo sono costretta ad alzarmi alle tre di notte.
Normalmente però sono solita prendere sonno intorno a mezzanotte, e dormire tre ore, per me, è una cosa impossibile: mi è successo ancora di essere in condizioni tali da non poter relazionare quasi nulla nelle riunioni alle quali partecipo e di stare malissimo.
Per questo tipo di problema il mio medico mi ha prescritto il Lexotan, ma mi pare un poco troppo: in fondo il problema è solo occasionale: non esistono sonniferi che facciano al caso mio?
Grazie e Distinti Saluti.
[#1]
Gentile Utente,
noi psicologi non siamo medici e di conseguenza non possiamo riposnderle per quanto riguarda i farmaci, ma possiamo sollecitare una riflessione da parte sua per quanto riguarda gli aspetti organizzativi del problema che ci sottopone.
Non le è possibile recarsi a Roma il giorno prima per evitare ripercussioni sul sonno e la salute?
Forse lei ha maturato delle aspettative poco realistiche circa il ruolo che ognuno di noi può avere nel controllare il proprio corpo: il sonno non è una funzione regolabile a comando e non è pensabile di poter decidere quando dormire solo in vista di impegni lavorativi.
Se non può organizzarsi diversamente forse non le resta che accettare che quelle notti dormirà solo 3 pre, riuscendo magari a farle diventare 4 o anche 5 andando a letto prima - il che può essere agevolato ad es. alzandosi prima la mattina, in modo tale da avere più sonno la sera e da addormentarsi prima del solito divenga così più probabile.
A mio avviso prendere un farmaco per intervenire su una situazione che non ha nulla di anomalo, nè tanto meno di patologico, dovrebbe davvero essere l'ultima delle scelte.
Cordialmente,
noi psicologi non siamo medici e di conseguenza non possiamo riposnderle per quanto riguarda i farmaci, ma possiamo sollecitare una riflessione da parte sua per quanto riguarda gli aspetti organizzativi del problema che ci sottopone.
Non le è possibile recarsi a Roma il giorno prima per evitare ripercussioni sul sonno e la salute?
Forse lei ha maturato delle aspettative poco realistiche circa il ruolo che ognuno di noi può avere nel controllare il proprio corpo: il sonno non è una funzione regolabile a comando e non è pensabile di poter decidere quando dormire solo in vista di impegni lavorativi.
Se non può organizzarsi diversamente forse non le resta che accettare che quelle notti dormirà solo 3 pre, riuscendo magari a farle diventare 4 o anche 5 andando a letto prima - il che può essere agevolato ad es. alzandosi prima la mattina, in modo tale da avere più sonno la sera e da addormentarsi prima del solito divenga così più probabile.
A mio avviso prendere un farmaco per intervenire su una situazione che non ha nulla di anomalo, nè tanto meno di patologico, dovrebbe davvero essere l'ultima delle scelte.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
La sua abitudine comunque destabilizza il normale ciclo sonno-veglia ed il circadiano. Inoltre, il volo aereo, per quanto breve, può attivare significativamente il sistema nervoso simpatico e quindi rendere più difficile l'addormentamento. Qualche seduta di meditazione potrebbe ridurre l'attivazione del sistema simpatico e quindi, indirettamete, aiutarla a prender sonno.
Distinti Saluti
Dr. Carlo Plaino
www.psicologibergamo.altervista.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 15/12/2011.
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Approfondimento su Insonnia
L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.