coppia e pornografia

Salve, il mio problema riguarda una situazione che non so più gestire e che mi causa un blocco nei confronti del mio partner. mi spiego: siamo insieme da 6 anni, io 25 e lui 27, due anni fa scoprii che lui faceva uso di materiale pornografico e, anche se rimasi delusa perchè avevamo rapporti frequenti e ci vedevamo tutti i giorni, imparai ad accettare la cosa e gli feci capire che lo comprendevo. Lui mi promise di sua iniziativa che avrebbe smesso perchè era una cosa che lo faceva star male e io dissi che non era obbligato, iniziai a controllare e di lì altre bugie, ma poi ho sempre capito. ora viviamo insieme e dalle tracce delle connessioni sul suo pc scopro che visita ancora quei siti ma lui nega e poi se insisto assume atteggiamenti di vittimismo e ammette che è una sorta di vizio e si giustifica dicendo che è normale e che lo fa da quando è piccolo! Io non so quanto siano frequenti questi collegamenti, lo fa quando non sono a casa, e non so se ci sia un reale problema anche perchè abbiamo rapporti tutti i giorni, ma lui sa che mi dispiaccio di tutto ciò e lo fa ugualmente, io mi sento ferita dentro e questo per me sta diventando insostenibile. Non so se sono soltanto io che non riesco ad accettare la cosa ma ora riconduco anche il suo carattere un po' ansioso e spesso insoddisfatto a una specie di dipendenza dal porno anche se non vorrei usare frasi fatte. Vi chiedo di indirizzarmi verso un atteggiamento corretto e di aiutarmi a capire perchè mi sento delusa e non so più come affrontare queste cose, e so che non dovrei basare la fiducia verso di lui su questo tipo di cose, ma mi sembra di avere accanto un compagno che è esageratamente attratto da quelle immagini e forse non molto soddisfatto della vita con me. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

probabilmente, considerata la dipendenza del Suo compagno dalla pornografia e il Suo disappunto che non va negato, potrebbe essere utile un percorso psicologico che coinvolga entrambi, dal momento che da soli non riuscite a trovare un accordo e ad incontrarvi serenamente.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, se il cosidetto "vizio" non intacca la vostra vita intima e relazionale e, soprattutto il suo desiderio nei suoi (di lei che scrive) confronti , l'atteggiamento più corretto e l'accettazione. Perchè? perchè la sessualità di ognuno è fatta di segreti, fantasie e, spesso, tali fantasie vengono concretizzate attraverso la visione di materiale porno. é impensabile che la promessa di non vederli più possa essere mantenuta. la curiosità porno vince su tutto. Così come tale curiosità fa parte del genere umano (diffidi di chi le dice: "io non ne vedo) . se essa non rappresenta l'unico sfogo sessuale del suo compagno, è inutile e dannoso, per la coppia, farne un problema.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio entrambi per la risposta.
Volevo sottolineare però con la mia domanda il fatto che per me la questione è diventata un problema, e vorrei capire come affrontarla o accettarla serenamente perchè così mi sento del tutto bloccata anche se comprendo tranquillamente che la sessualità di ognuno è una sfera privata e singolare e non giudico negativamente il mio compagno. Non capisco solo come mai non riesce a farne a meno o almeno a limitare l'uso di questo materiale anche se dice lui stesso che ne soffre e lo fa sentire frustrato e se sa che delude anche me nonostante gli stia vicino. In più ora si è creato un muro su di noi sull'argomento ed io inizio a sentirmi bloccata anche in intimità.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Dal momento che per entrambi, seppur con motivazioni differenti, la situazione è fonte di disagio e da soli non ne uscite, probabilmente potrebbe esservi d'aiuto rivolgervi in coppia ad uno psicologo.
Ritiene che il suo compagno sarebbe disponibile a farlo?
Eventualmente, se lui non volesse, Lei sarebbe disposta ad iniziare ad andarci da sola?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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