Figlio di genitori separati rifiuta il padre
Buongiorno,
mi sono separata da mio marito quasi due anni fa. La nostra è stata una di quelle rare separazioni tranquille senza liti furiose e ancora adesso siamo in buoni rapporti.
Abbiamo un figlio di 5 anni che vive con me ma che passa molto tempo con il padre. Io ho un lavoro dirigenziale impegnativo che mi tiene molto tempo fuori casa ,mentre lui ha molto più tempo libero, quindi io accompagno il bambino all’asilo e il padre va a riprenderlo e se lo tiene qualche ora fino a che io non torno a casa dal lavoro. Oltre a queste ore ogni giorno ci sono due fine settimana al mese. Quasi ogni mese, poi, ho una trasferta lavorativa all’estero di 3-4 giorni durante i quali il bambino resta a casa del padre.
Questo per dire che si frequentano molto, c’è da aggiungere che il mio ex è un adulto estremamente irresponsabile, ma con i bambini ha un feeling particolare.
Ora io ho un nuovo compagno che, invece, con i bambini non ci sa fare, gli manca la ruffianeria che hanno gli adulti verso i piccoli, ed è molto impacciato con mio figlio. Da questa estate ho cominciato a farli conoscere (uscite pomeridiane tutti insieme, cinema o parco ecc) perché abbiamo intenzione fra qualche mese di andare a vivere insieme e, sorprendentemente, hanno legato moltissimo. Mio figlio (pur frequentandolo poco) si è affezionato tanto a lui. Da allora ha cominciato a snobbare il padre (che non ha cambiato nulla della solita routine e non ha una compagna fissa). Quando è il momento di preparare le sue cose per andare dal padre comincia a inventare scuse o a fare i capricci (e lui di solito non ne fa mai).
Ora per Natale, come l’anno scorso, prevediamo di passare la Vigilia a casa di amici insieme ai parenti (miei e del mio ex) e tutti e 4 i nonni. Non è una situazione intima in cui fingiamo di essere una famiglia, c’è tanta gente e ci sembrava giusto che almeno la Vigilia il bambino potesse continuare a stare con tutti i suoi cari, senza dover scegliere. Invece il giorno di Natale resterà con me, mentre a Capodanno andrà a sciare col padre.
Il problema è che il piccolo ha cominciato a dire che non vuole stare con il suo papà a Capodanno ma con me e il mio compagno. Ha detto che non vuole che ci sia il padre alla vigilia ma il mio compagno, perché vuole aprire i regali con lui e ha fatto anche dei disegni in cui al posto del padre mette sempre il mio compagno. Addirittura i lavoretti che si fanno all’asilo per i genitori, li ha dedicati a me e al mio compagno, rifiutandosi di farne uno per il padre.
Sinceramente è una cosa che mi preoccupa un po’ e che sarà fonte sicura di problemi con il mio ex. Poi davvero non so se è un capriccio temporaneo o una cosa più seria e non capisco perché adesso si comporta così. Secondo voi dove ho sbagliato? E soprattutto come devo procedere?
Grazie
mi sono separata da mio marito quasi due anni fa. La nostra è stata una di quelle rare separazioni tranquille senza liti furiose e ancora adesso siamo in buoni rapporti.
Abbiamo un figlio di 5 anni che vive con me ma che passa molto tempo con il padre. Io ho un lavoro dirigenziale impegnativo che mi tiene molto tempo fuori casa ,mentre lui ha molto più tempo libero, quindi io accompagno il bambino all’asilo e il padre va a riprenderlo e se lo tiene qualche ora fino a che io non torno a casa dal lavoro. Oltre a queste ore ogni giorno ci sono due fine settimana al mese. Quasi ogni mese, poi, ho una trasferta lavorativa all’estero di 3-4 giorni durante i quali il bambino resta a casa del padre.
Questo per dire che si frequentano molto, c’è da aggiungere che il mio ex è un adulto estremamente irresponsabile, ma con i bambini ha un feeling particolare.
Ora io ho un nuovo compagno che, invece, con i bambini non ci sa fare, gli manca la ruffianeria che hanno gli adulti verso i piccoli, ed è molto impacciato con mio figlio. Da questa estate ho cominciato a farli conoscere (uscite pomeridiane tutti insieme, cinema o parco ecc) perché abbiamo intenzione fra qualche mese di andare a vivere insieme e, sorprendentemente, hanno legato moltissimo. Mio figlio (pur frequentandolo poco) si è affezionato tanto a lui. Da allora ha cominciato a snobbare il padre (che non ha cambiato nulla della solita routine e non ha una compagna fissa). Quando è il momento di preparare le sue cose per andare dal padre comincia a inventare scuse o a fare i capricci (e lui di solito non ne fa mai).
Ora per Natale, come l’anno scorso, prevediamo di passare la Vigilia a casa di amici insieme ai parenti (miei e del mio ex) e tutti e 4 i nonni. Non è una situazione intima in cui fingiamo di essere una famiglia, c’è tanta gente e ci sembrava giusto che almeno la Vigilia il bambino potesse continuare a stare con tutti i suoi cari, senza dover scegliere. Invece il giorno di Natale resterà con me, mentre a Capodanno andrà a sciare col padre.
Il problema è che il piccolo ha cominciato a dire che non vuole stare con il suo papà a Capodanno ma con me e il mio compagno. Ha detto che non vuole che ci sia il padre alla vigilia ma il mio compagno, perché vuole aprire i regali con lui e ha fatto anche dei disegni in cui al posto del padre mette sempre il mio compagno. Addirittura i lavoretti che si fanno all’asilo per i genitori, li ha dedicati a me e al mio compagno, rifiutandosi di farne uno per il padre.
Sinceramente è una cosa che mi preoccupa un po’ e che sarà fonte sicura di problemi con il mio ex. Poi davvero non so se è un capriccio temporaneo o una cosa più seria e non capisco perché adesso si comporta così. Secondo voi dove ho sbagliato? E soprattutto come devo procedere?
Grazie
[#1]
Gentile signora,
mi sembra che stiate gestendo la situazione con molta sensibilità e tenendo presente che il bene del bambino è mantenere i rapporti con entrambi i genitori: mi complimento con entrambi, perchè non è raro che gli ex coniugi utilizzino invece i figli come strumenti di vendetta e ne perdano di vista necessità e diritti.
Non mi è chiaro se ha chiesto al bambino come mai non vuole più stare con il padre: è importante interpellarlo apertamente su questo punto, quindi se l'ha fatto vorrei sapere cosa le ha risposto, e se non l'ha fatto la invito sicuramente a farlo.
E' vero che è piccolo, ma senza chiedergli cosa pensa è difficile ipotizzare le cause che lo portano a questo cambiamento di atteggiamento.
Aggiungo che l'età di suo figlio corrisponde alla fase dello sviluppo psicosessuale nella quale prevale la componente edipica e che si potrebbe quindi ipotizzare che il bambino, trovando una figura paterna potenzialmente sostitutiva rispetto al padre, abbia trovato il modo di escluderlo dal triangolo edipico. Di questo non sarebbe comunque ovviamente consapevole.
mi sembra che stiate gestendo la situazione con molta sensibilità e tenendo presente che il bene del bambino è mantenere i rapporti con entrambi i genitori: mi complimento con entrambi, perchè non è raro che gli ex coniugi utilizzino invece i figli come strumenti di vendetta e ne perdano di vista necessità e diritti.
Non mi è chiaro se ha chiesto al bambino come mai non vuole più stare con il padre: è importante interpellarlo apertamente su questo punto, quindi se l'ha fatto vorrei sapere cosa le ha risposto, e se non l'ha fatto la invito sicuramente a farlo.
E' vero che è piccolo, ma senza chiedergli cosa pensa è difficile ipotizzare le cause che lo portano a questo cambiamento di atteggiamento.
Aggiungo che l'età di suo figlio corrisponde alla fase dello sviluppo psicosessuale nella quale prevale la componente edipica e che si potrebbe quindi ipotizzare che il bambino, trovando una figura paterna potenzialmente sostitutiva rispetto al padre, abbia trovato il modo di escluderlo dal triangolo edipico. Di questo non sarebbe comunque ovviamente consapevole.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile signora,
sembra che i cambiamenti nel comportamento di suo figlio siano iniziati da quando gli è stato presentato il so nuovo compagno e, con questo, la fantasia o l'ipotesi a breve realizzazione di poter di nuovo vivere in una famiglia composta stabilmente da due genitori.
Si è mai chiesta e ha mai chiesto a suo figlio, anche se piccolo, se la vostra organizzazione, molto ben strutturata e rispondente alle esigenze, gli adasse bene? Ovvero come lo facesse sentire? L'impressione, leggendo quanto ci ha scritto, è che il figlio sia diventato un elemento del puzzle da spostare e gestire a seconda delle necessità.
In aggiunta, potrebbe anche essere che suo figlio abbia iniziato a non voler più stare molto con suo padre perchè si è in qualche modo sentito tradito da lui che rimane un elemento esterno allo stretto nucleo familiare e lascia il posto al suo nuovo compagno.
Queste sono solo alcune ipotesi per provare a spiegare il comportamento di suo figlio; la cosa migliore sarebbe che tutti voi ne parlaste con lui per capire cosa desidera, cosa si aspetta e cosa lo ha deluso.
Non ci ha detto come gli è stata presentata la vostra separazione, nè che reazioni ha avuto, altri elementi che potrebbero guidare verso un'ipotesi più esaustiva.
Cordiali saluti
sembra che i cambiamenti nel comportamento di suo figlio siano iniziati da quando gli è stato presentato il so nuovo compagno e, con questo, la fantasia o l'ipotesi a breve realizzazione di poter di nuovo vivere in una famiglia composta stabilmente da due genitori.
Si è mai chiesta e ha mai chiesto a suo figlio, anche se piccolo, se la vostra organizzazione, molto ben strutturata e rispondente alle esigenze, gli adasse bene? Ovvero come lo facesse sentire? L'impressione, leggendo quanto ci ha scritto, è che il figlio sia diventato un elemento del puzzle da spostare e gestire a seconda delle necessità.
In aggiunta, potrebbe anche essere che suo figlio abbia iniziato a non voler più stare molto con suo padre perchè si è in qualche modo sentito tradito da lui che rimane un elemento esterno allo stretto nucleo familiare e lascia il posto al suo nuovo compagno.
Queste sono solo alcune ipotesi per provare a spiegare il comportamento di suo figlio; la cosa migliore sarebbe che tutti voi ne parlaste con lui per capire cosa desidera, cosa si aspetta e cosa lo ha deluso.
Non ci ha detto come gli è stata presentata la vostra separazione, nè che reazioni ha avuto, altri elementi che potrebbero guidare verso un'ipotesi più esaustiva.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
[#4]
![Attivo dal 2011 al 2011 Attivo dal 2011 al 2011](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/donna.webp)
Ex utente
Dott.ssa Meriggioli,
quando abbiamo deciso di separarci ci siamo fatti seguire da un mediatore, perchè non avevamo la minima idea di come spiegare la cosa al bambino.
Diciamo che per i primi mesi lui si rifiutava di mangiare se non eravamo presenti tutti e due, continuava a ripetere che voleva il papà, cercava in tutti modi di creare occasioni e problemi per farci stare insieme (per es. si svegliava di notte e diceva che voleva dormire col padre ecc..)
Ci è stato consigliato di essere fermi e scoraggiare i suoi tentativi di "farci tornare insieme". Allora era piccolissimo e quindi dopo i primi 6 -8 mesi ha cominciato ad abituarsi e ci siamo resi conto che stava più tranquillo se vedeva entrambi i genitori tutti i giorni e quindi abbiamo scelto questo sistema che ha funzionato fino ad ora.
Pensavo che presentadogli il mio nuovo compagno lui lo rifiutasse, ero pronta a quel genere di problemi, ma non mi immaginavo che succedesse il contrario.
quando abbiamo deciso di separarci ci siamo fatti seguire da un mediatore, perchè non avevamo la minima idea di come spiegare la cosa al bambino.
Diciamo che per i primi mesi lui si rifiutava di mangiare se non eravamo presenti tutti e due, continuava a ripetere che voleva il papà, cercava in tutti modi di creare occasioni e problemi per farci stare insieme (per es. si svegliava di notte e diceva che voleva dormire col padre ecc..)
Ci è stato consigliato di essere fermi e scoraggiare i suoi tentativi di "farci tornare insieme". Allora era piccolissimo e quindi dopo i primi 6 -8 mesi ha cominciato ad abituarsi e ci siamo resi conto che stava più tranquillo se vedeva entrambi i genitori tutti i giorni e quindi abbiamo scelto questo sistema che ha funzionato fino ad ora.
Pensavo che presentadogli il mio nuovo compagno lui lo rifiutasse, ero pronta a quel genere di problemi, ma non mi immaginavo che succedesse il contrario.
[#5]
Gentile signora,
fortunatamente i bambini hanno a disposizione molte risorse e strategie per superare le difficoltà della vita, talvolta soprendendo anche i genitori stessi.
Dato che avete già provato a chiedere direttamente al bambino una spiegazione del suo comportamento e dato che in passato vi è stao utile il sostegno di un mediatore, le suggerisco di farsi accompagnare anche in questo ulteriore cambiamento da un esperto che possa aiutare suo figlio a verbalizzare quello che prova e a vivere più serenamente il nuovo assetto familiare.
Cordiali saluti
fortunatamente i bambini hanno a disposizione molte risorse e strategie per superare le difficoltà della vita, talvolta soprendendo anche i genitori stessi.
Dato che avete già provato a chiedere direttamente al bambino una spiegazione del suo comportamento e dato che in passato vi è stao utile il sostegno di un mediatore, le suggerisco di farsi accompagnare anche in questo ulteriore cambiamento da un esperto che possa aiutare suo figlio a verbalizzare quello che prova e a vivere più serenamente il nuovo assetto familiare.
Cordiali saluti
[#7]
La scelta se riorganizzare o meno i vostri piani per le prossime settimane dipende da quanto vi sembra che il bambino ne soffra e da quanto voi stessi vi sentite in grado di far valere le vostre decisioni come genitori.
Il rischio connesso al cambiare i piani potrebbe essere che così il bambino sa di avere un "forte potere" su di voi, quello connesso al non cambiarli è legato ai vostri vissuti nei suoi confronti.
Probabilmente, comuque, coinvolgerlo in questa riflessione che di fatto scaturisce dal suo comportamento potrebbe essere un ulteriore tentativo di fagli esprimere il motivo del suo cambiamento e, sulla base di questo, voi potreste decidere più serenamente cosa fare.
Cordiali saluti
Il rischio connesso al cambiare i piani potrebbe essere che così il bambino sa di avere un "forte potere" su di voi, quello connesso al non cambiarli è legato ai vostri vissuti nei suoi confronti.
Probabilmente, comuque, coinvolgerlo in questa riflessione che di fatto scaturisce dal suo comportamento potrebbe essere un ulteriore tentativo di fagli esprimere il motivo del suo cambiamento e, sulla base di questo, voi potreste decidere più serenamente cosa fare.
Cordiali saluti
[#9]
Concordo con quanto suggerito dalla collega e aggiungo che il legame positivo che si è creato fra il bambino e il suo compagno è molto importante: il fatto che non siano sorti problemi è fondamentale per la serenità di tutti e vi eviterà di vivere la situazioni spiacevoli che purtroppo si creano in alcune famiglie.
Le faccio tanto auguri, se vuole ci faccia sapere come prosegue la vicenda.
Cordialmente,
Le faccio tanto auguri, se vuole ci faccia sapere come prosegue la vicenda.
Cordialmente,
[#10]
Gentile Signora,
il bambino percepisce la sua serenità, coinvolgimento e legame e si è sintonizzato con lei e con il suo compagno.
L'amore dei piccoli, però non ha regole, nè limiti, con calma e pazienza, vedrà che riprenderà a stimare il padre, senza forzature ed imposizioni.
cari saluti
il bambino percepisce la sua serenità, coinvolgimento e legame e si è sintonizzato con lei e con il suo compagno.
L'amore dei piccoli, però non ha regole, nè limiti, con calma e pazienza, vedrà che riprenderà a stimare il padre, senza forzature ed imposizioni.
cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 17.8k visite dal 13/12/2011.
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