Strane fisse e strani comportamenti
Buongiorno,
vorrei parlare di tre "problemi" diversi che mi riguardano, in modo da approfondire di più certi miei comportamenti e atteggiamenti che trovo anormali.
TREMORE:
quando sono in compagnia di qualcuno, persino persone con cui ho confidenza, se ad esempio devo farmi accendere una sigaretta mi viene da tremare. E' una cosa che mi capita sempre. Se devo prendere un caffè con qualcuno, nel momento in cui avvicino la tazzina alla bocca inizio a tremare tutta e non so come nascondere il mio imbarazzo. Poi ci sono delle persone che quando rivedo tremo... Poco prima di vederle ho tachicardia e mal di pancia, persino i parenti oppure, ad esempio, le professoresse delle superiori... La madre di alcune amiche... Delle amiche che non vedo da tanto... E' una cosa che avverto soprattutto nei confronti delle donne. I miei amici sono sempre stati solo uomini, mentre dalle ragazze sono sempre stata esclusa sin da piccola. Non che fossi brutta e antipatica, tutti mi hanno sempre reputata simpaticissima e di gradevole compagnia. Ma non le donne. Posso dire che sono carina, ma non una rivale per le altre: ce ne sono tante, oggettivamente, molto più belle di me... Cmq sono molto corteggiata e non ho dubbi sul fatto che mi piacciano i ragazzi, quindi non ho tendenze sessuali nei confronti delle donne, assolutamente. Per confermare ciò, sono fidanzata con un ragazzo che amo tantissimo e con cui credo di sposarmi.
Aggiungo che da piccola con queste persone con cui si presenta il problema ero completamente MUTA. Mi parlavano e io non rispondevo.
Per rendere l'idea, il tremore è dello stesso tipo di quello che si avverte all'inizio di un'interrogazione: dopo qualche minuto passa e riesco a essere anche disinvolta!
GHIGNO NELLE SITUAZIONI IN CUI NON C'E' NIENTE DA RIDERE
Il secondo problema riguarda questa situazione alquanto imbarazzante. Vi farò sorridere, ma è una cosa che mi succede sul serio.
Quando ricevo la notizia della morte di qualcuno, oppure mentre faccio l'amore con il mio ragazzo e ci guardiamo negli occhi... Oppure mentre qualcuno mi sta spiegando qualcosa, devo concentrare tutte le mie energie per assumere l'espressione che si aspetta l'altro in quel momento sulla mia faccia, devo fare il possibile per restare seria, perché se non controllo ciò l'espressione della bocca si tramuta in un ghigno, fino a storcere la bocca e non riuscire a trattenermi da una piccola risatina... Al punto che a volte se mi scappa mi scuso tantissimo dicendo che in quel momento non stavo seguendo perché mi era venuta in mente una situazione ridicola, ecc. ecc. E' una cosa che non mi spiego e non riesco affatto a controllare.
IL BAGNO
Il terzo mistero riguarda il bagno: tutte le volte che vado al bagno, dopo aver fatto la pipì ho l'impressione che ci sia ancora qualche goccia... Ma non esattamente... A volte sento la vescica svuotata completamente, ma continuo a spremere... Associo questo spremere a delle figure mentali e quando arriva quella giusta so che posso alzarmi e che l'ho fatta tutta... Se non arriva continuo a spremere e pulire e così via, arrivando a consumare fino a due rotoli al giorno. E' un problema mentale, perché dai controlli che ho fatto non ho nessun problema di cistite o altro! Da piccola io avevo il problema della pipì: mi vergognavo di chiedere di andare al bagno e tutti i giorni quando tornavo dall'asilo o da scuola morivo per tanto che avevo trattenuto. Ricordo ancora adesso dei momenti allucinanti di sofferenza durante i pranzi, ecc. La potevo fare solo a casa, nella mia mente. Altrove era una vergogna insostenibile! Forse questo problema in qualche modo è qualcosa che mi porto dietro dall'infanzia...
Ascolto i vostri pareri!
vorrei parlare di tre "problemi" diversi che mi riguardano, in modo da approfondire di più certi miei comportamenti e atteggiamenti che trovo anormali.
TREMORE:
quando sono in compagnia di qualcuno, persino persone con cui ho confidenza, se ad esempio devo farmi accendere una sigaretta mi viene da tremare. E' una cosa che mi capita sempre. Se devo prendere un caffè con qualcuno, nel momento in cui avvicino la tazzina alla bocca inizio a tremare tutta e non so come nascondere il mio imbarazzo. Poi ci sono delle persone che quando rivedo tremo... Poco prima di vederle ho tachicardia e mal di pancia, persino i parenti oppure, ad esempio, le professoresse delle superiori... La madre di alcune amiche... Delle amiche che non vedo da tanto... E' una cosa che avverto soprattutto nei confronti delle donne. I miei amici sono sempre stati solo uomini, mentre dalle ragazze sono sempre stata esclusa sin da piccola. Non che fossi brutta e antipatica, tutti mi hanno sempre reputata simpaticissima e di gradevole compagnia. Ma non le donne. Posso dire che sono carina, ma non una rivale per le altre: ce ne sono tante, oggettivamente, molto più belle di me... Cmq sono molto corteggiata e non ho dubbi sul fatto che mi piacciano i ragazzi, quindi non ho tendenze sessuali nei confronti delle donne, assolutamente. Per confermare ciò, sono fidanzata con un ragazzo che amo tantissimo e con cui credo di sposarmi.
Aggiungo che da piccola con queste persone con cui si presenta il problema ero completamente MUTA. Mi parlavano e io non rispondevo.
Per rendere l'idea, il tremore è dello stesso tipo di quello che si avverte all'inizio di un'interrogazione: dopo qualche minuto passa e riesco a essere anche disinvolta!
GHIGNO NELLE SITUAZIONI IN CUI NON C'E' NIENTE DA RIDERE
Il secondo problema riguarda questa situazione alquanto imbarazzante. Vi farò sorridere, ma è una cosa che mi succede sul serio.
Quando ricevo la notizia della morte di qualcuno, oppure mentre faccio l'amore con il mio ragazzo e ci guardiamo negli occhi... Oppure mentre qualcuno mi sta spiegando qualcosa, devo concentrare tutte le mie energie per assumere l'espressione che si aspetta l'altro in quel momento sulla mia faccia, devo fare il possibile per restare seria, perché se non controllo ciò l'espressione della bocca si tramuta in un ghigno, fino a storcere la bocca e non riuscire a trattenermi da una piccola risatina... Al punto che a volte se mi scappa mi scuso tantissimo dicendo che in quel momento non stavo seguendo perché mi era venuta in mente una situazione ridicola, ecc. ecc. E' una cosa che non mi spiego e non riesco affatto a controllare.
IL BAGNO
Il terzo mistero riguarda il bagno: tutte le volte che vado al bagno, dopo aver fatto la pipì ho l'impressione che ci sia ancora qualche goccia... Ma non esattamente... A volte sento la vescica svuotata completamente, ma continuo a spremere... Associo questo spremere a delle figure mentali e quando arriva quella giusta so che posso alzarmi e che l'ho fatta tutta... Se non arriva continuo a spremere e pulire e così via, arrivando a consumare fino a due rotoli al giorno. E' un problema mentale, perché dai controlli che ho fatto non ho nessun problema di cistite o altro! Da piccola io avevo il problema della pipì: mi vergognavo di chiedere di andare al bagno e tutti i giorni quando tornavo dall'asilo o da scuola morivo per tanto che avevo trattenuto. Ricordo ancora adesso dei momenti allucinanti di sofferenza durante i pranzi, ecc. La potevo fare solo a casa, nella mia mente. Altrove era una vergogna insostenibile! Forse questo problema in qualche modo è qualcosa che mi porto dietro dall'infanzia...
Ascolto i vostri pareri!
[#1]
Le abbiamo già suggerito di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta di persona, è poi riuscita a farlo?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Da piccola mi seguiva uno psicologo: quando mia madre mi ha fissato il primo appuntamento per me è stato l'inizio di tutti i miei problemi. Pensavo di essere strana e diversa dagli altri bambini soltanto perché ero una delle poche che ci andava. Così, dopo qualche seduta, abbiamo dovuto interrompere il trattamento. Da quel momento mi sono venute tutte queste fisse, non per colpa dello psicologo, ma per colpa mia... Allo stesso modo, l'idea di rivolgermi a uno psicologo dal vivo mi crea un disagio enorme, una vergogna, anche solo l'idea di chiedere a mia madre di poterci andare. Purtroppo non lavoro, non posso permettermi queste spese. Anche per questo preferisco chiedere un vostro parere... In ogni caso io convivo con questi "problemi" facilmente, mi fanno pure compagnia e sentire particolare! Nella mia vita sono molto felice per ora e non credo che cambierei qualcosa. La mia è più che altro una curiosità e voglia di capire, perché mi piace indagare sugli atteggiamenti delle persone e vedere se in qualche modo sono legati al passato... Quindi non vorrei spendere dei soldi soltanto per soddisfare una mia curiosità... Certo, se risolvessi starei meglio, ma così cmq non è che soffro...
Quello che chiedo è soltanto un vostro parere... Secondo voi a cosa sono dovute queste situazioni e se potrei risolverle in qualche modo.
Quello che chiedo è soltanto un vostro parere... Secondo voi a cosa sono dovute queste situazioni e se potrei risolverle in qualche modo.
[#3]
>>> Anche per questo preferisco chiedere un vostro parere...
>>>
Eh, ma non è la stessa cosa.
Da qui possiamo dare solo informazioni e orientamento generale, ma se ritiene di dover far qualcosa per risolvere le sue situazioni, è solo attraverso consulti di persona che potrà riuscirci.
E prima di tutto, deve decidere quanto sono fastidiosi questi sintomi. A leggerli non sembrerebbero così "divertenti", ma se lo fossero davvero e sa addirittura le "terrebbero compagnia", perché sbarazzarsene?
Capisco la curiosità e la voglia di capire, ma di solito le curiosità delle persone non sono gratuite, c'è un motivo dietro che le spinge a voler sapere. Per esempio, la convinzione che identificando le situazioni passate che avrebbero dato inizio a certi problemi, si possa risolverseli da soli.
Cordiali saluti
>>>
Eh, ma non è la stessa cosa.
Da qui possiamo dare solo informazioni e orientamento generale, ma se ritiene di dover far qualcosa per risolvere le sue situazioni, è solo attraverso consulti di persona che potrà riuscirci.
E prima di tutto, deve decidere quanto sono fastidiosi questi sintomi. A leggerli non sembrerebbero così "divertenti", ma se lo fossero davvero e sa addirittura le "terrebbero compagnia", perché sbarazzarsene?
Capisco la curiosità e la voglia di capire, ma di solito le curiosità delle persone non sono gratuite, c'è un motivo dietro che le spinge a voler sapere. Per esempio, la convinzione che identificando le situazioni passate che avrebbero dato inizio a certi problemi, si possa risolverseli da soli.
Cordiali saluti
[#4]
"Secondo voi a cosa sono dovute queste situazioni e se potrei risolverle in qualche modo"
Gentile ragazza,
arrivare a rispondere a questa domanda, vuol dire averLa conosciuta e aver capito molto di Lei, di come funziona, aver co-costruito insieme a Lei dei significati attraverso un lavoro psicologico.
Purtroppo molte persone pensano che ad un determinato gesto o sintomo corrisponda qualcosa cui lo psicologo, quasi per magia, possa rispondere.
Non è così!
A cosa sono dovute quelle situazioni? In linea molto generale possiamo dire che gli esseri umani costruiscono la propria realtà partendo da se stessi ed elaborando le informazioni provenienti dall'esterno, ma -ovviamente- molto dipende anche dalla base genetica e dall'apprendimento (famiglia, contesto sociale, esperienze di vita, ecc...).
Quindi comprenderà quanto sia complicato giungere a dare una risposta del genere.
Anche se ora non può permettersi uno psicologo privato, nella Sua città ci sono molte altre opportunità con il SSN.
Ma probabilmente, vista la Sua titubanza sullo psicologo e sulle difficoltà a chiedere aiuto, la ragione è un'altra.
Cordiali saluti,
Gentile ragazza,
arrivare a rispondere a questa domanda, vuol dire averLa conosciuta e aver capito molto di Lei, di come funziona, aver co-costruito insieme a Lei dei significati attraverso un lavoro psicologico.
Purtroppo molte persone pensano che ad un determinato gesto o sintomo corrisponda qualcosa cui lo psicologo, quasi per magia, possa rispondere.
Non è così!
A cosa sono dovute quelle situazioni? In linea molto generale possiamo dire che gli esseri umani costruiscono la propria realtà partendo da se stessi ed elaborando le informazioni provenienti dall'esterno, ma -ovviamente- molto dipende anche dalla base genetica e dall'apprendimento (famiglia, contesto sociale, esperienze di vita, ecc...).
Quindi comprenderà quanto sia complicato giungere a dare una risposta del genere.
Anche se ora non può permettersi uno psicologo privato, nella Sua città ci sono molte altre opportunità con il SSN.
Ma probabilmente, vista la Sua titubanza sullo psicologo e sulle difficoltà a chiedere aiuto, la ragione è un'altra.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.2k visite dal 11/12/2011.
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