La fine di una storia
Vorrei sapere come posso aiutare mia sorella.
Ha 26 anni e ha avuto una storia di 8 anni con un ragazzo che è finita una settimana fa.
Lui l'ha lasciata definitivamente, perchè lei aveva una relazione con un altro ragazzo da circa un anno.
Da quando l'ha lasciata...lei non fa che piangere, non mangia e non dorme se non inseme a mia mamma. Dice di essere sola e voler ritornare con il suo ex fidanzato, ma al tempo stesso non riesce a distaccarsi dall'altro ragazzo con cui ha avuto una relazione. E' proprio questo che non riusciamo a capire... se si dispera così tanto per il fidanzato allora perchè non chiude definitivamente con l'altro? Quando le chiediamo come ha intenzione di andare avanti e cosa fare con l'altro ragazzo lei diventa aggressiva, non ne vuole parlare e dice solamente che vuole chiudere con lui gradualmente. Noi come possiamo comportarci con lei? Dobbiamo dirle che ha sbagliato o peggioriamo solamente le cose?
Ha 26 anni e ha avuto una storia di 8 anni con un ragazzo che è finita una settimana fa.
Lui l'ha lasciata definitivamente, perchè lei aveva una relazione con un altro ragazzo da circa un anno.
Da quando l'ha lasciata...lei non fa che piangere, non mangia e non dorme se non inseme a mia mamma. Dice di essere sola e voler ritornare con il suo ex fidanzato, ma al tempo stesso non riesce a distaccarsi dall'altro ragazzo con cui ha avuto una relazione. E' proprio questo che non riusciamo a capire... se si dispera così tanto per il fidanzato allora perchè non chiude definitivamente con l'altro? Quando le chiediamo come ha intenzione di andare avanti e cosa fare con l'altro ragazzo lei diventa aggressiva, non ne vuole parlare e dice solamente che vuole chiudere con lui gradualmente. Noi come possiamo comportarci con lei? Dobbiamo dirle che ha sbagliato o peggioriamo solamente le cose?
[#1]
Gentile ragazza,
lei è preoccupata per il tipo di reazione che sta avendo sua sorella? E' normale che la conclusione di un rapporto sentimentale così duraturo faccia provare emozioni tanto forti, così come è normale il senso di impotenza da parte dei familiari.
Visto che il fatto è avvenuto di recente, mi sentirei di suggerire di stare vicini a sua sorella senza tentare di dare consigli. In un primo momento sarebbe più opportuno solo farle avvertire la vostra vicinanza senza giudizio. In questi momenti sarebbe difficile farla ragionare o tentare di capire l'accaduto.
Solo dopo qualche tempo potrete aiutarla a capire insieme ciò che prova e quello che è successo, purchè lei lo voglia.
Un caro saluto,
lei è preoccupata per il tipo di reazione che sta avendo sua sorella? E' normale che la conclusione di un rapporto sentimentale così duraturo faccia provare emozioni tanto forti, così come è normale il senso di impotenza da parte dei familiari.
Visto che il fatto è avvenuto di recente, mi sentirei di suggerire di stare vicini a sua sorella senza tentare di dare consigli. In un primo momento sarebbe più opportuno solo farle avvertire la vostra vicinanza senza giudizio. In questi momenti sarebbe difficile farla ragionare o tentare di capire l'accaduto.
Solo dopo qualche tempo potrete aiutarla a capire insieme ciò che prova e quello che è successo, purchè lei lo voglia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Gentile utente,
è ovvio che se la persona in questione non lo ritiene un problema, tutto ciò che potete fare è una "vicinanza" emotiva, senza peraltro scendere troppo nel dettaglio "è giusto/è sbagliato" rispetto a quanto accaduto.
Diverso se il sospetto che tale condizione sia segnale di un disagio più generalizzato e diffuso: in tal caso potreste anche consigliare al familiare una consulenza mirata in tal senso.
Un possibile primo intermediario, in un'ottica del genere, è certamente il medico di base, a cui sottoporre la problematica per aver un'indicazione circa lo specialista da consultare (psicologo/psichiatra).
è ovvio che se la persona in questione non lo ritiene un problema, tutto ciò che potete fare è una "vicinanza" emotiva, senza peraltro scendere troppo nel dettaglio "è giusto/è sbagliato" rispetto a quanto accaduto.
Diverso se il sospetto che tale condizione sia segnale di un disagio più generalizzato e diffuso: in tal caso potreste anche consigliare al familiare una consulenza mirata in tal senso.
Un possibile primo intermediario, in un'ottica del genere, è certamente il medico di base, a cui sottoporre la problematica per aver un'indicazione circa lo specialista da consultare (psicologo/psichiatra).
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
"E' proprio questo che non riusciamo a capire... se si dispera così tanto per il fidanzato allora perchè non chiude definitivamente con l'altro?"
Gentile Utente,
ci sono diverse spiegazioni per rispondere alla Sua domanda. Chiaramente da qui posso solo fare delle ipotesi, poichè non conosco Sua sorella, ma probabilmente questi due ragazzi rappresentano due cose diverse, ma ugualmente desiderabili per Sua sorella. Che tipo è il suo ex ragazzo e che tipo è il nuovo fidanzato dal quale non riesce a staccarsi?
Gentile Utente,
ci sono diverse spiegazioni per rispondere alla Sua domanda. Chiaramente da qui posso solo fare delle ipotesi, poichè non conosco Sua sorella, ma probabilmente questi due ragazzi rappresentano due cose diverse, ma ugualmente desiderabili per Sua sorella. Che tipo è il suo ex ragazzo e che tipo è il nuovo fidanzato dal quale non riesce a staccarsi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Le difficoltà sono due: la prima è che a ogni richiesta che ci perviene per conto terzi è arduo rispondere. Già è molto difficile fornire vero aiuto alle persone a distanza, s'immagini per interposta persona. La seconda difficoltà è che sua sorella sembra intrappolata in una situazione da lei stessa creata, nella quale da una parte non riesce ad accettare di essere stata lasciata perché aveva una relazione (sarà difficile che il fidanzato ci ripensi), dall'altra non riesce nemmeno ad accettare di lasciare l'altro ragazzo.
Insomma, per come sembrano le cose, sua sorella dovrebbe essere aiutata a fare chiarezza innanzitutto dentro se stessa, ma sarà difficile che lo accetti ora. D'altra parte se non lo fa rischia di ricascarci.
Suggerirei di restarle semplicemente vicino, senza però farle troppo credere che la situazione in cui si è messa da sola sia "normale", diversamente potrebbe andare incontro a nuovi problemi.
Cordiali saluti
Insomma, per come sembrano le cose, sua sorella dovrebbe essere aiutata a fare chiarezza innanzitutto dentro se stessa, ma sarà difficile che lo accetti ora. D'altra parte se non lo fa rischia di ricascarci.
Suggerirei di restarle semplicemente vicino, senza però farle troppo credere che la situazione in cui si è messa da sola sia "normale", diversamente potrebbe andare incontro a nuovi problemi.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Utente
Innanzi tutto grazie per le risposte fornite.
L'ex ragazzo è una persona molto sicura di sè al contrario di mia sorella.
Già da un bel pò però la trascurava, non le dava le minime attenzioni, quelle che mia sorella implorava, e forse è per questo che si è avvicinata ad un ragazzo che invece la riempiva di complimenti. Ho l'impressione che mia sorella abbia paura di restare da sola e per questo ora non riesce a chiudere con questo altro ragazzo.
Vorrei farle capire che deve essere forte e stare bene con se stessa, prima di stare bene con qualcun altro altrimenti sarebbe solo dipendenza.
Anche mia mamma cerca di aiutarla e le dice continuamente che le siamo vicino e deve lasciar perdere questo ragazzo.
Mia sorella alterna momenti in cui piange e altri in cui in maniera aggressiva ci dice di lasciarla in pace, cosa possiamo dirle in questi momenti?
L'ex ragazzo è una persona molto sicura di sè al contrario di mia sorella.
Già da un bel pò però la trascurava, non le dava le minime attenzioni, quelle che mia sorella implorava, e forse è per questo che si è avvicinata ad un ragazzo che invece la riempiva di complimenti. Ho l'impressione che mia sorella abbia paura di restare da sola e per questo ora non riesce a chiudere con questo altro ragazzo.
Vorrei farle capire che deve essere forte e stare bene con se stessa, prima di stare bene con qualcun altro altrimenti sarebbe solo dipendenza.
Anche mia mamma cerca di aiutarla e le dice continuamente che le siamo vicino e deve lasciar perdere questo ragazzo.
Mia sorella alterna momenti in cui piange e altri in cui in maniera aggressiva ci dice di lasciarla in pace, cosa possiamo dirle in questi momenti?
[#6]
Se vi dice in maniera aggressiva di lasciarla in pace, forse dovreste lasciarla in pace. Forse dovreste farlo anche quando non è aggressiva.
Disperarsi per richiamare l'attenzione delle persone care e poi respingerle quando si avvicinano, a volte è un modo (inconsapevole, è ovvio) per mantenere gli altri preoccupati e quindi legati a sé, perciò dovreste tenerne conto. Se a sua sorella un ragazzo solo non è bastato, può darsi che si tratti proprio di questo.
Suggerirle altro potrebbe significare dare "consigli" inappropriati, perciò se lo ritenere opportuno potete cercare dei consulti da uno psicologo, ma di persona.
Cordiali saluti
Disperarsi per richiamare l'attenzione delle persone care e poi respingerle quando si avvicinano, a volte è un modo (inconsapevole, è ovvio) per mantenere gli altri preoccupati e quindi legati a sé, perciò dovreste tenerne conto. Se a sua sorella un ragazzo solo non è bastato, può darsi che si tratti proprio di questo.
Suggerirle altro potrebbe significare dare "consigli" inappropriati, perciò se lo ritenere opportuno potete cercare dei consulti da uno psicologo, ma di persona.
Cordiali saluti
[#7]
"Già da un bel pò però la trascurava, non le dava le minime attenzioni, quelle che mia sorella implorava, e forse è per questo che si è avvicinata ad un ragazzo che invece la riempiva di complimenti".
Probabilmente le cose stanno così. In genere nelle coppie c'è sempre un "terzo", che può essere un' altra persona, la carriera, la famiglia d'origine, ecc... quindi può anche darsi che Sua sorella sia andata a cercare altrove.
Ad ogni modo è importante capire che con quella aggressività, Sua sorella sta esprimendo la propria sofferenza (rabbia, paura, ecc...). Il problema è se a quella aggressività si risponde nello stesso modo, perchè si rischia ovviamente di alimentare il conflitto.
Saluti,
Probabilmente le cose stanno così. In genere nelle coppie c'è sempre un "terzo", che può essere un' altra persona, la carriera, la famiglia d'origine, ecc... quindi può anche darsi che Sua sorella sia andata a cercare altrove.
Ad ogni modo è importante capire che con quella aggressività, Sua sorella sta esprimendo la propria sofferenza (rabbia, paura, ecc...). Il problema è se a quella aggressività si risponde nello stesso modo, perchè si rischia ovviamente di alimentare il conflitto.
Saluti,
[#8]
<<Vorrei farle capire che deve essere forte e stare bene con se stessa, prima di stare bene con qualcun altro altrimenti sarebbe solo dipendenza.>>
Ha dato un ottimo suggerimento a sua sorella, anche se forse adesso non sara' completamente in grado di capirlo.
Anch'io penso che non dovete cercare di dire o fare qualcosa a tutti i costi. Capisco che è difficile per lei e per sua madre, ma certi momenti di sofferenza vanno attraversati. La fine di una lunga relazione non puo' concludersi in modo indolore!
Solo nel caso in cui il malessere di sua sorella dovesse protrarsi troppo a lungo, potrebbe essere utile consultare uno psicologo.
Ha dato un ottimo suggerimento a sua sorella, anche se forse adesso non sara' completamente in grado di capirlo.
Anch'io penso che non dovete cercare di dire o fare qualcosa a tutti i costi. Capisco che è difficile per lei e per sua madre, ma certi momenti di sofferenza vanno attraversati. La fine di una lunga relazione non puo' concludersi in modo indolore!
Solo nel caso in cui il malessere di sua sorella dovesse protrarsi troppo a lungo, potrebbe essere utile consultare uno psicologo.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.6k visite dal 11/12/2011.
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