Ansia e giramenti di testa
Salve, da sette mesi non esco più da sola. Ho fatto molti passi avanti uscendo da sola in auto, ma ho perso la mia indipendenza. Adesso vado al supermercato oppure in posta o nei negozi, ma sempre in compagnia. Quando c'è molta gente oppure devo fare una fila, comincio ad avere caldo, mi gira la testa ed ho un peso sullo stomaco. Devo bere o mangiare qualcosa, quasi avessi un calo di zuccheri, poi, appena "esco" da questa situazione tutto torna tranquillo.
Non mi riconosco più allo specchio e nella quotidianità, è come se dentro me fosse brillata una mina e sono andata in mille pezzi. Io cerco di rimetterli al loro posto, ma non tutti ritornano lì dove erano e qualcuno non lo trovo più!
Io sono caratterialmente forte, una Donna indipendente, sognatrice, romantica, credo nelle favole, ho forti valori, amo la vita, eppure da sette mesi (ho lasciato il mio fidanzato quando mi ha confessato un tradimento) la vera me stessa è lì ad aspettarmi, io la vedo, ma non riesco a raggiungerla. Io non sono quella che sono diventata adesso, una persona che "dipende" dagli altri, che prova ansia ad uscire da sola e non prova più nulla, bello o brutto che sia!
Questa persona mi ha devastata l'anima, mi ha distrutta dentro, mi ha tolto le mie sicurezze, le mie certezze, la mia dignità. il mio amor proprio, la mia indipendenza, condannandomi ad un ergastolo emotivo. Gli ho concesso di insultarmi, di maltrattarmi, di deridermi, di ferirmi, di riversare su di me le sue frustrazioni fino a quando ho deciso che VOLEVO VIVERE e sono andata via. Ma ormai dentro di me aveva lasciato solo macerie.
Rivoglio la mia indipendenza.
Non mi riconosco più allo specchio e nella quotidianità, è come se dentro me fosse brillata una mina e sono andata in mille pezzi. Io cerco di rimetterli al loro posto, ma non tutti ritornano lì dove erano e qualcuno non lo trovo più!
Io sono caratterialmente forte, una Donna indipendente, sognatrice, romantica, credo nelle favole, ho forti valori, amo la vita, eppure da sette mesi (ho lasciato il mio fidanzato quando mi ha confessato un tradimento) la vera me stessa è lì ad aspettarmi, io la vedo, ma non riesco a raggiungerla. Io non sono quella che sono diventata adesso, una persona che "dipende" dagli altri, che prova ansia ad uscire da sola e non prova più nulla, bello o brutto che sia!
Questa persona mi ha devastata l'anima, mi ha distrutta dentro, mi ha tolto le mie sicurezze, le mie certezze, la mia dignità. il mio amor proprio, la mia indipendenza, condannandomi ad un ergastolo emotivo. Gli ho concesso di insultarmi, di maltrattarmi, di deridermi, di ferirmi, di riversare su di me le sue frustrazioni fino a quando ho deciso che VOLEVO VIVERE e sono andata via. Ma ormai dentro di me aveva lasciato solo macerie.
Rivoglio la mia indipendenza.
[#1]
Le abbiamo già segnalato l'opportunità di rivolgersi di persona a uno psicologo psicoterapeuta. È riuscita a farlo?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile signora,
da qui possiamo solo fare ipotesi, non conoscendoLa.
Sembrerebbe però che si sia rotto quell'equilibrio che aveva raggiunto tra la Sua indipendenza e il bisogno di protezione, in seguito alla scoperta del tradimento.
Il punto è che, se le cose stanno così, noi possiamo da qui raccogliere la Sua richiesta ("Rivoglio la mia indipendenza"), ma possiamo fare poco o nulla per aiutarLa.
Deve inevitabilmente chiarire e rinegoziare con uno psicologo psicoterapeuta i Suoi obiettivi e cercare di raggiungerli in un contesto adeguato.
Non ha molto senso farlo via mail, anche perchè rafforza i Suoi attuali meccanismi (ovvero non uscire da sola) di evitamento non solo di situazioni o luoghi affollati, ma anche dolorose.
In realtà prima deciderà di voler cambiare, più facile sarà farlo. Il tempo, infatti, in situazione del genere, non solo non aiuta, ma rinforza e amplifica le paure (di uscire da sola).
Se vuole, può leggere questo articolo https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Saluti,
da qui possiamo solo fare ipotesi, non conoscendoLa.
Sembrerebbe però che si sia rotto quell'equilibrio che aveva raggiunto tra la Sua indipendenza e il bisogno di protezione, in seguito alla scoperta del tradimento.
Il punto è che, se le cose stanno così, noi possiamo da qui raccogliere la Sua richiesta ("Rivoglio la mia indipendenza"), ma possiamo fare poco o nulla per aiutarLa.
Deve inevitabilmente chiarire e rinegoziare con uno psicologo psicoterapeuta i Suoi obiettivi e cercare di raggiungerli in un contesto adeguato.
Non ha molto senso farlo via mail, anche perchè rafforza i Suoi attuali meccanismi (ovvero non uscire da sola) di evitamento non solo di situazioni o luoghi affollati, ma anche dolorose.
In realtà prima deciderà di voler cambiare, più facile sarà farlo. Il tempo, infatti, in situazione del genere, non solo non aiuta, ma rinforza e amplifica le paure (di uscire da sola).
Se vuole, può leggere questo articolo https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
lo storico dei suoi consulti fa trasparire un disagio di fondo e datato, forse mai attenzionato.
Credo sia arrivato il momento, di chiedere aiuto veramente ad uno psicologo vero ed in carne ed ossa.
Saluti
lo storico dei suoi consulti fa trasparire un disagio di fondo e datato, forse mai attenzionato.
Credo sia arrivato il momento, di chiedere aiuto veramente ad uno psicologo vero ed in carne ed ossa.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 10/12/2011.
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