Lavoro ed angoscia

Buonasera, scrivo per cercare di capire le ragioni del mio stato d'angoscia.
In genere vivo con estrema ansia l'inizio di un nuovo lavoro. Tale ansia tende ad attenuarsi col tempo. Da poco ho trovato un nuovo lavoro ed invece di essere felice, provo un profondo stato di angoscia. Le nozioni da imparare sono tante e mi sento davvero inaseguato. Cerco di esaminare il problema e di farmi forza, continuo a ripetermi che la cosa più brutta che possa capitare è il licenziamento... ma nulla. Provo angoscia, ansia. Il pensiero è sempre rivolto al lavoro anche se ho il week end davanti.
L'unica cosa che vorrei è di lasciare il lavoro ma so bene che non è la soluzione perchè il problema si ripresenterà col prossimo impiego..
Perchè vivo così male il mio lavoro? Tutto sommato è un lavoro normale, non sono mica un ingegnere nucleare responsabile del nocciolo della centrale..
In generale sento un grandissimo bisogno di pace e tranquillità.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
più che chiedersi il perché sarebbe utile comprendere come affrontare in modo efficace questo stato da lei definito di profonda angoscia che la assale in riferimento al lavoro, dato che si rende conto che gli sforzi che compie per superarla non portano a risultati.

Da qui non possiamo purtroppo darle l'aiuto che lei meriterebbe, ma una consulenza psicologica in presenza, come del resto le era già stato suggerito in un precedente consulto, potrebbe esserle utile.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissimo,

Per una persona ansiosa, qualsiasi cosa nuova da affrontare è un problema: se non fosse il lavoro, ma fosse un nuovo amore, un nuovo gruppo di amici, un nuovo quartiere in cui vivere, sarebbe probabilmente la stessa cosa. Il conflitto è fra quello che si lascia in termini di sicurezza e di tranquillità (la strada "vecchia", per intenderci) e quello che promette la nuova condizione (la strada "nuova", per rientrare nella metafora).

Il suggerimento è quello di cercarsi un hobby che possa assorbirla completamente nell'orario extra-lavorativo, in modo che lei possa evitare di sopravvalutare le richieste del suo nuovo lavoro e possa vivere delle ore di pieno relax, in cui riposare la mente e il corpo, per ricaricarsi adeguatamente.

Il tempo di riposo e di svago non sono una cosa diversa e alternativa dal lavoro: essi sono semplicemente l'altra parte della medaglia, perché se non vi fossero, la persona non avrebbe la forza, l'energia e la motivazione necessarie per affrontare il proprio impegno lavorativo.

Saluti cordiali.
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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile ragazzo, ogni nuovo lavoro la mette in uno stato di angoscia invadendo anche lo spazio dedicato al riposo e alla distrazione nei weekend. Scrive anche che le nozioni per svolgere il nuovo lavoro sono tante e difficili da metabolizzare. Puo' capitare che situazioni nuove che accadono nel corso della vita come un nuovo lavoro o frequentare nuove conoscenze, cambiamenti importanti, rendano la persona costantemente ansiosa di adeguare la propria "perfomance" ad un obbiettivo o ideale che essa stessa ha stabilito essere molto "alto". Oppure semplicemente non ci si sente adeguati, ma osservati e giudicati dagli Altri.
Come le è già stato suggerito, con un consulto psicologico potrà chiarire a se stesso cosa vuole ottenere nell'ambiente lavorativo; il lavoro non è solo un mezzo per il proprio sostentamento ma anche il luogo in cui una persona acquisisce un ruolo sociale, afferma se stesso, collabora, costruisce una nuova immagine di sé.
Saluti.

Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.

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Utente
Utente
Grazie per le risposte. Penso sia il momento di passare all'azione. Ho bisogno di un aiuto qualificato. Ho letto che alcune farmacie mettono a disposizione uno spazio di ascolto gratuito. Dite che può andare bene come inizio? Ho mille dubbi ma anche qualche idea, qualche pista da seguire.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Penso sia il momento di passare all'azione.>
Ottimo. Si certo può iniziare col chiedere un consulto, poi vedrà il da farsi.
Si potrebbe anche rivolgere al servizio pubblico, presso il Consultorio della sua ASL di appartenenza.

Se crede ci può tenere informati.

Molti auguri
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Utente
Utente
Colgo l'occasione per chiedere gli eventuali costi del consultorio
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Per accedere alle prestazioni del consultorio deve pagare un ticket: può contattare direttamente la struttura per chiedere quali sono i costi (e gli orari di apertura) e prendere eventualmente appuntamento.

E' importante che abbia deciso di agire: le faccio tanti auguri perchè possa lavorare proficuamente sul problema e risolverlo.
Cordialmente,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
spesso l'ansia è correlata a svariate situazioni , oltre quelle visibili.
L'idea di chiedere una consulenza de visu, mi sembra una valida possibile soluzione, potrebbe lavorare su di sè, sul suo livello di motivazione e scoprire cosa le piace davvero fare.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it