Esiste un rimedio per le fissazioni?
Salve,scrivo con il contatto della mia ragazza vorrei avere qualche parere riguardo la situazione di mio padre.59 anni,due figli io 26 e mia sorella.E' una famiglia tranquilla se non fosse per alcuni suoi comportamenti.Racconta di aver cominciato a soffrire di depressione dall'età di 25 anni. E' vissuto in una famiglia benestante e molto severa.Della sua infanzia non racconta nulla,quando gli chiedo qualcosa dice di non ricordare.Non ha molta stima di se stesso e dei componenti della famiglia.Si vede brutto,quando non lo è,e pensa che gli altri siano migliori.E' sempre stato un padre assente,nonostante le mie richieste, dal punto di vista affettivo.Di sua iniziativa non mi ha mai fatto un regalo. Ha fissazioni di ogni genere e non ascolta mai i miei consigli.Si trascura nel vestirsi e non cura l'igiene.Tra le sue fissazioni c'è quella dei soldi nonostante il quadro economico della famiglia non è male. In casa non possiamo accendere termosifoni(dice che ha sempre caldo),spegne tutte le sere gli interruttori di corrente,non scarica il wc per non sprecare acqua,mamma deve fare acquisti di nascosto,se gli chiedo dei soldi comincia a lamentarsi.Anche con il nostro cane sta creando problemi,lo porta a fare lunghissime passeggiate spesso senza guinzaglio nonostante i nostri rimproveri e quelli di altre persone,gli lascia mangiare di tutto nonostante i rimproveri del veterinario,lo porta a spasso con la pioggia nonostante soffra di otite e sostiene che il cane deve fare quello che vuole proprio come fa lui.Nonostante ha un amore immenso per questo cane,con i suoi atteggiamenti a me sembra che il suo sia un amore distruttivo così come nei nostri confronti.Io ho sempre pensato che mio padre non stimi tutte le cose che riguardano lui(come la sua famiglia)data la scarsa stima per se stesso. Lui dice di avere la depressione anche se non sembra dato che spesso è di buon umore,è spensierato,e pratica tantissimo sport.Qualche anno fa andammo insieme da uno psichiatra che non fece altro che assecondarlo e prescrivergli antidepressivi e ansiolitici senza affrontare e ricercare le cause del problema,affermando inoltre che sbagliavo a rinfacciare a mio padre ogni cosa.Di quello che dice la gente,fa sue solo le nozioni che a lui fanno comodo.Infatti sostiene che la depressione si cura solo con i farmaci e crede che tutti i suoi comportamenti siano giusti e i miei rimproveri sbagliati.Se parlo con mia madre lei mi risponde sempre che devo portare rispetto perchè è mio padre senza mai proporre delle soluzioni e la maggior parte delle volte lo asseconda.Vorrei trovare delle soluzioni perchè con le sue fissazioni sta trascinando anche mia madre irrimediabilmente.Non mi sento capito e a volte mi fanno passare per il pazzo della situazione dicendomi che devo fare il figlio ma io mi sento responsabilizzato dato che manca la figura di mio padre.Preciso che è troppo buono con le persone e non è capace di far male a nessuno se non la famiglia con i suoi atteggiamenti.Aiuto!
[#1]
Gentile Utente,
è importante chiarire che, se anche Lei facesse questa richiesta di persona ad uno psicologo psicoterapeuta, la richiesta sarebbe riformulata in questi termini: che cosa possono fare i parenti di un uomo che soffre in questa maniera per provare ad aiutarlo e non andare loro stessi in sofferenza?
Dico questo per sottolineare come sia difficile rispondere per una terza persona.
Detto questo, in linea generale se Suo papà soffre di depressione bisogna prendere atto che si tratta di una patologia vera e propria.
Cosa fare: orientare con domande l'attenzione del papà sugli aspetti positivi della realtà; lasciargli spazi per argomenti di conversazione interessanti e vivaci; dimostrare la propria considerazione e il proprio apprezzamento; incitare il papà ad aprirsi.
Cosa NON fare: non sollecitare troppo.
Mi pare però che Lei sia già in sofferenza per la situazione. A tal proposito un aiuto per voi parenti sulle strategie migliori da adottare a casa potrebbe essere davvero utile.
Le segnalo anche un articolo sulla depressione dal punto di vista dei parenti:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Un cordiale saluto,
è importante chiarire che, se anche Lei facesse questa richiesta di persona ad uno psicologo psicoterapeuta, la richiesta sarebbe riformulata in questi termini: che cosa possono fare i parenti di un uomo che soffre in questa maniera per provare ad aiutarlo e non andare loro stessi in sofferenza?
Dico questo per sottolineare come sia difficile rispondere per una terza persona.
Detto questo, in linea generale se Suo papà soffre di depressione bisogna prendere atto che si tratta di una patologia vera e propria.
Cosa fare: orientare con domande l'attenzione del papà sugli aspetti positivi della realtà; lasciargli spazi per argomenti di conversazione interessanti e vivaci; dimostrare la propria considerazione e il proprio apprezzamento; incitare il papà ad aprirsi.
Cosa NON fare: non sollecitare troppo.
Mi pare però che Lei sia già in sofferenza per la situazione. A tal proposito un aiuto per voi parenti sulle strategie migliori da adottare a casa potrebbe essere davvero utile.
Le segnalo anche un articolo sulla depressione dal punto di vista dei parenti:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazzo,
comprendo perfettamente il suo disagio e la sua preoccupazione.
Purtroppo è molto difficile darle una risposta: infatti non possiamo costringere nessuno a occuparsi di sè e di un suo problema.
Suo padre a quanto ho capito si è autodiagnosticato una depressione, malgrado il fatto compaiano anche altri sintomi, come fissazioni, una visione irrealistica del vostro quadro economico, uno scarso ascolto del parere ,edico e veterinario nonchè del suo di figlio e comportamenti bizzarri come quelli del tirare l'acqua, che potrebbero tuttavia essere riconducibili a un terrore spropositato di tracollo economico.
Affermare che la depressione si cura solo con i farmaci è un modo come un altro per evitare di pensare a una soluzione (la psicoterapia) più lunga e faticosa e che per definizione spinge il paziente a mettersi in gioco.
E' ovviamente impossibile fare una diagnosi a distanza e soprattutto inutile. Quello che traspare dalla sua richiesta è un senso di impotenza e solitudine. Afferma di non sentirsi capito, di venir preso per "pazzo" e di non essere assecondato nemmeno da sua madre.
Purtroppo dalla sua esposizione sembra che suo padre non voglia mettersi in discussione, forse per paura o forse per impossibilità.
Forse potrebbe essere utile per lei trovare un modo per prendere le distanze, quantomeno emotivamente, da questa situazione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
comprendo perfettamente il suo disagio e la sua preoccupazione.
Purtroppo è molto difficile darle una risposta: infatti non possiamo costringere nessuno a occuparsi di sè e di un suo problema.
Suo padre a quanto ho capito si è autodiagnosticato una depressione, malgrado il fatto compaiano anche altri sintomi, come fissazioni, una visione irrealistica del vostro quadro economico, uno scarso ascolto del parere ,edico e veterinario nonchè del suo di figlio e comportamenti bizzarri come quelli del tirare l'acqua, che potrebbero tuttavia essere riconducibili a un terrore spropositato di tracollo economico.
Affermare che la depressione si cura solo con i farmaci è un modo come un altro per evitare di pensare a una soluzione (la psicoterapia) più lunga e faticosa e che per definizione spinge il paziente a mettersi in gioco.
E' ovviamente impossibile fare una diagnosi a distanza e soprattutto inutile. Quello che traspare dalla sua richiesta è un senso di impotenza e solitudine. Afferma di non sentirsi capito, di venir preso per "pazzo" e di non essere assecondato nemmeno da sua madre.
Purtroppo dalla sua esposizione sembra che suo padre non voglia mettersi in discussione, forse per paura o forse per impossibilità.
Forse potrebbe essere utile per lei trovare un modo per prendere le distanze, quantomeno emotivamente, da questa situazione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dr. Rosalba Cappa
Psicologa, Psicoterapeuta,
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Caro ragazzo,
che diagnosi ha posto lo psichiatra che ha visitato tuo padre?
Non ho capito se ha poi assunto i farmaci che il medico gli ha prescritto e, se sì, se c'è stato un cambiamento in lui o meno.
Mi sembra poi di capire da quello che scrivi che ultimamente potrebbe essere peggiorato: se è così, di recente è cambiato qualcosa nella sua vita (ad es. è andato in pensione)?
che diagnosi ha posto lo psichiatra che ha visitato tuo padre?
Non ho capito se ha poi assunto i farmaci che il medico gli ha prescritto e, se sì, se c'è stato un cambiamento in lui o meno.
Mi sembra poi di capire da quello che scrivi che ultimamente potrebbe essere peggiorato: se è così, di recente è cambiato qualcosa nella sua vita (ad es. è andato in pensione)?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Gentile ragazzo,
se suo padre non è motivato a rivolgersi a uno specialista e sua madre in qualche modo collude con lui, credo sarebbe utile che lei stesso chiedesse un aiuto per trovare strategie adeguate rispetto alla situazione che ha descritto.
<mi fanno passare per il pazzo della situazione dicendomi che devo fare il figlio ma io mi sento responsabilizzato dato che manca la figura di mio padre> Di fronte a questo genere di dinamiche, dal mio punto di vista, potrebbe giovarle un consulto presso un terapeuta sistemico-relazionale.
Molti auguri
se suo padre non è motivato a rivolgersi a uno specialista e sua madre in qualche modo collude con lui, credo sarebbe utile che lei stesso chiedesse un aiuto per trovare strategie adeguate rispetto alla situazione che ha descritto.
<mi fanno passare per il pazzo della situazione dicendomi che devo fare il figlio ma io mi sento responsabilizzato dato che manca la figura di mio padre> Di fronte a questo genere di dinamiche, dal mio punto di vista, potrebbe giovarle un consulto presso un terapeuta sistemico-relazionale.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 07/12/2011.
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