Fine di una storia...con annessa disfunzione erettile
Salve dottori,
vorrei parlarvi di una situazione molto delicata.
La mia ragazza mi ha lasciato dopo 4 anni e 10 di conoscenza.In sostanza siamo cresciuti insieme.
Voi mi direte che non sono né il primo né l'ultimo. Purtroppo però soffro di un altro problema: ho la disfunzione erettile. Convivo col problema da circa 4 anni e con l'aiuto di farmaci e di tanta comprensione avevo raggiunto un equilibrio con la mia ragazza. Insomma, stavo bene e non ha mai compromesso il nostro rapporto.
In realtà forse è sbagliato dire questo, perché da quando ho questo problema sono molto più freddo con le persone e di conseguenza non ho mai dimostrato veramente a lei tutto il mio amore.
Però la nostra storia è veramente stata bella, nonostante tutto.
Ora lei mi ha detto che non mi ama e io l'ho accettato, perché i sentimenti non si comandano e le storie possono finire.
Il vero problema però è che ho paura per me stesso. Mi sento solo, so che per me sarà difficilissimo trovare un'altra persona: come faccio a confidare ad una persona che conosco appena il mio problema? E come affronterò i miei rapporti sessuali con questa persona? La mia ex mi dava tranquillità, mi fidavo ciecamente di lei, non so se potrò farlo con un'altra. Ho paura di rimanere solo, di non potermi creare una famiglia. Purtroppo non posso parlare con nessuno di questo mio problema, è troppo delicato. Ho 24 anni, vi prego indirizzatemi non voglio ricadere in depressione come 4 anni fa.Sono più maturo, ma non so se basterà questo.
Grazie per le risposte..
vorrei parlarvi di una situazione molto delicata.
La mia ragazza mi ha lasciato dopo 4 anni e 10 di conoscenza.In sostanza siamo cresciuti insieme.
Voi mi direte che non sono né il primo né l'ultimo. Purtroppo però soffro di un altro problema: ho la disfunzione erettile. Convivo col problema da circa 4 anni e con l'aiuto di farmaci e di tanta comprensione avevo raggiunto un equilibrio con la mia ragazza. Insomma, stavo bene e non ha mai compromesso il nostro rapporto.
In realtà forse è sbagliato dire questo, perché da quando ho questo problema sono molto più freddo con le persone e di conseguenza non ho mai dimostrato veramente a lei tutto il mio amore.
Però la nostra storia è veramente stata bella, nonostante tutto.
Ora lei mi ha detto che non mi ama e io l'ho accettato, perché i sentimenti non si comandano e le storie possono finire.
Il vero problema però è che ho paura per me stesso. Mi sento solo, so che per me sarà difficilissimo trovare un'altra persona: come faccio a confidare ad una persona che conosco appena il mio problema? E come affronterò i miei rapporti sessuali con questa persona? La mia ex mi dava tranquillità, mi fidavo ciecamente di lei, non so se potrò farlo con un'altra. Ho paura di rimanere solo, di non potermi creare una famiglia. Purtroppo non posso parlare con nessuno di questo mio problema, è troppo delicato. Ho 24 anni, vi prego indirizzatemi non voglio ricadere in depressione come 4 anni fa.Sono più maturo, ma non so se basterà questo.
Grazie per le risposte..
[#1]
Gentile ragazzo,
la soluzione è trattare il problema. Chi Le ha prescritto i farmaci con i quali stava meglio? Che diagnosi è stata formulata?
la soluzione è trattare il problema. Chi Le ha prescritto i farmaci con i quali stava meglio? Che diagnosi è stata formulata?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Salve dottoressa, un andrologo a Milano. Dai test effettuati in realtà non ha mai parlato espressamente di problemi fisici, anzi ha parlato di una componente psicologica. In realtà ne ho consultati altre tre di andrologi, e la conclusione è stata di prendere i farmaci (per la disfunzione erettile, non psicofarmaci!)all'occorrenza. Ho fatto un test (rigiscan) che in realtà non ha dato risposte nè in senso negativo, ne positivo: insomma non ho avuto mai risposte precise da nessuno. E' chiaro che mi sono stancato col tempo di girare dottori e ho accettato il problema.
[#3]
Considerata la Sua età e la qualità di vita compromessa, sarebbe opportuno approfondire.
In linea generale, se il disturbo dell'erezione è di origine psicogena il trattamento è di tipo psicoterapico. In genere il trattamento è molto breve, il disturbo dell'erezione -salvo complicazioni- è il disturbo sessuale più semplice da trattare.
Il suggerimento è una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, attualmente ritenute quelle più efficaci per tali disfunzioni. Esistono infatti protocolli di intervento che prevedono un numero limitato di sedute.
Un cordiale saluto,
In linea generale, se il disturbo dell'erezione è di origine psicogena il trattamento è di tipo psicoterapico. In genere il trattamento è molto breve, il disturbo dell'erezione -salvo complicazioni- è il disturbo sessuale più semplice da trattare.
Il suggerimento è una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, attualmente ritenute quelle più efficaci per tali disfunzioni. Esistono infatti protocolli di intervento che prevedono un numero limitato di sedute.
Un cordiale saluto,
[#4]
Ex utente
Dottoressa, sono 4 anni che ho tale problema. Con tutto rispetto, se la cosa fosse psicogena me ne sarei accorto da solo. Penso che il mio problema sia relazionarmi all'altra persona, cosa che sinceramente vedo impossibile attualmente. La mia ex era l'unica persona di cui mi fidavo, non credo di riuscire a condividere con un'altra il mio problema.
[#5]
Gentile Ragazzo,
a soli 24 anni, ed una vita intera con la stessa donna ed un deficit erettivo da ben 4 anni, mi viene da pensare che il suo rapporto di coppia fosse il palcoscenico della disfunzione, spesso infatti cause ed effetti si intersecano, rinforzandosi a vicenda.
Il trattamento della vulnerabilità erettiva, non è complesso, ma necessita di diagnosi e tarpia mirata.
Legga nel mio blog, se crede, troverà tantissimo materiale in merito
Saluti
a soli 24 anni, ed una vita intera con la stessa donna ed un deficit erettivo da ben 4 anni, mi viene da pensare che il suo rapporto di coppia fosse il palcoscenico della disfunzione, spesso infatti cause ed effetti si intersecano, rinforzandosi a vicenda.
Il trattamento della vulnerabilità erettiva, non è complesso, ma necessita di diagnosi e tarpia mirata.
Legga nel mio blog, se crede, troverà tantissimo materiale in merito
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Ex utente
Si, la prevede. Ma non esclude nemmeno una componente organica visto che non ho fatto test a riguardo. Solo un rigiscan come le ho detto che sembra esser andato bene ma non in maniera ottimale. Ma comunque le parlo di 4 anni fa, non vado da un dottore da allora.
Dottoressa Randone potrebbe chiarire le prime righe della sua risposta?
Dottoressa Randone potrebbe chiarire le prime righe della sua risposta?
[#10]
Le spiego maglio.
Si, se la disfunzione erettiva è di tipo psicogeno, lei potrebbe non avere erezioni mattutine, notturne e spontenee, il rigiscan è un esame predittivo ed esatto, oltre all'esame clinico ed eventualemnte per completare le indagini, gli esami ematochimici( dosaggio del testosterone e della prolattina)
A 24 anni, è rarissimo, un d.e. di tipo organico, ma è possibile che le complicanze di tipo psicologico e relazionale, abbiano rinforzato la sintomatologia erettiva.
Credo che le cause vadano ricercate all'interno della sua relazione di coppia e del suo vissuto in merito alla sua sessualità.
Oggi, si promuove costantemente il concetto di prevenzione sessuale e di salute sessuale, elementi di fondamentale importanza per arginare il fenomeno dilagante delle auto-medicazioni in ambito sessuale e facilitare diagnosi e terapie mirate.
L’andrologo diventa il primo referente per il disagio maschile, immagine mentale nuova che stenta a sedimentarsi nell’immaginario collettivo dei giovani.
Di fondamentale importanza è la sinergia e la reciprocità nel lavoro tra andrologo e psicologo perfezionato in sessuologia clinica, sia in una fase diagnostica , che per una successiva fase terapeutica, al fine di non medicalizzare la delicata sfera della sessualità e di restituire ai giovani serenità e salute sessuale, gioia , buonumore ed autostima.
Le allego qualche articolo dei miei per ulteriori approfondimenti.
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/232-i-disturbi-dell-erezione-l-imbarazzo-del-primo-contatto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1135-impotenza-o-deficit-erettivo-quale-differenza.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
Saluti
Si, se la disfunzione erettiva è di tipo psicogeno, lei potrebbe non avere erezioni mattutine, notturne e spontenee, il rigiscan è un esame predittivo ed esatto, oltre all'esame clinico ed eventualemnte per completare le indagini, gli esami ematochimici( dosaggio del testosterone e della prolattina)
A 24 anni, è rarissimo, un d.e. di tipo organico, ma è possibile che le complicanze di tipo psicologico e relazionale, abbiano rinforzato la sintomatologia erettiva.
Credo che le cause vadano ricercate all'interno della sua relazione di coppia e del suo vissuto in merito alla sua sessualità.
Oggi, si promuove costantemente il concetto di prevenzione sessuale e di salute sessuale, elementi di fondamentale importanza per arginare il fenomeno dilagante delle auto-medicazioni in ambito sessuale e facilitare diagnosi e terapie mirate.
L’andrologo diventa il primo referente per il disagio maschile, immagine mentale nuova che stenta a sedimentarsi nell’immaginario collettivo dei giovani.
Di fondamentale importanza è la sinergia e la reciprocità nel lavoro tra andrologo e psicologo perfezionato in sessuologia clinica, sia in una fase diagnostica , che per una successiva fase terapeutica, al fine di non medicalizzare la delicata sfera della sessualità e di restituire ai giovani serenità e salute sessuale, gioia , buonumore ed autostima.
Le allego qualche articolo dei miei per ulteriori approfondimenti.
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/232-i-disturbi-dell-erezione-l-imbarazzo-del-primo-contatto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1135-impotenza-o-deficit-erettivo-quale-differenza.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
Saluti
[#11]
Permetta una domanda: lei per masturbarsi fa uso di videopornografia su internet? Se sì, da quanto tempo e con che frequenza?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#13]
Eh, questo potrebbe essere un problema.
Vi sono seri indizi sul fatto che masturbarsi con video porno provochi deficit erettile e diminuzione del desiderio. Non la masturbazione qualunque, ma proprio quella che fa uso di video online.
Legga attentamente quest'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1137-deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online.html
Cordiali saluti
Vi sono seri indizi sul fatto che masturbarsi con video porno provochi deficit erettile e diminuzione del desiderio. Non la masturbazione qualunque, ma proprio quella che fa uso di video online.
Legga attentamente quest'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1137-deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online.html
Cordiali saluti
[#14]
Ex utente
Avevo già letto il suo articolo. Ho iniziato ad abusare della rete dopo che sono cominciati i miei problemi. Condivido il fatto che a volte mi metto li solo per vedere come va, aggiungo che da 4 anni nemmeno la masturbazione va bene però sono cosciente del fatto che sto li a capire se funziona o meno. Ripeto con la mia ex avevo trovato un equilibrio, il mio problema sinceramente nemmeno mi pesava, ora ammetto che mi ha veramente buttato giù.
Vorrei uscirne, perchè cosi' non riesco a vivere.
Vorrei uscirne, perchè cosi' non riesco a vivere.
[#15]
Sì, ma come avrà letto nell'articolo, il problema non è solo il mettersi alla prova, ma il fatto che i video porno di oggi sono più eccitanti della realtà, sono come una droga in confronto alla quale, dopo un po', la realtà non fa più effetto. Perciò il primo passo potrebbe consistere in una vera e propria disintossicazione, altrimenti più usa internet, più il suo cervello va fuori regolazione e quindi ha difficoltà a eccitarsi.
E anche se il problema è iniziato dopo, continuare potrà solo farlo peggiorare. Indipendentemente dalle cause iniziali, è possibile che l'uso della videopornografia stia alimentando potentemente il suo problema.
Può reperire nominativi di professionisti nella sua zona consultando l'elenco degli iscritti al sito, oppure interpellando l'Ordine degli Psicologi Psicoterapeuti della sua regione.
Cordiali saluti
E anche se il problema è iniziato dopo, continuare potrà solo farlo peggiorare. Indipendentemente dalle cause iniziali, è possibile che l'uso della videopornografia stia alimentando potentemente il suo problema.
Può reperire nominativi di professionisti nella sua zona consultando l'elenco degli iscritti al sito, oppure interpellando l'Ordine degli Psicologi Psicoterapeuti della sua regione.
Cordiali saluti
[#16]
Ex utente
Ok dottore su questo sono d'accordo. Senta ma per trovare lo specialista adatto mi devo assicurare che abbia una specializzazione particolare?Non voglio perdere tempo, perchè altrimenti la cosa peggiora e quindi voglio consultare la persona adatta.
Volevo chiedere un'altra cosa: secondo me è impossibile diagnosticare al 100 % la negatività alla disfunzione erettile, ho girato tre dottori validi e sinceramente nessuno mi ha dato la certezza: ecco, con questo dubbio, è possibile che lo psicologo mi permetta una vita dignitosa?
Purtroppo tale problema porta a essere freddo con la propria donna e successivamente a divenirne schiavo per paura di essere lasciato e con tali premesse nessuna relazione potrà mai andare bene. E' recuperabile questa situazione?
Volevo chiedere un'altra cosa: secondo me è impossibile diagnosticare al 100 % la negatività alla disfunzione erettile, ho girato tre dottori validi e sinceramente nessuno mi ha dato la certezza: ecco, con questo dubbio, è possibile che lo psicologo mi permetta una vita dignitosa?
Purtroppo tale problema porta a essere freddo con la propria donna e successivamente a divenirne schiavo per paura di essere lasciato e con tali premesse nessuna relazione potrà mai andare bene. E' recuperabile questa situazione?
[#17]
Dovrebbe cercare uno psicologo specializzato in psicoterapia, meglio se in uno degli indirizzi che prevedono trattamenti specifici per il suo problema, come il breve strategico o il comportamentale.
Inizi leggendo questi due articoli, poi se crede potrà chiederci ulteriori delucidazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
>>> è possibile che lo psicologo mi permetta una vita dignitosa?
>>>
Non solo è possibile, ma probabile. Nelle situazioni come sembra essere la sua c'è ampio margine di recupero. L'avviso però che molto dipenderà dalla sua motivazione a uscirne e a mettere in atto le indicazioni che lo psicologo, se in uno degli indirizzi che le ho citato, le darà da eseguire fra una seduta e l'altra.
Cordiali saluti
Inizi leggendo questi due articoli, poi se crede potrà chiederci ulteriori delucidazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
>>> è possibile che lo psicologo mi permetta una vita dignitosa?
>>>
Non solo è possibile, ma probabile. Nelle situazioni come sembra essere la sua c'è ampio margine di recupero. L'avviso però che molto dipenderà dalla sua motivazione a uscirne e a mettere in atto le indicazioni che lo psicologo, se in uno degli indirizzi che le ho citato, le darà da eseguire fra una seduta e l'altra.
Cordiali saluti
[#19]
Preferiamo non dare nominativi di colleghi in pubblico, però se crede può scrivere a qualcuno di noi in privato per chiederne.
>>> sinceramente ho molta speranza in questa via che voglio seguire. Se perdo anche questa non saprò davvero a cosa aggrapparmi.
>>>
Questo fa parte del suo problema, non è un discorso a parte. Porsi aspettative altissime è una delle caratteristiche dell'ansioso e ovviamente, più sono alte, più è facile che vengano deluse.
Faccia un tentativo senza aspettarsi troppo, dia modo al collega di fare il suo lavoro e metta in conto che potrebbe non vedere subito dei risultati, come con qualunque altro professionista. Viceversa, più terrà alta l'aspettativa più starà remando contro se stesso. Ma questo il collega glielo saprà spiegare.
Cordiali saluti
>>> sinceramente ho molta speranza in questa via che voglio seguire. Se perdo anche questa non saprò davvero a cosa aggrapparmi.
>>>
Questo fa parte del suo problema, non è un discorso a parte. Porsi aspettative altissime è una delle caratteristiche dell'ansioso e ovviamente, più sono alte, più è facile che vengano deluse.
Faccia un tentativo senza aspettarsi troppo, dia modo al collega di fare il suo lavoro e metta in conto che potrebbe non vedere subito dei risultati, come con qualunque altro professionista. Viceversa, più terrà alta l'aspettativa più starà remando contro se stesso. Ma questo il collega glielo saprà spiegare.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 21k visite dal 06/12/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?