Ho troppa paura di perdere la persona che amo
Gentili signori medici,
ho 26 anni e da diversi mesi ormai sono letteralmente rinata grazie all'amore della persona più meravigliosa che io abbia mai incontrato, cioè il mio ragazzo. Per me incontrarlo è stato un vero e proprio miracolo che mi ha definitavamente trascinata fuori dalla depressione e ridato il sorriso e la voglia di vivere! Con lui posso pensare seriamente di realizzare quel che ho sempre sognato: una vita insieme, una casa insieme,il matrimonio, una famiglia, dei figli...e tutto questo perché è lui a chiedermelo!!!La sua sola presenza nella mia vita mi riempie di gioia. A volte quando mi sveglio la mattina devo subito controllare che sul cellulare ci siano ancora i suoi sms e che nel casseto ci siano i suoi regali, perché ho quasi paura di aver sognato tutto...non mi sono mai, e dico mai, sentita tanto amata e apprezzata da nessuno. Ciononostante non riesco mai ad essere serena: vivo nella paura di perderlo, che come "improvvisamente" è entrato a far parte della mia vita possa anche uscirne...non per sua volontà, perché mi fido ciecamente di lui e so che, almeno ad oggi, non mi lascerebbe mai, ma sono letteralmente TERRORIZZATA dagli incidenti stradali e dalle malattie. Ogni minima cosa mi fa pensare al peggio. Viviamo a 20 km di distanza, per cui per venire da me lui usa sempre l'auto...e un minimo ritardo, una risposta non immediata a un sms o ad una telefonata mi fanno subito pensare al peggio. Un esempio: gli ho chiesto di inviarmi un sms tutte le sere quando torna a casa, una sera non me lo ha inviato semplicemente perché il cellulare gli era scivolato in macchina e al buio non era riuscito a trovarlo...e io ho passato tutta la notte sveglia a provare a chiamarlo e a piangere perché ormai lo avevo dato per morto.Quando la mattina mi ha chiamata per rassicurarmi ho provato una gioia a dir poco immensa. Ora per esempio ha un'infiammazione all'occhio sinistro che si chiama uveite e ho tanta paura per lui...temo possa perdere la vista o che questo possa essere un sintomo di chissà quale assurda malattia...quando ha perso il padre gli sono stata vicina 24 ore su 24...perché temevo potesse suicidarsi!E per me ogni momento c'è un buon motivo per temere di non vederlo mai più. Come si fa ad amare infinitamente una persona senza vivere nell'altrettando infinito terrore di perderla? Grazie mille!!!
ho 26 anni e da diversi mesi ormai sono letteralmente rinata grazie all'amore della persona più meravigliosa che io abbia mai incontrato, cioè il mio ragazzo. Per me incontrarlo è stato un vero e proprio miracolo che mi ha definitavamente trascinata fuori dalla depressione e ridato il sorriso e la voglia di vivere! Con lui posso pensare seriamente di realizzare quel che ho sempre sognato: una vita insieme, una casa insieme,il matrimonio, una famiglia, dei figli...e tutto questo perché è lui a chiedermelo!!!La sua sola presenza nella mia vita mi riempie di gioia. A volte quando mi sveglio la mattina devo subito controllare che sul cellulare ci siano ancora i suoi sms e che nel casseto ci siano i suoi regali, perché ho quasi paura di aver sognato tutto...non mi sono mai, e dico mai, sentita tanto amata e apprezzata da nessuno. Ciononostante non riesco mai ad essere serena: vivo nella paura di perderlo, che come "improvvisamente" è entrato a far parte della mia vita possa anche uscirne...non per sua volontà, perché mi fido ciecamente di lui e so che, almeno ad oggi, non mi lascerebbe mai, ma sono letteralmente TERRORIZZATA dagli incidenti stradali e dalle malattie. Ogni minima cosa mi fa pensare al peggio. Viviamo a 20 km di distanza, per cui per venire da me lui usa sempre l'auto...e un minimo ritardo, una risposta non immediata a un sms o ad una telefonata mi fanno subito pensare al peggio. Un esempio: gli ho chiesto di inviarmi un sms tutte le sere quando torna a casa, una sera non me lo ha inviato semplicemente perché il cellulare gli era scivolato in macchina e al buio non era riuscito a trovarlo...e io ho passato tutta la notte sveglia a provare a chiamarlo e a piangere perché ormai lo avevo dato per morto.Quando la mattina mi ha chiamata per rassicurarmi ho provato una gioia a dir poco immensa. Ora per esempio ha un'infiammazione all'occhio sinistro che si chiama uveite e ho tanta paura per lui...temo possa perdere la vista o che questo possa essere un sintomo di chissà quale assurda malattia...quando ha perso il padre gli sono stata vicina 24 ore su 24...perché temevo potesse suicidarsi!E per me ogni momento c'è un buon motivo per temere di non vederlo mai più. Come si fa ad amare infinitamente una persona senza vivere nell'altrettando infinito terrore di perderla? Grazie mille!!!
[#1]
Gentile Ragazza,
gli amori per quanto bellissimi, non sono affatto terapeutici. Dai suoi pregressi consulti e da quello che scrive dei suoi pensieri e del suo umore, credo che le sue difficoltà ci fossero già da prima e che adesso, stiano compromettendo la sua serenità e la sua relazione di coppia.
Un aconsulenza psicologica sarebbe indicata.
Saluti
gli amori per quanto bellissimi, non sono affatto terapeutici. Dai suoi pregressi consulti e da quello che scrive dei suoi pensieri e del suo umore, credo che le sue difficoltà ci fossero già da prima e che adesso, stiano compromettendo la sua serenità e la sua relazione di coppia.
Un aconsulenza psicologica sarebbe indicata.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile Ragazza,
non credo proprio che la Collega intedesse dirle che sarebbe meglio per Lei interrompere la relazione con il suo ragazzo: semplicemente, in generale, non è opportuno ritenere gli altri artefici del nostro benessere o del nostro malessere.
I disagi di cui scrive andrebbero affrontati adeguatamente di persona con uno psicologo, prima di tutto per se stessa e, in secondo luogo, per la relazione con il suo compagno a cui tiene tanto.
Cordiali saluti.
non credo proprio che la Collega intedesse dirle che sarebbe meglio per Lei interrompere la relazione con il suo ragazzo: semplicemente, in generale, non è opportuno ritenere gli altri artefici del nostro benessere o del nostro malessere.
I disagi di cui scrive andrebbero affrontati adeguatamente di persona con uno psicologo, prima di tutto per se stessa e, in secondo luogo, per la relazione con il suo compagno a cui tiene tanto.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.7k visite dal 06/12/2011.
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