Attacchi di panico in auto

Salve sono un ragazzo di 28 anni da circa 4 anni soffro di attacchi di panico che subentrano quando mi ritrovo da solo alla guida di un auto nel traffico. Da premettere che sono un ragazzo molto ottimista, non mi deprimo tanto facilmente "cerco" di affrontare i problemi di petto qualsiasi essi siano.
Svolgo una vita molto serena e regolare, senza problemi e preoccupazioni. Riesco a guidare da solo, solo per la citta ammesso che non ci sia traffico.
Detto cio è opportuno fare un po di cronostoria:
Circa 4 anni fà ero un ragazzo alquanto timido che ad ogni ragazza che mi si presentava diventavo rosso peperone (cosa che non mi accade ora), e la cosa mi turbava parecchio, tanto che andai da un psichiatra ed esposi il mio problema. Mi disse prendi la paroxetina 20mg al dì per tot periodo. Presi questa molecola e anziche stare bene stavo peggio, tant'è che non diventavo rosso peperone ma ero diventato arrogante ed aggressivo con tutti. Decisi insieme al psichiatra di sospendere gradualmente la paroxetina. Sospesa questa molecola ho iniziano ad avere la sensazione come se mi mancasse qualcosa. Decisi di essere piu forte e di andare avanti. La cosa pero mi si è ritorta contro, tant'è che è subentrato il mio primo attacco di panico quando stavo da solo in macchina nel traffico.
Sono stato da un psicoanalista per 6 mesi a cercare di curare questo disagio, ma non ho risolto nulla, mi ha solo aiutato a conoscermi meglio e ad avere piu autostima in me stesso.
La cosa che Vi chiedo è se esiste un modo, una cura alternativa, EFFICACE al mio problema. Non ho intenzione di prendere psicofarmaci.
Desidero ricevere consigli.
Rispondente in tanti se vi è possibile grazie.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente , questa lettura potrà esserle utile

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html

saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Per questo tipo di disturbi è molto efficace la terapia cognitivo-comportamentale:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
i cosnigli non servono a molto, la diagnosie la terapia si, non obbligatoriamente associata a terapia farmacologica.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
GRAZIE per le risposte
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissimo,

Come le hanno detto i colleghi, la cosa migliore da fare è intraprendere una psicoterapia. Credo tuttavia che lei non abbia scelto, nella sua esperienza precedente, il terapeuta più adatto, perché per i sintomi d'ansia sarebbe più opportuna una psicoterapia breve focalizzata sul sintomo (ad esempio cognitivo-comportamentale, di cui si può documentare su internet).

E' importante infatti, in generale, conoscere sé stessi ed avere una buona autostima, ma quando si soffre di disturbi d'ansia occorre anche avere degli strumenti e delle tecniche per gestire opportunamente le emozioni e riportare il corpo e la mente ad uno stato di calma.

Le suggerirei inoltre di apprendere una tecnica di rilassamento, come il training autogeno (dopo 6 mesi di esercizio continuo potrà rilassarsi in una manciata di secondi). Il T.A. non si impara da soli, ma occorre trovare una persona qualificata ed esperta che glielo insegni nel modo migliore (essendo una forma di autoipnosi infatti, va appresa in un certo modo, altrimenti non funziona).

E' importante curare con attenzione anche altri aspetti della vita: sonno regolare, niente abusi alimentari, consumo moderato di alcol e caffé. (Molte persone infatti si lamentano di essere troppo stressate e poi, quando chiedi loro che tipo di vita fanno, ti confidano come niente di dormire tre ore per notte...).

Infine, vanno valutate anche le condizioni in cui certe manifestazioni d'ansia si verificano. Considerato il traffico presente nella sua città, è pensabile che gli stimoli superino il normale livello di stress che il suo organismo è in grado di sopportare. (La soglia dello stress infatti non è uguale per tutti: in alcune persone basta uno stimolo relativamente debole per produrre una forte sintomatologia ansiosa, mentre altre persone hanno bisogno di stimoli veramente consistenti per avere problemi d'ansia).

C'è infatti una certa predisposizione genetica ai disturbi d'ansia (i suoi genitori ne soffrono ?) e per questo è importante fare i conti con il proprio organismo, quando ci si pongono mete troppo elevate rispetto alle proprie capacità di reazione.

La crescita personale deve essere graduale, con obiettivi a difficoltà crescente: se in questo momento andare nel caos del centro la fa stare male, non ci vada. Magari arrivi con l'auto alla fermata del bus più vicina a casa sua, parcheggi lì e poi vada coi mezzi pubblici. Quando si sentirà più sicuro, provi ad arrivare alla fermata successiva, e così via: questa è la strada da percorrere, in tutti i sensi, per riuscire a superare il problema ;-)

Stia bene.
[#6]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Dott.ssa non saprei come ringraziarla, credo che i sui consigli siano di grandissimo aiuto. In passato avevo anchio pensato di affidarmi alla tecnica del T.A., ma purtroppo non ho ancora avuto modo di conoscere una persona valida, in grado di insegnarmi questa tecnica. Se può darmi una dritta sarebbe per me cosa gradita. Intendo consigli su come segliere un psicoterapeuta in grado di insegnare questa tecnica, anzichè incappare in un ciarlatano che ciuccerebbe solo soldi in cambio di niente.
Per quanto riguarda la familiarità le posso dire che mia madre è affetta da una componente ansiosa che nel corso degli anni ha imparato a gestire. Però la cosa che mi preme dire e che 4 anni fà non avevo questo problema, quindi non so se c'entri o meno la componente genetica.
Sono un ragazzo che svolge una vita molto sedentaria : casa-lavoro, 8h di sonno, colazione pranzo e cena non mancano mai.

[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissimo,

La tecnica del training autogeno, come le dicevo, è ottima per imparare a gestire i problemi di ansia, ma andrebbe appresa da una persona che sia stata formata a questo e che ne conosca effettivamente la validità e le modalità di applicazione, che cambiano a seconda del paziente e del disturbo.

Al momento non c'è modo di sapere se un terapeuta sia specializzato o meno nel TA (a meno che lei non possa leggerlo nel CV) e dunque questa cosa andrebbe chiesta contestualmente al primo appuntamento.

Al limite, potrebbe provare con diversi terapeuti (2-3) e scegliere di continuare con quello che le è sembrato più efficace.

Quanto alla familiarità, essa rappresenta solo una componente dell'ansia. Se il problema fosse tutto nella componente genetica e non nelle esperienze di vita, nelle modalità di relazione, nelle aspettative, nei pregiudizi, nelle motivazioni del paziente, allora la psicologia non servirebbe proprio a niente...

Non è così: anche se nel nostro DNA ci fosse una predisposizione all'ansia, possiamo comunque fare moltissimo per imparare a gestire le nostre emozioni e a trasformare la nostra vita.

Il training autogeno non è la panacea di tutti i mali e sicuramente non le farà cambiare carattere, però potrebbe aiutarla moltissimo in svariate situazioni: penso che questo possa essere già moltissimo, non è vero?

Saluti cordiali.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Come già segnalato dai colleghi, per il problema che descrive potrebbe essere indicata una psicoterapia di tipo attivo, adatta ai disturbi d'ansia, come ad es. la breve strategica (o anche la comportamentale).

Dal punto di vista specifico della psicoterapia breve strategica e quale esperto di training autogeno, posso però dirle, in base alla mia esperienza, che per un quadro ossessivo-fobico come appare il suo il TA potrebbe non essere la scelta più indicata. Il TA infatti è adatto per ridurre l'emotività legata più al versante fisico, ma su ideazioni ossessive basate su tentativi di controllo, come sembrano le sue (affronta di petto i problemi, paura d'arrossire, aggressività a tratti) il TA potrebbe essere insufficiente o inadatto. Una psicoterapia focalizzata sul problema potrebbe invece farle risparmiare tempo. Poi, se lo riterrà ancora opportuno, potrà sempre imparare il TA.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissimo utente,

Come avrà capito, non tutti gli psicoterapeuti la pensano allo stesso modo, e per questo le ho consigliato di provarne più d'uno all'inizio, per poi continuare con quello che ritiene più preparato e adatto al suo caso.

Per quanto mi riguarda, avendo un'esperienza specifica su pazienti che soffrono di ansia, fobie sociali ed attacchi di panico, le confermo quanto le ho detto, parola per parola.

Resta da dire un'altra cosa, di cui sono assolutamente convinta: le qualità personali del terapeuta contano molto più del metodo utilizzato.

Buona scelta :-)
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Allo scopo di chiarire meglio la divergenza di punti di vista fra me e la D.ssa Proietti, a suo beneficio, vorrei precisarle che la posizione che le ho espresso riguarda prettamente la psicoterapia breve strategica. In essa, a differenza di altri tipi di terapia, la diagnosi viene fatta tenendo conto non soltanto dei sintomi, ma anche delle tentate soluzioni, ovvero delle reazioni che la persona mette in atto di fronte al sintomo. In presenza di un identico quadro sintomatologico (ad es. ansia, fobie, attacchi di panico ecc.) la persona può reagire in modi diversi. È a seconda di tali reazioni che, in TBS, viene impostata la terapia. Ed è per questo, come le dicevo, che da come appare la sua situazione il training autogeno potrebbe non essere la scelta più azzeccata ed efficiente. In ogni caso ogni valutazione a distanza non può sostituirne una di persona.

Cordiali saluti
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Come dicevo, gentile collega Giuseppe S., la pensiamo diversamente.

Questo, nella nostra professione, va considerato come una ricchezza, e non come un limite. Cheers ;-)
[#12]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
GRAZIE 1000 PER LE RISPOSTE.
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Siamo d'accordo, Giuliana, se con "pensarla diversamente" intendiamo diversità di formazione ed esperienze, non una questione di opinioni.

Cordiali saluti
[#14]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Scienza e coscienza. Il motto non l'ho inventato io ;-)
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