Depressione amicizia omosessualità
sono gay e non sono dichiarato con nessuno; da più di un anno sono innamorato del mio migliore amico, ma non ho mai avuto il coraggio di confessarglielo: credo che lui non sia gay e che se sapesse quello che sento per lui perderebbe la fiducia in me, magari pensando che gli sono amico solo perché ho interesse verso di lui.
Da più di un mese lui è caduto in una forma di depressione di una certa gravità. Sono stato il primo a cui lo ha confidato e a tutt'oggi siamo in pochissimi a saperlo; nelle ultime settimane si sono susseguiti varie crisi abbastanza gravi, è perfino sparito per un'intera notte lasciandomi temere il peggio. Intende curarsi ma nel frattempo io lo vedo ogni giorno più spento e triste. A quanto dice lui, la causa è il non sentirsi adeguato a proseguire l'università, nonostante gli ottimi risultati che finora ha conseguito. Io temo che questa sia solo una causa fra tante, se non addirittura una conseguenza di altre motivazioni; lui fa fatica a confidarsi e questo rende tutto più difficile. Oltre alla responsabilità che mi sento addosso come amico, sento anche una sorta di 'colpa' di esserne innamorato. Lui è sempre stato molto evasivo e reticente per quanto riguarda il sesso, in passato è stato fidanzato per anni con una ragazza, ma da allora niente più. Ci sono alcuni indizi a favore della sua omosessualità, ma temo che dipendano più che altro dal mio modo di vedere la situazione. Però se fosse gay davvero, avremmo buttato entrambi un sacco di tempo ed energie. Non so come procedere, pensavo di chiedergli se ad influire sulla sua depressione ci sono ragioni sessuali ma ogni volta mi blocco per la solita paura: temo che, qualora scoprisse i miei gusti, credesse che sono amico con lui solo per quello. Qualche consiglio?
Da più di un mese lui è caduto in una forma di depressione di una certa gravità. Sono stato il primo a cui lo ha confidato e a tutt'oggi siamo in pochissimi a saperlo; nelle ultime settimane si sono susseguiti varie crisi abbastanza gravi, è perfino sparito per un'intera notte lasciandomi temere il peggio. Intende curarsi ma nel frattempo io lo vedo ogni giorno più spento e triste. A quanto dice lui, la causa è il non sentirsi adeguato a proseguire l'università, nonostante gli ottimi risultati che finora ha conseguito. Io temo che questa sia solo una causa fra tante, se non addirittura una conseguenza di altre motivazioni; lui fa fatica a confidarsi e questo rende tutto più difficile. Oltre alla responsabilità che mi sento addosso come amico, sento anche una sorta di 'colpa' di esserne innamorato. Lui è sempre stato molto evasivo e reticente per quanto riguarda il sesso, in passato è stato fidanzato per anni con una ragazza, ma da allora niente più. Ci sono alcuni indizi a favore della sua omosessualità, ma temo che dipendano più che altro dal mio modo di vedere la situazione. Però se fosse gay davvero, avremmo buttato entrambi un sacco di tempo ed energie. Non so come procedere, pensavo di chiedergli se ad influire sulla sua depressione ci sono ragioni sessuali ma ogni volta mi blocco per la solita paura: temo che, qualora scoprisse i miei gusti, credesse che sono amico con lui solo per quello. Qualche consiglio?
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Gentile Ragazzo,
capita frequentemente che le amicizie, si trasformino in "amicizie amorose", la frequentazione, scaldata dall'intimità del quotidiano, le confidenze e l'empatia, fanno spesso confondere i protagonisti del legame, qualunque orientamento sessuale essi abbiano.
Le suggerisco, con garbo e sincerità, di parlare per prima cosa del suo orientamento sessuale, a notizia metabolizzata, del suo innamoramento.
Ci faccia sapere e cari auguri
capita frequentemente che le amicizie, si trasformino in "amicizie amorose", la frequentazione, scaldata dall'intimità del quotidiano, le confidenze e l'empatia, fanno spesso confondere i protagonisti del legame, qualunque orientamento sessuale essi abbiano.
Le suggerisco, con garbo e sincerità, di parlare per prima cosa del suo orientamento sessuale, a notizia metabolizzata, del suo innamoramento.
Ci faccia sapere e cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo,
la tua richiesta di consulto è duplice:
- da una parte vorresti sapere cosa fare, se sia arrivato il momento di dire almeno a questo tuo amico, di essere gay;
- dall'altra c'è molta preoccupazione per le condizioni di salute del tuo amico depresso. Su questo punto non è il tuo amico che fa fatica ad aprirsi con te, ma le depressioni determinano sempre una certa inadeguatezza. Quindi è verosimile pensare che questo tuo amico non riesca a capire cosa gli stia accadendo e quindi a raccontartelo.
Ma l'aspetto principale del consulto è la tua storia, ovviamente.
Mi hanno colpito molte cose che hai scritto, per esempio il senso di colpa per esserti innamorato del tuo amico. Questo è un giudizio pesante che ti stai attribuendo, perchè gli esseri umani si innamorano e basta (è un dato di fatto e non è colpa di nessuno) e poi non scegliamo la persona di cui ci innamoriamo: accade. Soprattutto è incongruo il senso di colpa. Credi che potresti mai danneggiare il tuo amico? Credi davvero che il tuo amico potrebbe decidere di non frequentarti più se sapesse che sei gay e sei innamorato di lui? Ne avete mai parlato in passato? Ovvero conosci le sue idee in merito?
Poi dici, all'inizio, che molto probabilmente lui non è gay... alla fine sembra quasi che tu stia sperando che lo sia. Fai attenzione a non fraintendere il tuo amico, perchè -se soffre di depressione- avere una ragazza in questo momento potrebbe essere per lui in secondo piano o potrebbero esserci altre ragioni per cui non sta con una ragazza.
E' interessante anche l'idea che hai di questa amicizia e dell'omosessualità: se il tuo amico sapesse tutto, secondo te (che lo conosci bene) che succederebbe alla vostra amicizia?
la tua richiesta di consulto è duplice:
- da una parte vorresti sapere cosa fare, se sia arrivato il momento di dire almeno a questo tuo amico, di essere gay;
- dall'altra c'è molta preoccupazione per le condizioni di salute del tuo amico depresso. Su questo punto non è il tuo amico che fa fatica ad aprirsi con te, ma le depressioni determinano sempre una certa inadeguatezza. Quindi è verosimile pensare che questo tuo amico non riesca a capire cosa gli stia accadendo e quindi a raccontartelo.
Ma l'aspetto principale del consulto è la tua storia, ovviamente.
Mi hanno colpito molte cose che hai scritto, per esempio il senso di colpa per esserti innamorato del tuo amico. Questo è un giudizio pesante che ti stai attribuendo, perchè gli esseri umani si innamorano e basta (è un dato di fatto e non è colpa di nessuno) e poi non scegliamo la persona di cui ci innamoriamo: accade. Soprattutto è incongruo il senso di colpa. Credi che potresti mai danneggiare il tuo amico? Credi davvero che il tuo amico potrebbe decidere di non frequentarti più se sapesse che sei gay e sei innamorato di lui? Ne avete mai parlato in passato? Ovvero conosci le sue idee in merito?
Poi dici, all'inizio, che molto probabilmente lui non è gay... alla fine sembra quasi che tu stia sperando che lo sia. Fai attenzione a non fraintendere il tuo amico, perchè -se soffre di depressione- avere una ragazza in questo momento potrebbe essere per lui in secondo piano o potrebbero esserci altre ragioni per cui non sta con una ragazza.
E' interessante anche l'idea che hai di questa amicizia e dell'omosessualità: se il tuo amico sapesse tutto, secondo te (che lo conosci bene) che succederebbe alla vostra amicizia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Capisco l'inadeguatezza che le depressioni generano, ma in ogni modo lui ha sempre parlato poco e in maniera generica di argomenti correlati alla sessualità, e sono quasi certo che questo "blocco" sia una delle ragione del suo stato attuale, etero o gay che sia. Le sue idee riguardo all'omosessualità sono molto aperte, e credo che continuerebbe a frequentarmi senza problemi; il problema è che il suo costante rifiuto di un dialogo o confronto su questo come altri temi finisce per inibire anche me più di quanto già non lo fossi. So che è paradossale, ma credo che l'amicizia sarebbe danneggiata più dal mio senso di vergogna che dalla sua reazione. In più, ripeto che in questo momento è molto instabile, a livello psicologico e basta un niente per mandarlo in crisi.
Riguardo alle mie ipotesi sulla sua sessualità, ho esordito dicendo che non credo sia gay perché, oltre ad essere stato fidanzato in passato, parla e si comporta da eterosessuale, ma considerando tutte le bugie che ha detto a me e ad altri non mi stupirei se anche quegli atteggiamenti fossero solo un modo per camuffare i suoi veri interessi. D'altro canto, come ho già scritto, io non posso avere una visuale oggettiva della situazione e temo che i miei sospetti scaturiscano solo dal mio modo di pensare e non da indizi effettivi. La speranza che invece mostro nella parte finale del messaggio è dovuta al fatto che, se veramente all'origine del suo stato ci fosse un motivo simile, un coming out da una parte o dall'altra risolverebbe la situazione di entrambi.
Riguardo alle mie ipotesi sulla sua sessualità, ho esordito dicendo che non credo sia gay perché, oltre ad essere stato fidanzato in passato, parla e si comporta da eterosessuale, ma considerando tutte le bugie che ha detto a me e ad altri non mi stupirei se anche quegli atteggiamenti fossero solo un modo per camuffare i suoi veri interessi. D'altro canto, come ho già scritto, io non posso avere una visuale oggettiva della situazione e temo che i miei sospetti scaturiscano solo dal mio modo di pensare e non da indizi effettivi. La speranza che invece mostro nella parte finale del messaggio è dovuta al fatto che, se veramente all'origine del suo stato ci fosse un motivo simile, un coming out da una parte o dall'altra risolverebbe la situazione di entrambi.
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Forse un ulteriore ostacolo è determinato da come vivi la tua sessualità: "credo che l'amicizia sarebbe danneggiata più dal mio senso di vergogna che dalla sua reazione".
Di che cosa bisognerebbe vergognarsi? Di essere innamorati di una persona?
Molte persone hanno questa idea, a prescindere dall'orientamento sessuale...
Se tu, che conosci la situazione meglio di tutti e che hai valutato eventuali scenari futuri, ritieni che esporti sia risolutivo (nel bene o nel male), non ti rimane che farlo. Se il tuo amico NON fosse gay, lui reagirà bene secondo quanto dici di lui perchè è aperto.
E tu? Come prenderesti un eventuale rifiuto?
Di che cosa bisognerebbe vergognarsi? Di essere innamorati di una persona?
Molte persone hanno questa idea, a prescindere dall'orientamento sessuale...
Se tu, che conosci la situazione meglio di tutti e che hai valutato eventuali scenari futuri, ritieni che esporti sia risolutivo (nel bene o nel male), non ti rimane che farlo. Se il tuo amico NON fosse gay, lui reagirà bene secondo quanto dici di lui perchè è aperto.
E tu? Come prenderesti un eventuale rifiuto?
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Gentile Ragazzo,
purtoppo online ci sono regole e limiti, ma credo che un supporto psicologico sarebbe indicato ai fini di far chiarezza all'interno del suo guazzabuglio emozionale, ai fini di vivere meglio, nel caso ce ne fosse necessità la sua omosessualità e di trovare nuove e più funzionali strategie adattive a questa dolorosa relazione emozionale con il suo amico.
Cari auguri
purtoppo online ci sono regole e limiti, ma credo che un supporto psicologico sarebbe indicato ai fini di far chiarezza all'interno del suo guazzabuglio emozionale, ai fini di vivere meglio, nel caso ce ne fosse necessità la sua omosessualità e di trovare nuove e più funzionali strategie adattive a questa dolorosa relazione emozionale con il suo amico.
Cari auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.5k visite dal 03/12/2011.
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