Relazioni sesso e paura malattie
Salve scrivo perche ultimamente da un mese a questa parte vivo momenti misti a nostalgia e terrore.
A gennaio il mio ex ragazzo mi lascia, poi durante l'estate abbiamo cmq dei rapporti sessuali ma lui sembra intenzionato a rimaner solo un amante, la cosa mi ferisce.
In estate conosco un uomo di 38 anni, sposato e con una figlia, lo conosco in discoteca, lui le frequenta spesso, vengo a sapere queste cose da una mia amica che fa la pr in questi locali. Lui mi lusinga, mi regala fiori e non si allontana un attimo da me quando siamo nei locali. Ma c'e' poca comunicazione verbale tra noi, non mi invita ad uscire preferisce vedersi li. Una sera quando per mi sento dire sempre le solite frasi fatte gli dico che non e' la persona per me e lui ha una reazione forte, rompe dei bicchieri, e scappa via io lo seguo e gli faccio capire che l'ho fatto solo per sapere se ci tiene a me.
Qualche mese dopo( il 7 ottobre) una sera ci rivediamo in disco e finiamo a far l'amore, ma nn e' come me l'aspettavo , iniziamo il rapporto protetto e ha un certo punto lui si toglie il preservativo per farlo senza, io mi rifiuto e finisce la cosa.
Il giorno dopo io piango sto male, lui mi chiama sa di aver sbagliato.
Comunque in tutto questo tempo non mi ha mai invitato ad uscire solo una volta em i ha vista insicura e poi ha lasciato stare.
Ora sto male perche ho tim ore che si sia tolto il preservativo non tanto perche non aveva piu l'erezione ma perche magari si era rotto e io non me ne sono accorta. Una ragazza che lui ha frequentato prima di me sempre conosciuta in discoteca in questi giorni e' disperata perche da quello che ho capito il suo fidanzato ha preso una malattia venerea molto grave, e lei ha frequentato il ragazzo sposato che dicevo sopra proprio l'anno scorso quando si era lasciata per un periodo dal suo compagno.
Quindi ho una grande paura che il preservativo si sia rotto e mi sia presa magari qualcosa, non so piu che pensare i sento un macigno addosso, e ora lui e' puire indifferente perche se no mi farebbe soffrire. Grazie a chi risponderà.
A gennaio il mio ex ragazzo mi lascia, poi durante l'estate abbiamo cmq dei rapporti sessuali ma lui sembra intenzionato a rimaner solo un amante, la cosa mi ferisce.
In estate conosco un uomo di 38 anni, sposato e con una figlia, lo conosco in discoteca, lui le frequenta spesso, vengo a sapere queste cose da una mia amica che fa la pr in questi locali. Lui mi lusinga, mi regala fiori e non si allontana un attimo da me quando siamo nei locali. Ma c'e' poca comunicazione verbale tra noi, non mi invita ad uscire preferisce vedersi li. Una sera quando per mi sento dire sempre le solite frasi fatte gli dico che non e' la persona per me e lui ha una reazione forte, rompe dei bicchieri, e scappa via io lo seguo e gli faccio capire che l'ho fatto solo per sapere se ci tiene a me.
Qualche mese dopo( il 7 ottobre) una sera ci rivediamo in disco e finiamo a far l'amore, ma nn e' come me l'aspettavo , iniziamo il rapporto protetto e ha un certo punto lui si toglie il preservativo per farlo senza, io mi rifiuto e finisce la cosa.
Il giorno dopo io piango sto male, lui mi chiama sa di aver sbagliato.
Comunque in tutto questo tempo non mi ha mai invitato ad uscire solo una volta em i ha vista insicura e poi ha lasciato stare.
Ora sto male perche ho tim ore che si sia tolto il preservativo non tanto perche non aveva piu l'erezione ma perche magari si era rotto e io non me ne sono accorta. Una ragazza che lui ha frequentato prima di me sempre conosciuta in discoteca in questi giorni e' disperata perche da quello che ho capito il suo fidanzato ha preso una malattia venerea molto grave, e lei ha frequentato il ragazzo sposato che dicevo sopra proprio l'anno scorso quando si era lasciata per un periodo dal suo compagno.
Quindi ho una grande paura che il preservativo si sia rotto e mi sia presa magari qualcosa, non so piu che pensare i sento un macigno addosso, e ora lui e' puire indifferente perche se no mi farebbe soffrire. Grazie a chi risponderà.
[#1]
Le abbiamo già suggerito più volte di rivolgersi di persona a uno psicologo psicoterapeuta, dato che le sue ansie sembrano essere sempre lì. È poi riuscita a farlo?
Per il suo stesso bene, dovrebbe abbandonare l'illusione che scrivendoci molte volte l'ansia se ne possa andare. Sfogare le proprie ansie, sul momento può far sentire meglio, ma alla lunga non risolve. Deve decidersi a farsi seguire da un professionista di persona, che sappia orientarla nel modo adeguato.
Cordiali saluti
Per il suo stesso bene, dovrebbe abbandonare l'illusione che scrivendoci molte volte l'ansia se ne possa andare. Sfogare le proprie ansie, sul momento può far sentire meglio, ma alla lunga non risolve. Deve decidersi a farsi seguire da un professionista di persona, che sappia orientarla nel modo adeguato.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
No, è il contrario. È il suo stato psicologico a essere influenzato dai suoi problemi.
Nelle forme d'ansia come la paura delle malattie, chiedere rassicurazioni è una delle trappole in cui cade l'ansioso. Pensa che se viene rassicurato a sufficienza, si sentirà meglio. Invece le rassicurazioni sono come una droga: lì per lì fanno sentire meglio, ma alla lunga possono aggravare il problema, perché ogni rassicurazione che riceve le dà una CONFERMA che lei non può farne a meno. E quindi alimentando la disfunzionalità.
Saprà d'essere uscita dall'ansia non quando sarà stata rassicurata a sufficienza, ma quando non avrà più bisogno di chiedere rassicurazioni.
Ecco perché, se la rassicurassimo, non le renderemmo un buon servizio.
Cordiali saluti
Nelle forme d'ansia come la paura delle malattie, chiedere rassicurazioni è una delle trappole in cui cade l'ansioso. Pensa che se viene rassicurato a sufficienza, si sentirà meglio. Invece le rassicurazioni sono come una droga: lì per lì fanno sentire meglio, ma alla lunga possono aggravare il problema, perché ogni rassicurazione che riceve le dà una CONFERMA che lei non può farne a meno. E quindi alimentando la disfunzionalità.
Saprà d'essere uscita dall'ansia non quando sarà stata rassicurata a sufficienza, ma quando non avrà più bisogno di chiedere rassicurazioni.
Ecco perché, se la rassicurassimo, non le renderemmo un buon servizio.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile ragazza, più che vivere nella paura di aver contratto una malattia da questo comportamento e dall'episodio connesso, ritengo dovrebbe affrontare la paura.
Da una parte è un'emozione sana che Le ha segnalato e Le segnala un pericolo (un comportamento a rischio), ma dall'altra sta diventando fonte di disagio, perchè la Sua paura, anzichè essere superata, si sta amplificando.
Io ritengo, se non è in grado di superare la cosa, che una consulenza psicologica possa fare al caso Suo.
Un cordiale saluto,
Da una parte è un'emozione sana che Le ha segnalato e Le segnala un pericolo (un comportamento a rischio), ma dall'altra sta diventando fonte di disagio, perchè la Sua paura, anzichè essere superata, si sta amplificando.
Io ritengo, se non è in grado di superare la cosa, che una consulenza psicologica possa fare al caso Suo.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile Ragazza,
lo storico dei suoi consulti ed il suo diasgio odierno, la dovrebbe far riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad un clinico reale, in carne ed ossa,che si occupi di lei e della sua ansia recidivante.
Saluti
lo storico dei suoi consulti ed il suo diasgio odierno, la dovrebbe far riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad un clinico reale, in carne ed ossa,che si occupi di lei e della sua ansia recidivante.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
Io ieri avendo visto questo tipo che si baciava con un'altra sono venuta alle mani , gli ho dato un ceffone vero e prorio . Sono preoccupata di non sapermi controllare, di non saper ragionare visto che e 'un uomo sposato. Se sono fatta cosi caratterialmente andando da uno psicolo o psichiatra mi darebbe dei psicofarmaci per smorzare certi aspetti del mio carattere e io voglio inizaire a prendere medicinali a causa del male che mi fa la gente. SEnza offesa per il vostro lavoro.
[#7]
>>> SEnza offesa per il vostro lavoro.
>>>
Nessun'offesa, dato che lo psicologo, per scelta, non si occupa di farmaci.
Solo lei può decidere se ha bisogno d'essere aiutata oppure no, curarsi non è mica obbligatorio.
Tuttavia, prima abbandonerà l'illusione che potrà essere aiutata da qui, senza farsi vedere di persona, prima inizierà a percorrere la strada che la farà stare meglio.
Cordiali saluti
>>>
Nessun'offesa, dato che lo psicologo, per scelta, non si occupa di farmaci.
Solo lei può decidere se ha bisogno d'essere aiutata oppure no, curarsi non è mica obbligatorio.
Tuttavia, prima abbandonerà l'illusione che potrà essere aiutata da qui, senza farsi vedere di persona, prima inizierà a percorrere la strada che la farà stare meglio.
Cordiali saluti
[#8]
"Sono preoccupata di non sapermi controllare..."
Gentile Utente, il lavoro dello psicologo consiste anche nell'aiutare le persone ad imparare a modulare bene le proprie emozioni. Questo non significa controllare nè reprimere ciò che si prova, ma non esserne in balia.
E per modulare la rabbia e tutte le emozioni non ci sono farmaci!
Un cordiale saluto,
Gentile Utente, il lavoro dello psicologo consiste anche nell'aiutare le persone ad imparare a modulare bene le proprie emozioni. Questo non significa controllare nè reprimere ciò che si prova, ma non esserne in balia.
E per modulare la rabbia e tutte le emozioni non ci sono farmaci!
Un cordiale saluto,
[#9]
Credo che lei non conosca il lavoro dello psicologo, non somministra farmaci miracolistici che smorzano gli aspetti del suo carattere, nè trova soluzioni così destruenti per il suo comportamento.
Se lei vorrà e lo riterra' opportuno, potrà lavorare per lei e con lei, al fine di insegnarle nuove e più funzionali strategie adattive.
Saluti
Se lei vorrà e lo riterra' opportuno, potrà lavorare per lei e con lei, al fine di insegnarle nuove e più funzionali strategie adattive.
Saluti
[#10]
Utente
Si penso di essere ignorante nel Vostro campo e forse anzi sicuramente mi sono espressa male.
Pero' credo che il mio timore e' quello di assumere eventuali farmaci.
Non sapere controllare la gelosia e l'aggressività(in questo caso ho alzato la voce e dato un ceffone davanti a tutti in una discoteca) e' sintomo di mancato autocontrollo, MI DEVO PREOCCUPARE?
Pero' credo che il mio timore e' quello di assumere eventuali farmaci.
Non sapere controllare la gelosia e l'aggressività(in questo caso ho alzato la voce e dato un ceffone davanti a tutti in una discoteca) e' sintomo di mancato autocontrollo, MI DEVO PREOCCUPARE?
[#11]
>>> Sono preoccupata di non sapermi controllare
>>>
>>> MI DEVO PREOCCUPARE?
>>>
Questi sono sintomi di tendenza all'ossessività, suggerita anche dal gran numero di consulti che ci ha chiesto. Deve necessariamente rivolgersi a uno specialista, altrimenti continuerà a chiedere rassicurazioni con domande come: "Mi devo preoccupare?" nell'illusione che ciò potrà farla stare meglio, e invece la fa stare peggio.
Vada dallo specialista.
Cordiali saluti
>>>
>>> MI DEVO PREOCCUPARE?
>>>
Questi sono sintomi di tendenza all'ossessività, suggerita anche dal gran numero di consulti che ci ha chiesto. Deve necessariamente rivolgersi a uno specialista, altrimenti continuerà a chiedere rassicurazioni con domande come: "Mi devo preoccupare?" nell'illusione che ciò potrà farla stare meglio, e invece la fa stare peggio.
Vada dallo specialista.
Cordiali saluti
[#13]
La teatro-terapia, ammesso che si possa parlare di vera e propria terapia, il che non è scontato, certamente NON è specifica per i disturbi ossessivi, come sembra essere il suo.
Non sprechi altro tempo e si rivolga allo specialista in disturbi d'ansia, psicologo psicoterapeuta o psichiatra.
Cordiali saluti
Non sprechi altro tempo e si rivolga allo specialista in disturbi d'ansia, psicologo psicoterapeuta o psichiatra.
Cordiali saluti
[#15]
Salve, concordo con i colleghi che una consulenza psicologica potrebbe certamente aiutarla ed accompagnarla verso un terapia adeguata al suo disturbo, e questo non necessariamente implica la somministrazioni di farmaci e di certo non da questi può dipendere la soluzione alle sue ansie e difficoltà. Credo però che Lei debba fare il primo passo e decidere di affidarsi ad un professionista, se continua a rimanere in questa situazione di attesa probabilmente non riuscirà da sola ad uscire da questa situazione, anche chiedendo ulteriori consulti online, o immaginando fantasiose terapie...
La lascio con una domanda: cosa la frena ad avvicinarsi ad uno psicologo, dopo tutte le indicazioni che i miei colleghi ed io Le abbiamo proposto?
Cordiali saluti.
La lascio con una domanda: cosa la frena ad avvicinarsi ad uno psicologo, dopo tutte le indicazioni che i miei colleghi ed io Le abbiamo proposto?
Cordiali saluti.
Dr. Giordano Bertolazzi
Psicologo
[#16]
Utente
Perche' forse penso di non averne cosi bisogno, o forse ho timore di iniziare a ragionare ed riuscire poi a fare a meno di chi amo ma non mi fa del bene.
Che significa disturbo ossessivo?
Io credo di essere attratta da chi prima mi seduce e poi mi abbandona per sanare la ferita che hanno lasciato la molestie ricevute al liceo.
Che significa disturbo ossessivo?
Io credo di essere attratta da chi prima mi seduce e poi mi abbandona per sanare la ferita che hanno lasciato la molestie ricevute al liceo.
[#17]
L'ossessività è una forma d'ansia che si esprime, fra le altre cose, con la mania di controllo (per paura di perderlo) e la richiesta continua di rassicurazioni:
>>> Sono preoccupata di non sapermi controllare
>>>
>>> MI DEVO PREOCCUPARE?
>>>
Non è detto che lei soffra d'ossessività, da qui si possono solo fare ipotesi, ma è probabile che continuando a rifiutarsi di farsi vedere starà perdendo tempo, e intanto permettendo al suo problema di strutturarsi e cronicizzarsi.
Cordiali saluti
>>> Sono preoccupata di non sapermi controllare
>>>
>>> MI DEVO PREOCCUPARE?
>>>
Non è detto che lei soffra d'ossessività, da qui si possono solo fare ipotesi, ma è probabile che continuando a rifiutarsi di farsi vedere starà perdendo tempo, e intanto permettendo al suo problema di strutturarsi e cronicizzarsi.
Cordiali saluti
[#18]
Utente
Vede, io cercavo semplicemente uno spunto di riflessione piu che delle rassicurazioni.
Non capisco perche non riesco a non pensare a quest'uomo che non ha nulla di buono , si pavoneggia in discoteca ma io ne sono terribbilmente attratta, e piu io sono attratta piu lui gode e fa l'indifferente, penso sia un narcisista di prima.
Ma dentro lui vedo dolore non so perche, vorrei aiutarlo, forse lo sto scusando?
Comunque se io scrivo qui e' solo per ricevere dei pareri, non rassicurazioni ripeto.
Mi viene risposto sempre di iniziare una terapia (non dico che sia sbagliato), ma che costa leggere cio che vi scrivo e darmi un parere, poi se io trovero' il tempo e la forza mi rivolgero' a un terapeuta in carne ed ossa.
Grazie mille
Non capisco perche non riesco a non pensare a quest'uomo che non ha nulla di buono , si pavoneggia in discoteca ma io ne sono terribbilmente attratta, e piu io sono attratta piu lui gode e fa l'indifferente, penso sia un narcisista di prima.
Ma dentro lui vedo dolore non so perche, vorrei aiutarlo, forse lo sto scusando?
Comunque se io scrivo qui e' solo per ricevere dei pareri, non rassicurazioni ripeto.
Mi viene risposto sempre di iniziare una terapia (non dico che sia sbagliato), ma che costa leggere cio che vi scrivo e darmi un parere, poi se io trovero' il tempo e la forza mi rivolgero' a un terapeuta in carne ed ossa.
Grazie mille
[#21]
>>> Forse faccio un ragionamento sbagliato
>>>
Sì, purtroppo è così. Non deve confondere un semplice consulto online con una richiesta d'aiuto vera e propria, perché non sono la stessa cosa.
Delle due l'una: o il suo problema è preoccupante o non lo è. Se lo è, ha bisogno di consulti di persona. Se non lo è, le abbiamo già risposto tutto quello che era possibile risponderle.
Cordiali saluti
>>>
Sì, purtroppo è così. Non deve confondere un semplice consulto online con una richiesta d'aiuto vera e propria, perché non sono la stessa cosa.
Delle due l'una: o il suo problema è preoccupante o non lo è. Se lo è, ha bisogno di consulti di persona. Se non lo è, le abbiamo già risposto tutto quello che era possibile risponderle.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 7.6k visite dal 02/12/2011.
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