Attrazione verso ragazzo

Buonasera, sono un ragazzo di 27 anni con un grosso problema. Più di un anno fa sono venuti ad abitare vicino a me una famiglia straniera. Questa famiglia come dicevo versa in gravi condizioni economiche così per aiutarli un pò abbiamo offerto loro un lavoro che gli permetta di mantenersi. Ho così conosciuto questo ragazzino di 16 anni che fin da subito ha dimostarto un grande affetto nei miei confronti. Nonostante la differenza di età ci frequentavamo spesso, l'ho aiutato a imparare la lingua, conoscere le nostre abitudini, aiutandolo nella scuola. Per me è come un fratello che non ho mai avurto e che ho sempre desiderato. Questo fino a due mesi fa quando siamo stati abbracciati per circa un'ora accarazendoci e scambiandoci tenerezze. Da allora quando siamo soli ci teniamo la mano e a me basta il suo contatto per eccitarmi. Lo stesso amore lo prova anche lui e quando ho provato a parlargli della gravità della situazione lui mi ha risposto in modo molto maturo che sapeva quello che faceva e che vuole solo me. Da alloro la notte non riesco più a dormire oltre scoprire di amare un ragazzo c'è anche il problema dell'età. Io voglio bene a questo ragazzo più della mia stessa vita e non voglio fargli del male. Provo a staccarmi da lui in tutti i modi ma appena non lo sento sto male e vado in panico, ho lasciato tutti imiei amici(non che ne avessi tanti) e scrivo sms solo a lui.
Della mia vita non me ne frega più niente, ormai ho toccato il fondo e mi faccio schifo sempre di più, però nn voglio fare soffrire lui cosa posso fare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Della mia vita non me ne frega più niente, ormai ho toccato il fondo e mi faccio schifo sempre di più
>>>

Anche per questa cosa che dice, e soprattutto per non far soffrire il ragazzo, credo che dovrebbe parlarne con uno psicologo, di persona. In fondo anche lei è giovane e ha diritto di fare un po' di chiarezza nella sua vita che ancora deve svolgersi.

È la prima volta che le capita di sentire attrazione per un ragazzo?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)mi faccio schifo sempre di più(..)
gentile ragazzo, al di là di questa esperienza è questo il concetto che dovrebbe rielaborare con l'aiuto, magari, di un terapeuta.
perchè tocca il fondo, per un amore (culturamente-fisiologicamente, moralmente)? inaccettabile?
ma solo un confronto con un esperto potrà risolvere certi quesiti.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissimo,

Per prima cosa "no panic": il desiderio omosessuale non è la fine del mondo. Se lei fosse vissuto nell'antica Grecia, avrebbe trovato del tutto normale questa infatuazione per un ragazzo, nel fiore degli anni. I greci infatti non distinguevano fra omosessualità ed eterosessualità: non vi era una sessualità alternativa all'altra e una stessa persona poteva amare donne o ragazzi senza crearsi troppi problemi e senza essere stigmatizzato per questo.

Con questa premessa classicheggiante vorrei portarla a riflettere sul fatto che la sensazione di "sporco" che lei prova è probabilmente frutto di un pregiudizio culturale, visto che nella società odierna l'omosessualità non è più considerata assolutamente normale, come nell'età classica (pensi che di un uomo virile come Cesare si diceva che era la moglie di tutti i mariti e il marito di tutte le mogli...)
I pregiudizi che si sono sedimentati nella società odierna non permettono ancora, almeno alle nostre latitudini, che siano considerati "normali" i rapporti fra persone dello stesso sesso, anche se in futuro le cose potrebbero cambiare.

C'è però un aspetto non trascurabile nella sua storia: essendo il suo giovane amico ancora minorenne e non avendo quindi il ragazzo ancora completato il suo sviluppo psico-sessuale, sarebbe del tutto scorretto, nei suoi confronti, non dargli l'opportunità di crescere rispettando i suoi tempi e gli incontri, anche eterosessuali, che potrebbe fare.

Volendo evitare tout court qualsiasi discorso etico e morale, ma restando nel campo strettamento psico-sessuologico, sarebbe importante che gli adolescenti avessero rapporti con persone della loro età, perché in questo modo non vi sarebbe (o vi sarebbe molto meno) il sospetto di un condizionamento dovuto al carisma esercitato dalla persona più matura. Oltre tutto, essendosi lei preso cura del giovane e della sua famiglia, potrebbe aver suscitato nel ragazzo un senso di riconoscenza, che per inesperienza potrebbe essere da lui facilmente scambiato per amore.

Quanto a lei, premesso che non c'è nulla di sporco da cui doversi difendere o di cui doversi vergognare, sarebbe opportuno intraprendere una psicoterapia presso un terapeuta perfezionato in sessuologia, al fine di ri-trovare un nuovo equilibrio personale, a prescindere da quello che sarà il suo orientamento sessuale futuro.

Cordialmente,
[#4]
Utente
Utente
Innanzitutto vi ringrazio per le risposte, poter parlare di questa cosa e sapere che qualcuno mi abbia ascoltato è per me di grande conforto.

Si è la prima volta che mi "innamoro" di una persona del mio stesso sesso,e già li la cosa mi è difficile da digerire. Con le ragazze sono stato sempre imbranato, di esperienze ne ho avute ben poche perchè mi sento inadeguato fisicamente (forse perchè ho sempre dimostrato meno della mia età e quindi non sono considerato dall'altro sesso).

Tocco il fondo perchè sentire una pulsione per un ragazo così giovane mi fa sentire in colpa...quando lui mi tocca la gamba io stringo la lingua tra i denti e cerco di dinvincolarmi perchè avrei il desiderio di fare lo stesso con lui quindi senza farmi accorgere invento impegni per poter correre a casa rinchiudermi in camera e stare sul letto per ore con una sensazione di vomito e un malessere fisico inspiegabile.

Io non vorrei che si allontanasse da me perchè lo amo. Non voglia che viva la mia adolescenza fatta di responsabilità, studio, e nessun divertimento per questo lo sprono ad andare con i suoi amici, di stare fuori con le amiche. Sono arrivato perfino a supplicarlo di andare a mangiare la pizza con una ragazzina...l'ha fatto ma mentre era fuori continuava a messaggiarmi che lui mi pensa che non vuole abbandonarmi ecc...

Da qualche anno soffro un pò di depressione tanti rimpianti, nessun interesse, pochi amici, lavoro poco gratificante...adesso mi si presenta un lui, tanto diverso da me 16enne, e per lui farei di tutto. Non voglio rovinargli l'esistenza...devo solo trovare il modo per farlo staccare da me senza che soffra. Dei risvolti sul mio stato psico-fisico poco mi importa ormai ho fallito in quasi in tutti i campi dell'essere.

Di aiuto psicologico ne avrei bisogno (anche tanto), dovrei partire da 14 anni fino ai 27 con un sacco di cose irrisolte che ormai mi logorano ma non me ne frega più niente di me.

Chiedo a voi un consiglio non tanto per me ma per il mio "sfortunato" amico-fratello-ragazzo, come posso fare a lasciarlo?
Vi ringrazio tanto per il tempo che mi avete dedicato.
Con tanta riconoscenza.
Gabriele
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se riconosce di aver bisogno di aiuto psicologico, e anche tanto, dovrebbe cercarlo di persona. Come spesso diciamo ai nostri utenti, più un problema è pressante e meno si può fare da qui, a distanza. Il lavoro dello psicologo ha modo di svolgeri e realizzarsi in modo ottimale solo attraverso dei colloqui faccia a faccia.

Se vuole possiamo orientarla in questo senso.

Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Ringrazio i dottori per le loro consulenze. Ieri sera ho parlato con lui e gli ho spiegato che non possiamo continuare così, che lui deve frequentare amici della sua età, farsi le sue esperienze perchè a tutti i costi non voglio che viva la mia stessa vita. Da ieri piange, continua a messaggiarmi ma non ho più risposto. Spero solo che gli passi più velocemente possibile.

Grazie per le vostre consulenze buon proseguimento di lavoro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo, il suo consulto contiene dolore ed estrema confusività circa la differenza di età e l'amore omosessuale.
Entrambi gli ambiti di riflessione, potrebbero essere spunto per un lavoro di tipo psicoterapico, ai fini di una nuova e più approfondita connoscenza di sè, traformando la crisi in risorsa.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it