Gelosia e paranoia
Salve, scrivo in quanto credo di aver bisogno di un consiglio da qualcuno che non sia un coetaneo o che non sia coinvolto.
Da circa un anno sto con un ragazzo straniero che appartiene ad una cultura completamente diversa dalla mia e ovviamente spesso ci scontriamo per modi diversi di vedere le cose. In particolare, io sono molto gelosa per alcuni suoi comportamenti che lui ritiene essere assolutamente innocui. Io percepisco invece una profonda mancanza di rispetto nei miei confronti sebbene non vi sia un tradimento nel senso esatto del termine. Lui cerca di rassicurarmi ma lo fa nel modo sbagliato (io credo) in quanto non mi rassicura affatto.
Inoltre, spesso mi sento esclusa dalla sua vita perchè decide di non andare insieme a me a vari eventi sociali organizzati da amici suoi o a volte persone che conosco anche io dicendo che "non si usa nel suo Paese di portare altre persone senza chiedere". Il problema è che io così inizio a pensare che non voglia che io vada insieme a lui per non vedere cosa fa o con chi è,e penso anche che essendo la sua ragazza dovrebbe "desiderare" di passare una serata con me e quindi coinvolgermi direttamente senza star lì a chiedere "vuoi venire? se vuoi chiedo se puoi venire" come se fossi un peso o la mia presenza fosse di troppo. Non riesco a mandar giù queste cose e la mia insicurezza prende piede trasformandomi in una paranoica che si fa dei film in testa su dov'è e cosa fa. Tutto ciò sta rovinando il rapporto, ma io non riesco a fargli capire cosa mi da fastidio o comunque non troviamo un compromesso che vada bene ad entrambi ed ogni giorno siamo punto e a capo. Io mi tormento le giornate e ovviamente tormento lui, cosa di cui mi rendo conto ma che non riesco ad evitare proprio perchè non so come risolvere il problema. Grazie per le risposte che mi darete.
Da circa un anno sto con un ragazzo straniero che appartiene ad una cultura completamente diversa dalla mia e ovviamente spesso ci scontriamo per modi diversi di vedere le cose. In particolare, io sono molto gelosa per alcuni suoi comportamenti che lui ritiene essere assolutamente innocui. Io percepisco invece una profonda mancanza di rispetto nei miei confronti sebbene non vi sia un tradimento nel senso esatto del termine. Lui cerca di rassicurarmi ma lo fa nel modo sbagliato (io credo) in quanto non mi rassicura affatto.
Inoltre, spesso mi sento esclusa dalla sua vita perchè decide di non andare insieme a me a vari eventi sociali organizzati da amici suoi o a volte persone che conosco anche io dicendo che "non si usa nel suo Paese di portare altre persone senza chiedere". Il problema è che io così inizio a pensare che non voglia che io vada insieme a lui per non vedere cosa fa o con chi è,e penso anche che essendo la sua ragazza dovrebbe "desiderare" di passare una serata con me e quindi coinvolgermi direttamente senza star lì a chiedere "vuoi venire? se vuoi chiedo se puoi venire" come se fossi un peso o la mia presenza fosse di troppo. Non riesco a mandar giù queste cose e la mia insicurezza prende piede trasformandomi in una paranoica che si fa dei film in testa su dov'è e cosa fa. Tutto ciò sta rovinando il rapporto, ma io non riesco a fargli capire cosa mi da fastidio o comunque non troviamo un compromesso che vada bene ad entrambi ed ogni giorno siamo punto e a capo. Io mi tormento le giornate e ovviamente tormento lui, cosa di cui mi rendo conto ma che non riesco ad evitare proprio perchè non so come risolvere il problema. Grazie per le risposte che mi darete.
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Gentile Utente,
può esplicitare a quali comportamenti si riferisce?
Sembrerebbe piuttosto difficile che qualcosa che per lei implica una "profonda mancanza di rispetto" per il suo ragazzo possa davvero essere del tutto innocuo.
Per quanto riguarda il fatto che non la porta con sè perchè dice che nella sua cultura "non si usa" farlo senza chiedere prima si potrebbe risponderle solo sapendo a quale cultura appartiene, e se quindi quello che dice risponde a realtà o se si sta nascondendo dietro ad una scusa.
Quello però che conta dal suo punto di vista è se è disposta a tollerare ulteriormente questi comportamenti, dal momento che è possibile che in futuro non cambino.
può esplicitare a quali comportamenti si riferisce?
Sembrerebbe piuttosto difficile che qualcosa che per lei implica una "profonda mancanza di rispetto" per il suo ragazzo possa davvero essere del tutto innocuo.
Per quanto riguarda il fatto che non la porta con sè perchè dice che nella sua cultura "non si usa" farlo senza chiedere prima si potrebbe risponderle solo sapendo a quale cultura appartiene, e se quindi quello che dice risponde a realtà o se si sta nascondendo dietro ad una scusa.
Quello però che conta dal suo punto di vista è se è disposta a tollerare ulteriormente questi comportamenti, dal momento che è possibile che in futuro non cambino.
Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359
[#2]
Utente
Grazie per la risposta....si, sono stata un pò vaga!
Lui è un ragazzo africano, camerunense per la precisione, e i comportamenti a cui mi riferisco sono ad esempio ballare "strofinandosi" addosso ad altre ragazze anche se non si conoscono, solo perchè per la sua cultura è una cosa che fanno tutti, "è un modo di ballare". Io l'ho visto con i miei occhi letteralmente con le mani sul didietro di un'altra ragazza la quale si strofinava addosso a lui e davvero non ci ho visto più.
Io veramente non riesco ad accettarlo ed è una cosa che mi da veramente fastidio. Lui ha deciso allora che per evitare problemi non va più da nessuna parte, ma in realtà io ho proposto di andare insieme e lui ha tirato fuori la storia che mi porterà con lui soltanto se sono amici suoi o che io conosco bene o che gli dicono espressamente che posso venire anche io. Nella mia cultura, per educazione le fidanzate o mogli si invitano generalmente nelle situazioni di feste di laurea, compleanni o cose simili. Io ho sempre più l'impressione che non voglia che io partecipi o stia con lui in queste situazioni in cui spesso non ci sono altri italiani oltre me. Non so proprio che cosa fare almeno per raggiungere una certa serenità nel rapporto di coppia!!
Grazie ancora
Lui è un ragazzo africano, camerunense per la precisione, e i comportamenti a cui mi riferisco sono ad esempio ballare "strofinandosi" addosso ad altre ragazze anche se non si conoscono, solo perchè per la sua cultura è una cosa che fanno tutti, "è un modo di ballare". Io l'ho visto con i miei occhi letteralmente con le mani sul didietro di un'altra ragazza la quale si strofinava addosso a lui e davvero non ci ho visto più.
Io veramente non riesco ad accettarlo ed è una cosa che mi da veramente fastidio. Lui ha deciso allora che per evitare problemi non va più da nessuna parte, ma in realtà io ho proposto di andare insieme e lui ha tirato fuori la storia che mi porterà con lui soltanto se sono amici suoi o che io conosco bene o che gli dicono espressamente che posso venire anche io. Nella mia cultura, per educazione le fidanzate o mogli si invitano generalmente nelle situazioni di feste di laurea, compleanni o cose simili. Io ho sempre più l'impressione che non voglia che io partecipi o stia con lui in queste situazioni in cui spesso non ci sono altri italiani oltre me. Non so proprio che cosa fare almeno per raggiungere una certa serenità nel rapporto di coppia!!
Grazie ancora
[#4]
Utente
Non credo proprio perchè mi conosce abbastanza bene da sapere che io non lo permetterei!!! Non mostra neanche molte gelosia dicendo che lui è tranquillo perchè si fida........e qui tira fuori il fatto che io non mi fido e non mi fiderò mai!! Usa la carta della fiducia! Io non mi fido del tutto perchè questi suoi comportamenti che si sono verificati non mi hanno di certo aiutato!!! E soprattutto non sono certa che lui prenda sul serio quelli che per me sono problemi, infatti mi dice che sono paranoica e che vedo il negativo in tutto e che così rovinerò il rapporto!!
[#5]
Quelli che per lei sono problemi lo sarebbero per la maggior parte delle ragazze, se è vero che lui balla "strofinandosi" addosso ad altre ragazze anche se non si conoscono" e che lei l'ha visto "letteralmente con le mani sul didietro di un'altra ragazza la quale si strofinava addosso a lui".
Non crede?
Ne ha parlato con le sue amiche?
Sarebbe interessante che lei si confrontasse con altre ragazze per sentire cosa pensano di questa situazione.
Per quanto possa fare parte della sua cultura quel modo di ballare - anche se mi sembra strano - penso proprio che sia perfettamente in grado di capire che allungare le mani su altre ragazze non è un comportamento nè rispettoso nè così innocente.
Il fatto però che sia disposto a rinunciare ad andare a ballare per farla stare tranquilla mi fa pensare che sia disposto a fare dei sacrifici per non incrinare il vostro rapporto.
Quanti anni ha il suo ragazzo?
Non crede?
Ne ha parlato con le sue amiche?
Sarebbe interessante che lei si confrontasse con altre ragazze per sentire cosa pensano di questa situazione.
Per quanto possa fare parte della sua cultura quel modo di ballare - anche se mi sembra strano - penso proprio che sia perfettamente in grado di capire che allungare le mani su altre ragazze non è un comportamento nè rispettoso nè così innocente.
Il fatto però che sia disposto a rinunciare ad andare a ballare per farla stare tranquilla mi fa pensare che sia disposto a fare dei sacrifici per non incrinare il vostro rapporto.
Quanti anni ha il suo ragazzo?
[#6]
Utente
Si, ne ho parlato con le mie amiche che ovviamente mi hanno detto la stessa cosa, ma le ragazze camerunensi pensano che sia un modo di ballare e basta e che non ci sia nulla di sessuale o di sentimentale dietro a tale comportamento.
Il mio ragazzo ha 27 anni e io 25.
Sono sicura che lui si stia sforzando per limare alcuni comportamenti, infatti mi ha appunto detto che può rinunciarci. Il punto è che però io non voglio che lui non vada più in assoluto a nessun evento (festa ecc) e che non abbia vita sociale, vorrei solo che mi portasse con lui facendomi così capire che non ha nulla da nascondere e che comunque riesce a divertirsi lo stesso anche ballando da solo. Lui però ha deciso che non va direttamente da nessuna parte escludendomi così del tutto, cosa che però ogni tanto tira fuori dicendo "non sono andato lì per te" facendomi sentire in colpa anche se io non ha mai detto di non andare.
Sono del parere che piano piano potrei riuscire a trovare dei compromessi, a tranquillizzarmi, a cercare di stare serena, ma se lui mi esclude da tutto non mi aiuta e mi instilla sempre più dubbi.
Ci sto male in questa situazione e penso che veramente non riusciamo a capirci fino in fondo e che siamo due isole diverse. Questi pensieri mi fanno star male e mi fanno diventare odiosa ai suoi occhi e opprimente nel controllo quasi ossessivo. Questi poi sono comportamenti che non mi appartengono in genere ma che si sono manifestati in questo rapporto.
Il mio ragazzo ha 27 anni e io 25.
Sono sicura che lui si stia sforzando per limare alcuni comportamenti, infatti mi ha appunto detto che può rinunciarci. Il punto è che però io non voglio che lui non vada più in assoluto a nessun evento (festa ecc) e che non abbia vita sociale, vorrei solo che mi portasse con lui facendomi così capire che non ha nulla da nascondere e che comunque riesce a divertirsi lo stesso anche ballando da solo. Lui però ha deciso che non va direttamente da nessuna parte escludendomi così del tutto, cosa che però ogni tanto tira fuori dicendo "non sono andato lì per te" facendomi sentire in colpa anche se io non ha mai detto di non andare.
Sono del parere che piano piano potrei riuscire a trovare dei compromessi, a tranquillizzarmi, a cercare di stare serena, ma se lui mi esclude da tutto non mi aiuta e mi instilla sempre più dubbi.
Ci sto male in questa situazione e penso che veramente non riusciamo a capirci fino in fondo e che siamo due isole diverse. Questi pensieri mi fanno star male e mi fanno diventare odiosa ai suoi occhi e opprimente nel controllo quasi ossessivo. Questi poi sono comportamenti che non mi appartengono in genere ma che si sono manifestati in questo rapporto.
[#7]
E' quindi sicura del fatto che non portarla con sè sia effettivamente dovuto agli usi del gruppo che frequenta?
E' indubbio che quando due persone appartengono a culture molto differenti sono necessari diversi compromessi e sacrifici perchè possano stare insieme, e che questo può portare a malumori e rivendicazioni poco piacevoli.
A volte però si corre il rischio di attribuire alle diversità culturali la colpa di ciò che non funziona nel rapporto anche quando la cultura non c'entra per niente.
Ad es. lui potrebbe non volerla con sè per non introdurla nel proprio gruppo, esattamente come potrebbe fare qualunque altro ragazzo italiano o di diversa provenienza, perchè non desidera condividere con lei amicizie ed esperienze che non riguardano solo la coppia, oppure lo desidera solo fino ad un certo punto.
Solo lei però ha la risposta, perchè non conoscendovi non è possibile ovviamente pronunciarsi al riguardo.
E' indubbio che quando due persone appartengono a culture molto differenti sono necessari diversi compromessi e sacrifici perchè possano stare insieme, e che questo può portare a malumori e rivendicazioni poco piacevoli.
A volte però si corre il rischio di attribuire alle diversità culturali la colpa di ciò che non funziona nel rapporto anche quando la cultura non c'entra per niente.
Ad es. lui potrebbe non volerla con sè per non introdurla nel proprio gruppo, esattamente come potrebbe fare qualunque altro ragazzo italiano o di diversa provenienza, perchè non desidera condividere con lei amicizie ed esperienze che non riguardano solo la coppia, oppure lo desidera solo fino ad un certo punto.
Solo lei però ha la risposta, perchè non conoscendovi non è possibile ovviamente pronunciarsi al riguardo.
[#8]
Gentile Ragazza,
quando un acoppia è formata da due partners con culture e stili di vita differenti, quanto da lei narrato è possibile e probabile.
Senza conoscere lei, il suo fidanzato e la vostra relazione è veramente difficile esprimersi sensatamente, se il suo disagio dovesse perpetuare valuti l'ipotesi di consultare uno pasicologo, con cui lavorare su di lei, sulla sua gelosia e sulla vostra coppia.
Cari saluti
quando un acoppia è formata da due partners con culture e stili di vita differenti, quanto da lei narrato è possibile e probabile.
Senza conoscere lei, il suo fidanzato e la vostra relazione è veramente difficile esprimersi sensatamente, se il suo disagio dovesse perpetuare valuti l'ipotesi di consultare uno pasicologo, con cui lavorare su di lei, sulla sua gelosia e sulla vostra coppia.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
(..)E soprattutto non sono certa che lui prenda sul serio quelli che per me sono problemi(..)
gentile ragazza il problema nasce quando "pretendiamo" che il/la partner debba assumere dei volari che sono nostri. Ossia la convinzione che il nostro modo di pensare debba essere un valore assoluto e che anche l'altro debba acquisirlo.
Per lei sono cose importanti e, se non lo sono per l'altro, stiamo male. Purtroppo è così che funziona e se non si entra nell'idea che vi sono filosofie differenti del mondo si andrà alla ricerca di un qualcosa che non troveremo mai. pena la disperazione perenne.
Cosa significa?
significa che si trova di fronte ad una scelta, o accetta questa diversità oppure vagherà alla ricerca di un ideale impossibile cone le conseguenze emotive che già subisce.
saluti
gentile ragazza il problema nasce quando "pretendiamo" che il/la partner debba assumere dei volari che sono nostri. Ossia la convinzione che il nostro modo di pensare debba essere un valore assoluto e che anche l'altro debba acquisirlo.
Per lei sono cose importanti e, se non lo sono per l'altro, stiamo male. Purtroppo è così che funziona e se non si entra nell'idea che vi sono filosofie differenti del mondo si andrà alla ricerca di un qualcosa che non troveremo mai. pena la disperazione perenne.
Cosa significa?
significa che si trova di fronte ad una scelta, o accetta questa diversità oppure vagherà alla ricerca di un ideale impossibile cone le conseguenze emotive che già subisce.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 26/11/2011.
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