Verginità a 30 anni

Salve, per chiarezza vorrei raccontare un pò la mia storia in breve.
Gli amici a cui tenevo e ho fatto tanti sacrifici per aiutarli, per vari motivi mi hanno lasciato solo. Ho solo un buon amico ma impegnato fra lavoro e famiglia. Mi sono sempre preoccupato fin troppo per gli altri e i miei genitori anche se non ce n'era bisogno.
Il crollo è avvenuto l'anno scorso, dopo che una ragazza che mi piaceva tanto e traevo persino energia solo vedendola si è fidanzata. Da li il malessere, sfociato poi in ansia e attacchi di panico.
Mi fa star male il pensiero di lei, una vita priva di divertimenti, e spesso sensi di solitudine e abbandono.
Fra i vari pensieri che sfociano poi in ansia e panico c'è anche il fattore verginità, cosa che ovviamente non ho mai rivelato a nessuno.
4 o 5 anni fa l'occasione vera per farlo, ma purtroppo al momento dell'atto la tensione non me l'ha permesso. La ragazza poi l'ho rivista, ma abbiamo smesso di frequentarci perchè lei troppo impegnata.
Al momento sto vedendo un psicologo, ma non ho mai parlato di questo argomento.

Pensavo di togliermi questo "peso" pagando escort o simili, ma poi temo che diventi un doppio segreto, quindi non riuscire a tranquillizzarmi.
Come posso fare?

Mi sento veramente in totale imbarazzo a divulgare una notizia del genere
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Al momento sto vedendo un psicologo, ma non ho mai parlato di questo argomento.>

Gentile utente,
comprendo il suo imbarazzo, tuttavia è importante che riesca a superarlo e riferisca ciò che ha scritto qui allo psicologo che la sta seguendo.

Tenga presente che lo psicologo non giudica ed è tenuto al segreto professionale.

Che tipo di percorso sta seguendo con il suo curante?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

non essere trasparente con lo psicologo che sta vedendo adesso è come non dichiarare i propri sintomi al medico e avere poi la pretesa di una diagnosi e cura efficace!

Crede ci sia un problema di relazione e/o di fiducia con lo psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Caro Ragazzo,
la verginità non è affatto un peso, andrebbe vissuta solo correlando la sessualità all'affettività, non a pagamento, nè per togliersi il pensiero.
Le allego il link di un mio articolo sull'argomento.
Nel mio blog, potrà trovare molto materiale sull'argomento giovani e sessualità.
Cari saluti


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per le risposte.
La psicoterapeuta che sto vedendo la ritengo brava, anche se sembra capire a sprazzi ciò che dico.
E' il secondo che provo e ogni volta raccontare tutto sembro ritornare indietro.
Ripensandoci, molte sono state le occasioni che potevo sfruttare, ma ogni volta sembrava esserci qualcosa che non andava e ho rinunciato.
Ammetto che fino a prima di questi malesseri ho visto anche molti filmini porno, quindi la voglia c'era.
Con tutta probabilità, credo sia un blocco di mia mamma. Ricordo che alle medie, quando il compagno disse che dovevo farlo entusiasta con la mia ragazza, lei esclamò a voce alta "NO"!!! Perchè secondo lei ero troppo giovane.
Forse è questo. Da quel momento ho iniziato a vedere il sesso come una cosa sbagliata se non con la persona perfetta, quindi mai fin'ora.
Trovata la ragazza, per lei era solo amicizia, e dopo 2 anni che la inseguivo si è fidanzata con un altro. Da li il crollo.
N.B.: mia mamma non sa nulla. Essendo anche lei ansiosa come me, anche la psicologa che vedo mi dice di andare cauto nel dirlo. Quindi non sa nulla, ne del mio malessere, ne che prendo farmaci, ne che vedo un psicologo.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, alla luce di quanto ci scrive, moltissime potrebbero essere le ipotesi si cui lavorare in psicoterapia. Però, a mio avviso, è sensato e corretto che sia la Collega ad occuparsene.
Per fare questo Lei deve affrontare questi temi e i Suoi timori nel setting psicoterapico, fidandosi della terapeuta e provando a dire quello che ci ha scritto qui. E' importante anche precisare se ha l'impressione di non essere compreso.

Un cordiale saluto,
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Prosegua con il lavoro svolto con il clinico che si sta occupando di lei, vedrà che con il tempo, dipanerà la matassa emozionale che offusca la sua sessualità.
Saluti
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