Storia a distanza,dubbi,sofferenza,necessità di pareri esterni.
Salve,mi scuso in anticipo per la lunghezza,ma non so come fare,
come detto sopra ho una storia a distanza(1 anno e mezzo) con una ragazza più grande di me,io 26 lei 33,viviamo abbastanza lontani 1000km circa(io all' estero) veniamo da un periodo un pò duro non ci vediamo da sette mesi,non riesco a capire dei cambiamenti o forse non voglio,all'inizio ovviamente era tutto bellissimo,lei pazza di me,io forse di più(anche se l ho fatta un pò soffrire,ma solo per paura,ero un pò duro e col freno a mano tirato,non volevo venisse lei da me ecc.)comunque mi chiamava molto spesso io anche tutto molto bello,per farla breve lei voleva mi trasferissi da lei,ma in quel momento non potevo e non volevo.
Dopo un pò di tempo ero disposto ad andare,ma a quel punto è stata lei fare un passo indietro,a non esser più sicura è da allora non siamo più tornati sull'argomento seriamente,ma ho continuato ad andare a trovarla,siamo stati insieme altre 3-4 volte.sempre a casa sua,e quando stiamo insieme stiamo bene,lei mi sembra felice,affettuosa,condividiamo tanti interessi e c'è sempre un bisogno del contatto fisico,fosse anche solo un pizzicotto.insomma stiamo bene.Ora il problema è come dicevo è che non ci vediamo da un bel pò,negli ultimi tempi(4-5 mesi)praticamente la cerco quasi solo io,lei non mi chiama più,mi scrive solo quando sta male e per dirmi che sta male,ma non per la situazione,(ma per il disturbo bipolare,di cui soffriamo entrambi)se la chiamo io sembra felice di sentirmi,mi chiede quando vado da lei ecc..(ma devo chiamarla io).
Per arrivare ad oggi,finalmente,gli ho scritto circa 20 giorni fa,tornando sull' argomento principale,ovvero"io e te che facciamo?"gli ho detto che non volevo che fosse diventato solo un trascinare le cose,dato che non parliamo più di cose e progetti insieme,ma andiamo avanti "alla giornata"gli ho chiesto che pensasse della nostra storia,insomma lei non mi ha risposto,e da 20 giorni non ci sentiamo.
avrei ovviamente preferito parlarne di presenza(dato che dovevamo vederci a natale)ma non ho resistito.
Adesso son qua,ci sto male perchè non si fa sentire,e mi faccio mille domande.Ho sbagliato modo?l ' ho pressata troppo?ho affrontato la cosa con troppa poca maturità?devo continuare a cecarla sempre io?o magari gli è semplicemente passata?.mi scuso ancora per la lunghezza per il polpettone fatto,ma ho davvero bisogno di un parere esterno.grazie.
come detto sopra ho una storia a distanza(1 anno e mezzo) con una ragazza più grande di me,io 26 lei 33,viviamo abbastanza lontani 1000km circa(io all' estero) veniamo da un periodo un pò duro non ci vediamo da sette mesi,non riesco a capire dei cambiamenti o forse non voglio,all'inizio ovviamente era tutto bellissimo,lei pazza di me,io forse di più(anche se l ho fatta un pò soffrire,ma solo per paura,ero un pò duro e col freno a mano tirato,non volevo venisse lei da me ecc.)comunque mi chiamava molto spesso io anche tutto molto bello,per farla breve lei voleva mi trasferissi da lei,ma in quel momento non potevo e non volevo.
Dopo un pò di tempo ero disposto ad andare,ma a quel punto è stata lei fare un passo indietro,a non esser più sicura è da allora non siamo più tornati sull'argomento seriamente,ma ho continuato ad andare a trovarla,siamo stati insieme altre 3-4 volte.sempre a casa sua,e quando stiamo insieme stiamo bene,lei mi sembra felice,affettuosa,condividiamo tanti interessi e c'è sempre un bisogno del contatto fisico,fosse anche solo un pizzicotto.insomma stiamo bene.Ora il problema è come dicevo è che non ci vediamo da un bel pò,negli ultimi tempi(4-5 mesi)praticamente la cerco quasi solo io,lei non mi chiama più,mi scrive solo quando sta male e per dirmi che sta male,ma non per la situazione,(ma per il disturbo bipolare,di cui soffriamo entrambi)se la chiamo io sembra felice di sentirmi,mi chiede quando vado da lei ecc..(ma devo chiamarla io).
Per arrivare ad oggi,finalmente,gli ho scritto circa 20 giorni fa,tornando sull' argomento principale,ovvero"io e te che facciamo?"gli ho detto che non volevo che fosse diventato solo un trascinare le cose,dato che non parliamo più di cose e progetti insieme,ma andiamo avanti "alla giornata"gli ho chiesto che pensasse della nostra storia,insomma lei non mi ha risposto,e da 20 giorni non ci sentiamo.
avrei ovviamente preferito parlarne di presenza(dato che dovevamo vederci a natale)ma non ho resistito.
Adesso son qua,ci sto male perchè non si fa sentire,e mi faccio mille domande.Ho sbagliato modo?l ' ho pressata troppo?ho affrontato la cosa con troppa poca maturità?devo continuare a cecarla sempre io?o magari gli è semplicemente passata?.mi scuso ancora per la lunghezza per il polpettone fatto,ma ho davvero bisogno di un parere esterno.grazie.
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Gentile utente i quesiti che si pone non potranno mai avere una risposta razionale senza un discorso vis a vis con la sua amica.
I dobbi non devono rivolgersi alla modalità con la quale ha chiesto le cose ma alla relazione. Se c'è interesse dall'altra parte non ci sono modalità sbagliate di fare proposte, esse saranno comunque prese in considerazione. Quindi se non riceve feadback, non è per come lo ha chiesto.
Consideri che anche la patologia di fondo (bipolare) può sicuramente inficiare sulle scelte della sua amica.
saluti
I dobbi non devono rivolgersi alla modalità con la quale ha chiesto le cose ma alla relazione. Se c'è interesse dall'altra parte non ci sono modalità sbagliate di fare proposte, esse saranno comunque prese in considerazione. Quindi se non riceve feadback, non è per come lo ha chiesto.
Consideri che anche la patologia di fondo (bipolare) può sicuramente inficiare sulle scelte della sua amica.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Caro ragazzo,
per prima cosa vorrei chiederti se siete in cura psicoterapeutica e/o farmacologica, dal momento che ci riferisci che entrambi soffrite di Disturbo Bipolare.
E' così?
per prima cosa vorrei chiederti se siete in cura psicoterapeutica e/o farmacologica, dal momento che ci riferisci che entrambi soffrite di Disturbo Bipolare.
E' così?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Utente
Grazie per le risposte.
Si,lei è in cura farmacologica e psicoterapeutica,io al momento solo in cura farmacologica.Il contesto in cui vivo non mi aiuta per niente(lavoro con turni massacranti,che si aggiunge al disturbo e alla vita sociale pari a zero)e forse mi sono attaccato troppo a lei.
In ogni caso il silenzio assoluto e molto peggiò di una risposta negativa,la preferirei una risposa negativa piuttosto che sparire.
Adesso comunque non so che fare,non so che fare se si rifara sentire per dirmi solo che sta male,se cercarla e chiedergli di vedersi,oppure lasciare andare le cose come devono andare e metterci una pietra sopra.
Si,lei è in cura farmacologica e psicoterapeutica,io al momento solo in cura farmacologica.Il contesto in cui vivo non mi aiuta per niente(lavoro con turni massacranti,che si aggiunge al disturbo e alla vita sociale pari a zero)e forse mi sono attaccato troppo a lei.
In ogni caso il silenzio assoluto e molto peggiò di una risposta negativa,la preferirei una risposa negativa piuttosto che sparire.
Adesso comunque non so che fare,non so che fare se si rifara sentire per dirmi solo che sta male,se cercarla e chiedergli di vedersi,oppure lasciare andare le cose come devono andare e metterci una pietra sopra.
[#4]
Forse se entrambi soffrite del medesimo disturbo - che per sua natura provoca oscillazioni dell'umore e non consente di poter contare su una stabilità di fondo - non vi fa particolarmente bene stare assieme, anche se a distanza.
Penso che interrompere i rapporti possa essere una buona soluzione, per quanto ti riguarda, soprattutto se ti aspetti che lei si faccia viva solo per raccontarti che sta male.
Credo anche che integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia sarebbe utile per occuparsi di quegli aspetti psicologici che non sono modulabili con il solo ausilio del medicinale, tanto più considerando la tua giovane età e la necessità che tu possa costruire un futuro diverso dal presente.
Penso che interrompere i rapporti possa essere una buona soluzione, per quanto ti riguarda, soprattutto se ti aspetti che lei si faccia viva solo per raccontarti che sta male.
Credo anche che integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia sarebbe utile per occuparsi di quegli aspetti psicologici che non sono modulabili con il solo ausilio del medicinale, tanto più considerando la tua giovane età e la necessità che tu possa costruire un futuro diverso dal presente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 21/11/2011.
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