Paura e angoscia.
Salve,
sono una ragazza di 24 anni e spero che qualcuno possa chiarirmi le idee!Non pretendo una diagnosi on-line ma semplicemente capire se rivolgermi a qualcuno e , se sì, a quale figura nello specifico. Cercherò quindi di essere il più sintetica possibile. Dunque: all'età di 18 anni dopo la mia prima "storiella d'amore", (in realtà ero solo l'amante di lui), il terreno , se così si può dire, è iniziato a vacillare sotto i miei piedi: iniziò tutto con un attacco di panico molto violento, seguito da un lungo periodo di depressione durante il quale decisi di rivolgermi ad una psicologa perchè mi ero resa conto di non potercela fare da sola.Prima di quell'evento ero una persona serena, innamorata della vita. Dopo, al contrario, mi ridussi quasi un vegetale. Vorrei anche specificare che assumevo -prescritta dalla ginecologa- una pillola anticocezionale che sospesi perchè sospettai che il mio subbuglio emozionale fosse causato anche da quest'ultima. Ad ogni modo, iniziai ad andare dalla psicologa.Ahimè non ricordo nè con quale frequenza, nè per quanto tempo, ne so dire DI che tipo di terapia si trattasse. Posso solo dire che i nostri incontri erano improntati sul semplice dialogo. Mi spiegò che i malesseri in realtà non erano che la punta di un iceberg e che bisognava individuarne la causa. Parlavo di me ed ero ascoltata. Non vi era niente di più eppure ricordo che piano, piano..non so come ma mi sentii bene, "guarita". Tanto che decisi di non tornarci dopo l'estate.Ora, dopo 6 anni, quella sensazione di malessere è tornata. Non ho più attacchi di panico, ma solo molta ansia. Però apparentemente mi sembra tutto ok. Ho un ragazzo meraviglioso, una vita tranquilla. Solo un avvenimento un pò spiacevole è successo: sono risultata positiva ad un papilloma virus (di quelli pericolosi). Feci l'errore di andarmi a documentare su internet ma perchè davvero non ne sapevo nulla! Ad ogni modo ho risolto il mio problema grazie ad un ginecologo esperto in materia ed ora che dovrei stare finalmente tranquilla...sono caduta nell'ipocondria!Mi assalgono mille dubbi, non ho più certezze. Non voglio più spendere soldi in medicine, nè in visite.Se il problema è in me cercherò di risolverlo. E' possibile che questo problema di salute mi abbia fatto ricadere nel caos più totale?? E' il caso che mi rivolga a qualcuno?Purtroppo spesso la tristezza mi pervade, faccio fatica a mangiare,tra due giorni è il mio compleanno e non ne sono neanche felice.Quel che più mi intristisce è che dentro ho tutto questo e fingo con gli altri di essere felice. Mi sento una bugiarda.
Vi ringrazio per l'attenzione..
sono una ragazza di 24 anni e spero che qualcuno possa chiarirmi le idee!Non pretendo una diagnosi on-line ma semplicemente capire se rivolgermi a qualcuno e , se sì, a quale figura nello specifico. Cercherò quindi di essere il più sintetica possibile. Dunque: all'età di 18 anni dopo la mia prima "storiella d'amore", (in realtà ero solo l'amante di lui), il terreno , se così si può dire, è iniziato a vacillare sotto i miei piedi: iniziò tutto con un attacco di panico molto violento, seguito da un lungo periodo di depressione durante il quale decisi di rivolgermi ad una psicologa perchè mi ero resa conto di non potercela fare da sola.Prima di quell'evento ero una persona serena, innamorata della vita. Dopo, al contrario, mi ridussi quasi un vegetale. Vorrei anche specificare che assumevo -prescritta dalla ginecologa- una pillola anticocezionale che sospesi perchè sospettai che il mio subbuglio emozionale fosse causato anche da quest'ultima. Ad ogni modo, iniziai ad andare dalla psicologa.Ahimè non ricordo nè con quale frequenza, nè per quanto tempo, ne so dire DI che tipo di terapia si trattasse. Posso solo dire che i nostri incontri erano improntati sul semplice dialogo. Mi spiegò che i malesseri in realtà non erano che la punta di un iceberg e che bisognava individuarne la causa. Parlavo di me ed ero ascoltata. Non vi era niente di più eppure ricordo che piano, piano..non so come ma mi sentii bene, "guarita". Tanto che decisi di non tornarci dopo l'estate.Ora, dopo 6 anni, quella sensazione di malessere è tornata. Non ho più attacchi di panico, ma solo molta ansia. Però apparentemente mi sembra tutto ok. Ho un ragazzo meraviglioso, una vita tranquilla. Solo un avvenimento un pò spiacevole è successo: sono risultata positiva ad un papilloma virus (di quelli pericolosi). Feci l'errore di andarmi a documentare su internet ma perchè davvero non ne sapevo nulla! Ad ogni modo ho risolto il mio problema grazie ad un ginecologo esperto in materia ed ora che dovrei stare finalmente tranquilla...sono caduta nell'ipocondria!Mi assalgono mille dubbi, non ho più certezze. Non voglio più spendere soldi in medicine, nè in visite.Se il problema è in me cercherò di risolverlo. E' possibile che questo problema di salute mi abbia fatto ricadere nel caos più totale?? E' il caso che mi rivolga a qualcuno?Purtroppo spesso la tristezza mi pervade, faccio fatica a mangiare,tra due giorni è il mio compleanno e non ne sono neanche felice.Quel che più mi intristisce è che dentro ho tutto questo e fingo con gli altri di essere felice. Mi sento una bugiarda.
Vi ringrazio per l'attenzione..
[#1]
Gentile Utente,
rispondendo alla Sua domanda ritengo che la figura professionale indicata per Lei sia lo psicologo psicoterapeuta.
Strano che Lei non sapesse quale tipo di terapia veniva erogata in passato. Ad ogni modo il mio suggerimento è di scegliere un Collega che sia esperto in disturbi d'ansia (ipocondria); i trattamenti migliori perchè più efficaci sono la terapia cognitivo-comportamentale e quella strategica.
Un cordiale saluto,
rispondendo alla Sua domanda ritengo che la figura professionale indicata per Lei sia lo psicologo psicoterapeuta.
Strano che Lei non sapesse quale tipo di terapia veniva erogata in passato. Ad ogni modo il mio suggerimento è di scegliere un Collega che sia esperto in disturbi d'ansia (ipocondria); i trattamenti migliori perchè più efficaci sono la terapia cognitivo-comportamentale e quella strategica.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Cara ragazza,
probabilmente hai interrotto il percorso prima del tempo e non hai avuto modo di lavorare sulle cause del problema, come ti aveva prospettato la psicologa che ti seguiva.
Di conseguenza è possibile che i tuoi problemi siano rimasti in qualche modo "sospesi" e a rischio di riemergere in seguito ad eventi esterni scatenanti, come sembra che ti sia effettivamente accaduto.
Non conoscendoti non è possibile dire se il malessere odierno è dovuto in toto a quelle cause che non avevi individuato nè risolto, o se invece c'è anche dell'altro.
Certo è che ti sarebbe molto utile riprendere il discorso, magari con quella stessa psicologa, per portarlo a termine.
Ti faccio tanti auguri,
probabilmente hai interrotto il percorso prima del tempo e non hai avuto modo di lavorare sulle cause del problema, come ti aveva prospettato la psicologa che ti seguiva.
Di conseguenza è possibile che i tuoi problemi siano rimasti in qualche modo "sospesi" e a rischio di riemergere in seguito ad eventi esterni scatenanti, come sembra che ti sia effettivamente accaduto.
Non conoscendoti non è possibile dire se il malessere odierno è dovuto in toto a quelle cause che non avevi individuato nè risolto, o se invece c'è anche dell'altro.
Certo è che ti sarebbe molto utile riprendere il discorso, magari con quella stessa psicologa, per portarlo a termine.
Ti faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Utente
Si, ne sono convinta.Stavo proprio tentando di ritrovare la mia psicologa. Ogni giorno intanto il malessere cresce.Ormai mi ritrovo a piangere a dirotto, di nascosto.Non voglio però dirlo ai miei, perchè quando mi successe la prima volta mia madre andò molto in apprensione, si spaventò. Non voglio provocare di nuovo tutto questo. Tenterò di pagarmi le spese da me. Un'ultima domanda: credo (e sottolineo credo) di avere individuato alcune cause scatenanti del mio malessere. Secondo voi posso subito iniziare ad apportare delle modifiche alle mie abitudini, alla mia quotidianità o sarebbe un passo falso farlo senza prima aver iniziato un percorso con uno psicologo? Anche perchè so che spesso le cause del malessere possono essere molto nascoste e non vorrei improvvisarmi psicologa, antepormi ad uno specilista, apportare delle modifiche del tutto sbagliate e peggiorare ancora di più la situazione! Grazie mille ancora.
[#5]
Utente
. Credo di aver capito che il mio amore per il mio ragazzo non è sano. Nel senso che ho fatto rinuncie importanti pur di non perderlo. Questo si è trasformato nella quotidianità. Solo nel giro di un anno e mezzo di relazione. Pretendo inoltre sempre certezze da lui con sfuriate di gelosia.Poi ritorno in me. Inoltre la mia vita creativa, universitaria...ha avuto un blocco. Tutto questo, mi sono resa conto, non è normale. Ed è capitato anche nelle relazioni precedenti. Da lì ho iniziato una forte introspezione. La cosa mi sconvolge perchè allo stesso tempo il pensiero di dovermene separare mi logora. Perchè fino a qualche mese fa andava tutto bene? Non mi sono mai accorta di nulla??Sono la stessa persona che si è innamorata di lui!! Ho voglia di sparire. Sento di averlo preso in giro. Il pensiero di lui con un'altra ragazza mi soffoca. Vorrei tanto non perderlo!!Sono consapevole di tutto ciò eppure quando sono con lui tutto scompare.Quel che mi lega ai ragazzi è solo un SENTIRMI AL SICURO? Aggrapparmi a qualcuno per sedare il mio bisogno d'affetto??Sono incapace di amare? Come glie lo dico? "Sai,Ho scoperto che stare con te non mi fa stare bene quindi chiudiamo..." Mio Dio...non voglio neanche pensarci!
[#6]
Utente
Salve dottoressa,
volevo dirle che purtroppo non sono riuscita a rintracciare la mia vecchia psicoterapeuta. Ora ne ho trovata un'altra. Al mio malessere si sono aggiunte delle ossessioni (anche quando caddi in depressione diversi anni fa ne avevo di diverse). Ora però, a differenza della vecchia psicologa ne ho parlato esplicitamente, ma dopo il primo incontro ho avuto la sensazione di stare peggio. Come se avessi le idee ancora più confuse...e mi sono tornate le ossessioni. E' normale?
volevo dirle che purtroppo non sono riuscita a rintracciare la mia vecchia psicoterapeuta. Ora ne ho trovata un'altra. Al mio malessere si sono aggiunte delle ossessioni (anche quando caddi in depressione diversi anni fa ne avevo di diverse). Ora però, a differenza della vecchia psicologa ne ho parlato esplicitamente, ma dopo il primo incontro ho avuto la sensazione di stare peggio. Come se avessi le idee ancora più confuse...e mi sono tornate le ossessioni. E' normale?
[#11]
Di seguito, una guida sui diversi modelli di psicoterapia, anche se -per l'ansia- il modello più adatto è quello cognitivo-comportamentale, come ho già scritto sopra.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Un cordiale saluto,
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Un cordiale saluto,
[#12]
Gentile ragazza,
questo il link all'articolo sui vari orientamenti terapeutici
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
questo il link all'articolo sui vari orientamenti terapeutici
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#13]
Utente
Vi ringrazio.
Avevo già letto l'articolo per cercare di orientarmi. Al prossimo colloquio comunque chiederò le dovute informazioni e valuterò la cosa. Ma è normale, in generale, sentirsi "peggio" dopo l'incontro anche se la terapia è quella giusta? Prima del primo colloquio stavo piano piano, recuperando, tanto che pensai di non averne biosgno! Invece dopo martedì sono ritornata con le ossessioni e le paure. Scusate per tutte queste domande...volevo solo capire se devo cercare di avere pazienza perchè è normale che ci voglia del tempo o se è un problema di approccio. Grazie per la pazienza e per l'aiuto!
Avevo già letto l'articolo per cercare di orientarmi. Al prossimo colloquio comunque chiederò le dovute informazioni e valuterò la cosa. Ma è normale, in generale, sentirsi "peggio" dopo l'incontro anche se la terapia è quella giusta? Prima del primo colloquio stavo piano piano, recuperando, tanto che pensai di non averne biosgno! Invece dopo martedì sono ritornata con le ossessioni e le paure. Scusate per tutte queste domande...volevo solo capire se devo cercare di avere pazienza perchè è normale che ci voglia del tempo o se è un problema di approccio. Grazie per la pazienza e per l'aiuto!
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.8k visite dal 16/11/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.