Il mio problema in generale è la timidezza e forse anche fobia sociale
Caro dottore, sono maschio e ho 18 anni compiuti da poco. il mio problema in generale è la timidezza e forse anche fobia sociale. Il mio più grande problema che mi pesa come un macigno è il rossore in viso, accompagnato da palpitazioni, senso di calore e sudore.
Questo fenomeno è iniziato all'età di 13 anni, quando è iniziato a maturare il mio corpo ma soprattutto la mia mente: sono diventato più serio e riflessivo. Forse a causa di questo sono divenato timido. Le circostanze che mi spaventano e che evito oppure che affronto che mi causano il rossore sono:
- parlare con la ragazza che mi piace, soprattutto davanti ad altre persone
- esprimere una mia personale opinione davanti a più persone
- parlare davanti a molte persone
- essere al centro dell'attenzione
- essere preso in giro da qualcuno davanti a molte persone (soprattutto quando qualcuno evidenzia la mia timidezza)
- dire qualcosa di sbagliato davanti a molte persone
Ciò che vorrei sapere è: qual è il mio vero problema e come posso affrontarlo e superarlo
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e rimango in attesa di una risposta.
Questo fenomeno è iniziato all'età di 13 anni, quando è iniziato a maturare il mio corpo ma soprattutto la mia mente: sono diventato più serio e riflessivo. Forse a causa di questo sono divenato timido. Le circostanze che mi spaventano e che evito oppure che affronto che mi causano il rossore sono:
- parlare con la ragazza che mi piace, soprattutto davanti ad altre persone
- esprimere una mia personale opinione davanti a più persone
- parlare davanti a molte persone
- essere al centro dell'attenzione
- essere preso in giro da qualcuno davanti a molte persone (soprattutto quando qualcuno evidenzia la mia timidezza)
- dire qualcosa di sbagliato davanti a molte persone
Ciò che vorrei sapere è: qual è il mio vero problema e come posso affrontarlo e superarlo
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e rimango in attesa di una risposta.
[#1]
Gentile utente,
sembra che il suo problema si manifesti principalmente in situazioni in cui si trova a doversi esporre e in cui si mette o viene messo in discussione. Questo potrebbe essere legato alla sua timidezza, ma anche al timore di non essere accettato per quello che è e quindi di poter essere esposto a critiche o osservazioni.
Per comprendere qual è veramente l'origine del suo disagio e trovare una soluzione le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che la aiuti in questo.
Lei identifica l'età dei 13 anni come il momento in cui ha iniziato a manifestarsi il problema; ricorda se si è trovato in alcune delle situazioni come quelle sopra elencate in cui ha avuto reazioni simili? Quali pensieri ed emozioni ha provato? Questo potrebbe essere un ounto di partenza per un'ulteriore riflessione.
Cordiali saluti
sembra che il suo problema si manifesti principalmente in situazioni in cui si trova a doversi esporre e in cui si mette o viene messo in discussione. Questo potrebbe essere legato alla sua timidezza, ma anche al timore di non essere accettato per quello che è e quindi di poter essere esposto a critiche o osservazioni.
Per comprendere qual è veramente l'origine del suo disagio e trovare una soluzione le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che la aiuti in questo.
Lei identifica l'età dei 13 anni come il momento in cui ha iniziato a manifestarsi il problema; ricorda se si è trovato in alcune delle situazioni come quelle sopra elencate in cui ha avuto reazioni simili? Quali pensieri ed emozioni ha provato? Questo potrebbe essere un ounto di partenza per un'ulteriore riflessione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
[#2]
Gentile ragazzo,
ti allego un articolo che potrebbe esserti utile per comprendere un po' meglio
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Le ragioni di ciò che descrivi potrebbero essere mancanza di apprendimento e di possibilità di "esercitarsi" su questo che, alla tua età giustificherebbe magari le difficoltà a parlare con le ragazze che ti piacciono, ad essere assertivo, a parlare in pubblico, ecc...
Queste sono tutte abilità imparabili.
Tuttavia ci si potrebbe anche domandare come mai ti succede questo, dal momento che penso tu abbia avuto un po' di occasioni per sperimentarti, ma è un tema che si affronta in psicoterapia.
Le scelte per risolvere il problema possono essere:
- training di abilità sociali
- psicoterapia che lavora esclusivamente su questo aspetto (quindi un trattamento molto breve, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale o strategico)
- eventualmente un corso di teatro che ti costringa a metterti in gioco, divertendoti.
Ti faccio tanti auguri.
ti allego un articolo che potrebbe esserti utile per comprendere un po' meglio
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Le ragioni di ciò che descrivi potrebbero essere mancanza di apprendimento e di possibilità di "esercitarsi" su questo che, alla tua età giustificherebbe magari le difficoltà a parlare con le ragazze che ti piacciono, ad essere assertivo, a parlare in pubblico, ecc...
Queste sono tutte abilità imparabili.
Tuttavia ci si potrebbe anche domandare come mai ti succede questo, dal momento che penso tu abbia avuto un po' di occasioni per sperimentarti, ma è un tema che si affronta in psicoterapia.
Le scelte per risolvere il problema possono essere:
- training di abilità sociali
- psicoterapia che lavora esclusivamente su questo aspetto (quindi un trattamento molto breve, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale o strategico)
- eventualmente un corso di teatro che ti costringa a metterti in gioco, divertendoti.
Ti faccio tanti auguri.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Ringrazio i dottori per l'attenzione e per i consigli.
Vorrei rispondere alla dott.ssa Meriggioli sulle domande che mi ha posto. Allora le situazioni che io ricordi in cui si è presentato il problema per le prime volte sono state: leggere ad alta voce qualcosa a scuola e parlare con la ragazza che mi piaceva.
Ciò che sentivo dentro di me e che mi preoccupava maggiormente era il giudizio degli altri, cioè io avevo paura di sembrare ciò che non sono.
Vorrei rispondere alla dott.ssa Meriggioli sulle domande che mi ha posto. Allora le situazioni che io ricordi in cui si è presentato il problema per le prime volte sono state: leggere ad alta voce qualcosa a scuola e parlare con la ragazza che mi piaceva.
Ciò che sentivo dentro di me e che mi preoccupava maggiormente era il giudizio degli altri, cioè io avevo paura di sembrare ciò che non sono.
[#4]
"Ciò che sentivo dentro di me e che mi preoccupava maggiormente era il giudizio degli altri, cioè io avevo paura di sembrare ciò che non sono."
Gentile utente,
probabilmente è proprio qusta sua paura a farle avere la reazione fisica di rossore che poi, però, autoalimenta un ulteriore imbarazzo e disagio.
Come già indicato prima le suggerisco di rivolgersi ad unoo psicoterapeuta, anche per un percorso breve, per comprendere le ragioni e risolvere il suo disagio.
Cordiali saluti
Gentile utente,
probabilmente è proprio qusta sua paura a farle avere la reazione fisica di rossore che poi, però, autoalimenta un ulteriore imbarazzo e disagio.
Come già indicato prima le suggerisco di rivolgersi ad unoo psicoterapeuta, anche per un percorso breve, per comprendere le ragioni e risolvere il suo disagio.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 15/11/2011.
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