La sua mamma non la vada

Buongiorno, volevo sottoporvi un problema che sta affliggendo una mia amica che ha una bimba di 11 anni. Da qualche tempo ha difficoltà ad andare a scuola e uscire di casa (anche per svolgere i suoi normali abituali hobby) ma non per motivi apparentemente scolastici bensì per paura che la sua mamma non la vada a prendere e che la abbandoni. Questa paura si manifesta con vere e proprie crisi di panico e pianto. Questa mattina nel momento in cui dovevano uscire di casa per recarsi a scuola, la bambina ha avuto una crisi di panico e la mia amica supplicata dalla figlioletta ha dovuto promettere che non sarebbe uscita di casa per andare a lavoro e che non l'avrebbe abbandonata...questa mi amica si è già rivolta allo psicologo della scuola per avere un aiuto, ma nell'immediato vorrebbe capire come poter agire per trasmetterle sicurezza e capire cosa poter fare. Questa mattina, mi ha detto che la segue ovunque (in casa) e non la lascia un attimo. Grazie per l'eventale risposta...buona giornata e buon lavoro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signora,

come mai ci sta scrivendo lei e non lo fa direttamente la sua amica?

Data l'età della bambina posso pensare che abbia iniziato le scuole medie e che l'inserimento nel nuovo ambiente sia forse problematico, ma per fornire qualche spunto in più bisognerebbe conoscere meglio la situazione, e non penso che lei ci possa rispondere.
Oppure sì?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Perchè io sono iscritta da tempo al vostro sito, e la mia amica no. In questo momento mi siete venuti in mente perchè al telefono mi chiedeva aiuto e non sapevo cosa suggerirle...grazie comunque se volgliate aiutarci.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Come le dicevo, si può pensare che si tratti di difficoltà legate all'inizio del nuovo ciclo scolastico: ambiente nuovo, presenza di tanti ragazzi più grandi di lei nella scuola e così via.

E' importante che la sua amcia abbia contattato subito lo psicolgo della scuola, perchè in questo modo cercheranno di capire cosa succede ed eviteranno che il problema si accresca.
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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Si, infatti lo ha fatto ma prima di lunedì prox non la riceveranno. Nell'immediato per tamponare questi stati d'ansia, cosa si può fare? È utile insistere che lei vada a scuola, o tenerla a casa la aiuterebbe di più? Io le ho consigliato di dedicarle del tempo in più nel pomeriggio da passare insieme, perchè da come mi ha raccontato sembra che abbia proprio paura di perdere la sua mamma...e in questo momento non c'è stato nessun episodio di perdite familiari, o litigi particolari e l'andamento a scuola è ottimo....ma magari potrebbe essere uno stato provato tempo fa che si manifesta solo ora...
però nel frattempo lei è a casa e non sa che fare fino a lunedì...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"sembra che abbia proprio paura di perdere la sua mamma"

Sarebbe utile chiederle direttamente come mai ha questa paura e se è successo qualcosa che l'ha turbata: non è così piccola da non poter essere interpellata, anzi!
Forse non avrà una risposta chiara da dare, ma chiederle apertamente cosa le sta succedendo è il primo passo per risolvere il problema.

Ci sono stati dei cambiamenti in famiglia che possono averla messa in crisi?

In che senso ci dice che può essere "uno stato provato tempo fa che si manifesta solo ora"?

All'interno della classe come si trova? Sa se ha fatto amicizie o rimane in disparte?
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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Sì, il cambiamento familiare è l'arrivo di una vecchia zia che è andata ad abitare sotto casa loro insieme ai nonni (loro abitano sopra e i nonni sotto)...anche io ho pensato che l'attenzione che dedica a loro potrebbe averla messa in crisi, ma la mia amica dice che la bimba è felice di questa novità. La bimba le ha solo confessato che ha paura che la mamma non vada a prenderla a scuola (?)...e quindi non vuole andare a scuola, però non vuole rimanere indietro coi compiti e infatti (è da venerdì che non và a scuola) stanno andando a recuperare i compiti dalle compagne. Ma secondo Lei, dottoressa, che atteggiamento deve avere nei suoi confronti? Duro, amorevole, determinato, deve costringerla ad andare a scuola...o assecondarla?
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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Mi chiedeva delle amicizie a scuola...e questo purtroppo non saprei...dovrei chiederglielo...ma la ringrazio comunque per la sua attenzione, era solo per capire cosa poter fare "subito"...capisco che avere me come mediatrice e non direttamente lei non è proprio l'ideale. Speravo di poterle dare una dritta ...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Deve capire cosa pensa la bambina e, come dicevo, chiederle perchè adesso ha questa paura, se è successo qualcosa a casa o a scuola, se teme che qualcosa cambi, se ha ascoltato qualche discorso che può aver frainteso ecc.

Non sapendo come stanno le cose non è possibile dare indicazioni, ma a meno che non si tratti di una ragazzina estremamente viziata e capricciosa penso che in linea di massima sia meglio prendere sul serio il suo malessere, ascoltarla e cercare di aiutarla in tutti i modi.
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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
certo...quindi affrontare direttamente il problema con lei perchè comunque ha l'eta per farlo ....
è la bambina più buona e generosa che io conosca, vizi o capricci non ne ha . Grazie infinite per il consiglio e l'attenzione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Magari è solo molto timida e pensa che crescere significhi doversi arrangiare ed essere "abbandonata" dalla mamma.

Anche se la sua amica finora l'ha accompagnata può comunque averle detto che in futuro dovrà andare o tornare da sola perchè ormai è grande?
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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
ho consigliato alla mia amica di scrivervi...magari entro oggi vi manderà una richiesta di consulto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
D'accordo, ma il suo riferimento sarà comunque lo psicologo che incontrerà di persona perchè senza l'osservazione diretta (che qui manca) è difficile dirle di più.
Intanto può farle leggere questo scambio di idee.
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