Depressione? Come uscire da una situazione di stallo e di malessere?

Salve,
vi scrivo perchè recentemente provo una sensazione di forte malessere. Vengo da un periodo destabilizzante, sono uno studente fuori sede e sono stato per alcuni mesi all'estero a studiare e forse tutto deriva da questi continui spostamenti, non trovo più un punto di riferimento stabile: la famiglia è lontana, i miei amici sono lontani e la vita di coppia è altalenante. Mi sento come svuotato, come se non potessi dare più nulla e questo mi scoraggia. Non ho voglia di fare alcunchè, non riesco più ad appassionarmi a nulla, non trovo interesse in quello che faccio e mi sento in colpa per non riuscirci. Questo ha effetti anche sulla mia carriera universitaria, gli ultimi mesi sono stati totalmente improduttivi e ciò aumenta il senso di colpa anche nei confronti dei miei che mi mantengono gli studi. Inoltre non riesco più a darmi una regolata in molti ambiti, ho preso quasi 10kg in più negli ultimi sei mesi. Ho sempre voglia di cibo anche se non ho fame, guardo il mio corpo ingrassato e non mi piaccio. E' da mesi che mi propongo di fare dell'attività fisica ma non trovo mai la volontà per cominciare. Ho difficoltà nel prendere anche le decisioni più banali per paura delle conseguenze. Inoltre resto sveglio tutta la notte e la mattina non riesco ad alzarmi ad orari decenti. Ho notato anche un peggioramento della mia colite nervosa e un calo netto della concentrazione.
Ho una relazione da quasi due anni con una persona, ultimamente provo sentimenti contrastanti per lei. Ho sbalzi d'umore e sono decisamente più irritabile, litighiamo per qualsiasi cosa ormai. A momenti mi manca, in altri vorrei chiudere la relazione perchè non la sopporto più. Sento che il problema è solo mio e noto anche un lieve calo del desiderio sessuale. Sento come un forte desiderio di cambiamento, nella coppia, ma più in generale nella vita, e ho paura che se prima non mi riprendo ogni cambiamento non mi porterà comunque da nessuna parte.
Secondo voi potrebbe trattarsi di un problema psicologico da prendere seriamente in considerazione? Non so più cosa fare e come fare per uscire da questa situazione di stallo.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo, potrebbe trattarsi di un periodo di forte stress con conseguenze sul tuo stato d'animo, sul rapporto col cibo, con la tua ragazza, ecc...

Non necessariamente dobbiamo parlare di depressione, nel senso che -con uno stile di vita come quello che hai descritto- è facile sentirsi scoraggiati, come se ci fosse un black out generale.

Però tieni presente che il consulto on line ha dei limiti.

"Sento che il problema è solo mio..." Su questo hai perfettamente ragione: per questa ragione, con la finalità di mettere un po' d'ordine, potresti valutare la possibilità di rivolgerti di persona a uno psicologo.



Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro ragazzo,

a volte nella vita succede qualcosa che fa scattare un desiderio di cambiamento che coinvolge tutti - o quasi - gli ambiti dell'esistenza.

Forse il soggiorno per studio all'estero ha scardinato certezze e sicurezze precedenti (ad es. quelle sul rapporto con la tua ragazza) e ti ha fatto capire che non tutto è come lo desideri.
A frenarti però sembrerebbe esserci un certo senso di colpa, che ti blocca quando invece potresti procedere semplicemente cambiando direzione.

Stai collocando le difficoltà nello studio fra gli effetti e non fra le cause della situazione, ma non so se le cose stanno davvero così. Puoi oggettivamente dire che il corso di laurea che hai scelto ti sta dando delle soddisfazioni, oppure ti sei reso conto che quello che studi non ti interessa poi così tanto?

Ci hai detto:
"non trovo interesse in quello che faccio e mi sento in colpa per non riuscirci"

e questa tua frase farebbe pensare che magari non hai scelto del tutto liberamente cosa studiare, o che comunque le aspettative dei tuoi (reali o percepite) sono per te molto pesanti da sostenere.
E' così?

Hai ragione nel dire questo:
"ho paura che se prima non mi riprendo ogni cambiamento non mi porterà comunque da nessuna parte",

perchè in effetti se ti senti stanco, teso, demotivato e sei colpito da sintomi psicosomatici come la colite è difficile che tu abbia la serenità necessaria per raccogliere le energie e affrontare un cambiamento con tutte le sue conseguenze (compresa la possibilità di deludere ragazza e/o genitori).
L'aiuto di uno psicologo ti servirebbe per ritrovare il tuo equilibrio e fare chiarezza fra i tuoi desideri e sentimenti.

Non capisco invece come il peso che hai dichiarato possa essere tale da farti sentire "grasso": probabilmente quei kg in più sono arrivati quando ti sei un po' fermato rispetto a prima, ma non è detto che siano di troppo.
Colite a parte, eri (o sei) un tipo nervoso, iperattivo, che non sta (o stava) mai fermo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Prima di tutto ringrazio entrambe le risposte e ci tengo a confessare che non ho mai parlato con uno psicologo ed ero piuttosto scettico quando ho chiesto il consulto, tuttavia so che è poco ortodosso ma devo fare i complimenti alla Dott.ssa Massaro perchè è stata davvero in grado di leggere tra le righe e andare oltre. Scusate la parentesi ma la ritenevo doverosa e meritata.
Tornando alla mia situazione direi che sì, sicuramente negli ultimi mesi è sorta un'insofferenza che mi spinge a voler cambiare vita. Il senso di colpa c'è, principalmente per la mia ragazza perchè ci tengo a lei, dopo due anni le voglio bene ed è difficile separarmi da lei, avere un'altra routine e soprattutto non voglio farla soffrire.
Lo studio tra le cause? Sì, potrebbe essere proprio come dice lei. Ho scelto il mio corso di laurea senza interferenze alcune, i miei mi hanno sempre lasciato libero di scegliere. Avevo due opzioni in mente, una forse più artistica e consona a quello che in fondo sono, ma con scarse prospettive di lavoro, e un'altra opzione più seriosa che comunque mi affascinava e che aveva prospettive di lavoro decisamente più ampie. Il problema è che quello che studio comincia a pesarmi, non perchè non mi piaccia, perchè mi rendo conto di non voler passare tutta la mia vita in quest'ambito. Da qui partono i sensi di colpa nei confronti dei miei, che credo siano immotivate perchè loro non mi hanno mai fatto pressione, sono io che non voglio deluderli e soprattutto non voglio fargli spendere soldi inutilmente. Non mi hanno mai fatto problemi per i soldi, ma confesso che è un problema che mi pesa e spesso faccio dei lavoretti per essere più indipendente e forse inconsciamente per aiutare me stesso a giustificare gli scarsi risultati all'università. Comunque ormai sono all'ultimo anno e il mio obiettivo e di terminare prima possibile con gli ultimi esami e poi decidere cosa fare della mia vita.
Il problema, come ha detto, è che sento questa esigenza di cambiare vita ma sono stanco, demotivato e non ho la serenità per affrontare tutti quei cambiamenti e quello che ne comportano. Mi sento in un pantano e non riesco a fare nè un passo in avanti, nè uno indietro. Questo stallo (io lo chiamo degrado) mi sta facendo peggiorare e non so che direzione prendere.
Infine il problema peso è una questione che mi porto dietro da anni. Sono alto 180 cm e fino ad alcuni mesi fa pesavo 58 kg circa, meglio dei 54-55 kg degli anni precedenti. Tutti mi hanno sempre detto di essere troppo magro ma io non mi sono mai visto poi così magro, ho l'ossatura esile e ben poca massa quindi un peso attorno ai 60 per me era il peso forma. Adesso, probabilmente a causa della sedentarietà, sono quasi sui 70 kg e l'accumulo di grasso sulla pancia proprio non riesco a sopportarlo. Comunque sì, sono un tipo decisamente nervoso che si è sempre dato da fare, forse non proprio iperattivo ma comunque uno che ci soffre un pò a stare fermo, come in questo periodo, eppure non ho la voglia di riprendere certi ritmi. Puà sembrare una contraddizione ma credo sia così: non ho voglia di stressarmi, sono demotivato, eppure soffro di questo mio "non far nulla".
Ci tenevo a ringraziare ancora per le risposte, anche solo per lo sfogo.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non è una contraddizione: sei insoddisfatto, ma prendere altre strade per te equivale sia a deludere qualcun'altro, sia anche ad ammettere di aver sbagliato corso di laurea.
Di conseguenza per te prendere l'iniziativa significa "stressarti" perchè non vedi alternative pienamente soddisfacenti.

Visto che stai terminando gli studi, poi, c'è un altro elemento importante da considerare: il confronto con il mondo del lavoro.
Gli anni dell'università in qualche modo tengono al riparo dalle angosce sul futuro, ma quando la laurea si avvicina possono emergere una serie di preoccupazioni - e anche di sintomi - che derivano proprio da questo genere di insicurezze e dalla mancanza di una prospettiva certa per il proprio avvenire.
Nel tuo caso oltretutto si tratterebbe di cercare lavoro in un ambito in cui non vuoi "passare tutta la vita", oppure di studiare altri 2 anni qualcosa che non ti interessa più di tanto.
Il fatto di aver sacrificato le tue naturali inclinazioni e aspirazioni per una scelta maggiormente "razionale" non può farti sentire sereno, ma comunque sei ancora in tempo per cambiare direzione.

Per quanto riguarda la forma fisica è sicuramente negativo che l'aumento di peso corrisponda sostanzialmente all'aumento del grasso addominale.
Potresti porti come obiettivo lo smaltimento di questo grasso e l'acquisizione di massa muscolare, iniziando a fare attività fisica, che ti servirebbe anche a sentirti meglio in generale.

A mio parere potresti considerare la possibilità di farti aiutare da uno psicologo per sbloccarti anche per quanto riguarda il resto.
Pensaci!
[#5]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio Dott.ssa Massaro,
mi sto impegnando per dare il più possibile una svolta alla mia vita, sto cercando di controllare la fame nervosa e mi sto imponendo di fare un'oretta di attività fisica tutte le mattine. Spero di non lasciar perdere subito!
In settimana ho anche un colloquio di lavoro e questo risolverebbe anche molti dei miei problemi, i sensi di colpa e la questione università. Ad ogni modo ho contattato un suo collega per aiutarmi in questo percorso e spero di riuscirci.
Ancora grazie e buon lavoro.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo, spero proprio che la situazione sia ad una svolta.
Se vuoi facci avere tue notizie!