Instabilità

Salve,

È da quasi un anno che soffro d'instabilità, cioè, una leggera sensazione di essere su una barca. All'inizio mi capitava in maniera occasionale ma ormai mi accompagnano tutta la giornata. Ho fatto tutti gli accertamenti medici possibili: risonanza magnetica della testa e del rachide, prove vestibolari, analisi del sangue e della tensione arteriosa, sempre con esiti negativi. Questo mi fa pensare che possa trattarsi di qualcosa di psicologico o legato all'ansietà (molti cambiamenti recenti nella mia vita) per questi motivi:

- La durata delle vertigini è aumentata da quando ho incominciato a fare tutte le prove mediche, a preoccuparmi e a cercare su internet.
- In momenti in cui riesco a distogliere l'attenzione non me ne accorgo (cena con amici, andare in bicileta, ecc).
- Negli anni passati ho avuto piccoli episodi simili, che sono spariti da soli quando sono riuscito a non dargli importanza e a non farci caso.

Sono deciso ad interprendere terapia psicologica per tentare d'individuare le cause e cambiare la situazione, ma non so cosa possa essere più utile in questo caso, psicoterapia, terapia cognitivo-comportamentale, psichiatria ¿Cosa ne pensate?

Grazie per il vostro aiuto
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Può rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta a indirizzo cognitivo-comportamentale o strategico, è possibile si tratti di un problema d'ansia.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per la sua risposta,

Concordo con lei sul fatto che si tratti di un disturbo legato all'ansia, dato la mancanza di organiche e anche perchè più ci penso più instabilità ho.

Piano piano sto tentando di accantonare tutta una serie di atteggiamenti negativi che, anche se sono una conseguenza e non una causa, non fanno altro che difficoltare la guarigione:

- Tentare di evitare i pensieri automatici negativi tipo: perchè a me? non troverò mai la causa del problema, nessuno può aiutarmi, si stuferanno di me, ecc
- Smettere di cercare informazione su possibili cause e malattie su internet.
- Evitare di controllare periodicamente che tutto sia a posto ripetendo mentalmente la stessa sequenza: testa OK, orecchie OK, cercivali OK, quindi tranquillo.
- Non dare troppa importanza al sintomo fisico dell'instabilità.
- Eviatare che la mia vita si basi ad aspettare tra un consulto medico e l'altro.
- Evitare l'ipervigilanza, cioè, smettere di guardare un punto fisso e pensare 'si muove, ancora non ci siamo'.

Pensa che questo possa aiutarmi un po'?

Grazie di nuovo
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Lo sforzo di controllare può far aumentare l'ansia, non diminuirla. Pensare di non pensare è già pensare. Ricacciare indietro l'impulso a fare o pensare qualcosa può far aumentare l'imperiosità dell'impulso a farsi strada e venir fuori.

Ad ogni modo, se così riesce a stare meglio, ok. Altrimenti le conviene rivolgersi allo specialista. Da qui però non potrà avere indicazioni dirette su cosa fare o non fare, perché ciò equivarrebbe a una prescrizione, che è proibito dalle linee guida del sito.

Cordiali saluti