Primi rapporti sessuali per entrambi, desiderio, nudità

Salve, e grazie in anticipo per l'attenzione...
Ho vent'anni, la mia ragazza diciotto... ci conosciamo da tanto, stiamo insieme da quattro mesi e ci vogliamo un bene dell'anima...
Pochi giorni fa abbiamo deciso di avere il nostro primo rapporto sessuale, essendo entrambi vergini...
Beh, insomma, è andato "male"... io non riuscivo a mantenere l'erezione, lei sentiva dolore, la penetrazione non credo sia riuscita neanche "bene", entrambi provavamo una specie di insensibilità alle parti intime... e, nudi per la prima volta l'uno davanti all'altra, sembrava che il desiderio, la libido, scemassero sempre più...
Nei giorni successivi abbiamo provato a fare altre "prove", per capirci qualcosa, per vedere se cambiava... ma niente, sensibilità fisica minima o inesistente e desiderio che si offuscava...
So che ansia, preoccupazione, inesperienza sono tra i problemi più comuni e probabili...
Considerando anche che io e lei abbiamo scelto di non provare mai prima forme diverse di erotismo riguardanti i genitali (masturbazione reciproca, sesso orale...), è possibile che i nostri problemi derivino da una scarsa conoscenza, da una poca intimità dei nostri corpi fino ad ora?
Sapete consigliarmi in qualche modo? siamo preoccupati...

Grazie mille, davvero
[#1]
Dr. Fabrizio Marcolongo Psichiatra, Psicoterapeuta, Tossicologo 39 3
>Beh, insomma, è andato "male"... io non riuscivo a mantenere >l'erezione, lei sentiva dolore, la penetrazione non credo sia >riuscita neanche "bene",

sembrerebbe che non ci sia stata molta eccitazione: paura? troppa razionalità? di solito è difficile descrivere così bene un rapporto sessuale,.. perchè francamente non si riesce a pensare molto, ... a parte l'attenzione per la partner, ...

>Nei giorni successivi abbiamo provato a fare altre "prove", per >capirci qualcosa, per vedere se cambiava... ma niente, sensibilità >fisica minima o inesistente e desiderio che si offuscava...

Sembrerebbe come atteggiamento direi giusto, ma forse è un troppo tecnico?... a leggerla sembra un quaderno di un laboratorio sperimentale. Soprattutto per il fatto che "lei sentiva dolore".
E' impossibile se la tua partner è eccitata. La reazione ... è una secrezione vaginale che funziona.
Noi maschietti se ci eccitiamo, c'è l'erezione. Nelle femminuccie, se si eccitano, c'è la secrezione.
Come si fa ad eccitarsi?
C'è una cosa che si chiama "passione". Se non c'è, non c'è. Vediamo se mi riesce comunicarvelo.
Parliamo di esecuzioni pianistiche:
le variazioni Goldberg BWV988, eseguite da Glenn Gould.
La prima incisione fu fatta nel 1955, quando il celebre pianista aveva 33 anni. L'altra incisione è del 1981, quando ne aveva 49.
Bene l'esecuzione a 33 anni, [le consiglio di ascoltarle in successione prima quella piu' "giovane", poi la piu' recente] è perfetta, "ma" manca di legati e di trasporto. I momenti in cui l'esecuzione ha delle pause "interpretate", sono piu' rare. I prestissimo sono calibrati e non hanno le caratteristiche di "passionalità" che sono invece nella esecuzione del 1981.
Questo perchè nel 1981, a 49 aa., Glenn Gould aveva vissuto, conosciuto, capito, sofferto, amato, ascoltato un dolore, ed aveva provato gioia, felicità, serenità. Musica, passione, amore,...

>Considerando anche che io e lei abbiamo scelto di non provare mai >prima forme diverse di erotismo riguardanti i genitali
>(masturbazione reciproca, sesso orale...), è possibile che i >nostri problemi derivino da una scarsa conoscenza, da una poca >intimità dei nostri corpi fino ad ora?


Fate come Glenn Gould.
Conoscetevi, .....appunto. Ed ascoltatevi. A 33 anni era attento a rispettare lo spartito, a 49 era attento a rispettare se stesso.
Parlatevi...Forse è questo l'errore??... Chi ha un buon contatto con gli altri, ha avuto un buon contatto con se stesso/a. Quello che capita nella comunicazione interpersonale: rispettare, interessare, considerare.... funziona anche per il corpo: chi non parla bene con il proprio corpo, non lo coccola, ... non può coccolare bene quello dell'altro.
E soprattutto con fantasia.
Attenzione! ... potreste divertirvi!

:-)!
F






Dr. Fabrizio Marcolongo
psichiatra e psicoterapeuta
http://www.marcolongofabrizio.it

[#2]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Se ho ben capito (altrimenti me ne scuso), cerco di semplificare il dotto intervento del collega senza scomodare Gould (sarà contento o si starà rigirando nella tomba?).

La descrizione che date del vostro tentativo è molto meccanica, combinata, stabilita a tavolino.
Curiosa poi la decisione di non abbandonarvi a pratiche erotiche diverse dalla penetrazione, che ci siano dei motivi a noi sconosciuti, magari di natura religiosa?

Comunque sia il consiglio è quello di laciar perdere l'amplesso totale fino a quando non verrà spontaneo: cominciate con l'esplorare il vostro corpo, la pelle, gli odori, le carezze, cominciate a conoscervi a fondo, il resto, se c'è qualcosa, verrà spontaneamente con il tempo.

Il dolore può essere normale per entrambi per mancanza di lubrificazione, allora diventa una tortura, è come farlo con la sabbia, inoltre per la ragazza dipende in parte dall'imene, ma alla sua età non dovrebbero esserci problemi, dovrebbe essere minimo e facilmente superabile. Si riduce anche con la masturbazione e ma se proprio c'è un imene che ostacola la penetrazione anche questo si supera facilmente e se dopo c'è un po' di sangue non è niente, l'imene si è rotto per permettere la penetrazione.

Ma se proprio avete difficoltà in una qualunque libreria è pieno di libri che parlano di questi argomenti, della prima volta.

Andate tranquilli, ma prima conoscetevi delicatamente senza fretta e tanti preamboli.
Auguri
Massimo lai

Massimo Lai, MD

[#3]
Dr. Mariano Indelicato Psicologo, Psicoterapeuta 124 4
Il rapporto sessuale, la prima volta o la milionesima volta, è il risultato dell'essere insieme, del sentirsi una sola cosa. Io credo che il decidere a priori di avere un rapporto sessuale senza la necessaria fase di preparazione (il giocare insieme, il sentire la pelle dell'altro o dell'altra, il carpirne gli odori, etc) costituisca un ostacolo naturale alla fase di penetrazione. Dobbiamo preparaci ed essere preparati a sentire l'altro. Fare l'amore non è un semplice atto meccanico: è il vivere la comunione di due corpi che nell'amplesso diventano un tutt'uno.
L'ansia, la paura si vincono insieme nel complesso gioco dell'amore. Nessuno può darvi consigli di tipo meccanico; ciò che dovete liberare è la passione, il desiderio dell'altro. Non dovete guardare i vostri corpi nudi; dovete sentire, annusare, toccare, sensibilizzare ognuno quello dell'altro. Saranno i vostri corpi stessi che si attrarranno l'uno con l'altro quando si sentiranno pronti a ricevere o a dare.
Il non avere avuto esperienze di erotismo precedenti gioca il suo ruolo.
E' da li che dovete iniziare; accarezzarvi, avvertire quella naturale sensazione di piacere nell'essere sfiorati e nello sfiorare il corpo dell'altro. Avvertire forte il calore dell'altro.
quello che non dovete è il sentirvi in colpa: l'inesperienza può essere un ostacolo, ma può anche diventare una straordinaria occasione per scoprire nel nostro/a compagno/a un modo di amare che che rafforza ancora di più la vostra unione.

Indelicato Dott. Mariano
idm@dottindelicato.it
www.dottindelicato.it
www.psicoterapiacoppia.it

[#4]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Giustissimo: infatti un modo per conoscersi potrebbe essere l'oscurità completa, per cominciare.

Dimenticavo: fate attenzione alle malattie sessualmente trasmissibili e alle gravidanze indesiderate (preservativo).

Auguri
ML
[#5]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ringrazio tutti per le risposte...

In effetti, si, come prima volta è stata vissuta forse con meno trasporto, passione del "dovuto"... è che la tensione e un, per noi comune, "pensare troppo" sicuramente giocavano un ruolo determinante...

La cosa che più ci spaventa, è quella "insensibilità" fisica sperimentata... ma probabilmente il corpo non può veramente nulla senza la mente, la volontà... e non è così brutto questo, dopotutto :)

Per quanto riguarda il cosiddetto "petting", no, non è per motivi religiosi che non lo abbiamo, finora, contemplato... ma per rispetto dell'altro, per vero affetto, per la volontà di vivere una sessualità sincera, completa e condivisa fino in fondo... fin dall'inizio.. e anche per tutta una serie di considerazioni negative su queste pratiche, derivate dal "sentire comune"... sentire che, in qualche modo, ha un suo peso...
Voi ritenete comunque che la profonda conoscenza dell'altro, ragginuta pian piano, anche fisicamente, sia importante quindi?

Ancora grazie mille per la disponibilità...
[#6]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
E' importante la conoscenza dell'altro ma anche di se stessi, delle proprie reazioni e di quelle del proprio corpo e questo si può imparare solamente con l'esperienza, cioè provando e trovandosi nelle situazioni.
L'insensibilità fisica può essere dovuta alla paura, alla tensione della prima volta, al fatto di non sapere come si reagisce in questa situazione, all'eccessiva importanza che viene data all'atto e a tanti altri possibili motivi.
Non c'è bisogno di preoccuparsi.
Auguri
ML
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