La fine della relazione,ho acquisito una certa ansia collegata al rapporto sessuale

Buongiorno.Scrivo perchè ho bisogno di un consiglio in questo momento particolare.Un pò di mesi fa ,a febbraio, ho conosciuto una ragazza con la quale ho cominciato una relazione.Premetto che in quel momento stavo vivendo una fase di stress psichico dovuto alla preparazione della tesi.Per un mese e mezzo circa ,la nostra relazione sia intima che generale è stata perfetta, ho cominciato a vivere con lei e tutto era all'insegna di una intesa crescente.Subito dopo la tesi,dopo una defaillance (ero piuttosto nervoso per via di alcuni suoi silenzi immotivati), lei ha avuto una reazione piuttosto brusca e mi ha detto che non le era mai capitato prima in una relazione già avviata.Da quel momento ho cominciato a vivere il rapporto sessuale con una certa ansia,i nostri rapporti intimi sono peggiorati, io ho accusato inizialmente difficoltà nel raggiungere l'erezione e una volta raggiunta spesso mi sono ritrovato a perderla durante il rapporto.In passato mi era già capitato,ma soltanto nelle prime occasioni con una ragazza nuova , poi non più.Anche le volte che andava "bene" sentivo comunque la necessità di dover ripetere la performance perchè lei fosse contenta.Devo dire che il suo atteggiamento non mi ha aiutato ....ha cominciato a dirmi cose come"non mi sento realizzata come donna" ..."voglio essere dominata"..."il sesso è l'80% di un rapporto".Il nervosismo e la frustrazione di quel periodo hanno portato, da parte sua,alla conclusione del rapporto.ci siamo lasciati a luglio,nell'ultimo rapporto che abbiamo avuto non ho avuto cali dell'erezione.Da allora,oltre all'amarezza per la fine della relazione,ho acquisito una certa ansia collegata al rapporto sessuale e tendo a evitare, pur frequentando ragazze,il presentarsi dell'occasione.Ho avuto un rapporto fugace a novembre e anche lì ho accusato la perdita dell'erezione dopo il raggiungimento.
Ho conosciuto ora una ragazza interessante, tra noi no è ancora successo nulla,il pensiero del ripetersi della situazione comincia a ossessionarmi.Le mie domande sono
1)come devo comportarmi ora,di fronte a una nuova relazione?
2)se dovessi avere una defaillance con lei, come risolvere il problema possibilmente senza farmaci?
Durante la masturbazione e in presenza di situazioni eccitanti ho un'erezione normale.
Vi ringrazio per l'attenzione,vorrei riprendere una sessualità libera e normale.
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Da quel che racconta sembra che andasse tutto bene fino all'incontro con questa ragazza che non è stata molto comprensiva nei confronti di una defaillance condizionando tutto il successivo rapporto fino alla rottura finale.
E' solo un'interpretazione, ma spesso ragazze così nascondono grandi insicurezze dietro questa aggressività e si autoaccusano, anche se non lo dicono, dei sintomi del ragazzo con domande "forse non gli piaccio abbastanza" o "forse non sono abbastanza carina" e si difendono accusando lo sventurato di turno.
Ciò non toglie che lei si sia fatto condizionare, si è fatto prendere dal'ansia da prestazione, ma personalmente penso che sia solamente un fattore psicologico passeggero che si risolverà quando acquisterà nuovamente fiducia in se stesso e troverà una ragazza comprensiva se capita qualche defaillance.

Comunque volendo essere pignoli lei è fortunato perché a Firenze all'Ospedale di Careggi vi è un centro dove lavorano in equipe un andrologo, una psicoterapeuta e uno psichiatra: un semplice colloquio, se necessitano, delgi esami di routine e poi quello che richiede il caso. Chieda del Cubo a Careggi, credo sia li il centro di sessuologia.

Se non lo trova mi faccia sapere mi informo meglio.

Saluti
Massimo Lai

Massimo Lai, MD

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Utente
Utente
la ringrazio per la risposta,effettivamente lei aveva avuto in passato diversi problemi tra cui una violenza subita da bambina da parte dello zio, ma questo non so quanto possa avere avuto un ruolo nella situazione.Da parte mia io sono sicuramente una persona ansiosa ma non mi era mai capitato di avere problemi in una relazione più o meno avviata.Spero di riprendere fiducia in me stesso,se avrò bisogno di un aiutomi rivolgerò al centro di careggi,ho scritto perchè ora sono preda di una fastidiosa ansia legata al pensiero che ricapiti.Grazie ancora saluti
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Questa fastidiosa ansia legata al pensiero che ricapiti è normale ma non deve prendere il sopravvento, non dimentichi che prima non aveva problemi o aveva quelli normali di tanti uomini.
Di fronte a una nuova relazione deve cercare di essere spontaneo e se se la sente deve anche esprimere apertamente le sue paure: la reazione di chi avrà di fronte le dirà più di quella persona che di se stesso;
non è necessario prendere farmaci, potrebbe bastare una psicoterapia, basta non ingigantire un normale problema che si presenta spesso e se necessario affrontare questa ansia che probabilmente si manifesta anche al di fuori di una semplice relazione sessuale.
Auguri
Massimo Lai
[#4]
Utente
Utente
Certo sono conscio di avere in questa fase un problema più generale che si scarica sulla sessualità,ma nelle prime esperienze con una persona nuova quasi sempre ho avuto problemi risolti rapidamente,è la prima volta che i problemi si presentano dopo un mese,sto cercando di tranquillizzarmi e lei mi ha dato una mano.Mi scusi se approfitto,ma è possibile che un periodo di forte stress incida sulla sessualità anche quando la fonte dello stress(in questo caso la tesi)non c'è più?nei mesi anteriori alla relazione avevo avuto un brutto periodo con delle vertigini, o meglio, una percezione della realtà circostante simile a quella degli ubriachi.Dopo alcuni controlli e l'assunzione di un integratore (Acuval 200), la cosa si è lentamente risolta.Può esserci un legame?Fermo restando la mia predisposizione all'ansia.La ringrazio nuovamente,le auguro un buon anno.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Quello che ha descritto anche precedente all'episodio scatenante assomiglia a sintomi di panico e d'ansia in genere.
E' possibile che lo stress accumulato sia tanto che anche se è passato del tempo lei adesso si senta minato nella sua capacità di fare le cose, qualunque cosa, e da qui il rischio di un circolo vizioso.

Per cui si affidi tranquillamente ad uno psicoterapeuta o ad uno psichiatra e vada tranquillo.
Auguri
Massimo Lai
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