Bulimia adolescenziale maschile
Salve,sono un ragazzo di 16 anni e circa da 2 mesi e mezzo ricorro al vomito autoindotto.sono a quanto pare quella minoranza di bulimici essendo maschio.peso 62 kg sono alto 179 cm e mi alleno 6 ora a settimana molto intensamente praticando basket.non mi abbuffo ma anzi cerco di mangiare appena il necessario per saziare la mia idea puramente mentale lo ammetto di fame. nonostante ció vomito circa 40 minuti dopo ogni pranzo e cena mantenendo solo una tazza di latte e caffé con cereali alla mattina.assumo il doppio della fose di integratori alimentari di vitamine consigliate ma nonostante ció accuso dolore ai muscoli delle gambe e alla schiena. ho sempre freddo e la visione delle mie ossa mi incanta.so che mi sto suicidando ma amo il mio "cadavere". sono vittima ma amo il mio carnefice.un paio di volte ho vomitato sangue e mi sono spaventato.tenterei di guarire per permettere al mio corpo di svilupparsi ma tra un paio di anni ricomincerei. non ho subito particolari traumi,sono solo sensibile ed insicuro e non mi piaccio.infatti ho deciso volutamente di dimagrire cosi. non subisco più pulsazioni sessuali impetuose e frequenti come prima... vorrei un giudizio sulla gravità ed avanzamento della situazione. Grazie,distinti saluti, Alessandro
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Gentile Alessandro,
è difficile stabilire la gravità e forse è una questione marginale in questo caso.
Senza dubbio la sua situazione richiederebbe un consulto da uno specialista, non tanto per controllare il peso, bensì per vedere a fondo da dove derivi l'immagine negativa che ha di se stesso. Il non piacersi, il voler annullare le pulsioni sessuali anzichè viverle, l'assumere il doppio della dose consigliata di integratori vitaminici, che ovviamente, peraltro, non possono toglierle i dolori alle gambe e alle ossa, che potrebbero derivare sia dallo stato di denutrizione che all'iper allenamento. Sarebbe utile andare a fondo anche della sua assoluta convinzione che se anche si "curasse" dopo un paio d'anni ricomincerebbe con la condotta di cui parla.
Una psicoterapia la aiuterebbe inoltre a trovare una spiegazione e un senso ai comportamenti che da poco ha messo in atto.
Le auguro una buona giornata e spero di esserle stata d'aiuto.
è difficile stabilire la gravità e forse è una questione marginale in questo caso.
Senza dubbio la sua situazione richiederebbe un consulto da uno specialista, non tanto per controllare il peso, bensì per vedere a fondo da dove derivi l'immagine negativa che ha di se stesso. Il non piacersi, il voler annullare le pulsioni sessuali anzichè viverle, l'assumere il doppio della dose consigliata di integratori vitaminici, che ovviamente, peraltro, non possono toglierle i dolori alle gambe e alle ossa, che potrebbero derivare sia dallo stato di denutrizione che all'iper allenamento. Sarebbe utile andare a fondo anche della sua assoluta convinzione che se anche si "curasse" dopo un paio d'anni ricomincerebbe con la condotta di cui parla.
Una psicoterapia la aiuterebbe inoltre a trovare una spiegazione e un senso ai comportamenti che da poco ha messo in atto.
Le auguro una buona giornata e spero di esserle stata d'aiuto.
Dr. Rosalba Cappa
Psicologa, Psicoterapeuta,
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Alessandro,
i disturbi del comportamento oro-alimentare, lamentano disagi di fondo che spesso si esprimono attraverso la sintomatologia, in realtà sono gridi di dolore , di solitudine e di aiuto, che andrebbero decodificati ed ascoltati con l'aiuto di uno specialista.
Il piacere che sembra provare dalle pratiche auto-indotte fa pensare alla possibile sostituzione di comportamenti gratificanti, con pratiche disfunzionali ed auto-lesionistiche, ma senza conoscerla sono solo ipotesi
Cari saluti
i disturbi del comportamento oro-alimentare, lamentano disagi di fondo che spesso si esprimono attraverso la sintomatologia, in realtà sono gridi di dolore , di solitudine e di aiuto, che andrebbero decodificati ed ascoltati con l'aiuto di uno specialista.
Il piacere che sembra provare dalle pratiche auto-indotte fa pensare alla possibile sostituzione di comportamenti gratificanti, con pratiche disfunzionali ed auto-lesionistiche, ma senza conoscerla sono solo ipotesi
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 27/10/2011.
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