Bassa autostima
salve,
vivo nell'impossibilità di iniziare un rapporto di coppia se non sono sicuro che dall'altra parte ci sia un forte interesse. Per essere sereno con il potenziale partner ho bisogno di sicurezze, altrimenti giunge ansia di dimostrare non so che. I primi incontri sono sempre brillanti, ma appena mi piace una persona e non sento un fortissimo desiderio da parte sua cado in paralisi. Bisogna anche dire che quando le ragazze sono interessate io non le reputo all'altezza e cerco altro. Nell'ultima storia durata quasi un anno, un rapporto ibrido, sono stato tradito più volte da lei (e ho tradito a mia volta). Ho lasciato questa ragazza che mi ha continuato a cercare (forse perchè le volevo bene?), ora tornato sui miei passi mi accorgo che forse lei non prova un sentimento amoroso nei miei confronti ma probabilmente solo affetto perchè sono premuroso con lei... oggi le ho detto di non volerla più vedere, perchè non sopporto che lei possa frequentare altre persone ... dentro di me sto malissimo. La domanda è: possibile che prima la snobbavo e ora sembra la donna della mia vita? Non ha senso, è assurdo, se non per la legge del desiderio che non sa ciò che vuole. Per di più non credo sia la persona giusta per me nonostante lei mi piace molto dal punto di vista fisico e alchimico..
E' evidente che ci sono seri problemi di autostima, sopratutto con l'altro sesso. So le risposte, ma non riesco a combattere quel malessere che alberga da molto tempo in me.. lo so, dovrei rivolgermi ad uno psicologo ... avete dei consigli da darmi? si può migliorare e tagliare i fili dolorosi con il passato (ho avuto una situazione famigliare travagliata, con una nonna che mi ha cresciuto con un carattere da padrone/giudice)
vivo nell'impossibilità di iniziare un rapporto di coppia se non sono sicuro che dall'altra parte ci sia un forte interesse. Per essere sereno con il potenziale partner ho bisogno di sicurezze, altrimenti giunge ansia di dimostrare non so che. I primi incontri sono sempre brillanti, ma appena mi piace una persona e non sento un fortissimo desiderio da parte sua cado in paralisi. Bisogna anche dire che quando le ragazze sono interessate io non le reputo all'altezza e cerco altro. Nell'ultima storia durata quasi un anno, un rapporto ibrido, sono stato tradito più volte da lei (e ho tradito a mia volta). Ho lasciato questa ragazza che mi ha continuato a cercare (forse perchè le volevo bene?), ora tornato sui miei passi mi accorgo che forse lei non prova un sentimento amoroso nei miei confronti ma probabilmente solo affetto perchè sono premuroso con lei... oggi le ho detto di non volerla più vedere, perchè non sopporto che lei possa frequentare altre persone ... dentro di me sto malissimo. La domanda è: possibile che prima la snobbavo e ora sembra la donna della mia vita? Non ha senso, è assurdo, se non per la legge del desiderio che non sa ciò che vuole. Per di più non credo sia la persona giusta per me nonostante lei mi piace molto dal punto di vista fisico e alchimico..
E' evidente che ci sono seri problemi di autostima, sopratutto con l'altro sesso. So le risposte, ma non riesco a combattere quel malessere che alberga da molto tempo in me.. lo so, dovrei rivolgermi ad uno psicologo ... avete dei consigli da darmi? si può migliorare e tagliare i fili dolorosi con il passato (ho avuto una situazione famigliare travagliata, con una nonna che mi ha cresciuto con un carattere da padrone/giudice)
[#1]
Gentile ragazzo,
è vero, sarebbe indicata una consultazione psicologica di persona per comprendere che cosa accade quando ti trovi con una ragazza che ti piace e che ti sembra poco interessata.
Probabilmente un po' critiche per te sono anche le distanze (chi insegue chi, quanto è possibile avvicinarti/allontanarti).
Ma in fondo in amore questi sono i giochi del corteggiamento. La cosa importante è esserne consapevole ed utilizzarli in maniera ludica e costruttiva.
Un cordiale saluto,
è vero, sarebbe indicata una consultazione psicologica di persona per comprendere che cosa accade quando ti trovi con una ragazza che ti piace e che ti sembra poco interessata.
Probabilmente un po' critiche per te sono anche le distanze (chi insegue chi, quanto è possibile avvicinarti/allontanarti).
Ma in fondo in amore questi sono i giochi del corteggiamento. La cosa importante è esserne consapevole ed utilizzarli in maniera ludica e costruttiva.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
lei dice di conoscere le risposte e allora proviamo con un pò di domande:
Come fa a capire che dall'altra parte c'è un forte interesse?
Cosa intende per <essere all'altezza?>
Comè dovrebbe essere la ragazza giusta per lei?
E in fine:
Come mai non ha iniziato una psicoterapia?
Cordialmente
lei dice di conoscere le risposte e allora proviamo con un pò di domande:
Come fa a capire che dall'altra parte c'è un forte interesse?
Cosa intende per <essere all'altezza?>
Comè dovrebbe essere la ragazza giusta per lei?
E in fine:
Come mai non ha iniziato una psicoterapia?
Cordialmente
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno
[#3]
Utente
alla prima domanda le rispondo che il mio metro (sbagliato in amore forse) è la razionalità più lucida, giudico i comportamenti perchè le parole spesso non sono in grado di descrivere ciò che sta dentro di noi: se la ragazza (ultimo esempio) mi dice che va al cinema con l'amica e per vari motivi non ci vedremo per una settimana, non lo reputo un segno di forte interesse anche se a parole dice che le manco. Evito di essere preso in giro ma spesso le cose vanno conquistate e con questo metro di giudizio si corre il rischio di scartare in partenza una situazione.
alla seconda: il mondo ci chiede di essere efficienti, essere all'altezza. In teoria dovremmo risponderci che dobbiamo essere noi stessi e non c'è alcuna gara. Purtroppo viviamo in quel mondo che Lacan ha descritto bene di simboli, significati, per cui, che ci piaccia o no, è difficile fuoriuscire da questa logica. Nel mio caso, penso di non piacerle, di avere argomenti che non le piacciono, di non essere bello abbastanza, o di non avere una posizione sociale o una bravura nel sesso ADEGUATA. Uno può dire dentro se di non pensarci, ma è evidente che il solo non cercare di pensarci equivale a farlo. Dovrei andare alla radice di questi problemi, ma forse mi ci vuole un aiuto
nel pormi la terza domanda forse mi indica implicitamente la risposta... forse non è possibile saperlo.. certo che nel mio ultimo caso.. lei è una ragazza un po' libertina e per uno come me è più problematico rispetto ad una ragazza più ligia alla morale e al rispetto (in questo il mio ragionamento è puramente utilitaristico).
Infine ... vorrei andare da uno psicoterapeuta ma non ho i soldi... ora con un'assicurazione sanitaria forse riuscirò a pagarmi le sedute o almeno spero..
per la dott. Pileci.. concordo con le distanze..per quanto riguarda il discorso ''atteggiamento costruttivo'' è più facile a dirsi che a farsi..
cmq vi ringrazio molto, fate un bellissimo servizio.. in più scrivere aiuta a razionalizzare meglio i miei problemi
alla seconda: il mondo ci chiede di essere efficienti, essere all'altezza. In teoria dovremmo risponderci che dobbiamo essere noi stessi e non c'è alcuna gara. Purtroppo viviamo in quel mondo che Lacan ha descritto bene di simboli, significati, per cui, che ci piaccia o no, è difficile fuoriuscire da questa logica. Nel mio caso, penso di non piacerle, di avere argomenti che non le piacciono, di non essere bello abbastanza, o di non avere una posizione sociale o una bravura nel sesso ADEGUATA. Uno può dire dentro se di non pensarci, ma è evidente che il solo non cercare di pensarci equivale a farlo. Dovrei andare alla radice di questi problemi, ma forse mi ci vuole un aiuto
nel pormi la terza domanda forse mi indica implicitamente la risposta... forse non è possibile saperlo.. certo che nel mio ultimo caso.. lei è una ragazza un po' libertina e per uno come me è più problematico rispetto ad una ragazza più ligia alla morale e al rispetto (in questo il mio ragionamento è puramente utilitaristico).
Infine ... vorrei andare da uno psicoterapeuta ma non ho i soldi... ora con un'assicurazione sanitaria forse riuscirò a pagarmi le sedute o almeno spero..
per la dott. Pileci.. concordo con le distanze..per quanto riguarda il discorso ''atteggiamento costruttivo'' è più facile a dirsi che a farsi..
cmq vi ringrazio molto, fate un bellissimo servizio.. in più scrivere aiuta a razionalizzare meglio i miei problemi
[#4]
Gentile utente,
le mie domande come avrà capito erano un modo per farla riflettere e provare a prendere in considerazione vari aspetti e non per giudicarla, ovviamente on line non è facile, il mio lavoro come quello dei colleghi è limitato, però se riuscirà ad iniziare un percorso terapeutico penso le sarà molto utile. Provi a rivolgersi alle strutture pubbliche potrebbe essere un inizio.
Cordiali saluti.
le mie domande come avrà capito erano un modo per farla riflettere e provare a prendere in considerazione vari aspetti e non per giudicarla, ovviamente on line non è facile, il mio lavoro come quello dei colleghi è limitato, però se riuscirà ad iniziare un percorso terapeutico penso le sarà molto utile. Provi a rivolgersi alle strutture pubbliche potrebbe essere un inizio.
Cordiali saluti.
[#6]
Psicologo
Gentile Utente,
la sua descrizione è molto chiara ma è ovvio che per poter comprendere fino in fondo le cause del suo disagio bisognerebbe approfondire la sua storia personale, cosa che nel contesto telematico non è possibile fare.
Sembra che in lei ci sia un bisogno costante di accettazione che si pone come traguardo e predomina nelle relazioni. L'obiettivo non è tanto condividere un sentimento ma piuttosto farsi a tutti i costi accettare e rincorrere chi sfugge.
Può essere collegato a legami del passato, genitoriali e/o familiari in cui il suo bisogno di affetto non è stato pienamente colmato.
Una consulenza da un esperto la aiuterebbe sicuramente, vale sempre la pena affrontare i propri dolori e vincerli piuttosto che trascinarli come un enorme fardello per tutta la vita. Ci pensi!
la sua descrizione è molto chiara ma è ovvio che per poter comprendere fino in fondo le cause del suo disagio bisognerebbe approfondire la sua storia personale, cosa che nel contesto telematico non è possibile fare.
Sembra che in lei ci sia un bisogno costante di accettazione che si pone come traguardo e predomina nelle relazioni. L'obiettivo non è tanto condividere un sentimento ma piuttosto farsi a tutti i costi accettare e rincorrere chi sfugge.
Può essere collegato a legami del passato, genitoriali e/o familiari in cui il suo bisogno di affetto non è stato pienamente colmato.
Una consulenza da un esperto la aiuterebbe sicuramente, vale sempre la pena affrontare i propri dolori e vincerli piuttosto che trascinarli come un enorme fardello per tutta la vita. Ci pensi!
[#7]
Sembra andato abbastanza vicino al vero ipotizzando una bassa autostima.
Quando una ragazza le interessa, se non vede da parte sua altrettanto interesse si blocca. Quando invece piace alla ragazza, allora si tira indietro lei. Non perché, come dice, non la reputi più all'altezza, ma forse perché è talmente convinto di valere poco che non si reputa lei (che ci scrive) alla SUA altezza.
Da come scrive sembra presente anche una certa ansia, che la porta a voler monitorare tutto quello che le accade e sente, nell'implicita speranza di poterlo controllare, solo che si tratta di un tentativo spesso vano. Non ha bisogno d'informarsi né di capire tutto, ha bisogno probabilmente di fare quel consulto psicologico che ancora le manca. Se l'aspetto economico è un problema, deve trovare il modo di far quadrare le sue priorità. Può anche rivolgersi al servizio pubblico, alternativamente.
Cordiali saluti
Quando una ragazza le interessa, se non vede da parte sua altrettanto interesse si blocca. Quando invece piace alla ragazza, allora si tira indietro lei. Non perché, come dice, non la reputi più all'altezza, ma forse perché è talmente convinto di valere poco che non si reputa lei (che ci scrive) alla SUA altezza.
Da come scrive sembra presente anche una certa ansia, che la porta a voler monitorare tutto quello che le accade e sente, nell'implicita speranza di poterlo controllare, solo che si tratta di un tentativo spesso vano. Non ha bisogno d'informarsi né di capire tutto, ha bisogno probabilmente di fare quel consulto psicologico che ancora le manca. Se l'aspetto economico è un problema, deve trovare il modo di far quadrare le sue priorità. Può anche rivolgersi al servizio pubblico, alternativamente.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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"La legge del desiderio che non sa ciò che vuole"
Più precisamente si potrebbe dire che non esiste "qualcosa" che possa soddisfare interamente e totalmente il desiderio, e per fortuna!
Un desiderio totalmente estinguibile equivarebbe alla fine della vitalita' che viene dalla ricerca di cio' che ci puo' soddisfare.
Questo pero' non deve costituire un alibi: il fatto che il desiderio non abbia un "oggetto" pre-definito per soddisfarsi, non deve esimerla dal cercare cosa "lei" desidera.
Nella situazione specifica che ci descrive, ci dice che la ragazza in questione non pensa sia quella giusta per se', anche se c'è attrazione.
Potrebbe trattarsi di una situazione in cui lei si attarda per rimandare la sua questione: cosa desidero io in realta'?
Concordo con i colleghi, faccia il punto sulle sue priorita' e si rivolga ad uno psicoterapeuta.
Un caro saluto,
Più precisamente si potrebbe dire che non esiste "qualcosa" che possa soddisfare interamente e totalmente il desiderio, e per fortuna!
Un desiderio totalmente estinguibile equivarebbe alla fine della vitalita' che viene dalla ricerca di cio' che ci puo' soddisfare.
Questo pero' non deve costituire un alibi: il fatto che il desiderio non abbia un "oggetto" pre-definito per soddisfarsi, non deve esimerla dal cercare cosa "lei" desidera.
Nella situazione specifica che ci descrive, ci dice che la ragazza in questione non pensa sia quella giusta per se', anche se c'è attrazione.
Potrebbe trattarsi di una situazione in cui lei si attarda per rimandare la sua questione: cosa desidero io in realta'?
Concordo con i colleghi, faccia il punto sulle sue priorita' e si rivolga ad uno psicoterapeuta.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 26/10/2011.
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