E' crollato il mio mondo

Salve,
Sono Monica ed ho 35 anni.
Provengo da una famiglia tranquilla e molto unita.
Un padre che non ha mai alzato un dito e un urlo contro di me,una madre poco presente da piccola,causa lavoro,ma molto severa quand'era in casa ed una sorella minore a cui ho dovuto assistere e proteggere per tutti quei piccoli danni che causava quand'era piccola.
Con il crescere certe situazioni con mia madra sono andate chiarificandosi,anche se non ho mai accettato il modo a volte crudo di rivolgersi a mio padre,il quale di contro suo ha cercato sempre di fare da "cuscino" in tutto.
La mia vita sentimentale ha avuto alti e bassi.
Il primo "vero amore" a 17 anni,durato un anno,poi lui ha deciso di lasciarmi per un'altra..grande crisi..non accettavo l'idea e l'unico modo di reagire era tenerlo attaccato al telefono per chiarimenti.
Poi ho conosciuto l'amore fraterno,quello che con cui sono cresciuta insieme, durato 9 anni tra lasciate e riprese.
Lui molto buono e innamorato..io piena di insoddisfazioni e lamentele.
Il rapporto dopo un crollo non è riuscito più a decollare,così io ho preso la palla al balzo, e mi sono allontanata per 2 anni grazie ad un trasferimento di lavoro.
Ritornando però dalla mia famiglia,ho ritrovato lui ancora li..questa volta però al suo fianco c'era un'altra,ed io mi sono ritrovata a tirar fuori le unghie per riaverlo.
Cado di nuovo nel buio,mi dispero,lo assillo,lo inseguo.
Capisco però che così non sarei andata molto avanti.
Decido di cambiare città,il mio tanto amato lavoro mi faceva girar troppo ed io sentivo il bisogno di metter radici.
Ne scelgo una a mio dire bellissima, perché ha il mare, e il nome che porta fortuna..
Non conosco nessuno, inizio a fare amicizie, trovo un lavoro che mi regala subito una dipendenza economica ed anche un ruolo di fiducia..però non è il mio lavoro..
Tutte le mattine vado in negozio con la bicicletta e mi ricordo di esser fortunata, ma in fondo ho sempre un velo di inadeguatezza.
Dopo tre anni di crescita interiore,di grandi soddisfazioni sul mio essere, incontro lui.
L'uomo della mia vita.
Ci innamoriamo come non mai.
Lui divorziato con 2 figlie grandi..
Divorzio difficile.lui vive con una figlia,l'altra sono 3 anni che non la vede.
Lui fa subito grandi passi, dopo 3 mesi  vuole iniziare la convivenza, però la sua psichiatra, con cui ogni tanto fa una chiacchierata, glielo sconsiglia vivamente.
Gli dice che non deve reagire con il sentimento,ma con la ragione.
Io faccio fatica ad accettare questo passo indietro,iniziamo a litigare.
Lui scappa ed io lo rincorro,lo consolo,lo stringo a me,perché penso che di sfortune nella vita ne ha avute gia tante..
Un rapporto molto distaccato con la madre,una moglie che l'ha abbandonato e una figlia che non lo vuole più vedere.
Dopo 5 mesi lui compra una casa tutta nostra.ma non andiamo a viverci perché serve tempo per la ristrutturazione.
Nel fratempo dormiamo tutte le notti insieme,un giorno da me,uno da lui..
Io ho sempre la valigia un macchina,non volevo questo,cercavo un pò di stabilita.
È stancante questa situazione.
Lui inizia a lamentarsi perché a suo dire io non trovo il tempo per cucinargli  una bella cenetta.
Dal mio punto di vista io che non sono mai stata una brava cuoca,cerco di fare i miracoli per lui.
Mi amalgamo a lui, mi fa scenate per cose per me incomprensibili,io mi ritrovo a chiedere scusa pensando di essere nel giusto, pur di smettere di farlo soffrire.
È geloso, lui vuole una donna che sappia mettere i paletti..come vuole lui però.
Io mi son sempre comportata in maniera più che limpida nei suoi confronti, lui infatti più volte mi ricordava che non si è mai fidato tanto come con me.
Però questo non bastava.
In viaggio in aereo non mi ha rivolto la parola per 7 ore perché un signore di 65 anni, in una lingua a me sconosciuta cercava di attaccare bottone.
Una volta mi ha lasciata perché io gli ho detto che nella compagnia con cui ogni tanto ci incontravamo per caso,una sera di 2 anni prima ero andata al cinema con uno di questi ragazzi..
Lui ancora oggi mi disprezza per questa cosa,insultandomi e rimproverandomi a dismisura che io volevo uscire in coppia con uno con cui ero andata al cinema.
In vacanza siamo stati benissimo,io sono riuscita ad occuparmi di lui come ho sempre desiderato,lo accudivo e mi prendevo cura..avevamo ritrovato un equilibrio,tutto lo stress del lavoro e dei viaggi casa mia/sua era passato.
Ma al ritorno è bastata l'ennesima stupida litigata per farci ricadere nel vortice.
Ripeteva sempre che le cose sarebbero funzionate se si faceva come lui diceva.
Dentro di me era nato un conflitto con tutto quello che avevo capito in precedenza,ma per amor suo cercavo sempre di soddisfarlo,logicamente non riuscendo.
Lui mi diceva che ero troppo pesante,che non ce la faceva più,ma il giorno dopo mi riempiva di messaggi pieni d'amore,così io ho preso tutto sotto gamba.
Mi ha lasciata.
Lui si è sempre vantato di non esser mai tornato indietro nelle sue scelte e credo ke non potrò far nulla per convincerlo.
Anzi credo di aver fatto troppo.
Anche qui telefonate,assillamenti vari,mi sono presentata a casa sua nelle ore più svariate..tanto che per mandarmi via ha chiamato i carabinieri.
Consideravo il suo nucleo familiare come la mia famiglia.
Mi ha consigliato di farmi seguire dalla sua psichiatra,ma è stato un disastro.
Lei ha iniziato la prima seduta dicendomi che il mio uomo non aveva mai amato una donna quanto ha amato me,io così mi  sono aggrappata alle sue parole con una speranza immane.
Poi lui l'ha chiamata dicendole che non mi amava più e non voleva essere disturbato da me.
Ha schiacciato un bottone e tutto si è spento.
Le grandi prediche su come si costruisce una coppia, su come bisogna affrontare le difficoltà insieme, sono andate in fumo.
È passato piu di un mese ed io non sto bene.
penso costantemente al suicidio.
Il giorno e la notte.
So gia come farlo,ho scritto anche una sorta di testamento.
L'unica speranza che mi tiene in vita è un incontro a quattrocchi con lui, una falsa speranza che mi sono costruita per andare avanti.
So che se lo incontrerò sarà sicuramente con un'altra donna e non mi degnerà di uno sguardo.
Sto vivendo un'inferno.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

sento la Sua sofferenza, ma scrivere delle mail, come ha fatto anche poche settimane fa, non Le restituirà la serenità che desidera.

E' stato un errore -a mio avviso- rivolgersi alla stessa psichiatra del Suo ex compagno. Perchè non prova ad affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta che non conosce la vostra storia e che può aiutarLa?

E' evidente, da ciò che scrive, che le separazioni sono un tema critico nella Sua storia di vita. Credo dovrebbe capirne le ragioni e cercare di affrontarlo in modo diverso.

Ma da qui è davvero impossibile dirLe di più.

Le faccio tanti auguri.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Lunedì andrò dalla "nostra" psichiatra per chiudere il giro.
L'altro giorno la dottoressa mi ha dato un consiglio secondo me molto scorretto.

Sono 3 settimane che lei insiste nel fatto che non devo mandare a lui dei messaggi o telefonate,perché ha detto che così potrei farlo diventare più cattivo ( ha usato proprio questo aggettivo).

Ma questa sera dovrei andare in un locale dove potrei incontrarlo,ho chiesto a lei come mi dovrei comportare.
Lei mi ha detto che dovrei mandargli un sms per avvertirlo che andrò in quel locale.
Ho avuto l'impressione che lo stesse difendendo,che non aiutasse me ma lui.

Oltretutto lui secondo me, ha molta difficoltà nel gestire alcune situazioni sentimentali,ianziche prendere la situazione in mano,si è nascosto dietro al chiamare i carabinieri o telefonare alla mia psicologa per dirmi che lo devo lasciare in pace.


[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
secondo quanto lei stessa dice, riferirsi alla stessa curante del suo ex compagno sembra stia comportando una serie di difficoltà.

Dal mio punto di vista sarebbe opportuno si rivolgesse ad uno specialista non implicato con lui, ad esempio psicologo/psicoterapeuta, come le ha già consigliato la collega dr.ssa Pileci.

Le sarebbe utile per essere sostenuta in questo momento di dolore e difficoltà oltre che per fare chiarezza sul suo modo di porsi nelle relazioni sentimentali e di reagire alle loro rotture.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Signora,
oltre a ripeterle la necessità di rivolgersi (Lei) ad uno/a psicoterapeuta vorrei solo fare un inciso: ha dichiarato di pensare continuamente al suicidio. Significa che il Suo umore non è in asse, e quindi bisogna identificare un'altra soluzione.

Per questo motivo le consiglio di effettuare una valutazione psichiatrica MA da un altro professionista: è evidente che la relazione con questa psichiatra non è funzionale, visto che parlate di sms e non della Sua ideazione suicidaria e del Suo umore.

In conclusione: adesso la priorità non è cosa fare con il Suo ex, ma cosa farne del Suo umore troppo basso. Pensi a proteggere se stessa adesso.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Quando una persona arriva a riassumere la propria situazione con: "è crollato il mio mondo" è molto probabile che siamo in presenza di uno stato depressivo. Di solito è proprio il crollo di una credenza forte, radicata e importante, di un punto di riferimento, ciò che lo provoca. Leggendo, lei appare come una persona che ha difficoltà a "uscire da se stessa" e a vedere le cose da un punto di vista diverso. Ad esempio:

>>> si è nascosto dietro al chiamare i carabinieri o telefonare alla mia psicologa per dirmi che lo devo lasciare in pace
>>>

Ciò indica che siamo in presenza di due visioni quanto mai distanti e difficilmente conciliabili. Lui sta dando un'interpretazione alla fine del vostro rapporto, lei gliene sta dando una completamente diversa.

Per tutte queste ragioni concordo con i colleghi nel suggerirle di rivolgersi a uno psicoterapeuta, perché oltre a risolvere l'emergenza del momento probabilmente avrà bisogno di fare un cambiamento di più ampio respiro. Altrimenti potrà anche riuscire a ricostruire il suo mondo crollato, ma sarà di nuovo su fondamenta troppo fragili.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Utente
Utente
Ho preso appuntamento da una psicoterapeuta a terapia breve per il 5 novembre..mi sembra davvero troppo in la.

Spero di riuscire a non combinare guai.

Mi domando come mai non gestisco bene le mie emozioni,prendono il sopravvento e anche sapendo che la furia del momento potrebbe creare danno, non riesco a fermarmi.

Sto provando ad uscire,ma è un vero strazio.
Sono arrabbiata con lui,perché mi ha regalato una visione della vita di cui mi sono innamorata e poi me ne ha privato.
A 42 anni lui è tornato a fare il single per locali cosa che ha sempre disprezzato..
Ora questa vita mi obbliga a farla di nuovo a me..
[#7]
Utente
Utente
Ho avuto il primo incontro con la psicoterapeuta.
Sono rimasta molto soddisfatta.
Mi ha dato un paio di compiti da fare in questi giorni,e mi sono sentita subito protetta.
Tra le cose da non fare era quello di non contattarlo per almeno 15 giorni.
Non facile,mi ha dato dei piccoli trucchi.
Comunque il problema ora è un'altro..
Questa sera la figlia di lui,mi ha mandato un sms chiedendomi quando può venire a casa mia a riprendere i vestiti del babbo.
Mi è salita immediatamente la rabbia.
Un uomo di 42 anni che manda avanti la figlia..lui che si è sempre vantato di avere le palle,oggi le ha dimenticate da qualche parte.
La dott. mi ha dato due possibilità.
Non rispondere all'sms...alcuni si possono perdere nell'etere..
Rispondere dicendo che mi dispiace che l'abbiamo così coinvolta,ma che suo padre è abbastanza grande per venirsele a prendere da solo le sue cose.
O,come ultima possibiltà,dare a lei le sue cose senza far noie,riuscendo così ad essere un gradino sopra di lui.
Io le sue cose nn vorrei dargliele.almeno per il momento,mi ricordano lui,mi fanno male,ma provo anche piacere..così lo sento più vicino..lo so che è un ragionamento infantile e stupido..
Consigli?
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Consigli?
>>>

Il suo terapeuta le ha già dato due alternative, sta a lei scegliere.

Altrimenti se non impara a decidere da sola avrà sempre bisogno di qualcuno che decida per lei. Questo è il senso di ciò che le sta dicendo il terapeuta.

Cordiali saluti
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