Ansia e dolori

Gentile signora,
"io credo nn so nei miei momenti di lucidità mentale tutto questo bruciore di stomaco sapore amaro in bocca può dipendere dal fatto che sia fissata...e che mi stia preoccupando troppo "

Chiaramente la sua preoccupazione la porta a controllare continuamente il suo stato di salute ed a chiedere rassicurazioni.
Come le hanno già detto altri colleghi nel consulto fornitele 9 giorni fa https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/244245-la-mia-ansia-avviene-dal-fatto-che-ho-paura.html

la cosa migliore da farsi è rivolgersi ad uno psicologo che la aiuti a gestire queste preoccupazioni e l'ansia ad esse collegate.

Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola
Ordine psicologi Lombardia n° 10817

gemtile ragazza, se è entrata in una dimensione ipocondriaca appare normale come tenda ad interpretare negativamente ogni segnale del corpo al punto tale da enfatizzarlo fino a viverlo come una vera malattia.
Ha mai chiesto aiuto psicologico dal vivo? se no , forse, sarebbe la cosa più saggia da fare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

Se vuole delle rassicurazioni mediche, non posso dargliele, non essendo un medico.

Posso però ripeterle ciò che le era già stato consigliato (anche se non so a qual scopo, visto che non sembra aver accolto il suggerimento precedente) cioè di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare con un percorso terapeuitco la sua ansia, le "fissazioni" e la sua storia di vita attuale e passata.

Solo lavorando sui meccanismi psichici che la portano a tali pensieri ricorrenti potrà finalmente eliminarli.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

Gentile ragazza,

riguardo i suoi dolori, se persistenti e invalidanti, allora è il caso che ne parli al suo medico curante, così come per le sensazioni allo stomaco e il sapore amaro in bocca.
In questo periodo sta assumendo farmaci di qualche tipo?
Cerchi di approfondire consultando il suo medico curante.

Da quanto riferisce, sembra che il suo rapporto con sua madre sia ridotto al minimo dalla sua depressione. Quindi immagino quanto possa essere spiacevole per lei che sua madre, proprio nel momento in cui anche lei è diventata 'madre', non possa esserle di supporto, con un bimbo di 2 anni e aver affrontato nello stesso tempo un fibroadenoma.

Dalla storia dei suoi consulti sembra essere stata molto preoccupata per ciò che è accaduto al seno. A tal proposito sarebbe opportuno che si rivolgesse ad una psicologa per chiedere un supporto in questo momento delicato e riuscire a cogliere i segnali del suo corpo interpretandoli adeguatamente.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

gentile dottoressa marisa...allora le spiego in questo tempo nn assumo nessun farmaco....ma non accuso neppuure un dolre specifico solo se premo sento dolore altrimenti nulla apparte questa pesantezza di stomaco..anche se devo dire che accuso un pò di ansia ora a novembre ho il controllo al seno perche ho un altro fibroadenoma a sinistra...e quindi i miei maledetti pensieri vanno sempre li...a toccare e pensare cosa ho....ho paura..ma ormai nessuno mi ascolta e il fatto stesso di parlare e nn essere considerata sentirmi dire sempre ma sei solo fissATA mi fa stare ancora peggio...il mio ginecologo non piu di un mese fa mi ha detto che il dolore che accuso al seno e mastopatia...e quindi loro dicono che sono io che mi fisso.....però nessuno capisce che nn avendo mia mamma cn me io nn so cn chi parlare e quindi mi sento ancora piui sola
mio marito e un libero professionista e passa tanto tempo nel suo studio e quando torna gioca tanto cn mio figlio...e nn sopporta che io dica sempre le stesse cose..cmq spero bene e di non avere nulla sopratutto

Gentile signora,

comprendo il suo stato d'ansia in questo momento delicato che sta attraversando, dovendo affrontare senza il supporto di qualcuno la problematica al suo seno.
Come riferito da lei stessa, a novembre deve fare un controllo al seno sinistro per un fibroadenoma, che la sta impensierendo nuovamente.

Dato che, come riferisce, non ha nessuno con cui poterne parlarne sarebbe opportuno rivolgersi ad una psicologa, con cui riuscire a farlo, invece di lasciarsi nella spiacevole sensazione di non essere considerata, 'sentendosi dire sempre che è solo fissata'.

Capisco che abbai bisogno di parlarne, ma soprattutto di essere ascoltata e aiutata a decifrare nel modo più adeguato i segnali del suo corpo.

La possibilità di parlarne con una psicologa, che, essendo donna, possa capire insieme a lei quale difficoltà sta passando e supportarla potrebbe essere una risorsa importante per lei.

A volte ciò che accade al nostro corpo ha radici profonde in altri aspetti della nostra vita, a seconda della parte che ne è soggetta, e cercare di scoprire il significato di ciò che accade potrebbe essere molto utile per affrontarlo al meglio.

Ci faccia sapere cosa decide di fare al riguardo.

un cordiale saluto