Ansia immotivata persistente
Salve,
scrivo per un problema che mi affligge da un po e a cui non trovo soluzione.
Vivo da qualche giorno con una costante ansia che mi opprime, è capitato altre volte ma mai per così tanto tempo. Dormire è difficile e vivo in uno stato di poca lucidità permanente. Non ho veri motivi per cui essere in ansia anche se il momento critico è iniziato quando qualche giorno fa ho avuto un leggero diverbio con la mia ragazza che poi si è comunque risolto. Ho una specie di nodo allo stomaco che si traduce nell'impossibilità di concentrarsi su qualsiasi cosa. Non ho mai avuto problemi di erezione (ad esempio) eppure da un paio di giorni non ho la classica erezione mattutina e se volessi masturbarmi dovrei fare uno sforzo notevole perchè non riesco a restare concentrato neppure su quello.
scrivo per un problema che mi affligge da un po e a cui non trovo soluzione.
Vivo da qualche giorno con una costante ansia che mi opprime, è capitato altre volte ma mai per così tanto tempo. Dormire è difficile e vivo in uno stato di poca lucidità permanente. Non ho veri motivi per cui essere in ansia anche se il momento critico è iniziato quando qualche giorno fa ho avuto un leggero diverbio con la mia ragazza che poi si è comunque risolto. Ho una specie di nodo allo stomaco che si traduce nell'impossibilità di concentrarsi su qualsiasi cosa. Non ho mai avuto problemi di erezione (ad esempio) eppure da un paio di giorni non ho la classica erezione mattutina e se volessi masturbarmi dovrei fare uno sforzo notevole perchè non riesco a restare concentrato neppure su quello.
[#1]
Lei parla di un'ansia generalizzata, ma scaturita in un contesto specifico. E non è la prima volta che prova queste sensazioni. In quali occasioni le è capitato in precedenza?
Inoltre, questa condizione ansiosa coinvolge anche la sfera della sua sessualità.
Mi sembra che sia necessario comprendere il significato che ha nella sua vita attuale e passata questo sintomo, per poterlo eliminare.
L'anisa è un segnale del fatto che la nostra psiche è in difficoltà: se ignorato continuerà a presentarsi.
Lei ha scelto il modo migliore per affrontare il suo problema: rivolgersi ad uno psicologo.
Il nostro lavoro, però, prevede un approfondimento della situazione che non è possibile attraverso una consulenza on-line. Dovrebbe quindi sottoporre il suo problema ad un professionista di persona.
Inoltre, questa condizione ansiosa coinvolge anche la sfera della sua sessualità.
Mi sembra che sia necessario comprendere il significato che ha nella sua vita attuale e passata questo sintomo, per poterlo eliminare.
L'anisa è un segnale del fatto che la nostra psiche è in difficoltà: se ignorato continuerà a presentarsi.
Lei ha scelto il modo migliore per affrontare il suo problema: rivolgersi ad uno psicologo.
Il nostro lavoro, però, prevede un approfondimento della situazione che non è possibile attraverso una consulenza on-line. Dovrebbe quindi sottoporre il suo problema ad un professionista di persona.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
[#2]
Utente
Si, diciamo che l'inizio di questa "sessione" di ansia l'ho avuto qualche giorno fa, come dicevo, in seguito ad un lieve diverbio con la mia ragazza che poi si è tradotto in una semplice incomprensione dettata dallo stress.
In precedenza ho avuto qualche attacco d'ansia ma sempre dovuto a futili motivi, a volte davvero ridicoli, tanto da non ricondurla al motivo stesso. Ad esempio non sono mai stato particolarmente ansioso per esami all'università o cose simili ma mi è capitato di esserlo moltissimo per motivi molto meno importanti come discussioni lievissime in famiglia, tra amici, o con la mia ragazza. Con questo non dico che vivo nell'ansia ma capita non proprio raramente che ce l'abbia e spesso non ne ho assolutamente motivo.
l'ansia non ha mai riguardato la mia sessualità prima degli ultimi due giorni, e con questo non dico che non riesco ad avere rapporti sessuali, ma che lo trovo difficoltoso, non riesco ad essere rilassato in nulla e se penso alla mia condizione d'ansia peggiora man mano fino a sfociare anche in una crisi di pianto completamente immotivata.
Ha perfettamente ragione, sono problemi che non si risolvono da dietro un monitor, è l'impersonalità del mezzo che mi facilita il dialogo, e mi rendo conto anche di quanto questo sia infantile.
Speravo in qualche consiglio standard, una sorta di regola generale che ovviamente non c'è.
La ringrazio del tempo che mi ha dedicato.
In precedenza ho avuto qualche attacco d'ansia ma sempre dovuto a futili motivi, a volte davvero ridicoli, tanto da non ricondurla al motivo stesso. Ad esempio non sono mai stato particolarmente ansioso per esami all'università o cose simili ma mi è capitato di esserlo moltissimo per motivi molto meno importanti come discussioni lievissime in famiglia, tra amici, o con la mia ragazza. Con questo non dico che vivo nell'ansia ma capita non proprio raramente che ce l'abbia e spesso non ne ho assolutamente motivo.
l'ansia non ha mai riguardato la mia sessualità prima degli ultimi due giorni, e con questo non dico che non riesco ad avere rapporti sessuali, ma che lo trovo difficoltoso, non riesco ad essere rilassato in nulla e se penso alla mia condizione d'ansia peggiora man mano fino a sfociare anche in una crisi di pianto completamente immotivata.
Ha perfettamente ragione, sono problemi che non si risolvono da dietro un monitor, è l'impersonalità del mezzo che mi facilita il dialogo, e mi rendo conto anche di quanto questo sia infantile.
Speravo in qualche consiglio standard, una sorta di regola generale che ovviamente non c'è.
La ringrazio del tempo che mi ha dedicato.
[#3]
Non esistono regole standard, perchè, per fortuna, siamo tutti diversi, ognuno con la propria storia e i propri vissuti. E questi in terapia sono fondamentali.
Quello che le posso dire è che mi sembra che la sua difficoltà sia legata alla gestione dei conflitti: affrontare situazioni relazionali in cui è in contrasto con le idee altrui le crea disagio.
Il lavoro è, allora, quello di capire come mai è così sofferta l'affermazione di se stesso.
Capisco la difficoltà di parlare con un "estraneo" di fatti privati, ma questo è anche il vantaggio della psicoterapia: si è certi che si sta parlando con qualcuno che è lì solo per ascoltare e trovare insieme a noi il modo per risolvere il problema.
La sollecito a fare questo passo, perchè sta già cadendo in un circolo vizioso dal quale diventa sempre più difficile uscire più passa il tempo:
<non riesco ad essere rilassato in nulla e se penso alla mia condizione d'ansia peggiora man mano fino a sfociare anche in una crisi di pianto completamente immotivata>
Saluti.
Quello che le posso dire è che mi sembra che la sua difficoltà sia legata alla gestione dei conflitti: affrontare situazioni relazionali in cui è in contrasto con le idee altrui le crea disagio.
Il lavoro è, allora, quello di capire come mai è così sofferta l'affermazione di se stesso.
Capisco la difficoltà di parlare con un "estraneo" di fatti privati, ma questo è anche il vantaggio della psicoterapia: si è certi che si sta parlando con qualcuno che è lì solo per ascoltare e trovare insieme a noi il modo per risolvere il problema.
La sollecito a fare questo passo, perchè sta già cadendo in un circolo vizioso dal quale diventa sempre più difficile uscire più passa il tempo:
<non riesco ad essere rilassato in nulla e se penso alla mia condizione d'ansia peggiora man mano fino a sfociare anche in una crisi di pianto completamente immotivata>
Saluti.
[#5]
Se ha chiesto un aiuto è perchè un disturbo c'è e va curato, al pari di qualunque altro disturbo fisico.
Ciò non significa essere matti, ma prendersi cura di un organo molto delicato e sensibile quale la nostra psiche, che ha sede nel cervello, organo di controllo dei processi cognitivi ed emotivi.
Le "malattie" comunque sono ben altre, che non mettere ordine nei vissuti ansiosi che creano le relazioni con gli altri (che hanno probabilmente un base nell'autostima).
Ma i sintomi che si manifestano a seguito di questi meccanismi di autosvalutazione possono diventare di grande ostacolo per la vita quotidiana.
Saluti.
Ciò non significa essere matti, ma prendersi cura di un organo molto delicato e sensibile quale la nostra psiche, che ha sede nel cervello, organo di controllo dei processi cognitivi ed emotivi.
Le "malattie" comunque sono ben altre, che non mettere ordine nei vissuti ansiosi che creano le relazioni con gli altri (che hanno probabilmente un base nell'autostima).
Ma i sintomi che si manifestano a seguito di questi meccanismi di autosvalutazione possono diventare di grande ostacolo per la vita quotidiana.
Saluti.
[#6]
Gentile Ragazzo,
l'ansia va diagnostica ta e curata adeguatamente.
In situazioni di ansia, le erezioni mattutine e spontanee potrebbero non presentarsi, ma non significano nulla dal punto di vista clinico, inoltre l'autoerotismo, come verifica della sua salute sessuale, danneggia ulteriormente la sua sessualità ed incrementa le quote d'ansia.
Chieda un consulto de visu, ai fini di comprendere cosa si nasconde dietro questo corteo sintomatologico.
Cari saluti
l'ansia va diagnostica ta e curata adeguatamente.
In situazioni di ansia, le erezioni mattutine e spontanee potrebbero non presentarsi, ma non significano nulla dal punto di vista clinico, inoltre l'autoerotismo, come verifica della sua salute sessuale, danneggia ulteriormente la sua sessualità ed incrementa le quote d'ansia.
Chieda un consulto de visu, ai fini di comprendere cosa si nasconde dietro questo corteo sintomatologico.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 18/10/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.