Transfert
[#1]
gentile utente nulla le impedisce di instaurare una relazione se il rapporto terapeutico si è davvero concluso.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Signora,
l'articolo 28 del nostro Codice Deontologico è chiaro in merito: "Costituisce grave violazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale. Parimenti costituisce grave violazione deontologica instaurare le suddette relazioni nel corso del rapporto professionale."
Perciò, se il rapporto professionale è veramente chiuso, non vi sono ostacoli.
La decisione relativamente al tempo che dovrà trascorrere dalla fine della terapia credo sia da rimettere al vostro buon senso.
Cordiali saluti.
l'articolo 28 del nostro Codice Deontologico è chiaro in merito: "Costituisce grave violazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale. Parimenti costituisce grave violazione deontologica instaurare le suddette relazioni nel corso del rapporto professionale."
Perciò, se il rapporto professionale è veramente chiuso, non vi sono ostacoli.
La decisione relativamente al tempo che dovrà trascorrere dalla fine della terapia credo sia da rimettere al vostro buon senso.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
E' interessante il titolo che attribuisce al suo post: TRANSFERT.
Con transfert, come lei saprà, si intende il "trasferimento" sulla relazione terapeutica di modalità individuali di vivere le relazioni.
In particolare in terapia psicodinamica si interpreta la relazione paziente-terapeuta alla luce delle sue prime esperienze relazionali.
Dunque si presuppone che in terapia si stabilisca una relazione (come in qualunque situazione ci siano due persone a interagire), ma usata strumentalmente per giungere agli obiettivi di cura del paziente.
Si tratta, quindi di una relazione reale, ma del tutto diversa da quelle che si possono instaurare al di fuori di un setting terapeutico.
Mi sembra che, con la sua richiesta, lei esprima qualche dubbio non tanto sulla correttezza deontologica, ma sull'opportunità di questa scelta.
Mi sbaglio?
Con transfert, come lei saprà, si intende il "trasferimento" sulla relazione terapeutica di modalità individuali di vivere le relazioni.
In particolare in terapia psicodinamica si interpreta la relazione paziente-terapeuta alla luce delle sue prime esperienze relazionali.
Dunque si presuppone che in terapia si stabilisca una relazione (come in qualunque situazione ci siano due persone a interagire), ma usata strumentalmente per giungere agli obiettivi di cura del paziente.
Si tratta, quindi di una relazione reale, ma del tutto diversa da quelle che si possono instaurare al di fuori di un setting terapeutico.
Mi sembra che, con la sua richiesta, lei esprima qualche dubbio non tanto sulla correttezza deontologica, ma sull'opportunità di questa scelta.
Mi sbaglio?
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
[#4]
Gentile Signora,
leggi e codici a parte, un rapporto terapeutico è basato su un'asimmetria e su dinamiche che facilitano il coinvolgimento, detto appunto tranfert, che viene adoperato ai fini terapeutici.
Il voler essere autorizzata dalla norma vigente, non credo sia utile a dipanare la matassa emozionale correlata ad una possibile relazione.
Saluti
leggi e codici a parte, un rapporto terapeutico è basato su un'asimmetria e su dinamiche che facilitano il coinvolgimento, detto appunto tranfert, che viene adoperato ai fini terapeutici.
Il voler essere autorizzata dalla norma vigente, non credo sia utile a dipanare la matassa emozionale correlata ad una possibile relazione.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 10/10/2011.
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