Ansia, agitazione.
Gentili medici, sono una ragazza di 24 anni e scrivo perchè mi trovo in uno stato di continua ansia da almeno due settimane e inizio a non farcela più.
L'ultimo anno non è stato dei migliori (ho chiesto anche un altro consulto qualche mese fa), ma ho alternato periodi in cui ero molto giù a periodi in cui mi sentivo relativamente bene.
Due mesi fa, ad agosto, ho avuto due attacchi di panico a distanza di tre giorni l'uno dall'altro. Tachicardia, respiro corto, formicolii alle braccia, terrore che mi stesse per succedere qualcosa di molto brutto, ecc. Faccio accertamenti dal cardiologo, analisi di routine, analisi per la tiroide, insomma è tutto nella norma.
Una ventina di giorni fa ho avuto una leggera crisi, non intensa come le due precedenti, ma che mi ha scatenato una tale ansia che ancora mi porto dietro. Nel frattempo ho anche preparato un esame caricandomi di ansia anche per quello.
Sono sempre stata una persona apprensiva e fin troppo sensibile, ma da sempre, da quando ero piccola, ho sempre cercato di mostrarmi forte e non lasciar mai trasparire le mie emozioni; non ho praticamente mai sfogato e ho sempre accumulato rabbia, dolori e dispiaceri vari. Ogni tanto 'crollavo' ma poi ero di nuovo pronta ad accumulare e far finta di niente.
Adesso però credo di essere arrivata al limite, sono tesissima e ansiosissima, ho vari disturbi fisici che credo (quando ci penso razionalmente) siano dovuti solo all'ansia, ho timore di uscire di casa perchè penso che mi sentirò male, appena mi innervosisco un po' più del dovuto scoppio a piangere, ho un mal di testa praticamente perenne.
Insomma mi sento esplodere. E mi sento sola perchè ho paura di parlare di tutto ciò anche alle persone a me più vicine perchè temo che non possano essere in grado di capire. Sto pensando di rivolgermi a uno psicologo, ma a volte ho la paura irrazionale che intraprendere un percorso di cura possa farmi stare peggio.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma ho pensato che 'sfogandomi' qui avrei potuto avere qualche consiglio da voi medici per cercare di iniziare a risolvere la situazione, perchè mi sento veramente stanca e non voglio sprecare gli anni più belli a star male.
Grazie mille.
L'ultimo anno non è stato dei migliori (ho chiesto anche un altro consulto qualche mese fa), ma ho alternato periodi in cui ero molto giù a periodi in cui mi sentivo relativamente bene.
Due mesi fa, ad agosto, ho avuto due attacchi di panico a distanza di tre giorni l'uno dall'altro. Tachicardia, respiro corto, formicolii alle braccia, terrore che mi stesse per succedere qualcosa di molto brutto, ecc. Faccio accertamenti dal cardiologo, analisi di routine, analisi per la tiroide, insomma è tutto nella norma.
Una ventina di giorni fa ho avuto una leggera crisi, non intensa come le due precedenti, ma che mi ha scatenato una tale ansia che ancora mi porto dietro. Nel frattempo ho anche preparato un esame caricandomi di ansia anche per quello.
Sono sempre stata una persona apprensiva e fin troppo sensibile, ma da sempre, da quando ero piccola, ho sempre cercato di mostrarmi forte e non lasciar mai trasparire le mie emozioni; non ho praticamente mai sfogato e ho sempre accumulato rabbia, dolori e dispiaceri vari. Ogni tanto 'crollavo' ma poi ero di nuovo pronta ad accumulare e far finta di niente.
Adesso però credo di essere arrivata al limite, sono tesissima e ansiosissima, ho vari disturbi fisici che credo (quando ci penso razionalmente) siano dovuti solo all'ansia, ho timore di uscire di casa perchè penso che mi sentirò male, appena mi innervosisco un po' più del dovuto scoppio a piangere, ho un mal di testa praticamente perenne.
Insomma mi sento esplodere. E mi sento sola perchè ho paura di parlare di tutto ciò anche alle persone a me più vicine perchè temo che non possano essere in grado di capire. Sto pensando di rivolgermi a uno psicologo, ma a volte ho la paura irrazionale che intraprendere un percorso di cura possa farmi stare peggio.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma ho pensato che 'sfogandomi' qui avrei potuto avere qualche consiglio da voi medici per cercare di iniziare a risolvere la situazione, perchè mi sento veramente stanca e non voglio sprecare gli anni più belli a star male.
Grazie mille.
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<ho pensato che 'sfogandomi' qui avrei potuto avere qualche consiglio da voi medici per cercare di iniziare a risolvere la situazione, perchè mi sento veramente stanca e non voglio sprecare gli anni più belli a star male.>
Gentile ragazza,
ha fatto bene a riscriverci, tuttavia da qui purtroppo non possiamo aiutarla come lei meriterebbe, ma uno specialista in presenza si.
Dovrebbe rivolgersi in presenza ad uno psicologo psicoterapeuta, come del resto le era già stato consigliato in un consulto precedente.
<Sto pensando di rivolgermi a uno psicologo, ma a volte ho la paura irrazionale che intraprendere un percorso di cura possa farmi stare peggio. >
Cominci con il primo appuntamento, può essere il primo passo per affrontare la sua "paura irrazionale".
Provi, se crede, a leggere questo articolo al link:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Molti auguri
Gentile ragazza,
ha fatto bene a riscriverci, tuttavia da qui purtroppo non possiamo aiutarla come lei meriterebbe, ma uno specialista in presenza si.
Dovrebbe rivolgersi in presenza ad uno psicologo psicoterapeuta, come del resto le era già stato consigliato in un consulto precedente.
<Sto pensando di rivolgermi a uno psicologo, ma a volte ho la paura irrazionale che intraprendere un percorso di cura possa farmi stare peggio. >
Cominci con il primo appuntamento, può essere il primo passo per affrontare la sua "paura irrazionale".
Provi, se crede, a leggere questo articolo al link:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa la ringrazio per la gentilezza e la rapidità.
Credo proprio che a questo punto dovrò farmi coraggio e prendere un appuntamento...
Chiedo solo un ulteriore consiglio, per quanto potrà sembrare stupido.
Dovrei parlare di questo mio bisogno di rivolgermi a uno specialista con qualcuno dei miei cari, o sarebbe meglio fare tutto per conto mio?
Avrei molto bisogno di essere incoraggiata, ma allo stesso tempo, come dicevo prima, temo di non essere capita e buttarmi ancora più giù.
Grazie mille ancora.
Credo proprio che a questo punto dovrò farmi coraggio e prendere un appuntamento...
Chiedo solo un ulteriore consiglio, per quanto potrà sembrare stupido.
Dovrei parlare di questo mio bisogno di rivolgermi a uno specialista con qualcuno dei miei cari, o sarebbe meglio fare tutto per conto mio?
Avrei molto bisogno di essere incoraggiata, ma allo stesso tempo, come dicevo prima, temo di non essere capita e buttarmi ancora più giù.
Grazie mille ancora.
[#3]
Cara ragazza,
la decisione di parlare con i tuoi di come ti senti e della decisione di contattare uno psicologo è facoltativa, nel senso che non è necessario che tu lo faccia - soprattutto se temi realisticamente che non capiscano cosa provi.
Cosa immagini che ti direbbero se facessi presente la situazione?
la decisione di parlare con i tuoi di come ti senti e della decisione di contattare uno psicologo è facoltativa, nel senso che non è necessario che tu lo faccia - soprattutto se temi realisticamente che non capiscano cosa provi.
Cosa immagini che ti direbbero se facessi presente la situazione?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
Salve Dottoressa, beh devo dire che la prima (e forse l'unica) persona con cui ne parlerei sarebbe il mio ragazzo.
Lui mi conosce bene e mi capisce quasi sempre, ma temo che in questo caso la sua reazione sarebbe negativa. Lui direbbe che non ho bisogno di uno psicologo, che è una cosa esagerata perchè posso farcela da sola semplicemente vivendo la mia vita come voglio, facendo quello che sogno di fare, cercando di stare tranquilla ecc.
Da un lato questo mi fa pensare che lui abbia fiducia in me, ma a volte ho come la sensazione che infondo abbia paura di ammettere che la mia situazione possa essere più 'grave'. Forse perchè in quel caso non saprebbe nemmeno lui come comportarsi.
C'è anche da dire che io non sto provando a spiegargli come mi sento davvero, lasciandogli credere che sia solo una delle mie 'fasi basse'...
Lui mi conosce bene e mi capisce quasi sempre, ma temo che in questo caso la sua reazione sarebbe negativa. Lui direbbe che non ho bisogno di uno psicologo, che è una cosa esagerata perchè posso farcela da sola semplicemente vivendo la mia vita come voglio, facendo quello che sogno di fare, cercando di stare tranquilla ecc.
Da un lato questo mi fa pensare che lui abbia fiducia in me, ma a volte ho come la sensazione che infondo abbia paura di ammettere che la mia situazione possa essere più 'grave'. Forse perchè in quel caso non saprebbe nemmeno lui come comportarsi.
C'è anche da dire che io non sto provando a spiegargli come mi sento davvero, lasciandogli credere che sia solo una delle mie 'fasi basse'...
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Alcuni hanno purtroppo l'idea che dallo psicologo si vada solo quando si è "gravi" , mentre in realtà è preferibile non aspettare che la situazione sia particolarmente compromessa per evitare di rendere più faticoso il lavoro e di dover ricorrere anche ad una terapia farmacologica da integrare al percorso di sostegno psicologico o psicoterapia:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/947/Lo-Psicologo-e-il-suo-lavoro
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/832/Sconfiggere-Ansia-e-Depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta
Se pensi che il tuo ragazzo non ti capirebbe puoi evitare per il momento di dirglielo, e parlare con lo psicologo anche di questo per decidere cosa fare.
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/947/Lo-Psicologo-e-il-suo-lavoro
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/832/Sconfiggere-Ansia-e-Depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta
Se pensi che il tuo ragazzo non ti capirebbe puoi evitare per il momento di dirglielo, e parlare con lo psicologo anche di questo per decidere cosa fare.
[#8]
Cara Ragazza,
lo psicologo non può farla stare male, ma può aiutarla ad elaborare il malessere che abita in lei, probabilmente passando anche da momenti di dolore .
Vada con fiducia, superata la paura, le verrà molto più semplice.
Saluti
lo psicologo non può farla stare male, ma può aiutarla ad elaborare il malessere che abita in lei, probabilmente passando anche da momenti di dolore .
Vada con fiducia, superata la paura, le verrà molto più semplice.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.7k visite dal 08/10/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.