Ansia e stomaco
Buona sera dott.ri,
Ho deciso di scrivervi, dopo che da circa 5 giorni non sto per niente bene di testa.
Ho 20 anni e sono un ragazzo normale. Mi piace fare sport, e anche tanto, mi piace viaggiare e la mia vita diciamo che è sempre stata tranquilla, in quanto in famiglia non ho mai avuto particolari problemi.
Sono sempre stato un ragazzo timido e ansioso, ma la quale non ha mai compromesso alcun mio rapporto con gli altri, e non ho mai sofferto di depressione, attacchi di panico ecc..solamente nei momenti come gare o uscire con ragazze sono piu ansioso del solito ma poi mi si smorza naturalmente..
A parte questo, arrivo al mio problema di questi giorni.. Sono appena tornato da un viaggio in Australia, durato un mese. Ero andato laggiu per cercare lavoro e per cambiare vita, ma sono tornato perchè sentivo troppo la mancanza dei miei genitori e della mia vita. Come se qualcosa mi dicesse che avevo sbagliato a partire perchè è qui in Italia che ho tutto. Infatti, gia prima di partire ero molto ansioso , e pensavo che era solo la pre partenza.. Sta di fatto che, prima di tornare in Italia mi sono sentito anche un "fallito" perchè non sono riuscito nel mio obiettivo di farmi una vita laggiu come avevo sognato e come dicevo a tutti i miei amici e famiglia..Insomma, mi dispiaceva aver deluso gli altri..
Sta di fatto che quando sono tornato, il mio pensiero fisso è di trovare un lavoro, perchè mi scoccia essermi fatto questa specie di "vacanza" che non doveva essere..e perchè appunto non mi piace il fatto di continuare a dover pesare sulla mia famiglia, che gia non naviga nell'oro..anzi, il contrario.
Non riesco a capire perchè però il mio pensiero si fissa sempre sul mio respiro, e mi si contrae lo stomaco. A dir la verità mi sento ancora un po frastornato dal viaggio, dallo stress ..ma non capisco perchè mi scarica sullo stomaco.. ci penso sempre, e mi si stringe. Cerco di pensare ad altro, ma la mia mente cade sempre sullo stomaco..Infatti a volte ho nausea a stomaco vuoto..questa situazione mi da fastidio. Non riesco a non pensarci, ed anche se ogni volta che ci penso è peggio, la mia mente si fissa, e tendo appunto a respirare male e ad irrigidire lo stomaco..
Cosa posso fare? Lo stress mi sta giocando questo??
Grazie
Ho deciso di scrivervi, dopo che da circa 5 giorni non sto per niente bene di testa.
Ho 20 anni e sono un ragazzo normale. Mi piace fare sport, e anche tanto, mi piace viaggiare e la mia vita diciamo che è sempre stata tranquilla, in quanto in famiglia non ho mai avuto particolari problemi.
Sono sempre stato un ragazzo timido e ansioso, ma la quale non ha mai compromesso alcun mio rapporto con gli altri, e non ho mai sofferto di depressione, attacchi di panico ecc..solamente nei momenti come gare o uscire con ragazze sono piu ansioso del solito ma poi mi si smorza naturalmente..
A parte questo, arrivo al mio problema di questi giorni.. Sono appena tornato da un viaggio in Australia, durato un mese. Ero andato laggiu per cercare lavoro e per cambiare vita, ma sono tornato perchè sentivo troppo la mancanza dei miei genitori e della mia vita. Come se qualcosa mi dicesse che avevo sbagliato a partire perchè è qui in Italia che ho tutto. Infatti, gia prima di partire ero molto ansioso , e pensavo che era solo la pre partenza.. Sta di fatto che, prima di tornare in Italia mi sono sentito anche un "fallito" perchè non sono riuscito nel mio obiettivo di farmi una vita laggiu come avevo sognato e come dicevo a tutti i miei amici e famiglia..Insomma, mi dispiaceva aver deluso gli altri..
Sta di fatto che quando sono tornato, il mio pensiero fisso è di trovare un lavoro, perchè mi scoccia essermi fatto questa specie di "vacanza" che non doveva essere..e perchè appunto non mi piace il fatto di continuare a dover pesare sulla mia famiglia, che gia non naviga nell'oro..anzi, il contrario.
Non riesco a capire perchè però il mio pensiero si fissa sempre sul mio respiro, e mi si contrae lo stomaco. A dir la verità mi sento ancora un po frastornato dal viaggio, dallo stress ..ma non capisco perchè mi scarica sullo stomaco.. ci penso sempre, e mi si stringe. Cerco di pensare ad altro, ma la mia mente cade sempre sullo stomaco..Infatti a volte ho nausea a stomaco vuoto..questa situazione mi da fastidio. Non riesco a non pensarci, ed anche se ogni volta che ci penso è peggio, la mia mente si fissa, e tendo appunto a respirare male e ad irrigidire lo stomaco..
Cosa posso fare? Lo stress mi sta giocando questo??
Grazie
[#1]
Caro ragazzo,
ho letto anche il tuo consulto precendente e penso che la partenza per l'Australia fosse anche troppo carica di aspettative, dal momento che non avresti potuto prevedere la tua reazione e che partire per costruirsi una vita dall'altra parte del pianeta non è certo un obiettivo semplice.
Evidentemente questo tentativo non faceva al caso tuo, e non lo vivrei come un fallimento ma appunto come un tentativo che poteva portare a qualunque esito.
Il tuo malessere attuale può avere origini precedenti alla partenza ed essere per così dire "rinforzato" dallo stato d'animo che ti affligge al momento.
Quando una situazione di disagio si esprime con sintomi che colpiscono lo stomaco in genere si può dare questa lettura simbolica: la persona sta vivendo una realtà che in qualche modo non riesca a digerire, a mandare giù.
Quando ne risente la respirazione si può pensare che la persona si senta simbolicamente soffocare, senza fiato, per una realtà che le va stretta.
Penso che almeno in parte questo sia il tuo caso, magari non solo per il tentativo andato male ma anche per altre cose.
Come mai avevi deciso di allontanarti così tanto da casa?
ho letto anche il tuo consulto precendente e penso che la partenza per l'Australia fosse anche troppo carica di aspettative, dal momento che non avresti potuto prevedere la tua reazione e che partire per costruirsi una vita dall'altra parte del pianeta non è certo un obiettivo semplice.
Evidentemente questo tentativo non faceva al caso tuo, e non lo vivrei come un fallimento ma appunto come un tentativo che poteva portare a qualunque esito.
Il tuo malessere attuale può avere origini precedenti alla partenza ed essere per così dire "rinforzato" dallo stato d'animo che ti affligge al momento.
Quando una situazione di disagio si esprime con sintomi che colpiscono lo stomaco in genere si può dare questa lettura simbolica: la persona sta vivendo una realtà che in qualche modo non riesca a digerire, a mandare giù.
Quando ne risente la respirazione si può pensare che la persona si senta simbolicamente soffocare, senza fiato, per una realtà che le va stretta.
Penso che almeno in parte questo sia il tuo caso, magari non solo per il tentativo andato male ma anche per altre cose.
Come mai avevi deciso di allontanarti così tanto da casa?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Avevo deciso di allontanarmi per provare un esperienza di vita all'estero, perchè essendo io appassionato di viaggi, credevo che potessi addirittura trovarmi bene ad affrontare un esperienza di vita..ma così non è stato perchè ho capito che il mio attaccamento alla famiglia era troppo forte.
Quando ero giu, ho sentito che la mia vita era in Italia e che io, non sono fatto per vivere all'estero, ma ho capito che sono fatto semplicemente per viaggiare, vedere posti e tornare a casa, come ho sempre fatto.
Ora non so perchè, ma ho quasi un pensiero negativo dall'Australia..non lo dico agli altri, ma è così. Non lo dico perchè ho speso tanti soldi ed investito molto di me, tante aspettative e gia che sono tornato così presto non lo digerito, ma dovevo perchè non stavo bene laggiu.
Sinceramente, cosa strana, se mi ricordo i profumi dei cibi serviti sull'aereo, sto quasi male.. All'andata, gia di mio stavo male, e non mangiai assolutamente nulla..
Per di piu, fatto strano, sentire anche amici che mi ero fatto in Australia, con i quali ci sono andato piu che daccordo, mi invocano in me pensieri negativi e mi prende lo stomaco.. come mai??
Somatizzo allo stomaco, infatti cercherò di prendere qualcosa perchè non sto benissimo..
Avevo deciso di allontanarmi per provare un esperienza di vita all'estero, perchè essendo io appassionato di viaggi, credevo che potessi addirittura trovarmi bene ad affrontare un esperienza di vita..ma così non è stato perchè ho capito che il mio attaccamento alla famiglia era troppo forte.
Quando ero giu, ho sentito che la mia vita era in Italia e che io, non sono fatto per vivere all'estero, ma ho capito che sono fatto semplicemente per viaggiare, vedere posti e tornare a casa, come ho sempre fatto.
Ora non so perchè, ma ho quasi un pensiero negativo dall'Australia..non lo dico agli altri, ma è così. Non lo dico perchè ho speso tanti soldi ed investito molto di me, tante aspettative e gia che sono tornato così presto non lo digerito, ma dovevo perchè non stavo bene laggiu.
Sinceramente, cosa strana, se mi ricordo i profumi dei cibi serviti sull'aereo, sto quasi male.. All'andata, gia di mio stavo male, e non mangiai assolutamente nulla..
Per di piu, fatto strano, sentire anche amici che mi ero fatto in Australia, con i quali ci sono andato piu che daccordo, mi invocano in me pensieri negativi e mi prende lo stomaco.. come mai??
Somatizzo allo stomaco, infatti cercherò di prendere qualcosa perchè non sto benissimo..
[#3]
Direi che tutto quello che ti ricorda quest'esperienza ti evoca sensazioni negative, anche se si tratta di persone amiche che hai conosciuto laggiù.
Credo che il malessere che provi sia direttamente proporzionale all'investimento emotivo che avevi fatto sull'idea di crearti un futuro in quel Paese.
Visto che sei appena tornato stai probabilmente risentendo anche del jet lag, e parte dei sintomi potrebbe essere dovuto anche al riadattamento a questo fuso orario.
Col senno di poi possiamo dire che tutto il disagio che provavi già prima di partire indicava che non era il caso di andare avanti con quel progetto, ma senza averci provato non avresti potuto trarre questa conclusione, che non era scontata.
Adesso cosa pensi di fare in Italia?
Credo che il malessere che provi sia direttamente proporzionale all'investimento emotivo che avevi fatto sull'idea di crearti un futuro in quel Paese.
Visto che sei appena tornato stai probabilmente risentendo anche del jet lag, e parte dei sintomi potrebbe essere dovuto anche al riadattamento a questo fuso orario.
Col senno di poi possiamo dire che tutto il disagio che provavi già prima di partire indicava che non era il caso di andare avanti con quel progetto, ma senza averci provato non avresti potuto trarre questa conclusione, che non era scontata.
Adesso cosa pensi di fare in Italia?
[#4]
Utente
E si, purtroppo è proprio come dice lei.. Io, testardo, nonostante una settimana prima di partire ero a disagio, troppo agitato e quasi quasi avevo cambiato idea, partii lo stesso..ed ora mi fa stare male ogni ricordo di questa avventura..
Ora, tornato a casa, mi piacerebbe trovare un lavoro, cosa molto difficile perchè mi sto muovendo molto senza molti risultati, e vorrei un full time dato che non studio.
In piu vorrei tornare al mio sport di ciclismo ma ora come ora non ce la faccio molto per il mio stomaco un po sofferente..
Ora, tornato a casa, mi piacerebbe trovare un lavoro, cosa molto difficile perchè mi sto muovendo molto senza molti risultati, e vorrei un full time dato che non studio.
In piu vorrei tornare al mio sport di ciclismo ma ora come ora non ce la faccio molto per il mio stomaco un po sofferente..
[#5]
Per adesso sono passati pochi giorni e aspetterei un attimo perchè devi ancora assestarti.
Se poi il mal di stomaco non passasse potrai sempre consultare di persona uno psicologo, ma forse una volta che ti sarai ripreso dal viaggio e avrai trovato un lavoro quello che è successo diventerà solo un brutto ricordo.
Se poi il mal di stomaco non passasse potrai sempre consultare di persona uno psicologo, ma forse una volta che ti sarai ripreso dal viaggio e avrai trovato un lavoro quello che è successo diventerà solo un brutto ricordo.
[#6]
La tua è sicuramente un'età particolare, a cavallo tra l'adolescenza e l'età adulta ed a volte il distacco dalla famiglia se troppo precoce, può non dare gli esiti desiderati. Affermi che prima di partire eri molto ansioso, forse non eri ancora completamente pronto ad affrontare questa avventura, sei partito senza una precisa consapevolezza degli ostacoli che avresti dovuto superare.
Penso che ti sei trovato al centro di due forze contrarie: la voglia di crearti una tua vita lontano dalla tua famiglia affrontando l'ignoto e l'ansia di separarti dai tuoi affetti e dalle tue certezze.
Non è stato un fallimento quello di partire, anzi attraverso questa esperienza hai capito ciò che desideri davvero e hai comunque avuto il coraggio di affrontare un viaggio così lungo, gestendoti da solo.
Mi rivolgerei ad uno psicoterapeuta per chiarire l'entità e l'origine della tua ansia, e soprattutto sul tuo monitorare la concentrazione sul respiro e sul conseguente disagio allo stomaco che potrebbe appunto essere correlato ad essa.
Forse ti concentri un pò troppo sul corpo per allontanare pensieri sgraditi ed ansiogeni.
Inoltre cercherei di affrontare anche un discorso sulla dipendenza dal giudizio degli altri e di come la nostra vita sia solo nostra e non un palcoscenico in cui dobbiamo dar conto delle critiche altrui al nostro modo di essere e delle nostre scelte.
Ci vuole tempo e pazienza, ma sicuramente riuscirai a vincere questi disagi, ed a costruirti una vita tutta tua.
Penso che ti sei trovato al centro di due forze contrarie: la voglia di crearti una tua vita lontano dalla tua famiglia affrontando l'ignoto e l'ansia di separarti dai tuoi affetti e dalle tue certezze.
Non è stato un fallimento quello di partire, anzi attraverso questa esperienza hai capito ciò che desideri davvero e hai comunque avuto il coraggio di affrontare un viaggio così lungo, gestendoti da solo.
Mi rivolgerei ad uno psicoterapeuta per chiarire l'entità e l'origine della tua ansia, e soprattutto sul tuo monitorare la concentrazione sul respiro e sul conseguente disagio allo stomaco che potrebbe appunto essere correlato ad essa.
Forse ti concentri un pò troppo sul corpo per allontanare pensieri sgraditi ed ansiogeni.
Inoltre cercherei di affrontare anche un discorso sulla dipendenza dal giudizio degli altri e di come la nostra vita sia solo nostra e non un palcoscenico in cui dobbiamo dar conto delle critiche altrui al nostro modo di essere e delle nostre scelte.
Ci vuole tempo e pazienza, ma sicuramente riuscirai a vincere questi disagi, ed a costruirti una vita tutta tua.
Dr.ssa Angela Bianco, Psicologa, Ipnoterapeuta.
[#7]
Utente
Grazie di cuore ad entrambi. Non è semplice per me, però cercherò di farmi scivolare questo momento difficile, pieno di pensieri su cio che è stato e devo riuscire a concentrarmi sul presente, e non pensare come al solito agli altri e ogni volta al passato..
Grazie ancora, in caso di problemi vi ricontatterò, anzi, sicuramente voglio tenervi aggiornato sulle mie condizioni, spero che diventeranno positive a breve, come lo erano molto prima di partire quando ero sereno e felice.
Un cordiale saluto e buona giornata
Grazie ancora, in caso di problemi vi ricontatterò, anzi, sicuramente voglio tenervi aggiornato sulle mie condizioni, spero che diventeranno positive a breve, come lo erano molto prima di partire quando ero sereno e felice.
Un cordiale saluto e buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.8k visite dal 06/10/2011.
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Approfondimento su Ansia
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