Un favore
Salve,sono 4 mesi che soffro di ansia.Tutto è successo,un brutto giorno a una festa.Tutta la famiglia riunita a festeggiare,tutto a un tratto mio padre,si è sentito male,non sembrava grave,ma poi ha iniziato a soffocare,ed è morto.Atroce.Il primo responso dei medici dell ambulanza è stato soffocamento da carne.Gli altri medici accorsi,amici,indignati,hanno confermato,l infarto.Io dal giono,sto mallissimo.Sono sposata a un farmacista,ho chiesto di tutto,per l ansia,pero solo prodotti naturali.La prima fase,somatizzazione al colon è passata,ma ora cosa mi disturba,è il fiato corto.Visite varie,niente di particolare.Sono andata da una neurologa,gentilissima e onesta,mi ha detto,che devo metabolizzare il lutto,che non è un ansia pericolosa.Ma io ho molto fastidio,sto prendendo a volte lexil,serenil,magnesio,perche non vogliono darmi madicine.Premetto,che i vari medici consultati,sono miei conoscenti.Un favore,ma mi passa quest ansia.Mia madre sta superando il lutto,con tanta forza senza prendere niente.Grazie di cuore.
[#1]
Psicologo
Gentile utente,
quattro mesi possono sembrare tanti ma spesso non sono sufficienti per superare un lutto importante come quello che ha vissuto lei. Ognuno di noi ha i suoi tempi e lei deve darsi il tempo di star meglio, un po' per volta senza darsi fretta o scadenze.
Consideri che ha vissuto un evento piuttosto traumatico, in cui mentre tutto sembrava tranquillo ha perso il controllo di quello che stava accadendo (infarto). L'ansia nasce proprio dalla paura che un pericolo possa colpirci, così come quel giorno suo padre è stato colpito.
Le consiglierei di non sottoporsi a nessun tipo di cura farmacologica. Nel suo caso sarebbe preferibile affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta, il quale non le prescriverà farmaci ma la aiuterà ad elaborare il lutto e vedrà che piano piano anche l'ansia passerà. Non si preoccupi!
quattro mesi possono sembrare tanti ma spesso non sono sufficienti per superare un lutto importante come quello che ha vissuto lei. Ognuno di noi ha i suoi tempi e lei deve darsi il tempo di star meglio, un po' per volta senza darsi fretta o scadenze.
Consideri che ha vissuto un evento piuttosto traumatico, in cui mentre tutto sembrava tranquillo ha perso il controllo di quello che stava accadendo (infarto). L'ansia nasce proprio dalla paura che un pericolo possa colpirci, così come quel giorno suo padre è stato colpito.
Le consiglierei di non sottoporsi a nessun tipo di cura farmacologica. Nel suo caso sarebbe preferibile affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta, il quale non le prescriverà farmaci ma la aiuterà ad elaborare il lutto e vedrà che piano piano anche l'ansia passerà. Non si preoccupi!
[#2]
Dr. Giacomo Luigi Del Monte
Psicologo, Psicoterapeuta
215
Gentile utente,
il corpo non mente mai!
se sente ansia qualcosa non va e quello che è successo non è qualcosa che si supera senza elaborarlo.
Il suo corpo le stà "parlando" attraverso l'ansia e forse come dice la collega, ha bisogno di essere ascoltato. Forse le stà chiedendo aiuto e rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta può alleviare questa sofferenza.
Buona cose
il corpo non mente mai!
se sente ansia qualcosa non va e quello che è successo non è qualcosa che si supera senza elaborarlo.
Il suo corpo le stà "parlando" attraverso l'ansia e forse come dice la collega, ha bisogno di essere ascoltato. Forse le stà chiedendo aiuto e rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta può alleviare questa sofferenza.
Buona cose
Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it
[#3]
Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologo
119
Gentile signora,
mi sembra che la sua ansia, in questa fase, si stia manifestando in maniera più lieve con 'fiato corto', rispetto alla precedente 'somatizzazione al colon', come a volerle suggerire che è passata a manifestarsi in modo più superficiale.
Immagino che i medici, a cui si è rivolta, abbiano rilevato tale miglioramento nel manifestarsi della sua ansia e in seguito a questo le abbiano suggerito di non prendere altri farmaci, dal momento che ne sta già assumendo uno.
Infatti, oltre agli integratori da lei riportati, sembra che stia prendendo un farmaco per la cura del colon irritabile (lexil) e non ne abbia bisogno di altri, secondo i pareri ricevuti.
Il suggerimento terapeutico più adatto nella sua situazione, per l'elaborazione del lutto subito è quello di consultare appena possibile uno/a psicologo/a e psicoterapeuta.
E' comprensibile che la scomparsa improvvisa e inaspettata di suo padre l'abbia lasciata destabilizzata e abbia bisogno di parlare con qualcuno che la aiuti ad affrontare l'ansia sopraggiunta da tale separazione traumatica, riuscendo a trovare la forza per lei.
un cordiale saluto
mi sembra che la sua ansia, in questa fase, si stia manifestando in maniera più lieve con 'fiato corto', rispetto alla precedente 'somatizzazione al colon', come a volerle suggerire che è passata a manifestarsi in modo più superficiale.
Immagino che i medici, a cui si è rivolta, abbiano rilevato tale miglioramento nel manifestarsi della sua ansia e in seguito a questo le abbiano suggerito di non prendere altri farmaci, dal momento che ne sta già assumendo uno.
Infatti, oltre agli integratori da lei riportati, sembra che stia prendendo un farmaco per la cura del colon irritabile (lexil) e non ne abbia bisogno di altri, secondo i pareri ricevuti.
Il suggerimento terapeutico più adatto nella sua situazione, per l'elaborazione del lutto subito è quello di consultare appena possibile uno/a psicologo/a e psicoterapeuta.
E' comprensibile che la scomparsa improvvisa e inaspettata di suo padre l'abbia lasciata destabilizzata e abbia bisogno di parlare con qualcuno che la aiuti ad affrontare l'ansia sopraggiunta da tale separazione traumatica, riuscendo a trovare la forza per lei.
un cordiale saluto
Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone
Psicologo, Sessuologo
17.4k 317
Gentile Signora,
l'evento da lei vissuto traumatico e traumatizzante, di sicuro necessita di tempo e di supporto psicoterapico per essere adeguataemnte elaborato.
Le medicine, se non supervisionate da un clinico di riferimento ed associate ad una terapia combinata( con psicoterapia), corrono il rischio di essere soltanto dei sintomatici.
Un caro saluto
l'evento da lei vissuto traumatico e traumatizzante, di sicuro necessita di tempo e di supporto psicoterapico per essere adeguataemnte elaborato.
Le medicine, se non supervisionate da un clinico di riferimento ed associate ad una terapia combinata( con psicoterapia), corrono il rischio di essere soltanto dei sintomatici.
Un caro saluto
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 06/10/2011.
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