Ovviamente d'infarto

Salve..espongo il mio problema..ho 27 anni e da circa 15 anni continuo ad effettuare esami cardiaci essendo rimasto colpito dalla morte a soli 35 anni di mio padre, ovviamente d'infarto...dai vari esami gli esiti sono stati i seguenti : IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE..EXTRASISTOLI BENIGNI (sopraventrivcolari)..LIEVE PROLASSO DELLA MITRALE IN ASSENZA DI RIGURGITO...soffro spesso di tachicardia perchè molto molto ansioso...in definitiva tranne che curare il colesterolo mi si dice che sto bene...ma in realtà il mio cuore fa sempre capricci..spesso impazzisce letteralmente per pochi secondi, come se andasse in fibrillazione, cambia il modo di battere se per esempio dal lato destro, di notte, mi giro sul lato sinistro....e la cosa che piu di da fastidio, e sulla quale pongo la vostra attenzione, è il fatto che da circa 1 mese ho spesso le punte delle mani tipo pesanti, addormentate..cosi come la parte bassa delle gambe e di notte anche la parte bassa del naso, vicino le narici...la sensazione alle gambe e le narici di giorno si affievolisce, mentre permane, seppur non costantemente, la sensazione alle dita...e la sensazione sempre che il cuore si sforzi..ho fatto elettrocardiogramma ecocuore prove da sforzo...nulla...gli esiti gia li ho elencati...io ho paura che si stia chiudendo un vaso...un arteria..che credo poi possa essere stata la causa del decesso di mio parde....come potrei muovermi secondo voi...vi ringrazio
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Vista la gran mole di accertamenti cardiologici cui si è sottoposto, direi proprio che il Suo cuore gode ottima salute e non può essere responsabile del corteo sintomatologico che riferisce.
Allo stato reputo indicato un consulto psicologico.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
il cuore è un organo investito di significati altamente simbolici.
Se le indagini cliniche hanno escluso cause organiche del suo disagio, le cause da ricercare sono altre ed altrove, al fine di ritrovare una buona qualità di vita e non fare più vani ed estenuanti accertamenti.
Le suggerisco una consulenza de visu, con uno psicologo-psicoterapeuta, che possa dare un mome ed un volto al suo corteo sintomatologico, al fine di decodificare quello che il suo corpo le sta cercando di dire.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

come le ha detto il dr. Fedi è molto probabile che i sintomi che ci riferisce siano di natura psicologica e non segnalino la presenza di alcuna patologia organica.
Lei stesso afferma di essere molto ansioso ed esordisce dicendo che la prematura scomparsa di suo padre è all'origine dei suoi timori:

"da circa 15 anni continuo ad effettuare esami cardiaci essendo rimasto colpito dalla morte a soli 35 anni di mio padre, ovviamente d'infarto"

Quello che è avvenuto nel suo caso accade molto frequentemente quando una persona vede ammalarsi e/o morire un genitore, un fratello o un'altra persona a lei molto vicina.
L'iniziale preoccupazione di poter essere colpiti dalla medesima patologia a volte si trasforma e si amplifica, divenendo una paura generalizzata per la propria salute ed integrità fisica.
Nel suo caso il focus dell'attenzione, per così dire, è rimasto confinato al distretto cardiaco, e come conseguenza lei sviluppa sintomi tipici dell'ansioso che teme di essere colpito da un infarto.

Direi proprio che può fidarsi dei numerosi medici che hanno esaminato il suo caso, e che se vuole uscire da questa situazione deve rivolgersi ad uno psicologo che possa occuparsi delle preoccupazioni che ci ha espresso per aiutarla a superare tali pensieri e, forse, anche ad ultimare l'eleborazione del lutto per la morte di suo padre.

Spero che lo farà, e che potrà farsi aiutare rivolgendosi con fiducia ad un professionista.
Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile ragazzo,

< da circa 15 anni continuo ad effettuare esami cardiaci essendo rimasto colpito dalla morte a soli 35 anni di mio padre, ovviamente d'infarto>
Escludendo una causalità organica tramite i suoi accertamenti effettuati, come già detto dalle colleghe, è il caso di approfondire tramite un consulto psicologico di persona l'eventualità di una causalità di origine psicologica per il suo malessere, alla luce di quanto riferito da lei.

A volte non ci accorgiamo quanto i nostri stati d'animo possano interagire con la regolazione fisiologica dei ritmi del nostro corpo, determinando o meno uno stato di benessere psicofisico.

Un altro aspetto di non poca importanza quindi, considerando la sua ipercolesterolemia familiare, è costituito dal proprio stile di vita, dal suo tipo di alimentazione e dallo svolgere attività sportiva o meno.

In base a tali considerazioni un consulto psicologico diviene utile e necessario, data la sua età e soprattutto il protrarsi di questa situazione, per riuscire ad apprendere un nuovo modo di gestire i suoi stati d'ansia.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

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Utente
Utente
vi sono enormemente grato per la celere risposta..seguiro' i vostri consigli...buon lavoro
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Spero che lo farà, per il suo bene e per interrompere il circolo vizioso nel quale è caduto.
Ci faccia sapere se ci sono novità!
I miei migliori auguri,
Infarto

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