Di essere finito nel vortice dell'ipocondria
Buonasera dottori,
Vi scrivo perchè credo di essere finito nel vortice dell'ipocondria..la situazione è che ho avuto un problema di balanopostite che ha trascinato i suoi effetti da un anno fa fino ad oggi,e ho visto vari medici(8 o 9)che ora mi hanno confermato la guarigione e l'assenza di uan malattia chiamata lichen sclerosus,tuttavia siccome la situazione estetica non è tornata alla normalità e i miei sintomi leggendo su questo sito erano riconducibili anche a quel lichen,e leggendo che alcuni dottori su questo sito dicono che spesso è maldiagnosticato o non riconosciuto,non riesco più ad essere tranquillo che quello che ho non sia lichen,anche se i dottori dicono fermamente che non è questo,e spesso ho momenti di malumore. Vorrei un vostro parere a riguardo.
Vi scrivo perchè credo di essere finito nel vortice dell'ipocondria..la situazione è che ho avuto un problema di balanopostite che ha trascinato i suoi effetti da un anno fa fino ad oggi,e ho visto vari medici(8 o 9)che ora mi hanno confermato la guarigione e l'assenza di uan malattia chiamata lichen sclerosus,tuttavia siccome la situazione estetica non è tornata alla normalità e i miei sintomi leggendo su questo sito erano riconducibili anche a quel lichen,e leggendo che alcuni dottori su questo sito dicono che spesso è maldiagnosticato o non riconosciuto,non riesco più ad essere tranquillo che quello che ho non sia lichen,anche se i dottori dicono fermamente che non è questo,e spesso ho momenti di malumore. Vorrei un vostro parere a riguardo.
[#1]
Gentile Utente,
lei esordisce parlando di ipocondria, riconoscendo che le sue preoccupazioni sono infondate, ma conclude chiedendo conferma del fatto che il suo stato non è dovuto al lichen sclerosus.
Vorrei quindi chiederle se dal punto di vista razionale riesce a fidarsi o no di quello che le hanno detto così tanti medici, per quanto dal punto di vista emotivo le preoccupazioni possano comunque essere sempre presenti.
Al di là della questione specifica lei si definirebbe una persona ansiosa o è la prima volta che si sente così?
lei esordisce parlando di ipocondria, riconoscendo che le sue preoccupazioni sono infondate, ma conclude chiedendo conferma del fatto che il suo stato non è dovuto al lichen sclerosus.
Vorrei quindi chiederle se dal punto di vista razionale riesce a fidarsi o no di quello che le hanno detto così tanti medici, per quanto dal punto di vista emotivo le preoccupazioni possano comunque essere sempre presenti.
Al di là della questione specifica lei si definirebbe una persona ansiosa o è la prima volta che si sente così?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottoressa,
Tendenzialmente io mi definisco una persona razionale,ho sempre affrontato i problemi con tranquillità,e per quanto riguarda la salute non sono mai stato ansioso(sono uno del tipo che se si apre un taglio in una gamba ci ride sopra). C'è tuttavia da considerare il fatto che si,sono emotivo. Ma credo,poi ovvio non posso esserne certo,che questo mio dubbio derivi dal fatto che non avendo un metro mio di giudizio riguardo al lichen,ma dovendomi affidare al parere di persone esterne a me,non riesco a trarne la tranquillità necessaria.Quasi come se mi fidassi solo di quello su cui posso verificare con mano.
Tendenzialmente io mi definisco una persona razionale,ho sempre affrontato i problemi con tranquillità,e per quanto riguarda la salute non sono mai stato ansioso(sono uno del tipo che se si apre un taglio in una gamba ci ride sopra). C'è tuttavia da considerare il fatto che si,sono emotivo. Ma credo,poi ovvio non posso esserne certo,che questo mio dubbio derivi dal fatto che non avendo un metro mio di giudizio riguardo al lichen,ma dovendomi affidare al parere di persone esterne a me,non riesco a trarne la tranquillità necessaria.Quasi come se mi fidassi solo di quello su cui posso verificare con mano.
[#3]
E' abituato a contare essenzialmente su sè stesso o è la prima volta che non riesce a fidarsi di altri?
Non ho capito quale tipo di spiegazione le hanno dato i medici consultati e se ha ricevuto da tutti la medesima risposta.
Le sanno indicare un motivo per il quale la situazione non è tornata alla normalità?
Non ho capito quale tipo di spiegazione le hanno dato i medici consultati e se ha ricevuto da tutti la medesima risposta.
Le sanno indicare un motivo per il quale la situazione non è tornata alla normalità?
[#4]
Ex utente
Diciamo che essenzialmente preferisco fare da me tutto ciò che posso,soprattutto se vi ho un certo interesse. I medici mi hanno tutti fornito la stessa spiegazione,ovvero che aver usato troppe creme antimicotiche e varie mi ha portato ad uno stato di alterazione della mucosa a lenta ripresa,niente di che,e tutti hanno confermato la stessa cosa. Il fatto è che,boh,non so se sia una cosa comune a tutti gli uomini,ma quando viene messo in discussione qualcosa relativo alla virilità maschile o dintorni si scatta sull'attenti,per una spalla rotta si tende a dire:beh,vado poi domani dal medico. Solo che pensavo di convincermi sentendo vari medici,e invece dopo qualche giorno da ogni diagnosi mi montavano di nuovo in testa le preoccupazioni
[#5]
Lei ha centrato il punto, e queste consapevolezza potrà aiutarla a superare il problema: quello che conta infatti è la parte del corpo coinvolta, più che l'oggettività di quello che le sta succedendo e che se avesse colpito un altro distretto non le susciterebbe neanche lontanamente la stessa preoccupazione.
Ha avuto delle difficoltà sessuali a seguito della balanopostite?
Ha avuto delle difficoltà sessuali a seguito della balanopostite?
[#7]
Penso che la totale concordanza fra un numero così alto di specialisti possa permetterle di stare tranquillo, ma se l'accaduto non le consentisse di recuperare la tranquillità potrà sempre rivolgersi ad uno psicologo per farsi aiutare a gestire le emozioni e le preoccupazioni che sono scaturite dal disturbo che ha avuto.
[#8]
Ex utente
Riguardo infatti all'alto numero di pareri concordi anche io sono tendenzialmente portato a pensare che sia una cosa da niente,tuttavia si quel lieve dubbio persiste in fondo in fondo. Bè a questo punto proverò a darmi una regolata da solo,se vedo che la cosa si dimostrerà totalmente inutile vedrò di valutare anche la strada da lei proposta. Anche se,e magari qui sbaglio enormemente,ora come ora non credo che comunque anche lo sfogo con uno specialista,sebbene il parlarne ovviamente sbollisce ciò che c'è in pentola come per ogni cosa,porti ad una soluzione completa. Magari solo un pò di tempo e il vedere che non vi saranno conseguenze potrà convincermi..cosa ne pensa?
[#9]
Penso che possa aspettare ancora un po' per vedere come vanno le cose, e che potrà contattare un mio collega se vedrà che il suo "malumore" non passa.
In quel caso sarà importante verificare se l'accaduto non abbia magari fatto emergere delle ansie e dei pensieri ossessivi che richiedono l'aiuto di un esperto, che non sarà lì per permetterle di "sfogarsi" ma per lavorare con lei sul suo vissuto e sulle sue emozioni per aiutarla a risolvere il problema.
In quel caso sarà importante verificare se l'accaduto non abbia magari fatto emergere delle ansie e dei pensieri ossessivi che richiedono l'aiuto di un esperto, che non sarà lì per permetterle di "sfogarsi" ma per lavorare con lei sul suo vissuto e sulle sue emozioni per aiutarla a risolvere il problema.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.2k visite dal 03/10/2011.
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