Passività o depressione?

Salve a tutti, vi scrivo non per conto mio ma per conto di un amico. Questo ragazzo non fa niente, non lavora e non va all'universita' ed e' il secondo anno dopo la fine della scuola che si appresta a passarlo con le mani in mano. Tutto e' cominciato l'estate scorsa quando e' stato mollato dalla ragazza con cui stava da piu' di un anno, prima aveva buoni propositi, test di ingresso all'universita' di medicina ecc... Poi tutto e' cambiato non ha fatto i test ed ha passato l'intero anno a casa a poltrire dormendo tutta la mattina svegliandosi tardi e non facendo nulla. Quest'anno sembrava essersi pentito e ripreso e sembrava avesse buoni propositi ma niente, non si e' iscritto ne' interessato per nessun posto. E ho idea che voglia trascorrere un altro anno in quel modo. Ho provato a parlargli di universita', a elencargliele, e a dirgli che l'avrei accompagnato per l'iscrizione ecc ma pare non ne voglia sapere. Mi ha contattato la sorella (non e' la prima volta) dicendomi che da loro la situazione e' giunta all'esasperazione dato che lui non considera nessuno della famiglia e non rivolge quasi mai la parola a nessuno. E mi chiede sempre se con noi e' normale, e la mia risposta e' si, xke' il punto e' ke con noi amici si comporta normalmente, ride e scherza come sempre... Un'altra causa che mi puo' venire in mente oltre alla ex ragazza e' che gli hanno sequestrato il motorino e lui e' abituato da tanti anni a spostarsi ovunque in quel modo e quindi anche quando gli ho parlato di universita' mi diceva "ma che ci vado a fare tanto non posso seguire i corsi senza motorino non ci vado" ecc... cose cosi' gli ho detto che avrebbe potuto dare gli esami senza frequentare ma niente... Sentite io non so che fare, vorrei aiutarlo ma non so come... Cos'ha?! perche' fa cosi? Avete qualche ipotesi? Di cosa potrebbe trattarsi? La sorella disperata mi parla di andare da uno psichiatra, ma trovo stupido dare farmaci ad un ragazzo di 21 anni, quindi al limite meglio uno psicologo??
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

non possiamo certo saperlo noi da qui che cos'ha il Suo amico. Ipotizzare un disturbo psicopatologico senza parlare col paziente o dal resoconto di una terza persona è come tirare i dadi.

Detto questo, anche per un ragazzo di 21 anni può avere un senso andare dallo psichiatra, che farà le sue valutazioni prima di impostare una terapia farmacologica.

Non ha domandato alla sorella del Suo amico come mai sta pensando proprio di inviarlo allo psichiatra?

Psicologo e psichiatra sono due figure professionali molto diverse; non si va dallo psicologo perchè si vuole rifiutare la terapia farmacologica.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
certo, ma mi consenta di dirle che dato che parte degli psichiatri sono "dal farmaco facile" riterrei piu' opportuno soprattutto nel suo caso andare da uno psicologo per essere innanzitutto ascoltati ed aiutati dato che non parla con nessuno dei suoi problemi e poi sara' quest'ultimo a valutare una terapia adeguata e se serve anche suggerirgli un indirizzo psichiatrico...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara ragazza,

penso che il tuo amico potrebbe iniziare a rivogersi ad uno psicologo, come ipotizzi, per avere una valutazione della sua situazione e ricevere un'eventuale diagnosi - che sarebbe necessaria anche per pensare ad un intervento di tipo farmacologico.

Forse l'intento della sua famiglia è quello di portarlo da uno psichiatra perchè "così non va" e vorrebbero vederlo tornare come prima sopprimendo i sintomi del disagio che sta vivendo, e che tutti loro non sopportano più, ma questa visione sarebbe molto riduttiva e probabilmente non condurrebbe alla risoluzione completa della questione.

Il presupposto per qualunque intervento è che il diretto interessato si renda conto dell'esistenza di un problema e sia motivato e disposto a chiedere aiuto.
Il tuo amico lo è?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Psicologo attivo dal 2011 al 2015
Psicologo
Gentile Ragazza,
è molto carino da parte sua preoccuparsi così di un suo coetaneo.
E' evidente sta vivendo un disagio molto forte che sembrerebbe essere collegato, a primo impatto, alla fine della sua storia d'amore. Si potrebbero però fare altre ipotesi. Il ragazzo in questione, ad esempio, mostra disagi soprattutto nell'ambito familiare e questo è il primo punto su cui sarebbe utile riflettere. Come mai è arrabbiato proprio con la famiglia?
Escluderei l'intervento di uno psichiatra, almeno per il momento. Continui a stargli vicino, in questi casi l'affetto e il sostegno di un buon amico è già in parte terapeutico ma purtroppo non basta. Consigli al suo amico di rivolgersi ad uno psicologo, il quale non prescrive farmaci ma si avvale solamente del colloquio clinico quale strumento di indagine e di cura.
Ancora complimenti per il suo spiccato senso dell'amicizia!
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Utente
Utente
signori grazie a tutti per le risposte, solo che la situazione si e' evoluta (in negativo sembra): mi sono visto di nascosto di lui con le sorelle che mi hanno parlato preoccupatissime... in sintesi lui non parla con nessuno della famiglia non risponde alle domande e non rivolge la parola a nessuno. Penso che ce l'abbia per qualcosa ma nn si capisce cosa. Questo da anni. Dopodike' ho voluto fare un tentativo parlando con lui e mi ha fatto discorsi che mi hanno gelato le budella.... lui prova indifferenza verso tutti, non gli importa se stanno male per lui, non ha interesse ad avere nessuno rapporto con i suoi familiari, e ovviaemnte e' andato su tutte le furie che hanno contattato me... Rifiuta di parlare con qualcuno dice che sta bene cosi' ed e' fiero delle sue scelte ecc. Poi e' scappato via anche da me... Ci sarebbero tante cose da raccontare ma qui l'ipotesi e' una: far venire uno psicologo da lui a casa.... E' possibile farlo? voi cosa ne pensate???
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Far venire uno psicologo a casa non è pensabile perchè se il suo amico non pensa di averne bisogno sarebbe inutile.
E' difficile fare qualcosa di buono per una persona che rifiuta qualunque aiuto, e mi pare di capire che lei non conosce tutti i dettagli della situaiozne che si è creata in quella famiglia.
Sicuro che le sorelle le abbiano raccontato tutto quando l'hanno contattato?
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Utente
Utente
abbastanza, mi hanno raccontato tante cose, e mi parlavano disperate con il cuore in mano, era evidente. Lui invece era freddo e distaccato, cinico al massimo. Sono rimasto sconcertato, oltre al fatto che dice di essere fiero di come e' e di non aver bisogno di niente... Poi e' andato via anche da me... cosa posso fare...................................?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non sono sicura del fatto che possa fare qualcosa... Anche perchè tutta questa fierezza e ostentazione sono sospette e non conoscendo il diretto interessato non è possibile capire se le manifestazioni di disagio che lei ci ha riferito sono autentiche o piuttosto un insieme di gesti dimostrativi rivolti alla famiglia.

Le segnalo comunque questo articolo che può darle qualche spunto di riflessione ulteriore:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/328/Aiuto-a-tutti-i-costi-come-posso-convincere-mio-marito-moglie-amico-fidanzato-a-farsi-visitare

E' riuscito a parlargli anche da solo?