Solitudine e autoerotismo
Gentili dottori/dottoresse,
sono un ragazzo molto solo. Non ho amici e ho avuto sempre relazioni amichevoli deludenti, infatti sono sempre stato dimenticato facilmente e quindi abbandonato a me stesso. Questa prolungata solitudine mi crea molto disagio in quanto sono diventato insicuro anche nelle scelte da intraprendere e ha minato seriamente la fiducia in me stesso.
A peggiorare le cose c'è anche una mancanza di vita sentimentale... alla mia età sono ancora vergine, non sono mai stato fidanzato. Un po' per la timidezza e un po' anche a causa della mancaza di amici con i quali uscire, conoscere gente nuova e fare esperienze. Questo mi rende molto malinconico e mi fa sentire, in qualche modo, "inferiore, incapace e inutile". Se mi capita di vedere una ragazza carina, non riesco ad approcciare seriamente. Mi blocco! Come se fossi troppo timido per farmi avanti...in più mi spaventa anche l'idea di essere "scoperto" dall'eventuale ragazza come inesperto a dispetto della mia età adulta.
E alla mia età, non avendo rapporti con un'altra persona e non avendo una vita sociale attiva, pratico ancora masturbazione quasi tutti i giorni. Il problema è che mi rendo conto di essere adulto, così la cosa comincia ad imbarazzare me stesso, comincio a pensare di essere ancora infantile, "poco sviluppato" mi verrebbe da dire.
Da un po', per quanto riguarda l'autoerotismo, mi sono spinto in pratiche autoerotiche poco comuni e di cui mi vergogno molto. Ho provato a chiedere in altri consulti psicologigi on-line ma la mia domanda viene sempre cestinata per questa cosa imbarazzante e questo mi crea ancora più disagio. Sto parlando dell'autofellatio che io riesco a praticare.
E' imbarazzante perchè mi rendo conto che quasi nessuno la pratica anche perché giudicata schifosa, ma a volte non riesco a trattenermi e lo faccio. Questo fa di me un pervertito? Tutta questa solitudine mi sta danneggiando fino a questo punto? Questa pratica, può creare in me una perversione di tipo omosessuale?
Queste domande iniziano ad assallarmi in quanto a volte, in momenti di eccitazione, non mi trattengo e lo faccio, ma subito dopo ho forti dubbi e sensi di colpa.
Per favore, sapreste darmi qualche (se pur superflua) spiegazione della mia situazione? Non saprei davvero a chi altro chiedere, mi vergogno troppo.
Grazie anticipatamente.
sono un ragazzo molto solo. Non ho amici e ho avuto sempre relazioni amichevoli deludenti, infatti sono sempre stato dimenticato facilmente e quindi abbandonato a me stesso. Questa prolungata solitudine mi crea molto disagio in quanto sono diventato insicuro anche nelle scelte da intraprendere e ha minato seriamente la fiducia in me stesso.
A peggiorare le cose c'è anche una mancanza di vita sentimentale... alla mia età sono ancora vergine, non sono mai stato fidanzato. Un po' per la timidezza e un po' anche a causa della mancaza di amici con i quali uscire, conoscere gente nuova e fare esperienze. Questo mi rende molto malinconico e mi fa sentire, in qualche modo, "inferiore, incapace e inutile". Se mi capita di vedere una ragazza carina, non riesco ad approcciare seriamente. Mi blocco! Come se fossi troppo timido per farmi avanti...in più mi spaventa anche l'idea di essere "scoperto" dall'eventuale ragazza come inesperto a dispetto della mia età adulta.
E alla mia età, non avendo rapporti con un'altra persona e non avendo una vita sociale attiva, pratico ancora masturbazione quasi tutti i giorni. Il problema è che mi rendo conto di essere adulto, così la cosa comincia ad imbarazzare me stesso, comincio a pensare di essere ancora infantile, "poco sviluppato" mi verrebbe da dire.
Da un po', per quanto riguarda l'autoerotismo, mi sono spinto in pratiche autoerotiche poco comuni e di cui mi vergogno molto. Ho provato a chiedere in altri consulti psicologigi on-line ma la mia domanda viene sempre cestinata per questa cosa imbarazzante e questo mi crea ancora più disagio. Sto parlando dell'autofellatio che io riesco a praticare.
E' imbarazzante perchè mi rendo conto che quasi nessuno la pratica anche perché giudicata schifosa, ma a volte non riesco a trattenermi e lo faccio. Questo fa di me un pervertito? Tutta questa solitudine mi sta danneggiando fino a questo punto? Questa pratica, può creare in me una perversione di tipo omosessuale?
Queste domande iniziano ad assallarmi in quanto a volte, in momenti di eccitazione, non mi trattengo e lo faccio, ma subito dopo ho forti dubbi e sensi di colpa.
Per favore, sapreste darmi qualche (se pur superflua) spiegazione della mia situazione? Non saprei davvero a chi altro chiedere, mi vergogno troppo.
Grazie anticipatamente.
[#1]
Gentile ragazzo, la masturbazione non è necessariamente l'espressione di una sessualità infantile ma, semplicemente, una forma di autoerotismo universale orientata a soddisfare un piacere. Le modalità con la quali si pratica appartiene alla sfera pesonale e, se vogliamo , alla propra fantasia e capacità di attualizzarla. Il senso di colpa nasce da convenziani che fan si che certe cose non debbano uscire da determinati confini. Se non c'è rischio per la propia salute, se non c'è costrizione non vedo cosa debba preoccupare. Il problema nasce, come in tutte le cose non certo nella loro modalità, se di essa non si può fare a meno, se diventa un'esigenza , senza della quale, si crea una quota di ansia eccessiva. Se così ,allora entriamo nel campo delle compulsioni o dei distrubi del controllo delgi impulsi per i quali un terapeuta diventa necessario.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
La ringrazio, dr. De Vincentis, per la risposta immediata.
In realtà la frequenza con cui pratico autoerotismo credo rientri nella normalità (più o meno una volta al giorno ma dipende dai periodi).
Quello che più crea ansia è il fatto di praticare forme inusuali di autoerotismo (autofellatio) che mi fanno sentire, in qualche modo, "anormale" anche non riesco ad eliminare totalmente tale pratica.
Secondo lei, dunque, dovrei continuare a fare quello che faccio senza preoccuparmi? Anche se si tratta di questa pratica inusuale?
Proprio riguarda tale pratica, ho cercato informazioni via web per capire meglio, ma trovo sempre che l'argomento sia associato ad argomenti di omosessualità. C'entra davvero qualcosa? Potrebbe essere indice di una certa omosessualità? Tra l'altro, proprio cercando via web, mi sono imbattuto involontariamente in immagini di uomini che praticano autofellatio (in alcuni casi era specificato che si trattava di gay), e ho provato comunque un certo senso di eccitazione. Anche questo rientra nella norma?
E' soprattutto questo argomento che mi fa venire mille dubbi e disagi.
La ringrazio ancora della risposta.
Cordiali saluti.
In realtà la frequenza con cui pratico autoerotismo credo rientri nella normalità (più o meno una volta al giorno ma dipende dai periodi).
Quello che più crea ansia è il fatto di praticare forme inusuali di autoerotismo (autofellatio) che mi fanno sentire, in qualche modo, "anormale" anche non riesco ad eliminare totalmente tale pratica.
Secondo lei, dunque, dovrei continuare a fare quello che faccio senza preoccuparmi? Anche se si tratta di questa pratica inusuale?
Proprio riguarda tale pratica, ho cercato informazioni via web per capire meglio, ma trovo sempre che l'argomento sia associato ad argomenti di omosessualità. C'entra davvero qualcosa? Potrebbe essere indice di una certa omosessualità? Tra l'altro, proprio cercando via web, mi sono imbattuto involontariamente in immagini di uomini che praticano autofellatio (in alcuni casi era specificato che si trattava di gay), e ho provato comunque un certo senso di eccitazione. Anche questo rientra nella norma?
E' soprattutto questo argomento che mi fa venire mille dubbi e disagi.
La ringrazio ancora della risposta.
Cordiali saluti.
[#3]
gentile ragazzo non è attraverso tale pratica che deve valutare il suo orientamento sessuale. Quella è solo una forma di mastrubazione, che poi venga presentata su alcuni siti in un certo modo non vuol dire assolutamente nulla.
saluti
saluti
[#4]
Gentile Ragazzo,
l'autoerotismo non correla all'orientamento sessuale, nè a quote di perversione, è soltanto una modalità sana di conoscenza del corpo e del piacere .
Lasci perdere le ricerche online, se desidera conoscersi meglio, richieda una consulenza de visu.
Legga, se desidera, questo mio articolo, proprio sull'argomento.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1150-autoerotismo-e-sensi-di-colpa.html
l'autoerotismo non correla all'orientamento sessuale, nè a quote di perversione, è soltanto una modalità sana di conoscenza del corpo e del piacere .
Lasci perdere le ricerche online, se desidera conoscersi meglio, richieda una consulenza de visu.
Legga, se desidera, questo mio articolo, proprio sull'argomento.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1150-autoerotismo-e-sensi-di-colpa.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Gentilissima dot.ssa Randone,
la ringrazio per la sua risposta.
Trovo molto esplicativo, diretto e interessante il suo articolo.
Come già detto con il dr. De Vincentis, mi piacerebbe sapere anche il suo parere da esperta in sessuologia, non tanto sulla masturbazione in generale, quanto sul fatto che si possa mettere in atto (in età NON più adolescenziale) un autoerotismo non convenzionale come appunto l'autofellatio. Anche se si tratta di masturbazione, come diceva lei e il dr. De Vincentis, normale, è possibile che una pratica così poco comune possa in qualche modo portare a degenerazioni per lo meno a livello psicologico? Oppure è proprio il fatto che tale pratica autoerotica sia percepita come tabù a portare tante domande e ansie?
La ringrazio anticipatamente.
la ringrazio per la sua risposta.
Trovo molto esplicativo, diretto e interessante il suo articolo.
Come già detto con il dr. De Vincentis, mi piacerebbe sapere anche il suo parere da esperta in sessuologia, non tanto sulla masturbazione in generale, quanto sul fatto che si possa mettere in atto (in età NON più adolescenziale) un autoerotismo non convenzionale come appunto l'autofellatio. Anche se si tratta di masturbazione, come diceva lei e il dr. De Vincentis, normale, è possibile che una pratica così poco comune possa in qualche modo portare a degenerazioni per lo meno a livello psicologico? Oppure è proprio il fatto che tale pratica autoerotica sia percepita come tabù a portare tante domande e ansie?
La ringrazio anticipatamente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 19.9k visite dal 02/10/2011.
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