Ha 4 anni e sente la mancanza di una parente scomparsa

Buongiorno. Sono sposata da circa 9 anni con "Ken" (nome di fantasia) e dal nostro matrimonio è nata "Barbie" che ora ha 4 anni. Barbie è stata molto desiderata ed ora è una bimba molto amata. È stata, almeno rispetto ai coetanei che noi frequentiamo, molto precoce nell' apprendimento del linguaggio, già a 15/16 mesi era in grado di mettere insieme frasi di senso compiuto abbastanza complesse per la sua età e già a due anni parlava praticamente senza problemi. È una bimba molto serena e solare sempre pronta al sorriso e anche grazie al fatto che ormai parla benissimo è molto estroversa e fa amicizia facilmente sia con i suoi coetanei che con gli adulti.
Circa un anno e mezzo fa purtroppo è improvvisamente mancata a soli 44 anni la zia "Minnie" a noi molto vicina. Noi ci siamo adoperati affinché Barbie non fosse presente al funerale e in tutto il periodo "caldo" immediatamente precedente e successivo. Ovviamente Barbie non appena faticosamente ristabilita la normalità, e quindi i normali rapporti con mio fratello "Michye", vedovo di Minnie, ha immediatamente notato la pesante assenza che le è stata spiegata dicendo che la zia era dovuta andare in cielo con gli angioletti. Non le abbiamo nascosto il fatto che fosse morta, ma le abbiamo appunto detto che quando si muore è perché Gesù ci chiama in famiglia cielo con gli agioletti con l'intento di non fare della morte un argomento tabù ma cercando di farle capire che è una cosa che esiste e che non è il caso di averne paura. Ora a distanza di oltre un anno e mezzo stiamo notando non senza preoccupazione alcuni episodi di nostalgia di Barbie per la zia Minnie come se il dolore per la perdita non sia stato metabolizzato, talvolta con episodi di pianto. Preciso che la vita in famiglia ha ormai ripreso il suo corso e anche lo zio Michye ha una nuova compagna, certo zia Minnie è rimasta nei nostri cuori ma in famiglia la ricordiamo serenamente facendo però di necessità virtù, assorbendo il colpo e andando avanti.
Io e ken siamo molto preoccupati per Barbie perché ci sembra eccessivo che una bimba così piccola sia così turbata da una cosa di questo tipo. Ci chiediamo se abbiamo noi commesso qualche errore e come fare per uscirne...
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

bisogna stare molto attenti a non fare confusione tra le proprie ansie e il vissuto della bimba. E' chiaro che la bimba possa sentire la mancanza della zia, ma questo non è un fattore di rischio. La bambina prova sentimenti come chiunque altro. E piange se pensa alla zia. E' opportuno, per quello che una bimba di quattro anni può comprendere, insegnare che nella vita putroppo ci sono anche eventi che possono far soffrire, esprimendolo nel modo adeguato per l'età, con le parole giuste, il tono giusto.

Ben diverso il caso in cui è presente una sintomatologia di altro tipo.
Lei descrive la bambina come allegra e solare.

Dov'è il problema?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
di fronte alla morte l'unico atteggiamento sbagliato è il silenzio. Soprattutto con i bambini.
Sta ovviamente agli adulti, e in particolar modo ai genitori, creare le condizioni perché se ne possa parlare e perché una situazione così dolorosa possa diventare occasione di "crescita": confrontarsi con la morte, sebbene all'inizio della propria vita, consente di acquisire delle abilità per il futuro.
D'altra parte la nostra esistenza è costellata da perdite e uno dei compiti fondamentali di ogni genitore è proprio quello di accompagnare i figli in una sorta di "apprendimento alla perdita" (dal giocattolo che si rompe, all'amichetto che si trasferisce, fino alla morte di un animale o di una persona cara).
Forse il fatto di non aver partecipato al funerale ha privato la sua piccola Barbie di un rito di passaggio che avrebbe potuto aiutarla a spiegarsi e ad accettare con maggior facilità questa "sparizione". Aiutatela a mantenere un legame nel suo cuoricino con questa zia così importante per lei.
Naturalmente il dialogo sulla morte (esattamente come quello sul sesso, altro grande tabù per i genitori) è un discorso che non si esaurisce in una volta, ma che si deve essere disponibili a portare avanti a tappe che seguono la maturazione dei nostri bambini.
Non c'è nulla di innaturale nella tristezza (entro certi limiti) che segue la morte di una persona cara, tanto più così giovane, ma l'importante è che la vostra piccola vi trovi interlocutori sempre disponibili e attenti.
In questo modo la scomparsa di qualcuno può aiutare a creare anche legami nuovi, maggiormente autentici anche tra i vivi.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione che avete voluto riservare al mio quesito.
Da buone professioniste vi siete come era prevedibile rese conto di quanto ci stia a cuore il benessere della nostra bimba e le inevitabili ansie legate ad un mestiere, quello di genitore, che nessuna scuola insegna, se non quella della vita che però insegna anche attraverso i propri errori.
Una cosa forse importante che non ho scritto è che più o meno (ma perlappunto non sò se sia il caso di mettere in relazione le due cose...) ho un problema di salute che di per sé non è grave ora che le analisi lo hanno confermato, ma che al principio hanno destato molta preoccupazione. Abbiamo cercato, questa volta sì, di tenere nascosta la cosa a Barbie proprio perché non c'era motivo di preoccuparsi o di indurre in lei paure infondate, ma ho il timore che lei possa aver percepito qualcosa, se non altro da qualche atteggiamento inusuale per noi e che possa essere questo a causare ansia poi per così dire identificata in zia Minnie. Uff più vado avanti a scrivere più mi rendo conto che Barbie sta benissimo e quella che ha problemi sono io!
Comunque ancora grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

se sente di essere così ansiosa (qualunque sia la ragione) è per Lei che deve chiedere un aiuto specialistico, in maniera da vivere bene il Suo ruolo di mamma -come è giusto che sia- e offrire alla Sua bimba un ambiente più sereno.

Stia tranquilla, però, perchè i bambini hanno tante risorse e non è vero che un evento triste provoca inevitabilmente un trauma.

La saluto cordialmente.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Uff più vado avanti a scrivere più mi rendo conto che Barbie sta benissimo e quella che ha problemi sono io!>>

Molto bene: se questa richiesta di consulto le ha fatto raggiungere tale consapevolezza, ora sa cosa può fare per cercare una soluzione alle sue ansie e preoccupazioni.

Cari auguri.