Consiglio sul lavoro
Salve, il mio sta diventando un problema in questi giorni anzi mesi in cui non riesco a trovare lavoro. La mia laurea non mi vale un posto di lavoro qui, ma in questi giorni sto rimettendo tutto in discussione e la cosa brutta è che ho l'impressione di avere agito con incoscienza quando ho scelto il mio corso di studi (scienze politiche). Ho la sensazione di aver studiato senza una vera passione su un lavoro che avrei fatto in seguito, cioè mi piacevano le materie ma non mi immaginavo in un mestiere, quando mi veniva in mente cosa avrei fatto facevo finta di niente pensavo che il problema era rimandato: è un pò strano lo so!! Per questo dico che forse ero un pò incosciente ... Premetto che ho ricevuto un educazione molto rigida e repressiva e che all'epoca mi sentivo condizionata nella scelta del mio futuro ed ero poco abituata ad ascoltare i miei bisogni e i miei sogni senza dare ascolto ai genitori o altri. Mi chiedo se è normale che io mi senta tanto in crisi e se sia sano ricominciare un'altra strada, anche se non si è più giovanissimi o se questo non sia piuttosto un fallimento,lo so è brutto da dire ma a volte mi sento così. Io vi ringrazio della vostra attenzione e del vostro aiuto.
[#1]
Gentile Amica,
non è per nulla strano evitare di porsi domande sul "dopo" mentre si studia all'università.
Probabilmente si è concentrata sul presente e sullo studio di materie che le piacciono senza porsi ulteriori questioni che comunque non avrebbe potuto affrontare che dopo la laurea.
Se il clima familiare è stato sempre rigido e improntato all'assolvimento del dovere ha una seconda possibile spiegazione: è cresciuta con l'abitudine di fare quello che bisognava fare senza porsi troppe domande, e si è comportata così anche in questo contesto.
Questa strategia però può essere produttiva fino ad un certo punto, e soprattutto non lo è quando si parla di costruirsi un futuro ricercando magari delle soluzioni creative.
Si è appena laureata?
non è per nulla strano evitare di porsi domande sul "dopo" mentre si studia all'università.
Probabilmente si è concentrata sul presente e sullo studio di materie che le piacciono senza porsi ulteriori questioni che comunque non avrebbe potuto affrontare che dopo la laurea.
Se il clima familiare è stato sempre rigido e improntato all'assolvimento del dovere ha una seconda possibile spiegazione: è cresciuta con l'abitudine di fare quello che bisognava fare senza porsi troppe domande, e si è comportata così anche in questo contesto.
Questa strategia però può essere produttiva fino ad un certo punto, e soprattutto non lo è quando si parla di costruirsi un futuro ricercando magari delle soluzioni creative.
Si è appena laureata?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Grazie dott.ssa,
in realtà sono laureata dal 2008 e da allora sono ancora in cerca, è vero in effetti ho fatto ciò che bisognava fare senza pormi domande e ora non sento mio il percorso fatto cioè mi sembra inutile, non sento mia la facoltà che ho fatto, è come se ho vissuto per un'altra...però mi vergogno ad ammetterlo di fronte ai miei genitori o agli amici anzi mi vergogno di ammetterlo perfino a me stessa, ma mi fa bene dirlo in questo momento, anzi forse ne prendo un pò più consapevolezza. Spero di riuscire presto a capire come sbloccare questo periodo d'impasse e andare avanti trovando la mia strada, senza sentirmi così scollegata dal campo di lavoro in cui ho studiato e superando questo momento di crisi. Grazie ancora
in realtà sono laureata dal 2008 e da allora sono ancora in cerca, è vero in effetti ho fatto ciò che bisognava fare senza pormi domande e ora non sento mio il percorso fatto cioè mi sembra inutile, non sento mia la facoltà che ho fatto, è come se ho vissuto per un'altra...però mi vergogno ad ammetterlo di fronte ai miei genitori o agli amici anzi mi vergogno di ammetterlo perfino a me stessa, ma mi fa bene dirlo in questo momento, anzi forse ne prendo un pò più consapevolezza. Spero di riuscire presto a capire come sbloccare questo periodo d'impasse e andare avanti trovando la mia strada, senza sentirmi così scollegata dal campo di lavoro in cui ho studiato e superando questo momento di crisi. Grazie ancora
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Ex utente
dott.ssa vorrei aggiungere una cosa che ho sottovalutato sempre e che invece è importante e cioè che bisogna avere AMORE per il proprio lavoro. Su questi presupposti io non posso averne. Questa cosa non mi è sembrata mai così importante come in questo momento in cui ho riflettuto dopo queste poche righe scambiate...
[#4]
Gentile Ragazza,
racconta di aver scelto quella facoltà per compiacere la sua famiglia: loro che futuro si immaginavano per Lei?
Quale altra strada le piacerebbe intraprendere?
racconta di aver scelto quella facoltà per compiacere la sua famiglia: loro che futuro si immaginavano per Lei?
Quale altra strada le piacerebbe intraprendere?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 27/09/2011.
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