Tradimento o paura della felicità?
Sono fidanzata con un ragazzo meraviglioso da circa 4 mesi nei quali posso dire di aver finalmente trovato l'amore di tutta una vita. Tuttavia a settembre mi sono dovuta allontanare per circa 5 giorni, per partecipare ad un master di canto. In questo periodo non vedevo il mio fidanzato, lo percepivo come un'entità "sovrannaturale" e quasi inesistente nel mondo reale; per farla breve al master ho incontrato un bel ragazzo, simpaticissimo, molto simile a me come carattere e ho cominciato ad avere estrema paura di tradire il mio ragazzo. Questa paura si è trasformata in un'ossessione tale da diventare quasi reale; ad un certo punto volevo innamorarmi davvero dell'altro, mi obbligavo a pensarci, senza, ovviamente, avere "risultati". Una notte poi ho sognato di avere con lui un rapporto sessuale: era freddo,meccanico. Volevo soltanto il mio fidanzato. Allora entravo in uno stanzino più piccolo -che un "dottore" diceva essere il mio inconscio- dove scoprivo che in realtà io non avevo per niente desideri verso l'altro ragazzo; anzi, la mia ossessione era solo l'ennesimo mio tentativo di distruggere la mia felicità. La cosa mi ha rincuorata ed ho raccontato tutto, ovviamente al mio fidanzato. Tuttavia continuo a sentirmi in colpa nei suoi confronti, come se l'avessi tradito davvero. Lei cosa mi consiglia di fare? Pensare meno e vivere di più i miei sentimenti, senza "viaggi mentali" di sorta potrebbe aiutare?
[#1]
Cara ragazza,
leggendo anche il tuo precedente consulto mi sono fatta l'idea di un quadro complesso, che deve essere trattato con una psicoterapia e non solo con qualche goccia di antidepressivo che non ci hai detto chi ti ha prescritto.
Gli psicofarmaci devono essere prescritti da uno psichiatra e assunti solo per il tempo necessario, possibilmente mentre si sta lavorando sul piano psicologico per risolvere il problema e soprattutto dopo aver ricevuto una chiara diagnosi psichiatrica. Mi sembra di aver capito che nel tu caso questo non è avvenuto, e che stai tendendo a suddividere il quadro complessivo in tanti aspetti che in realtà andrebbero riciollegati e trattati come parti di un tutto.
Il mio consiglio è quello di farti seguire da uno psichiatra, se già non è così, per pianificare seriamente la terapia psicofarmacologica (se ti è necessaria) e di contattare uno psicologo psicoterapeuta per intraprendere una psicoterapia che ti permetta di lavorare sui sintomi e sugli aspetti problematici della tua personalità: sei tanto giovane e intervenire adesso sarà molto più agevole rispetto a farlo fra qualche anno, quindi cerca di non lasciar passare altro tempo senza un motivo.
leggendo anche il tuo precedente consulto mi sono fatta l'idea di un quadro complesso, che deve essere trattato con una psicoterapia e non solo con qualche goccia di antidepressivo che non ci hai detto chi ti ha prescritto.
Gli psicofarmaci devono essere prescritti da uno psichiatra e assunti solo per il tempo necessario, possibilmente mentre si sta lavorando sul piano psicologico per risolvere il problema e soprattutto dopo aver ricevuto una chiara diagnosi psichiatrica. Mi sembra di aver capito che nel tu caso questo non è avvenuto, e che stai tendendo a suddividere il quadro complessivo in tanti aspetti che in realtà andrebbero riciollegati e trattati come parti di un tutto.
Il mio consiglio è quello di farti seguire da uno psichiatra, se già non è così, per pianificare seriamente la terapia psicofarmacologica (se ti è necessaria) e di contattare uno psicologo psicoterapeuta per intraprendere una psicoterapia che ti permetta di lavorare sui sintomi e sugli aspetti problematici della tua personalità: sei tanto giovane e intervenire adesso sarà molto più agevole rispetto a farlo fra qualche anno, quindi cerca di non lasciar passare altro tempo senza un motivo.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Psicologo
Gentile Utente,
ciò che Lei definisce "viaggi mentali" non sono altro che un groviglio di ansie e preoccupazioni che spesso possono nascere quando inizia una storia importante.
E' naturale alla sua età provare un desiderio proibito di trasgressione (questo spiegherebbe il contenuto del sogno) ma allo stesso tempo tale desiderio viene da lei respinto perchè, ora che finalmente ha conosciuto l'Amore, non riuscirebbe a sentirsi gratificata da un rapporto basato esclusivamente sul piacere fisico.
Non deve sentirsi in colpa perchè i sogni non possono essere pilotati in alcun modo. Si può avere il controllo solamente della vita reale e da quello che ha scritto lei da sveglia non ha mai tradito nessuno!
Non la definirei paura della felicità ma forse paura di sporcare un sentimento tanto nobile come quello che lei sta vivendo.
Vorrei infine ricordarle che un consulto telematico non è mai risolutivo, anzi resta piuttosto superficiale. Vista la sua situazione clinica generale (mi baso sui consulti precedenti) le consiglierei di approfondire chiedendo la consulenza di uno psicoterapeuta. Data la sua giovane età la invito a non trascurare la sua serenità psichica e vedrà che affrontando i suoi disturbi nel modo giusto riuscirà ad essere felice anche in amore. In bocca al lupo!
ciò che Lei definisce "viaggi mentali" non sono altro che un groviglio di ansie e preoccupazioni che spesso possono nascere quando inizia una storia importante.
E' naturale alla sua età provare un desiderio proibito di trasgressione (questo spiegherebbe il contenuto del sogno) ma allo stesso tempo tale desiderio viene da lei respinto perchè, ora che finalmente ha conosciuto l'Amore, non riuscirebbe a sentirsi gratificata da un rapporto basato esclusivamente sul piacere fisico.
Non deve sentirsi in colpa perchè i sogni non possono essere pilotati in alcun modo. Si può avere il controllo solamente della vita reale e da quello che ha scritto lei da sveglia non ha mai tradito nessuno!
Non la definirei paura della felicità ma forse paura di sporcare un sentimento tanto nobile come quello che lei sta vivendo.
Vorrei infine ricordarle che un consulto telematico non è mai risolutivo, anzi resta piuttosto superficiale. Vista la sua situazione clinica generale (mi baso sui consulti precedenti) le consiglierei di approfondire chiedendo la consulenza di uno psicoterapeuta. Data la sua giovane età la invito a non trascurare la sua serenità psichica e vedrà che affrontando i suoi disturbi nel modo giusto riuscirà ad essere felice anche in amore. In bocca al lupo!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 26/09/2011.
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