Rabbia e frustrazione
Sono una ragazza di 23 anni.
Premetto che ho sempre avuto il problema di voler piacere a tutti i costi per sentirmi accettata e questo spesso mi porta a star male quando so che non vengo trattata con rispetto dagli altri .
Una settimana fa è successo un litigio con una amica: ha frainteso una cosa che tra l'altro non ho detto io ma un'altra persona. Subito mi ha aggredito senza nemmeno darmi il tempo di giustificarmi. Io ( sarà rabbia repressa??) ho iniziato subito a tremare per il nervoso, mi veniva da piangere come fossi una bimba piccola perchè stavo nel giusto e mi vedevo inveire contro. La cosa peggiore però è stata che quando l'altra persona ha ammesso la colpa, non è stata trattata come me dalla mia amica ma con calma e con rispetto.
La mia rabbia infatti non sta nell'aver frainteso( può succedere) ma nell'avermi aggredito e la mia frustrazione deriva dal fatto che mi sono vista trattare male quando l'altra persona invece è stata trattata con rispetto per la stessa cosa. E vedermi trattare diversamente (peggio rispetto agli altri) mi fa sentire male perchè cerco di capire dove sbaglio . Magari do l'impressione di essere troppo buona e quindi di conseguenza che gli altri se ne possano approfittare. C'è da dire che mentre lei mi aggrediva io ho cercato con calma di spiegare la situazione e dopo comunque la discussione lei ha ripreso a parlarmi tranquillamente e io altrettanto ho risposto come se nulla fosse.
Magari ho sbagliato perchè così ho dato l'impressione di essere "debole" e che quindi quando vuole può trattarmi male quando vuole.Anche perchè ho cercato di far finta di niente per il benedetto "quieto vivere" , di aver chiarito (perchè effettivamente ha capito il suo sbaglio anche se non ha chiesto scusa e comunque rimane il fatto che non mi ha rispettata!) ma al ritorno da casa ho pianto per la frustrazione e so che quando la vedrò non riuscirò a far finta di niente perchè mi ha fatto troppo male ma allo stesso tempo non posso fare quella ancora arrabbiata , sembrerò una pazza : prima faccio che è (quasi ) tutto ok e poi il giorno seguente non le parlo.
E poi continuo a pensare ogni volta che ho situazioni simili : perchè do questa impressione di essere debole ?Che ho io meno di quella persona che ha trattato meglio di me ? Perchè non merito il rispetto delle persone?
Mi tartassano ogni volta che ho situazioni simili e ogni volta di più non fanno che aumentare la mia frustazione
Premetto che ho sempre avuto il problema di voler piacere a tutti i costi per sentirmi accettata e questo spesso mi porta a star male quando so che non vengo trattata con rispetto dagli altri .
Una settimana fa è successo un litigio con una amica: ha frainteso una cosa che tra l'altro non ho detto io ma un'altra persona. Subito mi ha aggredito senza nemmeno darmi il tempo di giustificarmi. Io ( sarà rabbia repressa??) ho iniziato subito a tremare per il nervoso, mi veniva da piangere come fossi una bimba piccola perchè stavo nel giusto e mi vedevo inveire contro. La cosa peggiore però è stata che quando l'altra persona ha ammesso la colpa, non è stata trattata come me dalla mia amica ma con calma e con rispetto.
La mia rabbia infatti non sta nell'aver frainteso( può succedere) ma nell'avermi aggredito e la mia frustrazione deriva dal fatto che mi sono vista trattare male quando l'altra persona invece è stata trattata con rispetto per la stessa cosa. E vedermi trattare diversamente (peggio rispetto agli altri) mi fa sentire male perchè cerco di capire dove sbaglio . Magari do l'impressione di essere troppo buona e quindi di conseguenza che gli altri se ne possano approfittare. C'è da dire che mentre lei mi aggrediva io ho cercato con calma di spiegare la situazione e dopo comunque la discussione lei ha ripreso a parlarmi tranquillamente e io altrettanto ho risposto come se nulla fosse.
Magari ho sbagliato perchè così ho dato l'impressione di essere "debole" e che quindi quando vuole può trattarmi male quando vuole.Anche perchè ho cercato di far finta di niente per il benedetto "quieto vivere" , di aver chiarito (perchè effettivamente ha capito il suo sbaglio anche se non ha chiesto scusa e comunque rimane il fatto che non mi ha rispettata!) ma al ritorno da casa ho pianto per la frustrazione e so che quando la vedrò non riuscirò a far finta di niente perchè mi ha fatto troppo male ma allo stesso tempo non posso fare quella ancora arrabbiata , sembrerò una pazza : prima faccio che è (quasi ) tutto ok e poi il giorno seguente non le parlo.
E poi continuo a pensare ogni volta che ho situazioni simili : perchè do questa impressione di essere debole ?Che ho io meno di quella persona che ha trattato meglio di me ? Perchè non merito il rispetto delle persone?
Mi tartassano ogni volta che ho situazioni simili e ogni volta di più non fanno che aumentare la mia frustazione
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Gentilissima utente,
la debolezza non sta nel parlare in "maniera tranquilla", al contrario credo che abbia fatto bene a non contrattaccare, aggredendo a sua volta la sua amica.
Credo che però sia rischioso fare "finta di niente". E' un suo sacrosanto diritto desiderare il giusto rispetto da parte delle persone che la circondano ma forse, come accennava all'inizio del suo post, è talmente forte il bisogno di farsi accettare dagli altri che è disposta ad soprassedere quando le riservano trattamenti poco lusinghieri. Come se il motto fosse "mi faccio andare bene tutto pur di non mettere a repentaglio i rapporti per me significativi"..salvo poi stare emotivamente molto male. Ovviamente questa è solo un'ipotesi, quindi la prenda per quello che è...
Se però ritiene che ci sia qualcosa di fondato in quello che ho espresso, potrebbe consultare uno psicologo della sua zona per valutare meglio la situazione e intraprendere un opportuno percorso.
Molti auguri.
la debolezza non sta nel parlare in "maniera tranquilla", al contrario credo che abbia fatto bene a non contrattaccare, aggredendo a sua volta la sua amica.
Credo che però sia rischioso fare "finta di niente". E' un suo sacrosanto diritto desiderare il giusto rispetto da parte delle persone che la circondano ma forse, come accennava all'inizio del suo post, è talmente forte il bisogno di farsi accettare dagli altri che è disposta ad soprassedere quando le riservano trattamenti poco lusinghieri. Come se il motto fosse "mi faccio andare bene tutto pur di non mettere a repentaglio i rapporti per me significativi"..salvo poi stare emotivamente molto male. Ovviamente questa è solo un'ipotesi, quindi la prenda per quello che è...
Se però ritiene che ci sia qualcosa di fondato in quello che ho espresso, potrebbe consultare uno psicologo della sua zona per valutare meglio la situazione e intraprendere un opportuno percorso.
Molti auguri.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#2]
Gentile ragazza,
guardando lo storico dei consulti da lei richiesti, vedo che in precedenza aveva già espresso difficoltà per le quali le era stato suggerito di rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Ci ha provato? E se no cosa la trattiene dal farlo?
guardando lo storico dei consulti da lei richiesti, vedo che in precedenza aveva già espresso difficoltà per le quali le era stato suggerito di rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Ci ha provato? E se no cosa la trattiene dal farlo?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Non ci ho provato e a dire il vero sono due le motivazioni : una è che cerco sempre di risolvere tutto senza l'aiuto di nessuno ( anche se in certi casi so che devo chiederlo ) secondo e più importante per un motivo economico ( essendo ancora dipendente economicamente dai miei e chidere dei soldi non farebbe altro che creare ancora più dissidi nella mia famiglia)
[#4]
<una è che cerco sempre di risolvere tutto senza l'aiuto di nessuno ( anche se in certi casi so che devo chiederlo )>
a volte voler risolvere tutto da soli non è possibile, si armi di coraggio e si rivolga in presenza a uno specialista affinché possa percorrere insieme a lui la strada che la conduce al benessere.
Da qui purtroppo non possiamo intervenire direttamente, ma solo aiutarla a riflettere e darle indicazioni generali in merito al da farsi.
Per quanto riguarda la questione economica si può rivolgere al servizio pubblico, alla sua ASL di appartenenza - Consultorio Familiare.
Provi a informarsi e se crede ci faccia sapere.
Molti auguri
a volte voler risolvere tutto da soli non è possibile, si armi di coraggio e si rivolga in presenza a uno specialista affinché possa percorrere insieme a lui la strada che la conduce al benessere.
Da qui purtroppo non possiamo intervenire direttamente, ma solo aiutarla a riflettere e darle indicazioni generali in merito al da farsi.
Per quanto riguarda la questione economica si può rivolgere al servizio pubblico, alla sua ASL di appartenenza - Consultorio Familiare.
Provi a informarsi e se crede ci faccia sapere.
Molti auguri
[#5]
<<cerco sempre di risolvere tutto senza l'aiuto di nessuno>>
Anche imparare a chiedere aiuto (e ad accettarlo) quando se ne ha bisogno è una conquista che aiuta a vivere meglio.
<<per un motivo economico >>
Se pensa di voler intraprendere un lavoro psicologico su di sé, può rivolgersi agli psicologi del Consultorio Familiare della sua zona che le offrono supporto gratuitamente e senza necessità di richieste del medico di base.
Saluti.
Anche imparare a chiedere aiuto (e ad accettarlo) quando se ne ha bisogno è una conquista che aiuta a vivere meglio.
<<per un motivo economico >>
Se pensa di voler intraprendere un lavoro psicologico su di sé, può rivolgersi agli psicologi del Consultorio Familiare della sua zona che le offrono supporto gratuitamente e senza necessità di richieste del medico di base.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#6]
Gentile ragazza,
immagino che sia davvero difficile convivere con un'idea di sè che è diversa da quella che si ha e che si vorrebbe mostrare agli altri.
Probabilmente nei rapporti con gli altri è facile avere reazioni esagerate sopratutto con chi sa di avere davanti delle persone che non reagiscono; questo tuttavia non indica un segno di debolezza, anzi al contrario, indica una forza d'animo tale che ha consentito alla sua amica di risponderle in un certo modo.
Magari sarebbe stato importante chiarire con la sua amica come lei si è sentita in quel momento, in fondo l'amicizia presuppone la possibilità di parlare apertamente di ciò che si prova e che si sente.
Vedrà che aprendosi agli altri, alle sue paure e anche alle sue debolezze gli altri la potranno conoscere e anche consentirle di cambiare idea.
In ogni caso fa parte della vita cambiare, ogni giorno le nostre cellule si rinnovano, la nostre pelle si trasforma pertanto anche nel percorso di crescita è contemplato il diritto di cambiare.
Il consiglio è di scegliere di essere ciò che desidera per se stessa, valutando rischi e benefici.
Sicuramente non è facile, potrà anche chiedere l'aiuto di qualcuno che la supporti in questa scoperta non lasciandosi scoraggiare da qualche piccolo evento.
Cordialmente
immagino che sia davvero difficile convivere con un'idea di sè che è diversa da quella che si ha e che si vorrebbe mostrare agli altri.
Probabilmente nei rapporti con gli altri è facile avere reazioni esagerate sopratutto con chi sa di avere davanti delle persone che non reagiscono; questo tuttavia non indica un segno di debolezza, anzi al contrario, indica una forza d'animo tale che ha consentito alla sua amica di risponderle in un certo modo.
Magari sarebbe stato importante chiarire con la sua amica come lei si è sentita in quel momento, in fondo l'amicizia presuppone la possibilità di parlare apertamente di ciò che si prova e che si sente.
Vedrà che aprendosi agli altri, alle sue paure e anche alle sue debolezze gli altri la potranno conoscere e anche consentirle di cambiare idea.
In ogni caso fa parte della vita cambiare, ogni giorno le nostre cellule si rinnovano, la nostre pelle si trasforma pertanto anche nel percorso di crescita è contemplato il diritto di cambiare.
Il consiglio è di scegliere di essere ciò che desidera per se stessa, valutando rischi e benefici.
Sicuramente non è facile, potrà anche chiedere l'aiuto di qualcuno che la supporti in questa scoperta non lasciandosi scoraggiare da qualche piccolo evento.
Cordialmente
Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.
[#7]
Utente
Si ma la cosa che aggrava ancor più la situazione è che quelle che possono sembrare mie paranoie trovano conferma in quello che pensa il mio ragazzo : mi conosce da tempo e anche lui mi vede così infatti dice che succedono sempre a me queste situazioni in cui spesso le persone non mi portano rispetto .
E ovviamente questo non fa che buttarmi ancora più giu sia perchè il mio ragazzo mi vede così ( come non vorrei essere vista) e sia perchè non fa che confermare quanto penso..
E ovviamente questo non fa che buttarmi ancora più giu sia perchè il mio ragazzo mi vede così ( come non vorrei essere vista) e sia perchè non fa che confermare quanto penso..
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.7k visite dal 25/09/2011.
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