Sospetta depressione

Salve,
sono una ragazza di 32 anni e penso di essere depressa. Sono arrivata a questa conclusione dopo un attenta analisi introspettiva:

1- della mia persona:
sono estremamente timida, solitaria, sempre assorta nei miei pensieri e poco attenta alla realtà che mi circonda, anche quando non lo vorrei (vi lascio immaginare le gaff che colleziono); soffro d'insonnia e sono tendenzialmente molto stanca in ogni momento della giornata; mi lamento spesso e sono sempre angosciata ed ansiosa, a volte agitata, aggressiva e facilmente irritabile.

2- della mia vita:
sono cresciuta in un ambiente familiare poco sano dal punto di vista affettivo perchè mia madre è schizofrenica (soffre di manie di persecuzione), per cui la mia infanzia è stata poco felice. Crescendo ho incontrato il ragazzo ideale (almeno credevo lo fosse), ma dopo una convivenza di 7 anni tutto è finito a causa di una serie di tradimenti che lui mi celava e che io ho scoperto. Ho impiegato altri 4 anni per disintossicarmi dal pensiero ossessivo di questa persona. Nonostante questo grande dolore ho dovuto affrontare e superare un altro dolore altrettanto forte, la morte improvvisa ed inaspettata di mio padre, avevo 25 anni. Ad un anno dalla sua morte mia madre si è ammalata di cancro e quì e iniziato un altro calvario dal quale ancora non siamo venuti fuori e, purtroppo, non ne verremo, perchè siamo ormai alla fine del viaggio...

Ho elencato solo gli eventi salienti perchè penso possano bastare per poter illustrare il mio stato depressivo, se di questo si tratta.
Adesso vorrei capire se questa depressione, ammesso che lo sia, è legittima: cioè se questa rientra nella normalità, in quanto intesa come uno sfogo fisiologico del mio corpo; oppure se la mia è una reazione esagerata alla vita e alle persone...

Vorrei sapere se dopo tutto ciò che ho passato e che sto passando ho diritto ad essere pessimista e ad aver paura del futuro, soprattutto alla luce di un lavoro precario? Perchè qualcuno mi ha detto che sono esagerata e che questo dipende dal mio carattere, a prescindere dagli eventi della mia vita. Quando sento queste parole, soprattutto dalla bocca di persone che ritengo molto vicine a me affettivamente, sento proprio un senso di delusione profonda che mi induce ad essere ancora più chiusa e riservata...


Cordialmete Maria
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Maria,

fermo restando che un consulto on line contiene inevitabilmente molti limiti, si sente la Sua sofferenza e penso che chiunque, al Suo posto, avrebbe fatto e farebbe un po' di fatica.

"Adesso vorrei capire se questa depressione, ammesso che lo sia, è legittima: cioè se questa rientra nella normalità"

Rientra nella "normalità" nella misura in cui consideriamo che davanti a tali eventi stressanti ogni essere umano sarebbe triste, atterrito, confuso, disperato, ... "depresso".

A prescindere da questo, che cosa conta di fare adesso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Maria,
oltre all'indubbia familiarità con le problematiche psichiche e l'elenco dei suoi disagi, lei necessita di una diagnosi clinica, per dare un mome ed un volto al suo malessere, solo dopo, si potrà valutare quale approccio terapeutico sarà auspicabile per risolvere le sue difficoltà, al fine di ritrovare la qualità di vita smarrita.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Grazie a tutti per la risposta,

so bene che questa non è la sede migliore per discutere di queste cose ma, forse, avevo bisogno solo di conferme rispetto ad alcuni miei dubbi da parte di professionisti come voi.

Mi domando: dobbiamo necessariamente essere tutti felici e contenti e senza problemi? La società si aspetta questo ma, magari io sto bene con il mio carattere e non vorrei cambiarlo di una virgola. A volte, anche quelli che possono sembrare i lati negativi di un apersona, hanno i loro aspetti positivi: ad esempio la timidezza e l'introversione che mi caratterizzano mi hanno portato a sviluppare delle notevoli capacità creative di cui vado fiera e per cui ho ricevuto diversi riconoscimenti...

Ovviamente, quello che vorrei cambiare di me sono le cose che non mi stanno bene: vorrei essere più padrona delle mie capacità cognitive ed emotive, come attenzione, concentrazione, ansia, nervosismo, ecc...
A volte penso di andare da uno specialista, ma poi, un po per pigrizia, un po per gli impegni quotidiani, e, confesso, molto per timidezza, non lo faccio...
Sicuramente internet offre una filtro più che valido alla timidezza ma mi rendo conto che non può sostituire una diagnosi clinica vera e propria e non pretendo neanche che lo faccia...
Per adesso intendo dedicare tutte le mie forze al problema attuale della mia vita che mi impegna a 360 gradi, la patologia di mia madre in stato terminale. Faccio da badante ed anche da infermiera... E poi c'è anche il lavoro da portare avanti...
Forse, voi potreste ribadire che, proprio in questo momento così delicato, farei meno fatica con l'aiuto di qualcuno, ma in realtà a stento riesco a trovare il tempo per far le cose necessarie...

Grazie ancora per tutto ma, "io speriamo che me la cavo"
P.S.: non voglio fare l'eroina ma solo quello che è nelle mia capacità

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ha spiegato molto bene il modello che la società talvolta pretende: la persona di successo non chiede mai aiuto, non soffre, è sempre pronta e col sorriso sulle labbra.

E dice bene anche quando afferma che non tutto è da cambiare, ci mancherebbe!
Lo scopo di un lavoro psicologico è togliere la sofferenza patologica, non modificare quello che funziona. E' vero che la persona introversa non è malata e che attraverso questa modlità ha sviluppato altre capacità (magari più introspettive).

Comprendo le Sue remore sull'affidarsi allo specialista, soprattutto in un momento così delicato e difficile. Magari la scelta maturerà col tempo.

Ma una raccomandazione importante per la Sua salute e la qualità della vita: adesso più che mai ha bisogno di circondarsi di persone che possano sostenerLa e aiutarLa, di persone che Le vogliono bene per supportarLa. E' importante il sosteno sociale quando bisogna prendersi cura di una persona malata.

Le faccio tanti auguri,
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