Rapporti affettivi
Salve,sono una ragazza di 22 anni,e cercherò di riassumere tutto in poche righe.
Ho sempre avuto problemi nei rapporti personali,soprattutto per due motivi: 1)mi aspetto molto dalle persone,perchè io in primis sono un'amica fedele e sincera e pretendo lo stesso dagli altri.Quando vedo,però,che questo rapporto "esclusivo" tra me e l'altra persona non c'è più (ed è sempre successo perchè l'altra amica stringeva legami forti con altre persone),finisce sempre che mi sento tradita e il rapporto che c'era prima tra me e lei cambia radicalmente. (questo è già successo,nel corso della mia vita,con circa 5 persone,ed il copione è sempre lo stesso.) 2) E' un contro senso,lo so,ma quando una persona mi dimostra il proprio affetto,io la/lo allontano..perchè provo fastidio(non sò esattamente perchè),divento fredda e rispondo male.
Questo contrasto di sensazioni mi porta ad avere rapporti abbastanza difficili.
Inoltre,da circa 5 anni ho un ragazzo..e non poteva essere facile anche questo rapporto!Il fatto è che credo di essermi totalmente annullata in lui..la nostra storia è sempre stata tra alti e bassi,tira e molla e io sono profondamente cambiata (sono passata dal non accettare niente,all'accettare quasi tutto pur di stare con lui)..questo perchè alterna periodi di "innamoramento" a periodi di menefreghismo.
Normalmente una persona si sarebbe stufata,anche perchè ho sofferto molto,però continuo a volerlo con me e a differenza del punto 2,quando mi dimostra qualocosa ne sono più che felice..lui è l'unica persona che non ho mai provato ad allontanare.
Però,come dicevo prima,penso di essermi annullata in lui..c'è sempre lui al primo posto..il mio sentimento verso di lui è costante e naturale,mentre il suo è incostante e quando questo succede dice di non voler stringere un legame troppo forte con me,perchè è giovane e non vuole soffrire..col tempo ho capito che è una persona che non riesce a lasciarsi andare e che non vuole esporsi troppo per non sembrare vulnerabile ai miei occhi,anche se gli ho dimostrato più volte che non lo farei mai soffrire..e quando tocco l'argomento diventa freddo,dice di non aver bisogno di nessuno,e che sta bene da solo...paradossalmente penso di avere molta forza di volontà,anche se al di fuori sembro una ragazza triste,mentre in lui percepisco voglia di stare con me,di essere amato,ma tanta paura di soffrire e avere delusioni (me l'ha riferito lui stesso in un momento di debolezza,ma poi è tornato freddo e impassibile per non farmi compiacere del fatto che lui ha bisogno di me),tante,tantissime cose se le tiene dentro perchè non vuole darmi sicurezze,non sò bene come spiegarmi,ma è come se non mi dimostrasse niente per paura di risultare vulnerabile..ricordo una sua frase :" Se ti mostri innamorato e presente,stai certo che prima o poi una donna si stufa"..ma io sono stufa di questi giochetti..di rincorrerlo,ma immancabilmente quando mi fermo,è lui a venirmi incontro,a chiedere scusa.E' poi ricomincia tutto come prima.
Ho sempre avuto problemi nei rapporti personali,soprattutto per due motivi: 1)mi aspetto molto dalle persone,perchè io in primis sono un'amica fedele e sincera e pretendo lo stesso dagli altri.Quando vedo,però,che questo rapporto "esclusivo" tra me e l'altra persona non c'è più (ed è sempre successo perchè l'altra amica stringeva legami forti con altre persone),finisce sempre che mi sento tradita e il rapporto che c'era prima tra me e lei cambia radicalmente. (questo è già successo,nel corso della mia vita,con circa 5 persone,ed il copione è sempre lo stesso.) 2) E' un contro senso,lo so,ma quando una persona mi dimostra il proprio affetto,io la/lo allontano..perchè provo fastidio(non sò esattamente perchè),divento fredda e rispondo male.
Questo contrasto di sensazioni mi porta ad avere rapporti abbastanza difficili.
Inoltre,da circa 5 anni ho un ragazzo..e non poteva essere facile anche questo rapporto!Il fatto è che credo di essermi totalmente annullata in lui..la nostra storia è sempre stata tra alti e bassi,tira e molla e io sono profondamente cambiata (sono passata dal non accettare niente,all'accettare quasi tutto pur di stare con lui)..questo perchè alterna periodi di "innamoramento" a periodi di menefreghismo.
Normalmente una persona si sarebbe stufata,anche perchè ho sofferto molto,però continuo a volerlo con me e a differenza del punto 2,quando mi dimostra qualocosa ne sono più che felice..lui è l'unica persona che non ho mai provato ad allontanare.
Però,come dicevo prima,penso di essermi annullata in lui..c'è sempre lui al primo posto..il mio sentimento verso di lui è costante e naturale,mentre il suo è incostante e quando questo succede dice di non voler stringere un legame troppo forte con me,perchè è giovane e non vuole soffrire..col tempo ho capito che è una persona che non riesce a lasciarsi andare e che non vuole esporsi troppo per non sembrare vulnerabile ai miei occhi,anche se gli ho dimostrato più volte che non lo farei mai soffrire..e quando tocco l'argomento diventa freddo,dice di non aver bisogno di nessuno,e che sta bene da solo...paradossalmente penso di avere molta forza di volontà,anche se al di fuori sembro una ragazza triste,mentre in lui percepisco voglia di stare con me,di essere amato,ma tanta paura di soffrire e avere delusioni (me l'ha riferito lui stesso in un momento di debolezza,ma poi è tornato freddo e impassibile per non farmi compiacere del fatto che lui ha bisogno di me),tante,tantissime cose se le tiene dentro perchè non vuole darmi sicurezze,non sò bene come spiegarmi,ma è come se non mi dimostrasse niente per paura di risultare vulnerabile..ricordo una sua frase :" Se ti mostri innamorato e presente,stai certo che prima o poi una donna si stufa"..ma io sono stufa di questi giochetti..di rincorrerlo,ma immancabilmente quando mi fermo,è lui a venirmi incontro,a chiedere scusa.E' poi ricomincia tutto come prima.
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Gentile ragazza, scrivi: "il copione è sempre lo stesso"
Tutti noi mettiamo in atto copioni o schemi comportamentali che riteniamo più facili e comodi da utilizzare, spesso automaticamente. E altrettanto spesso questi schemi possono essere disfunzionali.
Comprendere solo in che punto è disfunzionale un certo schema può essere utile, ma è grazie ad un trattamento psicoterapico che è possibile cambiare davvero.
La stessa cosa per la tua tormentata relazione sentimentale.
Hai mai pensato di rivolgerti ad uno psicologo di persona?
Tutti noi mettiamo in atto copioni o schemi comportamentali che riteniamo più facili e comodi da utilizzare, spesso automaticamente. E altrettanto spesso questi schemi possono essere disfunzionali.
Comprendere solo in che punto è disfunzionale un certo schema può essere utile, ma è grazie ad un trattamento psicoterapico che è possibile cambiare davvero.
La stessa cosa per la tua tormentata relazione sentimentale.
Hai mai pensato di rivolgerti ad uno psicologo di persona?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Si,sono già stata da uno psicologo due anni fa..circa sei sedute..è stato un cardiologo a consigliarmelo,perchè ho avuto due casi di sincope e risultavo,a suo dire,a rischio anoressia.
Sinceramente non ho notato nessun risultato ma forse perchè la terapia non è andata abbastanza a fondo.
In ogni caso,i miei non me lo pagherebbero e l'unica è riuscire a correggersi da sola...riuscire a capire dove sbaglio e da li pian piano cambiare atteggiamento.
Forse non riesco a capire dov'è il limite:insomma,se sono da curare o se sono comportamenti "strani" ma nella norma,non sò se riesco a farmi capire..
Intanto grazie per la risposta:)
Sinceramente non ho notato nessun risultato ma forse perchè la terapia non è andata abbastanza a fondo.
In ogni caso,i miei non me lo pagherebbero e l'unica è riuscire a correggersi da sola...riuscire a capire dove sbaglio e da li pian piano cambiare atteggiamento.
Forse non riesco a capire dov'è il limite:insomma,se sono da curare o se sono comportamenti "strani" ma nella norma,non sò se riesco a farmi capire..
Intanto grazie per la risposta:)
[#3]
Gentile ragazza, sei colloqui sono davvero pochi...a volte in sei colloqui non è possibile neppure fare il punto della situazione.
Da soli è impensabile, per diversi motivi: hai bisogno di decentrare dai tuoi schemi e di prenderne le distanze. Se sei attorcigliata sui tuoi modi di funzionare come pensi sia possibile? E' vero che ci sono altre esperienze correttive nella vita, ma fino a quando i tuoi schemi prevalenti saranno questi, ti riuscirà un po' difficile.
Lo psicologo è presente anche nei consultori in cui si accede pagando il ticket previsto per le altre prestazioni sanitarie. Prova ad informarti.
Oppure, dal momento che è in gioco la tua vita, potresti cercare un lavoretto che ti permetta di avere anche il tempo per lo studio ed investire sulla tua salute.
Pensaci!
Saluti,
Da soli è impensabile, per diversi motivi: hai bisogno di decentrare dai tuoi schemi e di prenderne le distanze. Se sei attorcigliata sui tuoi modi di funzionare come pensi sia possibile? E' vero che ci sono altre esperienze correttive nella vita, ma fino a quando i tuoi schemi prevalenti saranno questi, ti riuscirà un po' difficile.
Lo psicologo è presente anche nei consultori in cui si accede pagando il ticket previsto per le altre prestazioni sanitarie. Prova ad informarti.
Oppure, dal momento che è in gioco la tua vita, potresti cercare un lavoretto che ti permetta di avere anche il tempo per lo studio ed investire sulla tua salute.
Pensaci!
Saluti,
[#6]
Ex utente
Io personalmente niente,è stato il cardiologo a darmi il nome di uno psicologo perchè a suo dire ero a rischio anoressia,io non ne sentivo il bisogno.
Infatti,non ho mai capito a cosa mi fosse servito e alla fine dell ultimo colloquio,mentre ci stavamo salutando ho chiesto "ma alla fine..cosa ci facevo io qui?"..non ho mai capito a cosa mi sia servito o il perchè di queste consulenze.
Con lo psicologo si parlava di tutto,scuola,amici,ragazzo,rapporti failiari...mi faceva disegnare,raccontare storie e fare test.Non si sbilanciava mai su un qualche argomento,ne lo approfondiva..
Infatti,non ho mai capito a cosa mi fosse servito e alla fine dell ultimo colloquio,mentre ci stavamo salutando ho chiesto "ma alla fine..cosa ci facevo io qui?"..non ho mai capito a cosa mi sia servito o il perchè di queste consulenze.
Con lo psicologo si parlava di tutto,scuola,amici,ragazzo,rapporti failiari...mi faceva disegnare,raccontare storie e fare test.Non si sbilanciava mai su un qualche argomento,ne lo approfondiva..
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In questo caso la sua esperienza terapeutica è normale che sia stata fallimentare, perchè lei non aveva NESSUNA motivazione ad intraprenderla.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo (anche nel Servizio Pubblico, attraverso la richiesta del suo medico di base) per avere una valutazione psicodiagnostica che le spiegherà meglio la sua personalità (il suo modo di utilizzare le risorse cognitive, di gestire l'affettività, di relazionarsi con gli altri, di vivere il suo corpo, di modulare l'umore).
Partendo da lì potrà valutare, insieme con il professionista, quali sono i suoi bisogni, quali le sue risorse e quali le sue difficoltà. Poi decidere il da farsi.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo (anche nel Servizio Pubblico, attraverso la richiesta del suo medico di base) per avere una valutazione psicodiagnostica che le spiegherà meglio la sua personalità (il suo modo di utilizzare le risorse cognitive, di gestire l'affettività, di relazionarsi con gli altri, di vivere il suo corpo, di modulare l'umore).
Partendo da lì potrà valutare, insieme con il professionista, quali sono i suoi bisogni, quali le sue risorse e quali le sue difficoltà. Poi decidere il da farsi.
[#8]
Cara Ragazza,
la sua storia di vita ed emozionale contiene tanti spunti di riflessione, una consulenza de visu ed un'eventuale psicoterapia, mi sembrano i percorsi più indicati a sanare la frattura tra come appare e come vorrebbe invece essere. Guadagnerà in autostima, chiarezza emozionale e capacità di correggere i copioni disfunzionali.
Si rivolga ad un consultorio di zona, la psicoterapia non è obbligatoriamnete a pagamento.
Cari saluti
la sua storia di vita ed emozionale contiene tanti spunti di riflessione, una consulenza de visu ed un'eventuale psicoterapia, mi sembrano i percorsi più indicati a sanare la frattura tra come appare e come vorrebbe invece essere. Guadagnerà in autostima, chiarezza emozionale e capacità di correggere i copioni disfunzionali.
Si rivolga ad un consultorio di zona, la psicoterapia non è obbligatoriamnete a pagamento.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2k visite dal 19/09/2011.
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I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.