Il mio terapeuta, soffro

Salve, sono in terapia da circa 1 mese presso il mio terapeuta, soffro di disturbo ossessivo e attaccamento evitante di personalità. Non so perchè ma sto sempre peggio, ho continui pensieri ossessivi, suicidi, e non so se vorrei davvero morire o è solo una sensazione. Siccome non sono mai stato fidanzato ne mai baciato e ho 30 anni, la mia ossessione è diventata proprio questa, mi dico sempre tra me e me,"sei un fallito, ormai non puoi tornare indietro, hai perso gli anni più belli della tua vita, ammazzati". Il mio terapeuta mi ha detto nell'ultima seduta, ti farò fare una cosa molto dura ma devi promettermi di farla. Consiste nel mettere la sveglia alle 3.30 della mattina e di riportare su un foglio tutti i miei pensieri e di disegnare eventualmente immagini brutte che mi passano per la testa. Ho cominciato a farlo e dopo 2 giorni l'ansia è diminuita ma i pensieri sono sempre rimasti. Questo non vi nego ha creato una paura spropositata in me perchè penso ad atti di suicidio e non mi viene l'ansia, e se lo facessi davvero? Potete spiegarmi perchè mi ha chiesto di fare questo cioè di svegliarmi nel pieno della notte e di scrivere e disegnare tutto ciò che mi passa in testa? Vi prego rispondetemi! Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, deve domandarlo al Suo terapeuta!
Io non sono lì con voi e non conosco nè Lei nè il terapeuta.

Ad ogni modo, che tipo di lavoro terapeutico state portando avanti?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1
Gentile utente le domande che ci pone, farebbe bene a porle al suo terapeuta. Lei ha il diritto di confrontarsi col suo terapeuta su tutto ciò che le viene in mente o non la convince. E le ricordo l'importanza del segreto professionale: portare il materiale emerso al di fuori delle sedute, può essere fonte di confusione soprattutto per lei.
Tornando al suo problema, abbi fede e non eviti troppo le occasioni di incontro con coetanei o con l'altro sesso: è proprio dall'incontro e dal confronto che può nascere, spontaneamente la voglia e il desiderio di baciarsi...e quando nasce veramente, non c'è spazio per passato o futuro. Questo accadrà quando imparerà a lasciarsi andare e a fidarsi un pò più di sè.
Le faccio i miei auguri e in bocca al lupo per la sua terapia.
Saluti

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
estrapolare un compito assegnato dallo psicoterapeuta dal contesto nel quale è inserito il processo di cambiamento e le difficoltà che la persona può incontrare nel realizzarlo, equivale ad estrapolare una frase da una conversazione, si rischia di travisarne il significato.
E' importante che possa condividere con lo psicoterapeuta le difficoltà che incontra, in modo da confrontarsi con lui sulla funzione di questi compiti assegnati.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Pileci, la terapia che stiamo effetteuando e cognitiva comportamentale. Mi ha detto che il mio non è un caso molto grave, che sono solo spaventato, ci vuole del tempo. Gli ho chiesto se è possibile vederci più di una volta a settimana ma mi ha detto che a me basta solo 1 seduta a settimana, vedersi più volte creerebbe attaccamento e non va bene. Mi ha anche spiegato che la terapia cognitivo comportamentale è cosi, bisogna anche soffrire.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

solo alcune precisazioni: se il Suo caso non è grave ed è spaventato, è opportuno lavorare su quest'emozione e sugli schemi cognitivi e comportamentali che ne derivano e che per tanto tempo Le sono stati d'ostacolo nelle Sue relazioni.

L'indicazione del terapeuta di vedersi una sola volta alla settimana mi pare corretta: ad oggi non esistono evidenze empiriche sulla maggiore efficacia di un trattamento se le sedute sono più vicine. Anzi, proprio perchè la TCC è prescrittiva, è molto sensato e utile lasciare modo, tempi e spazi al paziente di lavorare ai compiti prescritti dal terapeuta e di lasciar sedimentare il contenuto dei colloqui.

Infine, sulla sofferenza: la psicoterapia, di qualunque orientamento, serve per eliminare la sofferenza psicopatologica, ovvero quella sofferenza "di più" che può colpire alcune persone per diverse ragioni. Una quota di sofferenza fisiologica, invece, che fa parte della vita, è presente nella vita di ogni essere umano.

Le auguro che il Suo percorso terapeutico sia utile e risolutivo nel tempi giusti delle Sue problematiche.

Un cordiale saluto,
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Utente
Utente
Con il mio terapeuta mi trovo bene, solo che mi sento spaventato perchè credevo di stare meglio andando da uno psicoterapeuta, invece sto peggio. A detta sua rientro in pieno nel disturbo d'ansia e che molte mie domande, turbe, convizioni sono dettate dalla forte ansia, infatti mi chiama "frettoloso", ci vuole tempo, anche soffrire mi ha detto perchè molte volte soffrendo si tira fuori il meglio di noi. Io sinceramente credo di avere anche un pò di depressione e lui mi ha detto che la depressione è secondaria cioè è stata scaturita dall'ansia, in pratica mi sono spaventato ed è scaturita lla depressione. Quello che chiedo a lei, avere immagini suicide o pensare al suicidio, può essere davvero una voglia inconscia di farlo?
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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1
Deve chiederlo in seduta al suo terapeuta. Grazie per averci scritto.
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