Sogno di soffocare
Buongiorno,
circa 2 anni fa ho concluso con molta soddisfazione una psicoterapia durata 2 anni presso una psicologa che esercitava in un'asl vicino il mio paese. Il nodo principale del problema era dato dal fatto che a causa di molti eventi negativi successi durate la mia infanzia(separazione dei miei genitori quando avevo 9 anni, perdita di ogni contatto con mio padre, difficoltà ad avere amici, madre iperprotettiva) avevo avuto una sorta di crescita e di senso di responsabilizzazione eccessivi, mettendo da parte il gioco ed il piacere per pensare unicamente alle cose utili ed importanti per me e per la mia famiglia! Tutto questo mi aveva portato ad delle difficoltà nel parlare: alcune volte non ci riuscivo e la voce si bloccava, più mi sforzavo e più non riuscivo a dire quello che pensavo. Dopo una lunga terapia ero notevolmente migliorata, anche perchè avevo iniziato l'università, trovato amici che non avevo mai avuto(nella mia infanzia figura solo una ragazza che mi ha sminuita di continuo) e avevo imparato a stare calma e a trovare molti compromessi con me stessa per migliorare il mio umore quindi avevo deciso di terminare la psicoterapia.
Da qualche tempo però si stanno ripresentando nuovi problemi, ultimamente ho avuto problemi fisici dovuti a fortissimo stress e la notte i miei sogni sono diventati veramente poco tranquilli perchè sogno spesso di soffocare anche se al risveglio respiro perfettamente! Solitamente sogno di essere nella mia stanza, sono consapevole del fatto che sto dormendo e mi sento soffocare(alcune volte sento come se ci fosse un enorme peso sul mio petto che mi schiaccia) magari vedo anche entra in stanza mia madre e la chiamo per chiederle aiuto ma non mi sente(tutto questo sempre in sogno)! Altro sogno ricorrente è quello di vedere nella mia stanza insetti che nella realtà non esistono che volano, in questi casi mi alzo dal letto e corro furiosamente finchè mi rendo conto che è un sogno e mi calmo.
A causa di questo la notte ho sempre timore di dormire e sto molto ma molto in ansia.
La mia vecchia piscologa è stata anche spostata in una area lontanissima da casa mia e non posso assolutamente permettermi una terapia privata.
Penso e ripenso alla mia vita ma non riesco proprio a capire dove sbaglio e cosa faccio per procurarmi tanto stress...
circa 2 anni fa ho concluso con molta soddisfazione una psicoterapia durata 2 anni presso una psicologa che esercitava in un'asl vicino il mio paese. Il nodo principale del problema era dato dal fatto che a causa di molti eventi negativi successi durate la mia infanzia(separazione dei miei genitori quando avevo 9 anni, perdita di ogni contatto con mio padre, difficoltà ad avere amici, madre iperprotettiva) avevo avuto una sorta di crescita e di senso di responsabilizzazione eccessivi, mettendo da parte il gioco ed il piacere per pensare unicamente alle cose utili ed importanti per me e per la mia famiglia! Tutto questo mi aveva portato ad delle difficoltà nel parlare: alcune volte non ci riuscivo e la voce si bloccava, più mi sforzavo e più non riuscivo a dire quello che pensavo. Dopo una lunga terapia ero notevolmente migliorata, anche perchè avevo iniziato l'università, trovato amici che non avevo mai avuto(nella mia infanzia figura solo una ragazza che mi ha sminuita di continuo) e avevo imparato a stare calma e a trovare molti compromessi con me stessa per migliorare il mio umore quindi avevo deciso di terminare la psicoterapia.
Da qualche tempo però si stanno ripresentando nuovi problemi, ultimamente ho avuto problemi fisici dovuti a fortissimo stress e la notte i miei sogni sono diventati veramente poco tranquilli perchè sogno spesso di soffocare anche se al risveglio respiro perfettamente! Solitamente sogno di essere nella mia stanza, sono consapevole del fatto che sto dormendo e mi sento soffocare(alcune volte sento come se ci fosse un enorme peso sul mio petto che mi schiaccia) magari vedo anche entra in stanza mia madre e la chiamo per chiederle aiuto ma non mi sente(tutto questo sempre in sogno)! Altro sogno ricorrente è quello di vedere nella mia stanza insetti che nella realtà non esistono che volano, in questi casi mi alzo dal letto e corro furiosamente finchè mi rendo conto che è un sogno e mi calmo.
A causa di questo la notte ho sempre timore di dormire e sto molto ma molto in ansia.
La mia vecchia piscologa è stata anche spostata in una area lontanissima da casa mia e non posso assolutamente permettermi una terapia privata.
Penso e ripenso alla mia vita ma non riesco proprio a capire dove sbaglio e cosa faccio per procurarmi tanto stress...
[#1]
Probabilmente la terapia che avete terminato ha lavorato su alcuni elementi fonte di sofferenza (la sua autostima, il suo senso di responsabilità, la sua crescita), ma vi sono parti un po' più profonde che non sono state toccate.
Le sensazioni fisiche che descrive sono tipiche dell'ansia, che, evidentemente, non ha trovato risoluzione nella terapia e si manifesta ora che lei è una situazione di forte stress.
Ha provato a rivolgersi comunque all'ASL. Anche se la psicologa non è più la stessa potrà comunque essere seguita. E non è detto che cambiare professionista sia uno svantaggio.
Le sensazioni fisiche che descrive sono tipiche dell'ansia, che, evidentemente, non ha trovato risoluzione nella terapia e si manifesta ora che lei è una situazione di forte stress.
Ha provato a rivolgersi comunque all'ASL. Anche se la psicologa non è più la stessa potrà comunque essere seguita. E non è detto che cambiare professionista sia uno svantaggio.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
[#3]
"avevo imparato a stare calma e a trovare molti compromessi con me stessa per migliorare il mio umore quindi avevo deciso di terminare la psicoterapia"
Cara ragazza,
se non ho capito male è stata una tua decisone quella di chiudere con la terapia, alla luce dei risultati che avei raggiunto.
E così?
La psicologa cosa ne pensava?
A volte si può avere fretta di terminare e questo porta a concludere il trattamento prima che risultati ottenuti siano completi e soprattutto consolidati.
Non è infatti sufficiente basarsi solo sull'aspetto fenomenologico (presenza di sintomi osservabili) o su esiti parziali per garantirsi che non ci saranno ricadute, ma è importante lavorare anche sugli aspetti strutturali e sulla prevenzione di eventuali futuri malesseri.
Di conseguenza ti consiglio anch'io di riprendere la terapia per portarla a termine.
Ti faccio tanti auguri,
Cara ragazza,
se non ho capito male è stata una tua decisone quella di chiudere con la terapia, alla luce dei risultati che avei raggiunto.
E così?
La psicologa cosa ne pensava?
A volte si può avere fretta di terminare e questo porta a concludere il trattamento prima che risultati ottenuti siano completi e soprattutto consolidati.
Non è infatti sufficiente basarsi solo sull'aspetto fenomenologico (presenza di sintomi osservabili) o su esiti parziali per garantirsi che non ci saranno ricadute, ma è importante lavorare anche sugli aspetti strutturali e sulla prevenzione di eventuali futuri malesseri.
Di conseguenza ti consiglio anch'io di riprendere la terapia per portarla a termine.
Ti faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Ex utente
Gentile dottoressa la ringrazio per la risposta, si sono stata io a concludere la terapia anche perchè le sedute ormai erano diventate davvero brevi perchè in poco tempo terminavo tutto quello che avevo da dire e non trovavo altri aspetti su cui lavorare! La mia psicologa non ha nè appoggiato nè sconsigliato questa mia decisione, invitandomi a riprendere la terapia in un momento di bisogno, peccato che ora lei non sia più rintracciabile!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.8k visite dal 17/09/2011.
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