E soffro di depressione
salve, è la prima volta che scrivo online, e come dire, le ho provate tutte.. proviamo anche questa.
ho 23 anni, e soffro di depressione, da quando ne avevo 15, con periodi di stasi e periodi invece in cui questa è presente in modo più marcato; e questo credo sia prprio uno di quei peridi.
le ho tentate molte di vie per risolvere il problema, cambiando anche diversi psicoterapeuti, ma ogni volta più scavo a fondo e più sale in superficie "il marcio" che mi sconvolge la vita portandomi in questi stati di forte malessere.
quando ho incominciato a soffrirne ero poco più che adolescente, cercando di autopunirmi in tutti i modi, con dei tagli, con lassativi, graffi, mangiando troppo o troppo poco, e di certo l'ambiente che avevo intorno a me non ha favorito il mio benessere, anzi. poi con gli anni e grazie all'aiuto di uno specialista sono riuscita a stare meglio. però nei momenti di forte malessere vorrei tanto riapplicare quei metodi che all'epoca mi davano tanto sollievo, ma fino ad ora sono riuscita a non farlo, sopratutto per una questione di rispetto verso me stessa, anche se minimo.
bene, ora è ritornato quel momento di forte malessere ma forte in cui sai di essere vivo solo perchè vedi il torace che si espande per far entrare aria nei polmoni.
questi momnti sono di solito associati a episodi in cui finisce un rapporto, che sia di amicizia o amoroso, oppure dovuti ad altri tipi di episodi molto spiacevoli.
e io ora come ora sono angosciata perchè non voglio ritornare in quel tunnel nero..
sinceramente le ho pensate tutte le possibili soluzioni, ma forse voi saprete indicarmi meglio quale soluzione poter scegliere
grazie
ho 23 anni, e soffro di depressione, da quando ne avevo 15, con periodi di stasi e periodi invece in cui questa è presente in modo più marcato; e questo credo sia prprio uno di quei peridi.
le ho tentate molte di vie per risolvere il problema, cambiando anche diversi psicoterapeuti, ma ogni volta più scavo a fondo e più sale in superficie "il marcio" che mi sconvolge la vita portandomi in questi stati di forte malessere.
quando ho incominciato a soffrirne ero poco più che adolescente, cercando di autopunirmi in tutti i modi, con dei tagli, con lassativi, graffi, mangiando troppo o troppo poco, e di certo l'ambiente che avevo intorno a me non ha favorito il mio benessere, anzi. poi con gli anni e grazie all'aiuto di uno specialista sono riuscita a stare meglio. però nei momenti di forte malessere vorrei tanto riapplicare quei metodi che all'epoca mi davano tanto sollievo, ma fino ad ora sono riuscita a non farlo, sopratutto per una questione di rispetto verso me stessa, anche se minimo.
bene, ora è ritornato quel momento di forte malessere ma forte in cui sai di essere vivo solo perchè vedi il torace che si espande per far entrare aria nei polmoni.
questi momnti sono di solito associati a episodi in cui finisce un rapporto, che sia di amicizia o amoroso, oppure dovuti ad altri tipi di episodi molto spiacevoli.
e io ora come ora sono angosciata perchè non voglio ritornare in quel tunnel nero..
sinceramente le ho pensate tutte le possibili soluzioni, ma forse voi saprete indicarmi meglio quale soluzione poter scegliere
grazie
[#1]
Ricontatti lo specialista con cui è già stata in trattamento e affronti tutto quello che sta vivendo ora, senza maschere. Suppongo sia utile, in questo momento, fare più sedute a settimana. Non si scoraggi di fronte a ciò che interpreta come la "fine di un rapporto": ogni rapporto gioca su momenti di avvicinamento e allontanamento. E quando bisogni, aspirazioni, aspettative e desideri non coincidono, "separar-si" aiuta a "ritrovar-si". A un certo punto nella vita bisogna imparare a gestire i propri stati d'animo, e se è vero che non vuole "ritornare in quel tunnel nero", si faccia aiutare, è già sulla buona strada.
Arrivederci e in bocca lupo
Arrivederci e in bocca lupo
Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com
[#2]
Gentile ragazza
riferisce di soffrire di depressione dalla sua adolescenza e di credere che questo 'sia proprio uno di quei periodi' in cui è presente.
Inoltre sembra che il suo forte malessere si stia ripresentando in seguito a un episodio, come lei riferisce, riguardante la fine di una relazione, di amicizia o amorosa, o dovuto ad altro tipo di episodio molto spiacevole.
In precedenza sembra essere 'riuscita a stare meglio grazie all'aiuto di uno specialista', uno dei diversi psicoterapeuti, di cui lei riferisce nella sua mail immagino.
A questo punto le domando: 'dal momento che in passato è riuscita a star meglio con l'aiuto di uno specialista, perché non rivolgersi nuovamente allo stesso per riuscire questa volta a prevenire un peggioramento del suo malessere e della sua angoscia?
Invece di 'riapplicare quei metodi' di autopunizione inutili, con cui si illudeva di trovare sollievo, perdendo il rispetto di se stessa, sarebbe giusto nei suoi confronti riprendere il contatto che aveva con il suo psicoterapeuta, che l'ha già aiutata in passato.
In questo momento sembra aver bisogno di ristabilire una buona relazione terapeutica, in cui avere la possibilità di capire come gestire questi momenti di difficoltà con se stessa e le sue forti emozioni, dato che all'origine della sua depressione sembra esserci proprio uno di quegli episodi relazionali molto spiacevoli, che lei riferiva.
un cordiale saluto
riferisce di soffrire di depressione dalla sua adolescenza e di credere che questo 'sia proprio uno di quei periodi' in cui è presente.
Inoltre sembra che il suo forte malessere si stia ripresentando in seguito a un episodio, come lei riferisce, riguardante la fine di una relazione, di amicizia o amorosa, o dovuto ad altro tipo di episodio molto spiacevole.
In precedenza sembra essere 'riuscita a stare meglio grazie all'aiuto di uno specialista', uno dei diversi psicoterapeuti, di cui lei riferisce nella sua mail immagino.
A questo punto le domando: 'dal momento che in passato è riuscita a star meglio con l'aiuto di uno specialista, perché non rivolgersi nuovamente allo stesso per riuscire questa volta a prevenire un peggioramento del suo malessere e della sua angoscia?
Invece di 'riapplicare quei metodi' di autopunizione inutili, con cui si illudeva di trovare sollievo, perdendo il rispetto di se stessa, sarebbe giusto nei suoi confronti riprendere il contatto che aveva con il suo psicoterapeuta, che l'ha già aiutata in passato.
In questo momento sembra aver bisogno di ristabilire una buona relazione terapeutica, in cui avere la possibilità di capire come gestire questi momenti di difficoltà con se stessa e le sue forti emozioni, dato che all'origine della sua depressione sembra esserci proprio uno di quegli episodi relazionali molto spiacevoli, che lei riferiva.
un cordiale saluto
Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica
[#3]
>>> salve, è la prima volta che scrivo online, e come dire, le ho provate tutte.. proviamo anche questa.
>>>
Devo subito farti presente un equivoco: chiedere un parere online riguardo a una psicopatologia non può essere un punto d'arrivo, ma semmai soltanto un punto di partenza.
Nel senso che non è online che potrai risolvere il tuo problema, ma solo attraverso consulti specialistici di persona. Da qui il massimo che è possibile fare è darti qualche chiarimento, un orientamento su come fare a reperire un aiuto adeguato nel mondo "reale", ma non molto di più.
Quando ci si taglia di solito non è per punizione, ma perché il dolore fisico ad alcune persone serve per alleviare quello emotivo, che è molto più forte. Perciò, finché non avrai risolto quest'ultimo, è possibile che saltuariamente ti ritorni voglia di far uso del tuo "anestetico" preferito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/247-tagliarsi-e-cosi-bello-effetti-calmanti-dell-autolesionismo.html
La tua preoccupazione principale dovrebbe andare al reperire un professionista che possa aiutarti, se vuoi possiamo aiutarti in questo senso.
Cordiali saluti
>>>
Devo subito farti presente un equivoco: chiedere un parere online riguardo a una psicopatologia non può essere un punto d'arrivo, ma semmai soltanto un punto di partenza.
Nel senso che non è online che potrai risolvere il tuo problema, ma solo attraverso consulti specialistici di persona. Da qui il massimo che è possibile fare è darti qualche chiarimento, un orientamento su come fare a reperire un aiuto adeguato nel mondo "reale", ma non molto di più.
Quando ci si taglia di solito non è per punizione, ma perché il dolore fisico ad alcune persone serve per alleviare quello emotivo, che è molto più forte. Perciò, finché non avrai risolto quest'ultimo, è possibile che saltuariamente ti ritorni voglia di far uso del tuo "anestetico" preferito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/247-tagliarsi-e-cosi-bello-effetti-calmanti-dell-autolesionismo.html
La tua preoccupazione principale dovrebbe andare al reperire un professionista che possa aiutarti, se vuoi possiamo aiutarti in questo senso.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 16/09/2011.
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